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PNRR – DE PETRIS (LeU): “NESSUN TAGLIO PER LA SCUOLA E MOLTI MIGLIORAMENTI”

“La card docenti è salva, così come l’organico di potenziamento, perché le risorse della scuola non vanno sottratte. Alla base della qualità di un processo di educazione e apprendimento vi è la qualità della formazione, la stabilità dei suoi attori e la scuola si è caratterizzata in questi anni per la forte perdita di stabilità del personale”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Abbiamo migliorato molto il testo iniziale del PNRR dando un percorso certo al sistema di formazione iniziale di abilitazione per permettere alle Università di mettere a punto in fretta i corsi. Abbiamo inoltre semplificato le norme transitorie per l’accesso ai concorsi per il personale precario e messo fine alle crocette. Sono molto soddisfatta per aver prorogato al 2025 la procedura straordinaria sul sostegno, che garantisce agli insegnanti specializzati sul sostegno di poter entrare in ruolo laddove siano esaurite le graduatorie di merito. È una misura volta a garantire i più deboli tra gli studenti e le studentesse, che finalmente avranno più insegnanti di sostegno a tempo indeterminato. Allo stesso modo i precari che hanno svolto tre anni di servizio sul sostegno senza il possesso del titolo di specializzazione, potranno accedere direttamente ai corsi per la specializzazione erogati dalle Università. Tutto questo è stato possibile perché siamo stati compatti e il Senato è stato decisivo per migliorare il testo iniziale”, conclude la capogruppo di LeU.

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RIFORMA CSM – GIARRUSSO (ITALEXIT): “SENATO MESSO FUORI GIOCO DA UNA PESSIMA RIFORMA”

“Ieri, 16 giugno, si è consumato nell’Aula del Senato un momento buio della storia del Paese. La più importante riforma di questa legislatura ha visto i rappresentanti del Senato eletti dal popolo italiano messi fuori gioco.” A sostenerlo è il Senatore di Italexit Mario Michele Giarrusso. “Nessun intervento è stato possibile per migliorare quella che tutti, nei loro interventi, tranne un gruppo politico, hanno definito una pessima riforma. Lo scandalo Palamara si potrebbe descrivere in poche parole: l’idea che, controllando poche Procure, si potesse avere in mano l’Italia. Ma chi è che controllava queste procure? Un uomo solo, Palamara, o esisteva un partito di questi procuratori? Esisteva, perché lo avete detto: in più salse l’avete detto. L’avete detto e lo sapete. E certamente il partito delle procure non era Forza Italia; non era nemmeno il partito di Renzi e non era nemmeno la Lega. Non parliamo poi di quelli di “cambiamo in peggio l’Italia”. Con questa riforma, continua Giarrusso, si sta mettendo nelle mani di quel partito delle procure, che avrà davvero il controllo pieno dell’azione della magistratura requirente. Ecco perché Italexit ha votato contro, in quanto non intendiamo essere complici di questo schifo.” conclude il Senatore Giarrusso.

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MALAGROTTA – DE PETRIS: (LeU): “LA SITUAZIONE DEI RIFIUTI A ROMA È GRAVISSIMA. IMPOSSIBILE PROSEGUIRE CON IMPIANTI MASTODONTICI”

“Presenteremo subito un’interrogazione per fare chiarezza sul gravissimo incendio di Malagrotta. La prima urgenza, di fronte a un disastro ambientale come questo, è garantire la sicurezza degli abitanti della Valle Galeria e delle zone limitrofe mettendoli al riparo dalle sostanze tossiche sprigionate dall’incendio: diossina e benzina. Bisogna procedere subito con l’analisi dei dati delle ARPA, prendere tutte le misure precauzionali necessarie per proteggere la salute dei cittadini di Roma e per contenere i rischi ambientali”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“La gravità della situazione dei rifiuti a Roma è evidente e costituisce un fattore di rischio molto grave per gli abitanti della città e per l’ambiente. Non si tratta infatti nel primo incidente del genere. È ora di capire che non si può andare avanti con impianti mastodontici che trattano tali quantità di rifiuti non differenziati. È necessario insistere immediatamente su una capillare raccolta differenziata, in grado anche di scongiurare disastri ambientali e sanitari come quello cui ci troviamo di fronte”.

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RIFORMA CSM – DE PETRIS (LeU): “PASSI IN AVANTI MA SAREBBE STATO NECESSARIO AVERE PIU’ CORAGGIO”

“Questa riforma dell’ordinamento giudiziario è certamente un passo avanti ma non ci si può nascondere che sarebbe stato necessario varare una riforma migliore di questa. Ci sarebbe voluto più coraggio e spero che sia possibile intervenire ulteriormente nella prossima legislatura. In parte la possibilità di migliorare il testo è stata sacrificata sull’altare dell’accordo di maggioranza ma in parte la responsabilità di aver impedito al Senato di provare a rendere più efficace la riforma va attribuita alla scelta sbagliata e fallimentare di battere la via dei referendum”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Uno dei principali limiti è nel sistema elettivo del Csm, che non elimina alla radice il peso delle correnti e dunque non premia come si dovrebbe il merito invece dell’appartenenza a una corrente. Sarebbe poi stato opportuno, a nostro avviso, blindare le porte girevoli tra magistratura e politica, anche se da questo punto di vista c’è un passo avanti importante, con il collocamento fuori ruolo per un anno o il ricollocamento per i magistrati che abbiano ricoperto posizioni politiche apicali. Ci sono nella riforma molti altri aspetti positivi che spiegano il nostro sì, che resta comunque sofferto. Ad esempio la necessità di rivedere l’assetto ordinamentale della magistratura, rimodulandolo secondo principi di trasparenza e valorizzazione del merito. Per quanto riguarda la delega al governo, infine, saremo molto scrupolosi nell’assicurarci che l’Esecutivo scriva norme nel pieno rispetto dei confini che il Parlamento delibera oggi”, conclude la capogruppo di LeU.

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ASSALTO A CALA PASTA – RUOTOLO: “DENUNCIARE PAGA SEMPRE. ORA CONDANNE ESEMPLARI”

“Denunciare paga sempre. A quasi un mese dai fatti sono state emesse tre ordinanze di custodia per quei componenti della paranza della camorra riconosciuti e denunciati dai titolari del ristorantino ‘Cala La Pasta’ e dai clienti che si trovavano a cena la sera del 15 maggio in via dei Tribunali. Assicurato alla giustizia il centauro che investì provocandole gravissime lesioni Veronica Carrasco, la moglie del titolare del locale e un turista argentino. Identificato anche parte del gruppo che intervenne per recuperare la moto e minacciò di morte il titolare di Cala La Pasta. Rampolli dei clan dell’Alleanza di Secondigliano. Colpisce che tra gli arrestati ci sia Patrizio Bosti, 19 anni, figlio di Ettore e nipote omonimo del capo clan che è confederato nella Alleanza di Secondigliano. A 19 anni, già coinvolto in fatti di camorra. Lo Stato è più forte, noi siamo di più. Napoli dev’essere liberata dalla camorra. Grazie alla polizia di Stato e alla magistratura e grazie ai proprietari del “ristorantino” che hanno denunciato i camorristi. Saremo accanto a loro anche in Tribunale nel chiedere giustizia e condanne esemplari”. Lo afferma in una nota il senatore Sandro Ruotolo.

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ELEZIONI – DE PETRIS (LeU): “RIMETTERE IN DISCUSSIONE LE ALLEANZE A SINISTRA È IL FAVORE PiU’ GRANDE CHE SI POSSA FARE ALLA DESTRA”

“Il favore più grande che si possa fare oggi alla destra è mettersi a discutere e litigare sulle alleanze, rimettendo in discussione i risultati raggiunti, ponendo veti e facendo prevalere logiche anguste sul progetto politico. Se si imbocca quella strada la sconfitta alle elezioni politiche è assicurata”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Il metodo giusto è proprio quello opposto: cercare di costruire una coalizione il più vasta possibile a partire da un’idea comune della società italiana, mettendo da parte veti e chiusure ma anche capendo che non ci si può limitare a chiedere il voto per fermare la destra. Bisogna proporre una visione convincente del futuro, centrata sulla riconversione ecologica, la lotta alle diseguaglianze e i diritti civili. A questo stiamo lavorando sin dai tempi del governo Conte 2 e su quella via dobbiamo proseguire”, conclude la presidente De Petris.

 

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AMMINISTRATIVE – DE PETRIS (LeU): “ASSURDO RIMETTERE IN DISCUSSIONE LE ALLEANZE A SINISTRA. LA COALIZIONE NON È UN GIOCO DA TAVOLINO: SI BASA SU UN PROGETTO E UNA VISIONE COMUNI”

“Senza neppure attendere l’esito dei ballottaggi è già ripartito il valzer delle alleanze, il tentativo assurdo di rimettere in discussione il percorso sin qui fatto per costruire una coalizione progressista di centrosinistra. Tutto sulla base di un test limitato e reso poco decifrabile dalla presenza massiccia delle liste civiche. Ma le alleanze non sono giochi da tavolino o somme di percentuali: sono progetti politici cementati da una visione comune del futuro delle città e del Paese”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.
“Ora più che mai bisogna proseguire sulla strada di una coalizione fondata non sul pallottoliere ma su una visione comune, con al centro la transizione ecologica, la lotta alle diseguaglianze e i diritti civili. Solo se alle elezioni del 2023 sapremo offrire agli elettori questo progetto politico e questa idea di società potremo sconfiggere la destra”.

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REFERENDUM – DE PETRIS (LeU): “MODIFICARE IL QUORUM E RIPENSARE UNO STRUMENTO REFERENDARIO PER SALVAGUARDARLO”

“Credo che il dato dell’affluenza alle urne per i referendum, la più bassa di sempre, imponga un ripensamento sull’istituto referendario, che è prezioso e deve essere salvaguardato”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Prima di tutto bisogna usare i referendum con cautela e oculatezza. Non si può chiedere ai cittadini di esprimersi su materie squisitamente tecniche. Se la massa degli elettori non è in grado di valutare e decidere a ragion veduta come votare è naturale che diserti le urne. Ma per questa strada è lo stesso strumento referendario che finisce per essere delegittimato. Si pone però un problema serio anche per quanto riguarda il quorum. Non è possibile che i No possano avvalersi dell’astensione come se fosse un voto a favore della loro posizione. Il quorum deve quindi essere modificato e il referendum deve essere considerato valido se vota la metà più uno degli elettori che avevano votato nelle precedenti elezioni politiche”, conclude la capogruppo di LeU.

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REFERENDUM – GIARRUSSO (ITALEXIT): “I NOSTRI DIRITTI UCCISI A PALERMO”

“Il Ministero degli Interni e la Prefettura non sono riusciti a garantire i diritti sanciti dalla Repubblica Italiana. Oggi abbiamo superato ogni limite. Il ministro degli Interni Lamorgese, non sapeva forse che oggi domenica 12 giugno si sarebbero svolte le elezioni del sindaco di Palermo e le votazioni dei Referendum? Forse la Prefettura di Palermo non avrebbe potuto immaginare che proprio questa domenica si sarebbe svolta la partita di calcio Palermo – Padova?
Tutto questo spinge noi siciliani nell’ennesimo baratro istituzionale. Ci motiva a dire che non è possibile chiudere occhi ed orecchie di nuovo, perpetrando quelle ingiustizie e quei fuochi alle spalle dei cittadini. Abbiamo combattuto troppo, abbiamo lottato sul campo qua in Sicilia per vederci portare via, scippare, in modo così vergognoso i nostri diritti.
Ci vorrebbero zittire come fecero a Portella della Ginestra? A cosa sono serviti questi anni passati a spiegare ai cittadini che il diritto al voto è la nostra unica arma potente per riuscire a cambiare le cose?
Qui la responsabilità è cristallina: Il ministero degli Interni, la Prefettura di Palermo e l’amministrazione comunale di Palermo non stanno garantendo il diritto insito nello Stato Repubblicano. Siamo in una Repubblica a Palermo o siamo in territorio oscuro dove Lamorgese e i suoi collaboratori non mettono piede? Siamo in Italia a Palermo o siamo in un luogo dove neanche i giornalisti possono dar voce a quella disperazione calpestata?
Ministro, Prefetto, dove si trova Palermo esattamente? Perché noi vogliamo esserci, noi vogliamo lottare ancora con le armi del diritto! Noi siamo quelli che hanno visto troppi morti per rinunciare al nostro voto!
Tutto ciò va rifatto, tutto questo ignobile schifo va riscritto e rifatto.

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LA FORGIA – ERRANI: “PROFONDA COMMOZIONE PER LA SCOMPARSA DI ANTONIO LA FORGIA”

“Esprimo profonda commozione per la scomparsa di Antonio La Forgia, un uomo politico e di governo, un intellettuale di grande valore. Come amministratore, parlamentare e presidente della regione ha rappresentato i valori e le qualità migliori di questa terra senza mai rinunciare al coraggio dell’innovazione, essendo così espressione del miglior riformismo. Colpiva la grande qualità e dignità che dimostrava in ogni sua scelta, che si faceva sempre rispettare, e che ha dimostrato anche negli ultimi momenti della sua vita. Con lui viene a mancare una voce originale, importante, mai scontata e in continua ricerca ma sempre costruttiva nel dibattito politico della sinistra. Il mio cordoglio va alla famiglia e a tutta la comunità politica bolognese ed emiliano romagnola.” Così il senatore Vasco Errani sulla scomparsa di Antonio La Forgia.

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