TURCHIA – BONINO (GRUPPO MISTO): “DRAGHI HA DETTO QUELLO CHE PENSANO TUTTI. IL PROBLEMA È IL DISCONOSCIMENTO DELLE ISTITUZIONI UE”

 

“Appurato che l’incidente diplomatico di Ankara non ha nulla a che vedere con la mancanza di sedie e tantomeno con il galateo. La Turchia si è chiamata fuori e ha attribuito l’errore ai responsabili del cerimoniale europeo, da cui non è arrivata smentita” Ad analizzare la vicenda la Senatrice Emma Bonino in un articolo a La Stampa, in cui, oltre a sottolineare “le ambizioni incrociate delle tre principali istituzioni europee” evidenzia il “vulnus di certe missioni” in paesi ostili che andrebbero preparate con maggiore attenzione. Quello su cui Bonino pone l’attenzione sono i “dossier di cui i rappresentanti europei avrebbero dovuto discutere con la controparte, il presidente Erdogan, “il dittatore” – come definito dal Presidente Draghi – di cui si ha bisogno”. “Basta rileggersi le ultime pagine sulla Turchia del documento finale dell’ultimo Vertice dei Capi di Stato e di governo per aver un’idea della posta in gioco: si parla del contenimento dei migranti finanziato da un fondo ad hoc annuale, c’è poi la partita dell’update dell’unione doganale vecchia e da sempre imperfetta e c’è infine una parte sulle trivellazioni a Cipro”. Visto anche l’imbarazzante silenzio sul ritiro della Turchia dalla Convenzione di Istanbul, Bonino dice “sarebbe interessante sapere con quale esito” se se ne è parlato.