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DL LUGLIO – DE PETRIS (LEU): “SI DEVONO SUPERARE SUBITO GLI OSTACOLI ALL’EROGAZIONE DELLE CASSE INTEGRAZIONI”

“Nel Dl Luglio dovranno essere superati definitivamente gli ostacoli che hanno rallentato l’erogazione delle casse integrazioni e che ancora in parte permangono”.

Lo ha dichiarato la senatrice di LeU Loredana De Petris, Presidente del Gruppo Misto, che ha aggiunto:

“Il dl dovrà anche individuare modalità adeguate ad evitare un’ondata di licenziamenti in Settembre. Stavolta però, è necessario imboccare la strada degli investimenti per il rilancio, in particolare sulla scuola. Servono subito stanziamenti tali da garantire una ordinata ripresa delle attività didattiche in Settembre, ma il piano complessivo di rilancio dovrà poi intervenire a fondo per modernizzare il sistema dell’Istruzione renderlo più efficiente per tutti, studenti, docenti e famiglie”.

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FASE 3 – DE PETRIS (LeU): “LA RICONVERSIONE ECOLOGICA E GLI INTERVENTI SU SCUOLA E SANITA’ SONO GLI ASSI PORTANTI DEL PIANO DI RILANCIO”

Il Piano di Rilancio del Paese deve sanare non solo i guasti prodotti da questa crisi ma anche i limiti e le mancanze strutturali del sistema Italia che esistevano da ben prima della pandemia. Per questo non potrà che muoversi lungo due direttrici fondamentali: la riconversione ecologica, che non solo è indicata come primo obiettivo dall’Europa ma era anche stata individuata come priorità assoluta nell’atto di nascita di questa maggioranza, e uno sforzo risolutivo in direzione di una maggiore equità. Oggi parlare di equità significa prima di tutto mettere mano alle infrastrutture dalle quali dipendono le condizioni di vita di milioni di persone. Prima di tutto la Scuola e la Sanità.” afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

Non credo siano invece utili misure tappabuchi come un abbassamento temporaneo dell’IVA. Il solo intervento sull’IVA davvero strutturale e utile è invece una rimodulazione strategica, tesa a indirizzare la riconversione del modello di sviluppo e dunque coerente con un piano preciso che miri con tutti i mezzi a disposizione a quell’obiettivo”, conclude la presidente De Petris.

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ORSO TRENTINO – DE PETRIS (LEU), RUOTOLO (MISTO): “NO ALL’ABBATTIMENTO, IL MINISTRO COSTA IMPUGNI SUBITO L’ORDINANZA”

“Per la Provincia di Trento, l’orso che nei giorni scorsi ha aggredito padre e figlio, merita la pena di morte: è intollerabile! Chiediamo al Ministro Costa di impugnare immediatamente l’ordinanza, che a breve sarà firmata dal presidente Maurizio Fugatti”.

Lo dichiarano la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto, e il senatore del gruppo Misto, Sandro Ruotolo.

“La montagna è la casa degli animali, siamo noi che abbiamo il dovere di muoverci sempre in punta di piedi. Piuttosto, crediamo che fin dall’inizio ci siano stati degli errori nella gestione dei plantigradi e non è giusto che a pagare siano sempre gli animali che hanno come unica colpa quella di comportarsi in base ai loro istinti. La provincia di Trento ha il sacrosanto dovere di gestire la situazione senza mettere in pericolo la vita di nessuno, né delle persone, né degli animali”.

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CORONAVIRUS – DE BONIS (GRUPPO MISTO): “LE AUTOPSIE AVREBBERO EVITATO LE TERAPIE SBAGLIATE, SPERANZA ORA FORNISCA I DATI REALI SUL NUMERO DEI DECESSI DA SARS-COV-2”

“In un periodo in cui il personale sanitario, soprattutto nella Regione Lombardia,  osservava turni al limite delle proprie possibilità fisiche e psicologiche, aver invitato a non procedere con gli esami autoptici, ed eventualmente a procedervi con notevoli restrizioni, non ha consentito di conoscere in tempi rapidi le vere cause dei decessi, né di poter praticare prima le terapie idonee, in totale contrasto con i protocolli attuati fino a quel momento e che determinavano il rapido peggioramento del quadro clinico dei malati”. E’ quanto denuncia il senatore del Gruppo Misto, Saverio De Bonis, in un’interrogazione in cui chiede al Ministro della Salute “di fornire ora, in base alle autopsie effettuate, i dati sul reale numero di decessi avvenuti a causa dell’infezione da Sars-CoV-2, oppure a causa di altre malattie. Voglio sapere se, a fronte dei 33.309 pazienti deceduti e risultati positivi all’infezione da SARS-CoV-2 in Italia, al 18 giugno 2020, come riportato dall’infografica settimanale fornita dall’Istituto Superiore di Sanità, per il 4,2% che presentavano zero patologie pregresse, dei 3510 deceduti per i quali al 18 giugno 2020, sia stato possibile analizzare le cartelle cliniche, se sia stato effettuato esame autoptico ed eventualmente stabilito che la causa del decesso fosse attribuibile ad esito dell’infezione da SARS-CoV-2 ovvero altre cause. Solo oggi risulta essere stato definitivamente chiarito che gli esami post mortem erano consentiti, anche se a discrezione delle autorità giudiziarie e delle direzioni sanitarie, limitando l’esecuzione ai soli casi in cui fossero necessari per accertare la causa della morte o per fini di studio e approfondimento. Se si fosse praticata l’autopsia ai primi deceduti attribuiti alla malattia denominata Covid-19 si sarebbero evitati percorsi e rimedi sbagliati ed oggi, grazie alla svolta nelle conoscenze mediche, non si parlerebbe più né di rianimazioni e nemmeno di ventilazioni, che in questo caso si sono rivelate peggiorative del quadro clinico. Voglio sapere dal Ministro Speranza se, attualmente, per tutti i pazienti deceduti e dichiarati positivi all’infezione da SARS-CoV-2 in Italia, si stia procedendo all’effettuazione dell’esame autoptico e, pertanto, conoscere il numero esatto tra questi, per i quali la causa del decesso sia con certezza attribuibile al solo ed esclusivo esito dell’infezione da SARS-CoV-2″.

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AGRICOLTURA – DE BONIS (GRUPPO MISTO): “FONDAMENTALE L’APPROVAZIONE DEL MIO EMENDAMENTO SULLE RELAZIONI COMMERCIALI, MI APPELLO ALLE FORZE DI MAGGIORANZA”

“Nelle relazioni contrattuali esiste già una legge che vieta la vendita sottocosto, in particolare per i prodotti agricoli, peccato però che spesso non venga rispettata, ecco perché sono necessarie norme più puntuali e specifiche.  Per questo mi appello alle forze di Maggioranza affinché non perdano l’occasione di approvare l’emendamento volto a contrastare pratiche commerciali sleali, speculazioni e frodi, a tutela del principio della buona fede e della correttezza nella formazione dei prezzi, qualora questi siano palesemente al di sotto dei costi di produzione medi dei prodotti oggetto delle relazioni commerciali e delle cessioni da parte degli imprenditori agricoli. E’ importante, inoltre, che anche il Regolamento di funzionamento delle Commissioni uniche nazionali (CUN) preveda al suo interno il rispetto del divieto di vendita sottocosto.”

Lo dichiara il senatore del gruppo Misto Saverio De Bonis, membro della commissione Agricoltura, in relazione al suo emendamento, presentato in commissione 9a, al ddl 1373, finalizzato all’effettivo rispetto del comma 2, dell’articolo 62 del decreto-legge 24 gennaio 2012, n.1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, della normativa antitrust e della recente normativa europea (direttiva (UE) 2019/633) in materia di pratiche commerciali sleali nei rapporti tra imprese nella filiera agricola e alimentare.

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DL SEMPLIFICAZIONI – DE PETRIS (LeU): “ACCELERARE NON SIGNIFICA DEREGOLAMENTARE. SU AMBIENTE, DIRITTI E CORRUZIONE LA GUARDIA DEVE ESSERE ANCORA PIU’ ALTA”

Accelerare i tempi degli interventi superando le pastoie burocratiche inutili è senza dubbio un obiettivo fondamentale, tanto più in un momento come questo. Deve però essere ben chiaro che accelerare e semplificare non significa deregolamentare. In particolare sui fronti dell’ambiente, dei diritti e della lotta alla mafia e alla corruzione la guardia va tenuta ancora più alta, certo non abbassata. E’ questa la logica che deve guidare il dl Semplificazioni e non quella della deregolamentazione generale a cui puntano gruppi di interesse che sperano di poter sfruttare a loro vantaggio l’emergenza e la crisi”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

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FASE 3 – DE PETRIS (LeU): “L’ABBASSAMENTO TEMPORANEO DELL’ IVA E’ INUTILE. E’ NECESSARIO SOSTENERE IL REDDITO E PROLUNGARE IL BLOCCO DEI LICENZIAMENTI”

L’abbassamento temporaneo e lieve dell’IVA sarebbe una misura ad alto costo e bassa resa. Non servirebbe a rilanciare i consumi e peserebbe moltissimo sul bilancio. Altra cosa sarebbe una rimodulazione strategica e mirata dell’IVA per indirizzare il modello di sviluppo, ma per una misura simile serve un piano complessivo e non si tratterebbe certo di un abbassamento momentaneo”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

La sola via per rilanciare i consumi è il sostegno al reddito e la difesa dell’occupazione. La data del 7 agosto, quando scadrà il blocco dei licenziamenti, si avvicina, e l’Italia non può affrontare la fase di ricostruzione che ci aspetta con una massa di nuovi disoccupati ridotti alla disperazione. E’ fondamentale prolungare il blocco dei licenziamenti e finanziare gli ammortizzatori sociali. Ripetiamo tutti che la crisi è anche una grande occasione per cambiare strada e costruire un Paese diverso e migliore di prima. Ma non possiamo nasconderci che ci sono anche forze che tirano in direzione opposta e lavorano per non cambiare niente o per tornare addirittura indietro. Le voci contrarie a prolungare il blocco dei licenziamenti o i progetti di deregolamentare ancora di più i contratti a termine vanno in questa direzione. Sono sirene che il governo deve assolutamente non ascoltare”.

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IVA – DE PETRIS (LeU): “VA RIMODULATA PER INDIRIZZARE VERSO LA RICONVERSIONE ECOLOGICA E UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO”

Non so quanto sarà possibile in un momento come questo abbassare l’IVA ma in ogni caso un eventuale taglio lineare non servirebbe a niente e non è quello di cui abbiamo bisogno. Un taglio dell’iva andrebbe casomai modulato per indirizzare lo sviluppo e i consumi verso quella riconversione ecologica del modello di sviluppo che deve essere il cuore del Recovery Plan italiano. L’IVA attualmente bassa sui prodotti ecologicamente più dannosi deve essere alzata e va invece abbassata quella sui consumi compatibili con un diverso modello di sviluppo. Legare l’abbassamento solo ai pagamenti cashless è sensato ma non può certo bastare”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

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RECOVERY PLAN – DE PETRIS (LeU): “IL FATTORE TEMPO E’ FONDAMENTALE. VA TROVATA UNA SOLUZIONE-PONTE PER FRONTEGGIARE L’EMERGENZA SOCIALE SUBITO”

 

Per fronteggiare la crisi innescata dal Coronavirus e per trasformarla, come è possibile fare, in una occasione storica per l’Italia e per l’Europa tutta, il fattore tempo è fondamentale. L’Italia ha fatto molto per spingere la Ue ad adottare politiche ben diverse da quelle del passato. Bisogna evitare a tutti i costi che la proposta della Commissione europea venga depotenziata ma il compito del governo è anche quello, altrettanto centrale, di adoperarsi, di qui alla prossima riunione del Consiglio europeo, per accorciare i tempi e far sì che il New Generation Eu venga definito prima dell’estate. Uno slittamento dei tempi acuirebbe la crisi e renderebbe più difficile mettere mano a quel Piano innovativo di investimenti, in particolare sulla Green Economy, e di riforme dal quale dipende il futuro del Paese nei prossimi decenni”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

Ci troviamo di fronte a una doppia emergenza. Una, quella del Recovery Plan, è strategica e si dispiegherà su tempi medio-lunghi. Ma l’altra, la necessità di mettere al riparo milioni di persone dagli effetti devastanti della crisi, deve scattare subito. Se in autunno ci saranno in Italia milioni di persone impoverite anche il miglior Recovery Plan servirà a poco. Per questo è fondamentale che venga trovata una soluzione-ponte per mettere l’Italia in grado di rispondere alle urgenze sociali dei prossimi mesi, senza dover attendere l’entrata in vigore del Piano New Generation Eu nel 2021”, conclude la presidente De Petris.

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REGENI – DE PETRIS (LeU): “SENZA VERITA’ E RISPETTO DEI DIRITTI UMANI LA VENDITA DELLE ARMI VA BLOCCATA”

“Siamo certi che l’Italia continui a chiedere con massima insistenza la verità sul caso Regeni e la punizione dei colpevoli, come ha ripetuto anche ieri di fronte alla commissione d’inchiesta il presidente Conte. Ma siccome queste richieste vengono puntualmente disattese è grave da ogni punto di vista che l’Italia continui a vendere armi a un regime come quello di al-Sisi. Non possiamo riempirci la bocca di parole altisonanti sulla difesa dei valori di civiltà e democrazia e poi dimenticarci quelle parole quando c’è di mezzo il vantaggio economico”, dichiara la senatrice di Leu Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“Non si tratta solo di una vicenda gravissima come la barbara uccisione di Giulio Regeni. In Egitto la violazione dei diritti umani è sistematica e continua. La legge 185 vieta di vendere armi ai Paesi che violano i diritti umani eppure l’Italia è oggi il primo Paese tra quelli che vendono armi al regime di al-Sisi. E’ ora di dire chiaramente a quel regime che la verità sull’uccisione di Giulio, la punizione dei colpevoli e il rispetto dei diritti umani non sono solo sommesse e inutili richieste ma condizioni per la prosecuzione degli accordi commerciali. A partire dalla vendita delle armi che deve essere bloccata subito”, conclude la presidente De Petris.

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