“L’acquisizione dei 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie didattiche è ormai requisito indispensabile per la partecipazione ai concorsi per la scuola scuola e per l’iscrizione nelle graduatorie provinciali e d’istituto per le supplenze. Per tanti rappresenta un’occasione di lavoro in questo momento di crisi economica che però si è trasformata in un’occasione ghiotta per alcune Università telematiche per rimpinguare le proprie casse”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del Gruppo Misto, che ha presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Università al fine di fare chiarezza su quanto sta avvenendo.
“Per definire i tempi di svolgimento delle attività didattiche del PeF 24, si dovrebbe almeno considerare che il CFU corrisponde ad un impegno dello studente pari a 25 ore, delle quali almeno 1/3 in forma di lezione e quindi complessivamente servono almeno tre mesi. Ora assistiamo ad aspiranti insegnanti che riescono a fare questo presso alcune università telematiche anche nel giro di qualche giorno, trasformando il tutto in vero e proprio mercato. La formazione è una cosa seria e i 24 CFU rappresentano solo una infarinatura di discipline fondamentali alla pratica dell’insegnamento. Non possono essere trasformate in un orpello a pagamento”.