REFERENDUM – GIARRUSSO (ITALEXIT): “I NOSTRI DIRITTI UCCISI A PALERMO”

“Il Ministero degli Interni e la Prefettura non sono riusciti a garantire i diritti sanciti dalla Repubblica Italiana. Oggi abbiamo superato ogni limite. Il ministro degli Interni Lamorgese, non sapeva forse che oggi domenica 12 giugno si sarebbero svolte le elezioni del sindaco di Palermo e le votazioni dei Referendum? Forse la Prefettura di Palermo non avrebbe potuto immaginare che proprio questa domenica si sarebbe svolta la partita di calcio Palermo – Padova?
Tutto questo spinge noi siciliani nell’ennesimo baratro istituzionale. Ci motiva a dire che non è possibile chiudere occhi ed orecchie di nuovo, perpetrando quelle ingiustizie e quei fuochi alle spalle dei cittadini. Abbiamo combattuto troppo, abbiamo lottato sul campo qua in Sicilia per vederci portare via, scippare, in modo così vergognoso i nostri diritti.
Ci vorrebbero zittire come fecero a Portella della Ginestra? A cosa sono serviti questi anni passati a spiegare ai cittadini che il diritto al voto è la nostra unica arma potente per riuscire a cambiare le cose?
Qui la responsabilità è cristallina: Il ministero degli Interni, la Prefettura di Palermo e l’amministrazione comunale di Palermo non stanno garantendo il diritto insito nello Stato Repubblicano. Siamo in una Repubblica a Palermo o siamo in territorio oscuro dove Lamorgese e i suoi collaboratori non mettono piede? Siamo in Italia a Palermo o siamo in un luogo dove neanche i giornalisti possono dar voce a quella disperazione calpestata?
Ministro, Prefetto, dove si trova Palermo esattamente? Perché noi vogliamo esserci, noi vogliamo lottare ancora con le armi del diritto! Noi siamo quelli che hanno visto troppi morti per rinunciare al nostro voto!
Tutto ciò va rifatto, tutto questo ignobile schifo va riscritto e rifatto.