“Con lo sciopero globale per il clima e contro la guerra che si sta svolgendo oggi in 89 Paesi e 583 città, al quale aderisco con la massima convinzione, i giovani di tutto il mondo rivendicano il loro diritto a un futuro di pace e di giustizia ambientale. Reclamano una politica che si preoccupi di salvare il pianeta e non di riempirlo di armi”, dichiara la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris, che ha manifestato a Roma.
“I venti di guerra sembrano aver messo in secondo piano la principale emergenza che minaccia il pianeta, quella ambientale, e frenano la già troppo lenta transizione energetica, con il progetto di aumentare il ricorso ai fossili per fronteggiare la crisi energetica. Al contrario esatto, la guerra e la crisi dimostrano che solo accelerando al massimo la transizione e il passaggio alle rinnovabili potremo difendere il pianeta da conseguenze di crisi come questa. Se non avessimo perso tempo sinora, se ci trovassimo oggi molto più avanti nel ricorso alle rinnovabili non ci troveremmo ora in una situazione così drammatica. È su questo fronte che vanno concentrati gli investimenti, non su un aumento delle spese militari che il Papa ha giustamente bollato ieri come ‘folle’. I ragazzi che oggi gridano in tutto il mondo che ‘le armi non salveranno il pianeta’ e che si battono per il loro futuro hanno tutte le ragioni”, conclude la capogruppo di LeU.
CLIMA – DE PETRIS (LeU): “A FIANCO DEI RAGAZZI CHE OGGI IN TUTTO IL MONDO CHIEDONO POLITICHE PER SALVARE IL PIANETA E NON PER RIEMPIRLO DI ARMI”
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