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COVID – LA MURA: “È EVIDENTE IL CONTRASTO TRA L’OBBLIGO VACCINALE E IL DIRITTO AL LAVORO”

“Non è accettabile che i lavoratori over 50 rischino di perdere il loro diritto alla retribuzione perché considerati assenti ingiustificati a seguito dell’inadempimento dell’obbligo vaccinale. La misura introdotta nel nuovo decreto Covid, confligge con il diritto al lavoro e con il diritto a garantire per sé e per i propri familiari una vita dignitosa”. Lo scrive in nota la senatrice del gruppo Misto Virginia La Mura, sostenuta alla Camera dalle deputate Ehm, Sarli e Suriano, che sul tema hanno presentato su sua proposta alcuni emendamenti al nuovo decreto Covid. “Chiedo al Governo di accogliere le proposte normative avanzate nel merito dalle mie colleghe con il fine di riequilibrare il rapporto tra diritti fondamentali. In caso contrario l’obbligo vaccinale risulterebbe un vero e proprio ricatto”, conclude.

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COVID – SENATORI E SENATRICI GRUPPO MISTO: “PROROGARE IL REGIME DI RICOVERO OSPEDALIERO PER I FRAGILI”

 

 

 

“Se il Governo non interviene accogliendo il nostro emendamento al decreto che proroga lo stato di emergenza, l’assenza dal lavoro delle persone fragili a causa di una patologia certificata, sia che essi siano occupati nel pubblico che nel privato, non sarà più assimilata al ricovero ospedaliero dalla fine del mese di febbraio. Questa particolare tipologia di lavoratori, ritornerà nel regime di malattia ordinaria con tutte le conseguenza che ne derivano, anche in termini economici”. Lo fanno sapere con una nota i senatori del gruppo Misto, Virginia La Mura, Matteo Mantero e Paola Nugnes, che nel merito hanno presentato una proposta emendativa di ulteriore proroga della misura nell’ambito della discussione del decreto che allunga lo stato di emergenza. “Il decreto del governo prevede la sola estensione del regime di smart working per le categorie fragili, ma elimina una importante misura di tutela e sostegno per una vastissima platea di interessati impossibilitati a svolgere la propria attività lavorativa in modalità agile”, sostengono i senatori. “Approvando la norma migliorativa da noi introdotta, l’esecutivo ha la possibilità di rimediare a una grossa svista che creerebbe solo caos e discriminazione, sia sociale che economica”, così concludono i parlamentari, appoggiati alla Camera dalle deputate, Ehm, Sarli, Suriano e Termini.

 

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COVID – LA MURA E NUGNES: “CONCEDERE L’USO DEI MEZZI DI TRASPORTO AI CITTADINI CON TEST ANTIGENICO”

“Chiediamo al Governo di eliminare la previsione normativa che limita l’uso dei mezzi di trasporto ai soli cittadini muniti di green pass rafforzato. Con un subemendamento al decreto che proroga lo stato di emergenza abbiamo proposto che, fino al 31 marzo 2022, l’accesso ai mezzi venga garantito anche a fronte di un test antigenico rapido o molecolare”. Lo fanno sapere in una nota le senatrici firmatarie della norma migliorativa, Virginia La Mura e Paola Nugnes del gruppo Misto, appoggiate alla Camera dalle deputate Benedetti, Ehm, Sarli, Suriano e Termini. “La disposizione dell’esecutivo è del tutto sproporzionata e non bilanciata, in quanto non si limita a ridimensionare la libertà di circolazione ma la comprime. Inoltre la decisione non trova ad oggi alcuna giustificazione nella tutela della salute pubblica, dato che la previsione di un picco di contagi a fine gennaio 2022 è ormai superata. Agendo in questa maniera il governo mette in atto una ingiustificabile discriminazione soprattutto verso chi abita nelle isole ed è costretto a spostarsi per motivi di studio e lavoro”, concludono le senatrici.

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COVID – LA MURA (GRUPPO MISTO): “CON L’ESTENSIONE DELL’OBBLIGO VACCINALE L’ITALIA È ESPOSTA A UNO SCENARIO PREOCCUPANTE SUL FRONTE DEI DIRITTI”

“L’impianto normativo del primo decreto Covid 2022 espone i diritti dei cittadini a scenari che andrebbero tenuti sotto controllo. In esso sono infatti contenute alcune ipotesi lesive a cui il Parlamento dovrà porre rimedio. Tra le varie misure, mi preoccupa tra l’altro la possibilità che il datore di lavoro possa, nel caso di vaccinazione omessa o differita del lavoratore over 50, destinarlo a un’altra mansione senza prima aver ascoltato il suo parere. Sul fronte della sanzione di 100 euro poi, credo che sia talmente sproporzionata all’interesse che si sostiene venga tutelato con l’obbligo vaccinale, da risultare addirittura capace di aprire ad azioni di disobbedienza civile, con prevedibili effetti di incremento dei contenziosi davanti al giudice di pace. Il termine di 10 giorni previsti per lo svolgimento del contraddittorio tra i cittadini e l’Asl competente, oltre a essere una condizione perentoria, rappresenta anche un lasso di tempo eccessivamente breve per consentire una valutazione adeguata delle ragioni che giustificano l’insussistenza dell’obbligo vaccinale o l’impossibilità di adempiervi. Infine non è assolutamente condivisibile la scelta di affidare all’Agenzia delle Entrate-Riscossione il recupero delle somme”. Lo scrive in nota la senatrice Virginia La Mura che, sostenuta alla Camera dalle deputate Ehm, Suriano e Sarli, ha proposto alcuni emendamenti al primo decreto Covid del 2022.

01/’02/2022

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