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PA – L’ALTERNATIVA C’È: “CON LA RIFORMA BRUNETTA DEI CONCORSI NON C’È SELEZIONE DEI MIGLIORI”

“La riforma Brunetta sulle forme di reclutamento nei concorsi pubblici, contenuta nell’ultimo decreto Covid, è a forte rischio di incostituzionalità e certamente contrasta con l’interesse pubblico di selezionare il personale più competente”. Lo dichiarano in una nota i senatori e i deputati de ‘L’Alternativa c’è’.
“La riforma, infatti, non permetterà di accrescere il livello delle competenze del personale della Pa né di contrastare il problema dell’età avanzata. Introdurre una selezione che discrimini non in base al merito e alle competenze ma in base anche a esperienze di lavoro che possono rientrare tra i titoli valutabili, interferendo anche con concorsi già banditi e non ancora espletati, rischia di trasformare una procedura erga omnes in una procedura riservata, con il rischio, tra l’altro, di sottoporre i candidati a valutazioni del tutto soggettive. Dunque, per come prospettata finora, l’idea di Brunetta confligge nettamente con i principi costituzionali delle pari opportunità, poiché introduce una discriminante che impedisce a tutti i candidati, con gli stessi requisiti di accesso, di concorrere con pari prospettive di risultato, penalizzando soprattutto i giovani. Con questo sistema, oltretutto, si crea una pregiudiziale che contrasta con l’interesse pubblico di investire nei concorsi per selezionare i più idonei a svolgere delicate mansioni, per consentire di attivare in tempi brevi e con profitto le misure del Pnrr: se chiediamo 122 miliardi di prestiti, dobbiamo anche avere personale molto competente che consenta di spenderli sulla base delle indicazioni europee. Non sarà di certo con questa ricetta che il nostro Paese supererà le ardue sfide che lo attendono”, concludono i deputati e i senatori de ‘L’Alternativa c’è’.

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TRIVELLE – LA MURA (GRUPPO MISTO): “UNA VERGOGNA, MINISTERO DELLA TRANSIZIONE VERSO COSA?”

“Come spesso accade in Italia si cambiano nomi alle istituzioni ma di fatto anziché andare avanti si torna sempre indietro. Esattamente vorrei sapere questa tanto declamata transizione ecologica verso cosa sia esattamente? Perché vorrei chiarire al ministro Cingolani che la direzione è opposta a quella intrapresa finora”, così la senatrice in commissione Ambiente Virginia La Mura commenta il via libera del ministro a sette progetti sottoposti a Valutazione di Impatto Ambientale relativi a ricerca e coltivazione di idrocarburi nell’ambito di concessioni già esistenti e per questo non sottoposti al blocco previsto fino a fine settembre. “Bisogna dire un secco no alle trivelle a favore di eolico e fotovoltaico, mentre al contrario questo governo va dritto per la sua strada semplificando fin troppo le procedure ed eludendo passaggi normativi importanti e le consultazioni pubbliche. È inoltre assurdo che si dia il via libera a questi progetti senza che sia prima stato approvato il Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee. Come ripeto da tempo, la pianificazione dello spazio marittimo e terrestre è fondamentale perché consentirebbe di definire in quali aree fare cosa senza creare danni agli ecosistemi e garantendo la tutela delle attività lavorative esistenti come pesca o agricoltura. Firmare questi progetti significa ignorare le priorità su cui lavorare e generare un caos che va a sostenere vecchi modelli senza guardare al futuro, inammissibile proprio oggi che si apre un nuovo importante periodo verso una svolta green che vedo allontanarsi sempre più. Ho analizzato e schematizzato tutti i progetti sottoposti a VIA in Italia. Questi approvati sono progetti che risalgono anche al 2016 e che riguardano Emilia Romagna, Veneto, Marche, Abruzzo e Sicilia. E sebbene si tratti di progetti rientranti in concessioni già attive, perché non approvare prima il Pitesai che consentirebbe di definire come non idonee anche aree in cui magari già ci sono concessioni? D’altronde, come sostenni votando contro questo governo, sapevo dove saremmo andati a finire e nulla di buono mi aspetto dal decreto Semplificazioni. Intanto gli inquinatori brindano con il petrolio, protetti dal governo Draghi”.

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ARCELORMITTAL – DE PETRIS (LEU): “IL LICENZIAMENTO DELL’OPERAIO PER IL POST SULLA FICTION CHE DENUNCIA L’INQUINAMENTO AMBIENTALE È UNA MOSTRUOSITA’ INTOLLERABILE”

 

“Il licenziamento di un operaio di Taranto da parte di ArcelorMittal per aver postato su Fb uno screenshot con l’invito a seguire una serie tv che parla anche dell’inquinamento ambientale, peraltro neppure ambientata a Taranto, è una mostruosità che non può essere tollerata. È necessario che la magistratura intervenga immediatamente per garantire il pieno reintegro dell’operaio Riccardo Cristello”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Una simile enormità deve però farci riflettere tutti. L’arroganza della multinazionale indiana che da mesi tiene sotto scacco l’Italia non nasce dal nulla ma è il frutto di una situazione nella quale alle grandi multinazionali è stato permesso di inquinare, sfruttare e vessare a piacimento. Una misura così odiosa come questo licenziamento spiega meglio di qualsiasi discorso cosa significhi per i lavoratori essere stati deprivati di ogni diritto e impone a tutti di correggere questa rotta rovinosa che rende i lavoratori molto simili a nuovi schiavi”.

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TURCHIA – BONINO (GRUPPO MISTO): “DRAGHI HA DETTO QUELLO CHE PENSANO TUTTI. IL PROBLEMA È IL DISCONOSCIMENTO DELLE ISTITUZIONI UE”

 

“Appurato che l’incidente diplomatico di Ankara non ha nulla a che vedere con la mancanza di sedie e tantomeno con il galateo. La Turchia si è chiamata fuori e ha attribuito l’errore ai responsabili del cerimoniale europeo, da cui non è arrivata smentita” Ad analizzare la vicenda la Senatrice Emma Bonino in un articolo a La Stampa, in cui, oltre a sottolineare “le ambizioni incrociate delle tre principali istituzioni europee” evidenzia il “vulnus di certe missioni” in paesi ostili che andrebbero preparate con maggiore attenzione. Quello su cui Bonino pone l’attenzione sono i “dossier di cui i rappresentanti europei avrebbero dovuto discutere con la controparte, il presidente Erdogan, “il dittatore” – come definito dal Presidente Draghi – di cui si ha bisogno”. “Basta rileggersi le ultime pagine sulla Turchia del documento finale dell’ultimo Vertice dei Capi di Stato e di governo per aver un’idea della posta in gioco: si parla del contenimento dei migranti finanziato da un fondo ad hoc annuale, c’è poi la partita dell’update dell’unione doganale vecchia e da sempre imperfetta e c’è infine una parte sulle trivellazioni a Cipro”. Visto anche l’imbarazzante silenzio sul ritiro della Turchia dalla Convenzione di Istanbul, Bonino dice “sarebbe interessante sapere con quale esito” se se ne è parlato.

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AMBIENTE – LA MURA (GRUPPO MISTO): “GROENLANDIA ESEMPIO DI SVOLTA GREEN, LA GUERRA PER LE TERRE E I MARI NON FINIRA’ MAI”

 

“In Groenlandia hanno vinto le elezioni per la prima volta gli Inuit, ambientalisti e contro lo sfruttamento di un giacimento di uranio e terre rare, ossia quei minerali utilizzati per la fabbricazione di cellulari, pc, pannelli fotovoltaici, radar e così via. Un progetto minerario che se andasse in porto causerebbe danni enormi per l’intero ecosistema a causa delle polveri radioattive che si sprigionerebbero. Un esempio di svolta green dal nord Europa che dovrebbe far riflettere tutti noi su quanto sia necessaria la consapevolezza dei cittadini per riuscire a impedire che progetti inquinanti siano calati dall’alto”, così la senatrice Virginia La Mura (Gruppo Misto) della commissione Ambiente. “Molti ricorderanno di quando Trump voleva comprare la Groenlandia, ebbene il motivo di quella assurda proposta era nel fatto che con lo scioglimento dei ghiacciai la rotta artica è molto più agevole e proprio lì si sta giocando uno scontro importante tra le potenze mondiali (USA e Cina in primis) per l’accaparramento dello spazio marino e di quello terrestre. Le guerre per l’utilizzo delle terre e dei mari purtroppo non finiranno mai nel mondo, i cittadini devono poter impedire che ciò avvenga mantenendo la propria sovranità contro mire espansionistiche e sfruttamenti spregiudicati”.

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VACCINI – DE PETRIS (LEU): “BASTA MESSAGGI AMBIGUI, SERVE UNA SVOLTA DRASTICA SUL FRONTE DELLA COMUNICAZIONE E LA SOSPENSIONE BREVETTI”

“La caotica confusione che si è creata intorno ad AstraZeneca è ormai una minaccia che rischia di ostacolare in modo grave il piano vaccinale. Non si possono lanciare messaggi ambigui e contraddittori e tantomeno lasciare ai cittadini la responsabilità di decidere. Ci vuole una svolta drastica sul fronte della comunicazione che deve inviare messaggi chiari e univoci”.

Lo ha detto la capogruppo di LeU al Senato, Loredana De Petris.

“Dal momento che si sconsiglia l’uso di AstraZeneca agli under 60 bisogna trovare immediatamente altre scorte vaccinali per portare avanti senza rallentamenti la vaccinazione della popolazione. Appare sempre più evidente la necessità di sospendere i brevetti, soluzione che permetterebbe di avviare la produzione autonoma dei vaccini. Non è un problema che riguarda solo i Paesi più poveri ma tocca direttamente tutto il mondo. E’ dunque ora che l’Europa prenda una decisione determinata per ottenere dal WTO la sospensione dei brevetti e della proprietà intellettuale”, ha concluso la senatrice Loredana De Petris.

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COVID – ERRANI (ARTICOLO UNO): “FINISCA LA CONTRAPPOSIZIONE TRA APERTURISTI E RIGORISTI”

“Il tema dell’assistenza domiciliare per i pazienti covid di cui stiamo discutendo oggi è importante e fondamentale ma sappiamo che c’è un tema più generale che attiene alla sanità territoriale che va affrontato strategicamente. Vi sono realtà e regioni in cui in questi anni si sono fatti veri e propri passi indietro. Occorre confrontarsi seriamente non per dare voti o per fare classifiche ma per capire come usare al meglio le risorse del Recovery in relazione alle scelte strategiche della sanità del futuro. Questa è una discussione a cui potremmo dedicarci come Senato, con un approfondimento vero, come noi abbiamo già proposto da tempo”, dichiara il senatore di Articolo Uno Vasco Errani nel suo intervento a palazzo Madama.
“Credo sia anche ora di finirla con la contrapposizione tra ‘aperturisti’ e ‘rigoristi’. Nella tragedia che stiamo affrontando porre la questione in questo modo non è solo bugiardo ma è anche sciocco e pericoloso. È evidente che sia necessario aspettare la discesa dei contagi e la decongestione delle terapie intensive e la priorità, oggi, dovrebbe essere ricostruire il tracciamento. Naturalmente con il nuovo scostamento e il nuovo decreto sostegni sarà necessario dare una risposta adeguata e all’altezza alle tante esigenze di imprese, lavoratori e famiglie che soffrono l’attuale situazione di grave difficoltà. Voglio però essere chiaro su un punto: nessuno pensi o si illuda di scaricare le responsabilità sul ministro della Salute Roberto Speranza perché sarebbe gravissimo, tanto più grave e inaccettabile se a farlo sono forze che compongono questa maggioranza. Attenzione, nessuno può sottovalutare le minacce che sono arrivate al ministro Speranza e al presidente della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini: non bastano le condanne formali. Occorre un salto di qualità nella responsabilità e sono certo che il Presidente Draghi saprà dire con chiarezza che quelle che stiamo prendendo non sono le scelte di un solo ministro ma del governo, della maggioranza, della Repubblica. Nelle difficoltà che stiamo incontrando l’emergenza vaccini è determinante. C’è un solo modo di affrontarla: la sospensione dei brevetti. Sia quindi il Parlamento ad assumere l’iniziativa e a invitare il governo italiano a muoversi perché la Ue chieda e ottenga dall’OMC la sospensione dei brevetti”.

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DRAGHI – DE PETRIS (LeU): “È GIUSTO E IMPORTANTE GARANTIRE LA VACCINAZIONE PRIORITARIA AGLI ANZIANI E ALLE PERSONE FRAGILI. RIBADITA DAL PREMIER LA PIENA FIDUCIA NEL MINISTRO SPERANZA”

“È giusto e importante che il presidente del consiglio abbia non solo ribadito la necessità imprescindibile di vaccinare prima di tutto le fasce di età più a rischio e le persone più fragili ma anche annunciato un provvedimento in questo senso del commissario Figliuolo nei prossimi giorni. Solo con una vaccinazione celere e mirata potremo iniziare a riaprire il prima possibile, come ci auguriamo tutti. È la linea seguita sempre dal ministro della Salute Speranza. Draghi ha ribadito la sua piena fiducia in quella linea e nel ministro. Speriamo che con ciò si metta fine alla vergognosa e strumentale campagna messa in atto contro Speranza in questi giorni soprattutto dalla Lega”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Il presidente Draghi ha fatto capire che il prossimo scostamento di bilancio sarà di notevole portata e anche questa è una scelta necessaria. La sofferenza di molte categorie e molti cittadini è reale e giustificata. Il governo deve intervenire con ogni mezzo per sostenere chi ne ha oggi più che mai bisogno. Noi, comunque, ci impegneremo già con gli emendamenti al dl Sostegni per prolungare sino a ottobre il blocco dei licenziamenti per tutti. È infine positivo che il presidente Draghi abbia chiarito la nostra posizione nei confronti dei centri di detenzione in Libia, specificando che l’impegno del governo italiano mira alla loro chiusura”, conclude la presidente De Petris.

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BENI CULTURALI – GRANATO (AC): “NECESSARIO DISTINGUERE TRA PROFESSIONISTI E VOLONTARI”

“Abbiamo impegnato il Governo ad applicare un principio teoricamente ovvio, che il lavoro subordinato debba sempre essere retribuito, ma che non è tale nel settore dei beni culturali, dove purtroppo troppo spesso i professionisti del settore non sono tutelati. È indispensabile, ora, giungere ad una chiara distinzione tra lavoratori e volontari, in modo da evitare ogni forma di sfruttamento di personale qualificato”. Lo dichiara la Senatrice Bianca Laura Granato (Gruppo Misto – L’Alternativa c’è) in relazione alla risoluzione, votata oggi dalla 7a Commissione del Senato, sull’affare assegnato su volontariato e professioni nei beni culturali.
“Come emerso dall’analisi condotta in commissione, durata più di un anno e mezzo, dalla mancata regolamentazione delle professioni e del volontariato nei beni culturali nascono alcune storture evidenti ed intollerabili: lo sfruttamento dei professionisti può arrivare, infatti, fino a costringerli, nei casi limite, a passare per volontari, mortificando gli studi compiuti e la professionalità acquisita sul campo. Grazie alla senatrice Margherita Corrado, che si è impegnata fortemente sul tema, la commissione Istruzione e Beni culturali del Senato ha avuto modo di approfondire una questione troppo spesso sottaciuta. Ora, però, chiarito il quadro di riferimento, è quanto mai opportuno superare al più presto le criticità evidenziate, definendo una volta per tutte dal punto di vista giuridico la differenza tra chi si impegna come volontario e i professionisti del settore. Mi spiace veramente sottolineare il disinteresse assoluto di alcune forze politiche di maggioranza e di opposizione sulla materia: il Governo non ha partecipato ai lavori della commissione – cosa piuttosto insolita per non dire rarissima – non fornendo neanche il proprio parere sul testo della risoluzione. E Lega e Fratelli d’Italia, addirittura, non hanno neanche votato a favore della risoluzione, a dimostrazione del loro scarso interesse verso una materia – i beni culturali e la tutela dei lavoratori del settore – che evidentemente reputano secondaria”, conclude Granato.

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COVID – DE PETRIS (LEU): C’È SEMPRE CHI SOFFIA SUL FUOCO DELLO SCONTENTO MA IL DISAGIO È REALE, SIA VARATO SUBITO IL NUOVO DL SOSTEGNI”

“Nelle situazioni di crisi e tensione sociale c’è sempre chi soffia sul fuoco dello scontento e cerca di sfruttare il disagio per i suoi scopi, ciò non significa però che quel disagio non sia reale, diffuso e giustificato”.

Lo afferma la capogruppo di Leu al Senato, Loredana De Petris.

“Le proteste dei giorni scorsi non possono essere interpretate solo come opera di alcuni provocatori. Ci sono intere categorie messe in ginocchio dalla crisi. C’è una situazione del lavoro che, nonostante il blocco dei licenziamenti, conta quasi un milione di disoccupati in più rispetto l’anno scorso. Ci sono centinaia di migliaia di giovani e precari che non ce la fanno più. Il Governo deve intervenire con drasticità e tempestività. Il nuovo Dl sostegni non può essere discusso per settimane, deve essere varato subito dopo il prossimo scostamento di bilancio e deve garantire sostegni effettivi per tutti e intervenire sulle spese fisse di aziende e esercenti che in questa condizione non possono pagare gli affitti senza credito di imposta, altrimenti saranno costretti a chiudere”, Conclude la senatrice di LeU Loredana De Petris.

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