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UCRAINA – DE PETRIS (LeU): “COGLIERE I PRIMI SEGNALI DI DISPONIBILITA’ ALLA TRATTATIVA INDICANDO UN MEDIATORE DI MASSIMA AUTOREVOLEZZA”

“La disponibilità ad avviare una trattativa su Crimea e Donbass del presidente Zelensky e la scelta del Cremlino di elencare le proprie condizioni per porre fine all’invasione sono segnali che vanno colti immediatamente e fatti crescere. Siamo di fronte a un bivio: l’alternativa alla soluzione diplomatica sarebbero ulteriori e forse irreversibili passi sulla strada dell’escalation”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Ma perché questi segnali ancora molto iniziali portino frutti è necessario che sia in campo una mediazione in grado di parlare con entrambe le parti e di adoperarsi senza tregua per tessere i fili del dialogo. Questa figura, che deve per forza godere della massima autorevolezza, andrebbe individuata subito e non riesco a capire quali problemi possano esserci su una personalità come quella di Angela Merkel. Nessuno meglio di lei sarebbe in grado di assumere questo difficile e delicatissimo incarico”, conclude la presidente De Petris.

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UCRAINA – DE PETRIS (LeU): “SOLO LA DIPLOMAZIA PUO’ RISOLVERE LA CRISI. BISOGNA SPINGERE PER LA DE-ESCALATION E IL DIALOGO”

“L’Europa e a maggior ragione l’Italia, che ha una lunga tradizione in questo senso e sarebbe nella postazione migliore per proporsi come artefice di mediazione e dialogo, devono supportare in ogni modo i tentativi di avviare una de-escalation che porti rapidamente alla tregua, al cessate il fuoco e al negoziato”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.
“Questa crisi tragica non sarà risolta solo con l’uso della forza, né militare né economico-finanziaria. A evitare esiti ancora più tragici, a porre fine a questa invasione, a salvare il popolo ucraino e a evitare rischi apocalittici per tutto il mondo può e deve essere solo la diplomazia. L’Italia ha già saputo svolgere questo ruolo in passato. È stato il Paese europeo che più di molti altri ha saputo adoperare gli strumenti del dialogo e non quelli della contrapposizione frontale. Sarebbe bene che tornasse a farlo”.

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UCRAINA – DE PETRIS (LEU): “SFIORATA LA CATASTROFE BIBLICA, SUBITO UN’INIZIATIVA DIPLOMATICA PER IL DIALOGO”

“Stanotte il mondo ha sfiorato una catastrofe biblica, senza precedenti nella storia dell’umanità. Se la centrale nucleare di Zaporizhzhia, con i suoi 6 reattori, fosse esplosa, il disastro sarebbe stato incommensurabilmente, più grave di quello di Chernobyl che aveva un solo reattore. Cosa ci vuole di più per capire che bisogna fermare subita questa follia?” afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris, che aggiunge: “Parallelamente alle sanzioni decise in risposta all’aggressione russa, bisogna saper avviare subito, immediatamente, una grande iniziativa diplomatica che è compito dell’Europa impostare con gli obiettivi di arrivare subito al cessate il fuoco e di sostituire le armi con il negoziato. Non c’è altra via per evitare che si ripresenti il rischio di catastrofe che stanotte abbiamo evitato per un soffio”. Conclude la Presidente Loredana De Petris.

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UCRAINA – DE PETRIS (LeU): “DIGIUNO PER LA PACE, I POPOLI CHIEDONO LA FINE DELL’INVASIONE”

“Ho aderito al digiuno di oggi per la pace in Ucraina. Credo che in questo momento debba essere usato ogni mezzo per far sentire a Putin che tutto il mondo, non solo i leader ma i cittadini e i popoli, chiede la fine dell’invasione e il ritorno al dialogo, al negoziato, agli strumenti della pace che devono essere usati per risolvere le controversie”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

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UCRAINA – DE PETRIS (LeU): “LA VIA DEL DIALOGO VA CERCATA SUBITO”

“Non ci sono due tempi distinti, uno per le sanzioni severe e uno per il dialogo. Il negoziato va perseguito subito e strenuamente. Le stesse sanzioni, che abbiamo sostenuto con convinzione a fronte dell’aggressione inaudita e inaccettabile di Putin, sono finalizzate proprio a spingere o costringere la Russia ad abbandonare la strada delle armi e delle bombe per tornare a quella del dialogo”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“È molto importante che l’intero Parlamento abbia scelto di sostenere le decisioni dolorose ma necessarie e inevitabili del governo. Ma è altrettanto importante che moltissimi interventi abbiano anche segnalato la necessità di non abbandonare le vie diplomatiche e la ricerca di un cessate il fuoco immediato che è e deve restare il nostro obiettivo essenziale”, conclude la presidente De Petris.

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UCRAINA – DE PETRIS (LeU): “D’ACCORDO CON LA PROPOSTA DI CONTE. SERVE UN RECOVERY FUND PER FRONTEGGIARE LE RICADUTE ECONOMICHE DELLA GUERRA”

“Credo che la proposta del presidente Conte di lavorare subito, in Europa, alla costituzione di un Recovery Fund di guerra per affrontare le ricadute della crisi energetica sulle famiglie e sulle imprese sia giusta e necessaria. Il governo dovrebbe muoversi subito in questa direzione con la stessa fermezza con cui, a suo tempo, il governo Conte 2 si attivò per ottenere la costituzione del Recovery Fund che ha permesso, non solo all’Italia ma a tutti i Paesi europei, di fronteggiare gli effetti economici del Covid”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.
“Le sanzioni sono assolutamente giuste di fronte a una brutale violazione della legalità internazionale come l’invasione dell’Ucraina. Però sappiamo che avranno un costo, per i cittadini e per le aziende. Quel costo si sommerà all’impatto non ancora del tutto superato della crisi Covid e a una crisi energetica che c’era già prima della guerra voluta da Putin ma che ora, inevitabilmente, si aggraverà. In questo quadro la Ue deve saper dimostrare la stessa solidarietà che ci ha salvato dagli effetti del Covid sull’economia, il governo deve mettere al primo posto un piano prolungato di sostegni e ristori per la popolazione maggiormente in difficoltà e per le aziende. Anche perché solo con la solidarietà riusciremo a restare compatti e a vincere la sfida contro la democrazia lanciata da Putin”.

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UCRAINA – DE PETRIS E RUOTOLO (LeU-ECOSOLIDALI): “SUBITO CORRIDOI UMANITARI PER I PROFUGHI E ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE CIVILE”

“Il presidente ucraino Zelensky chiede armi e invita a formare le brigate internazionali per respingere l’invasore russo. La comunità internazionale aiuta la Resistenza Ucraina con sanzioni economiche e finanziarie molto severe, come quelle decise ieri notte sull’esclusione di molte banche russe dal sistema Swift e sul blocco della Banca centrale russa, e si mobilita per raggiungere un cessate il fuoco immediato. Ora bisogna subito aprire i corridoi umanitari per i profughi e assistere la popolazione civile che è già la principale vittima di questa aggressione”, affermano la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris e il senatore di LeU-Ecosolidali Sandro Ruotolo.

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UCRAINA – DE PETRIS (LeU): “LE SANZIONI AVRANNO UN COSTO. SERVE UN PIANO STRAORDINARIO SULLE RINNOVABILI PER USCIRE DALLA DIPENDENZA ENERGETICA”

“L’aggressione russa è di gravità inaudita ed è una violazione palese della legalità internazionale. Sosteniamo dunque in pieno la linea adottata dal governo: di fronte a un comportamento così inaccettabile la fermezza è necessaria e le sanzioni severe sono giuste ma senza mai smettere di lavorare perché si abbandoni lo strumento della guerra e si riprenda quello del negoziato”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris dopo l’informativa del presidente del consiglio Draghi

“Le sanzioni avranno però un prezzo per i Paesi europei e per i cittadini. È dunque necessario che l’Europa mostri la stessa solidarietà messa in campo durante la crisi Covid e che il governo si attrezzi subito per aiutare e sostenere il nostro popolo. Ma soprattutto, di fronte a una crisi che mostra ora tutti i guasti dovuti alla dipendenza energetica, bisogna assumersi la responsabilità di un piano straordinario sul passaggio alle energie rinnovabili, le uniche pulite non solo perché non inquinano ma anche perché non sono sporche di sangue”.

 

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UCRAINA – DE PETRIS (LeU): “CONDANNA FERMA MA ANCHE DECISIONE NEL TENERE APERTA LA VIA DEL DIALOGO”

“La linea assunta dal governo sulla crisi ucraina è quella giusta: assoluta determinazione nella condanna di un atto gravissimo e allo stesso tempo massima decisione nel tenere aperta la strada del dialogo. La differenza fra le democrazie e le dittature è proprio che nelle democrazie la via per comporre i conflitti è il negoziato e il dialogo. In queste ore drammatiche dobbiamo dunque mettere in campo tutti gli strumenti a disposizione della diplomazia, per quanto difficile possa apparire”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris nel corso del dibattito sulla crisi ucraina.

“Per dare una risposta ai nazionalismi crescenti, come quello di Putin, dobbiamo ricordare che quei frutti avvelenati sono cresciuti anche all’interno dell’Europa e sono ben presenti anche in Ucraina. Bisogna anche chiarire che il piano inclinato lungo il quale il mondo rischia di avviarsi è legato alla competizione sulle risorse, alla sfida su chi controlla le risorse. In questo quadro complessivo credo che dovremmo perseguire un modello ispirato a quello della Conferenza di Helsinki del 1975. La stessa questione dell’eventuale ingresso dell’Ucraina nella Nato va affrontata in un quadro generale che metta al centro la sicurezza di tutti. Questa è l’unica via: non dobbiamo mai mettere da parte le strade della diplomazia e arrenderci ai rumori della guerra”, conclude la presidente De Petris.

 

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UCRAINA – DE PETRIS (LeU): “IL GOVERNO RIFERISCA IN PARLAMENTO SULLA CRISI”

 

“La situazione in Ucraina diventa di giorno in giorno più grave e minacciosa. Il tempo per evitare la guerra è ormai pochissimo. È fondamentale che l’Italia faccia il possibile perché prevalga la diplomazia e si eviti che la parola passi alle armi. In un momento simile è urgentissimo che il Parlamento sia direttamente coinvolto. Ci auguriamo dunque che il governo si presenti il prima possibile alle Camere per un’informativa sulla crisi ucraina”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

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