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TURCHIA – BONINO (GRUPPO MISTO): “DRAGHI HA DETTO QUELLO CHE PENSANO TUTTI. IL PROBLEMA È IL DISCONOSCIMENTO DELLE ISTITUZIONI UE”

 

“Appurato che l’incidente diplomatico di Ankara non ha nulla a che vedere con la mancanza di sedie e tantomeno con il galateo. La Turchia si è chiamata fuori e ha attribuito l’errore ai responsabili del cerimoniale europeo, da cui non è arrivata smentita” Ad analizzare la vicenda la Senatrice Emma Bonino in un articolo a La Stampa, in cui, oltre a sottolineare “le ambizioni incrociate delle tre principali istituzioni europee” evidenzia il “vulnus di certe missioni” in paesi ostili che andrebbero preparate con maggiore attenzione. Quello su cui Bonino pone l’attenzione sono i “dossier di cui i rappresentanti europei avrebbero dovuto discutere con la controparte, il presidente Erdogan, “il dittatore” – come definito dal Presidente Draghi – di cui si ha bisogno”. “Basta rileggersi le ultime pagine sulla Turchia del documento finale dell’ultimo Vertice dei Capi di Stato e di governo per aver un’idea della posta in gioco: si parla del contenimento dei migranti finanziato da un fondo ad hoc annuale, c’è poi la partita dell’update dell’unione doganale vecchia e da sempre imperfetta e c’è infine una parte sulle trivellazioni a Cipro”. Visto anche l’imbarazzante silenzio sul ritiro della Turchia dalla Convenzione di Istanbul, Bonino dice “sarebbe interessante sapere con quale esito” se se ne è parlato.

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UE – DE PETRIS (LEU): “NUOVO PATTO SOCIALE CON I CITTADINI PIU’ DEBOLI E LOTTA AI CAMBIAMENTI CLIMATICI”

“Apprezziamo il taglio con cui ci apprestiamo a partecipare a questo importante Consiglio europeo, che segna l’inizio di una nuova fase per la Ue. Ci impegneremo al massimo affinché l’Europa possa cambiare nella prospettiva di un nuovo patto sociale che coniughi le politiche necessarie per fronteggiare le emergenze ambientali e i cambiamenti climatici, con la lotta, altrettanto urgente, contro le disuguaglianze. In Europa, in questi anni è stato il contrario. Le politiche di austerity sono state pagate proprio dai più deboli, dai più esposti, dai meno garantiti”.

Lo ha detto in Aula la senatrice di Leu Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto, in dichiarazione di voto alla proposta di risoluzione di maggioranza n.1.

“Parlare di ‘green new deal’ è giusto, purché non diventi uno slogan vuoto. Bisogna al contrario mettere a punto politiche concrete. Non è stata certo opportuna la scelta della BEI di rinviare la decisione sul termine dei finanziamenti per i combustibili fossili. La BEI deve invece essere trasformata in una banca per il clima e deve sostenere i progetti realmente utili per tutti. Per noi è fondamentale che gli investimenti ‘green’ siano esclusi dal patto di stabilità: deve essere chiaro che cambiare modello di sviluppo significa costruire un nuovo patto sociale per l’Europa. Sulla Turchia dobbiamo mettere in campo tutte le nostre capacità per far sì che l’Europa possa parlare con una voce unica per sanzionare e fare in modo che cessi immediatamente il fuoco. Occorre sospendere immediatamente non solo i contratti futuri di vendita delle armi ma anche interrompere quelli in essere”. Ha concluso De Petris.

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SIRIA – DE PETRIS (LEU): “L’ITALIA SOSPENDA IMMEDIATAMENTE I CONTRATTI GIA’ IN ESSERE SULLA VENDITA DELLE ARMI ALLA TURCHIA”

“Servono subito misure più forti di isolamento della Turchia di Erdogan: non basta bloccare le commesse future di vendita delle armi, è necessario che siano sospesi immediatamente i contratti già in essere.  L’Italia deve adoperarsi in ogni modo perché la Ue esca dalla sua afasia e assuma una posizione determinata, decisa e incisiva per fermare Erdogan”. Così su facebook la senatrice di LeU Loredana De Petris, Presidente del Gruppo Misto, che oggi alle ore 19 sarà al Pantheon alla manifestazione in sostegno del popolo curdo.

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SIRIA – DE PETRIS (LEU): “L’ATTACCO AL POPOLO CURDO E’ UNO SCEMPIO CHE L’EUROPA E IL MONDO NON DEVONO PERMETTERE”

“L’aggressione turca contro il popolo curdo è uno scempio che l’Europa e il mondo non possono e non devono permettere. I curdi, con le donne in primissima fila, sono stati determinanti per sconfiggere l’Isis. Abbandonarli ora nelle grinfie del sultano di Ankara sarebbe imperdonabile”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.
“Il Parlamento italiano e l’Unione europea e l’Europa devono assumere una posizione forte, netta e unitaria di condanna. Devono esigere l’intervento immediato non solo del Consiglio di sicurezza dell’Onu, ma anche di quella nato di cui la Turchia fa parte”, conclude la presidente De Petris.

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