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UCRAINA – LA MURA (GRUPPO MISTO): “STIAMO DEROGANDO AI NOSTRI PRINCIPI E AI NOSTRI VALORI”

 

 

“Con il decreto Ucraina stiamo di fatto derogando ai nostri principi e ai nostri valori. Al di là del gravissimo contenuto degli articoli che danno il via libera all’invio di armi in segno di ‘pace’, e dei successivi atti che hanno promosso l’aumento della nostra spesa militare, i cittadini e il Paese tutto stanno subendo deroghe sul fronte ambientale, con la riapertura all’uso del carbone e con l’adozione di misure finalizzate all’aumento della disponibilità di gas. Senza dimenticare le deroghe, o sarebbe meglio dire i passi indietro, riguardo agli obblighi del greening e all’utilizzo di fitofarmaci nei terreni agricoli europei per aumentare la produzione di cibo. La realtà è che stiamo rinunciando alla civiltà, alla cooperazione pacifica e alla solidarietà tra gli Stati. Dopo la pandemia ci tuffiamo nell’era della guerra nucleare, della legge del più forte, dei peggiori istinti umani che in secoli di civiltà pensavamo di aver mitigato in favore del mantenimento di un patto sociale”. Così in nota la senatrice del gruppo Misto, Virginia La Mura, intervenuta in Aula sul decreto Ucraina.

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PESTE SUINA – LA MURA (GRUPPO MISTO): “IL DECRETO PER L’ERADICAZIONE DELLA PESTE SUINA È INADEGUATO”

“Leggendo questo decreto ci si chiede se si voglia effettivamente eradicare la peste suina africana oppure deregolamentare l’attività venatoria. L’eradicazione della PSA è un intervento con finalità sanitarie che non può essere messo in relazione con un’attività ludico-ricreativa come la caccia”. Così si è espressa nell’Aula del Senato, Virginia La Mura, intervenendo in discussione generale sul dl per il contrasto alla diffusione della peste suina. “Data l’evidente sproporzione tra le misure previste nel decreto, in particolare a fronte di quanto è previsto nel Regolamento (UE) 429/2016, nell’articolo 9 della Costituzione e nell’articolo 13 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea in materia di benessere animale, con alcuni colleghi abbiamo proposto emendamenti migliorativi. Innanzitutto il Piano regionale degli interventi dovrà contenere parametri tecnici di biosicurezza articolati per tipologia produttiva e modalità di allevamento e detenzione; tra i metodi ecologici dovranno essere incluse anche le restrizioni all’attività venatoria; i piani generali dovranno essere sottoposti a valutazione ambientale strategica e a valutazione di incidenza ambientale, proprio in ragione delle ampie ripercussioni sull’ambiente e sull’economia. Abbiamo poi escluso che fosse previsto esclusivamente il ricorso ai sistemi di controllo della specie cinghiale su base annuale indipendentemente dalla presenza di epidemie in corso nel territorio preso in considerazione, e che il prelievo di cinghiali sia ammissibile unicamente nei territori in cui sia stata individuata e circoscritta un’area infetta da PSA, tramite un provvedimento attuativo del Piano da parte delle Regioni, previo specifico parere vincolante dell’ISPRA che valuta anche le ricadute generali di tali provvedimenti sulla biodiversità alla luce dei tempi e modi proposti”.

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ENERGIA – DE PETRIS (LEU): “LE RISORSE VANNO ALLOCATE SULLE RINNOVABILI, NON SULLE SPESE MILITARI”

“Le risorse oggi vanno allocate sulle rinnovabili, non sulle spese militari”, afferma la capigruppo di LeU al Senato Loredana De Petris introducendo al Senato il convegno su “Italia e Ue: Indipendenza energetica e sfida EcoDigital”.
“Dal 2014 c’è stato un rallentamento sulle rinnovabili e un contestuale aumento della dipendenza dal gas russo. Oggi si può dire che stiamo diversificando la dipendenza, affidandoci a Paesi certo non molto affidabili come Algeria e Libia. Non stiamo cercando di arrivare all’indipendenza energetica, possibile solo attraverso le rinnovabili. Questo è invece il momento di accelerare investendo sulla transizione green. Solo così si aiutano famiglie e imprese”.

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PATTO PER NAPOLI – RUOTOLO (GRUPPO MISTO): “COLMARE I DIVARI TERRITORIALI ORMAI INSOPPORTABILI”

“Quella di oggi è una giornata importante per Napoli, rappresenta, come ha detto il sindaco Manfredi, un momento fondamentale per il rilancio dell’azione amministrativa e la costruzione di un futuro migliore per la nostra città. Con la firma del Patto per Napoli avvenuta alla presenza del presidente del Consiglio Mario Draghi, possiamo ripartire. È un primo segnale per l’intero Mezzogiorno d’Italia. Siamo d’accordo con il presidente Draghi quando afferma che l’obiettivo del governo è quello di colmare i divari territoriali ormai insopportabili. Senza questa battaglia contro le diseguaglianze territoriali, economiche e sociali non c’è ripartenza per il nostro Paese”. Lo afferma in una nota il senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto.

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AGRICOLTURA – LA MURA (GRUPPO MISTO): “NESSUNA DEROGA SUI TERRENI AGRICOLI NELLE AREE PROTETTE”

“Le deroghe ad alcuni obblighi del greening e dell’utilizzo di fitofarmaci concesse dalla Commissione europea per incrementare la produzione agricola nel 2022 a seguito degli effetti della guerra in Ucraina, non dovranno riguardare le aree della rete Natura 2000 e le altre zone protette di interesse regionale, nazionale e internazionale. I Ministeri MIPAAF e MITE dovranno necessariamente accogliere questa richiesta a tutela delle specie e degli habitat d’interesse comunitario, aspetti da tenere in alta considerazione specialmente durante i periodi rilevanti per la fioritura e la nidificazione degli uccelli”. Lo scrive in nota la senatrice del gruppo Misto, Virginia La Mura, componente della commissione Ambiente di Palazzo Madama. “Queste deroghe, se applicate sui terreni della rete Natura 2000 e su quelli delle altre aree protette, non contribuiranno in maniera significativa all’aumento della produzione agricola italiana, ma comporteranno unicamente conseguenze disastrose per la biodiversità, in particolare l’uso dei pesticidi potrebbe compromettere le fase riproduttiva di alcune popolazioni di uccelli che già presentano un cattivo stato di conservazione. Accogliere in Italia la possibilità di derogare alle norme della politica agricola comune (PAC) significherebbe favorire gli interessi delle lobby dell’industria del settore, e non ultimo contrasterebbe con la nuova riformulazione dell’articolo 41 della nostra Costituzione, che infatti esplicitamente riporta come l’iniziativa economica non possa assolutamente entrare in contrasto con l’ambiente”.

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SPESA MILITARE – DE PETRIS (LeU): “AUMENTARLA È SBAGLIATO E DANNOSO. QUEL CHE SERVE NON SONO ALTRE ARMI”

“Non credo che dalla corsa al riarmo possa venir fuor nulla di buono. Oggi l’antico motto ‘Si vis pacem para bellum’ deve essere rovesciato: ‘Si vis pacem para pacem’. Non è riempiendo ancora di più gli arsenali che si difende la pace”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Le esigenze di razionalizzazione della spesa militare europea con l’obiettivo di una difesa comune dell’intera UE sono reali e giuste ma non hanno nulla a che vedere con la febbre di riarmo dei singoli Paesi. L’Italia, peraltro, ha già aumentato la spesa militare nel 2019 e non c’è alcun motivo di aumentarla ulteriormente, tanto più in un momento come questo”, prosegue la presidente De Petris.

“In una situazione che mette la popolazione a rischio di dover affrontare di nuovo una crisi molto pesante, con inflazione, aumento selvaggio dei prezzi dell’energia, obbligo di accelerare la transizione energetica, le risorse devono essere concentrate sulle emergenze economica, sociale ed energetica, non adoperate per le armi”, conclude la capogruppo De Petris.

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AUTONOMIA – LA MURA (GRUPPO MISTO): “IL REGIONALISMO DIFFERENZIATO NON È NE’ UNA SOLUZIONE NE’ UNA PRIORITA'”

“Come membro della Commissione parlamentare per le questioni regionali, anche all’esito dell’indagine conoscitiva sul regionalismo differenziato, continuo a ritenere che riconoscere ulteriori forme di autonomia alle regioni non sia una soluzione valida e neppure una priorità, perché il rischio è quello di creare ulteriori e gravi disparità tra i vari territori, e mi riferisco, in particolare, alle aree interessate da carenze infrastrutturali. Inoltre, ci sono materie, come la tutela dell’ambiente, in cui è estremamente difficile immaginare scelte delle Regioni che non hanno impatti al di fuori dei confini regionali. Ci sono situazioni che richiedono necessariamente interventi di tipo statale, penso, ad esempio, all’inquinamento o al dissesto idrogeologico. Oggi più che mai è fuori luogo parlare dell’attuazione dell’art. 116 della Costituzione. Stiamo venendo fuori da un’emergenza, la pandemia, che ha chiaramente messo in luce l’importanza di un approccio unitario, e siamo in una situazione, quella della guerra in Ucraina, che richiede ancora questo approccio: essere uniti, nel rispetto delle differenze. In quest’ottica sarebbe utile bloccare definitivamente l’iter già avviato da alcune regioni per ottenere maggiore autonomia”. Lo scrive in nota la senatrice del gruppo Misto, Virginia La Mura.


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CLIMA – DE PETRIS (LeU): “A FIANCO DEI RAGAZZI CHE OGGI IN TUTTO IL MONDO CHIEDONO POLITICHE PER SALVARE IL PIANETA E NON PER RIEMPIRLO DI ARMI”

“Con lo sciopero globale per il clima e contro la guerra che si sta svolgendo oggi in 89 Paesi e 583 città, al quale aderisco con la massima convinzione, i giovani di tutto il mondo rivendicano il loro diritto a un futuro di pace e di giustizia ambientale. Reclamano una politica che si preoccupi di salvare il pianeta e non di riempirlo di armi”, dichiara la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris, che ha manifestato a Roma.
“I venti di guerra sembrano aver messo in secondo piano la principale emergenza che minaccia il pianeta, quella ambientale, e frenano la già troppo lenta transizione energetica, con il progetto di aumentare il ricorso ai fossili per fronteggiare la crisi energetica. Al contrario esatto, la guerra e la crisi dimostrano che solo accelerando al massimo la transizione e il passaggio alle rinnovabili potremo difendere il pianeta da conseguenze di crisi come questa. Se non avessimo perso tempo sinora, se ci trovassimo oggi molto più avanti nel ricorso alle rinnovabili non ci troveremmo ora in una situazione così drammatica. È  su questo fronte che vanno concentrati gli investimenti, non su un aumento delle spese militari che il Papa ha giustamente bollato ieri come ‘folle’. I ragazzi che oggi gridano in tutto il mondo che ‘le armi non salveranno il pianeta’ e che si battono per il loro futuro hanno tutte le ragioni”, conclude la capogruppo di LeU.

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CASELLATI – DE PETRIS (GRUPPO MISTO-LeU): “LA PRIMA DONNA PRESIDENTE DEL SENATO VA RINGRAZIATA, A 4 ANNI DALL’ELEZIONE, PER L’EQUILIBRIO E L’IMPARZIALITA'”

“Ricorrono oggi quattro anni dall’elezione alla presidenza del Senato di Elisabetta Casellati. L’elezione di una donna, per la prima volta, alla seconda carica dello Stato è stato ed è ancora un risultato di enorme importanza per questo Paese”, afferma la presidente del gruppo Misto del Senato e capogruppo di LeU Loredana De Petris.

“La presidente Casellati si è trovata a dover gestire il Senato in circostanze difficilissime, con tre cambi di maggioranza e governo, la più grave crisi sanitaria nella storia della Repubblica e oggi con i venti di guerra in Ucraina. Lo ha fatto sempre con grande equilibrio, garantendo tutti con saggezza e imparzialità. Di questo credo che tutti dobbiamo ringraziarla”, conclude la presidente De Petris.

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UCRAINA – DE PETRIS (LeU): “L’UE DEVE FARSI CARICO UNITARIAMENTE DELLE CONSEGUENZE DELLA GUERRA E DELLE SANZIONI”

“L’Europa ha saputo reagire in modo chiaro e unitario all’aggressione contro l’Ucraina. Ora è necessario rispondere in modo altrettanto unitario alle conseguenze delle sanzioni che abbiamo giustamente deciso tutti insieme. Bisogna che l’intera Unione si faccia carico di queste conseguenze, soprattutto per i Paese più penalizzati. I passi più urgenti sono mettere il tetto sul prezzo del gas e fare uno sforzo incredibile per accelerare il passaggio alle energie rinnovabili. I cittadini europei non possono essere abbandonati: per questo bisogna arrivare al debito comune e rivedere radicalmente regole che già avevano dato una prova pessima nella crisi del 2008”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris nella dichiarazione di voto dopo le comunicazione del presidente del consiglio.
“Nel conflitto l’Europa intera, non i singoli Paesi, deve essere il negoziatore. Questo è il suo ruolo eminente e questo è il vero spirito europeo. In questo stesso spirito è fondamentale che difesa comune e politica estera europea procedano sì insieme ma senza la corsa a riarmarsi dei vari Paesi bensì con regole e governance chiare e con una vera politica estera. È così che ci si prepara alla pace e non alla guerra”.

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