“Conte ha fatto benissimo a portare la crisi in Parlamento. Era l’unica strada per un dibattito chiaro e trasparente. Muoversi in questo modo era tanto più importante perché quel che conta di più oggi non è il nostro giudizio ma quello del Paese. Noi riteniamo che questa crisi sia un atto grave e irresponsabile ma quel che più pesa è il corto circuito che si è realizzato in un’Italia che, con oltre 80mila morti e una crisi gravissima, non può comprendere le ragioni di questa crisi” afferma il senatore di Articolo Uno Vasco Errani nel corso del dibattito sulla fiducia al Senato.
“Il paradosso è che proprio quando si stava lavorando a un salto di qualità come si dimostrava con la modifica della bozza del Recovery Plan, qualcuno ha deciso comunque di aprire la crisi con tutto quel che comporta sul piano anche internazionale. Per questo non si può fingere che non sia successo niente. Occorre un rilancio, con un chiaro progetto politico. Nel mondo, in Europa e anche in Italia è in atto uno scontro ben delineato tra due visioni: c’è una destra sovranista e liberista che investe sulla paura e sull’egoismo. Dall’altra parte c’è la nostra idea, quella di noi che siamo europeisti per cambiare l’Europa, per promuovere un nuovo modello di sviluppo e una nuova idea di società più giusta.
La nostra ambizione non può dunque essere, e non è, quella di galleggiare. Questa coalizione deve fare un salto di qualità, superare i limiti che ha sin qui avuto, proporre un nuovo patto sociale, mettere in discussione rendite di posizione. Non possiamo stare in piedi solo contro la destra. Ora è il momento di costruire l’idea del Paese che proponiamo e rilanciare il progetto politico. È l’ora di diventare una coalizione che sa dotarsi di una cultura politica. È un compito che non può essere rinviato: questo cantiere va aperto subito”, conclude Errani.
“Il paradosso è che proprio quando si stava lavorando a un salto di qualità come si dimostrava con la modifica della bozza del Recovery Plan, qualcuno ha deciso comunque di aprire la crisi con tutto quel che comporta sul piano anche internazionale. Per questo non si può fingere che non sia successo niente. Occorre un rilancio, con un chiaro progetto politico. Nel mondo, in Europa e anche in Italia è in atto uno scontro ben delineato tra due visioni: c’è una destra sovranista e liberista che investe sulla paura e sull’egoismo. Dall’altra parte c’è la nostra idea, quella di noi che siamo europeisti per cambiare l’Europa, per promuovere un nuovo modello di sviluppo e una nuova idea di società più giusta.
La nostra ambizione non può dunque essere, e non è, quella di galleggiare. Questa coalizione deve fare un salto di qualità, superare i limiti che ha sin qui avuto, proporre un nuovo patto sociale, mettere in discussione rendite di posizione. Non possiamo stare in piedi solo contro la destra. Ora è il momento di costruire l’idea del Paese che proponiamo e rilanciare il progetto politico. È l’ora di diventare una coalizione che sa dotarsi di una cultura politica. È un compito che non può essere rinviato: questo cantiere va aperto subito”, conclude Errani.
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