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AMBIENTE – VIRGINIA LA MURA (SI): “APPROVARE LA LEGGE SALVAMARE”

“Il mondo del mare unito per chiedere l’approvazione della legge SalvaMare mi emoziona e riempie d’orgoglio. Ieri il mondo delle associazioni, a partire da Marevivo che ringrazio, armatori, nautica, porti, costruttori navali, pesca, vela e così via ha chiesto con un video-appello che sia immediatamente approvata la SalvaMare di cui sono relatrice, ferma in Senato e in attesa che sia calendarizzata. A tal proposito ho inviato una lettera alla presidente Casellati affinché si impegni a far in modo che la legge riprenda velocemente il proprio iter. La SalvaMare è un provvedimento importantissimo, in linea con gli obiettivi del Green Deal e della transizione ecologica, che promuove l’economia circolare e la tutela ambientale consentendo ai pescatori di portare a terra i rifiuti raccolti in mare, nei laghi, nei fiumi e nelle lagune senza il rischio di incorrere in sanzioni”.

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CLIMA – DE PETRIS (LeU): “L’ALLARME ONU DICE CHE NON C’È PIù UN MINUTO DA PERDERE. COP26 ASSUMA DECISIONI DRASTICHE E VINCOLANTI”

“L’allarme lanciato dall’Omm, Organizzazione metereologica mondiale, organo dell’Onu, conferma quello che ripetiamo inascoltati da anni. Le concentrazioni di gas che determinano l’effetto serra non solo non diminuiscono ma continuano ad aumentare. In queste condizioni non sarà possibile neppure raggiungere gli obiettivi definiti a Parigi sul contrasto ai mutamenti climatici. Quella che si profila è una tragedia i cui effetti devastanti saranno molto più gravi di quelli della pandemia e siamo ormai vicinissimi al punto di non ritorno, oltre il quale sarà impossibile fermare il cambiamento climatico”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Non possiamo perdere più neppure un minuto. La Cop26 che si riunirà a Glascow tra pochi giorni deve assumere decisioni drastiche e vincolanti. Non è più tempo di parole e promesse. Gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici sono già all’opera e lo vediamo ogni giorno anche in Italia. Questo è il tempo dell’azione: o il mondo si muove subito e con determinazione oppure la stessa sorte della vita sul pianeta sarà a rischio”, conclude la presidente De Petris.

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REFERENDUM CACCIA – VIRGINIA LA MURA (SI): “COMUNI IN RITARDO, SI PROROGHI LA SCADENZA”

“Il referendum contro la caccia ha abbondantemente superato la soglia delle 500mila firme. Purtroppo però, come d’altronde già accaduto per il referendum relativo alla cannabis, si registrano ritardi burocratici da parte dei Comuni per la certificazione delle firme raccolte. È bene ricordare che i Comuni hanno l’obbligo di consegnare i certificati elettorali dei firmatari entro 48 ore dalla richiesta del comitato promotore, cosa non avvenuta. Il Governo per il referendum sulla cannabis ha già adottato una norma che consente la proroga dei termini, per questo ho chiesto alla Ministra Cartabia di dare la possibilità di depositare le certificazioni necessarie all’indizione del referendum contro la caccia entro il 15 novembre, posticipando dunque la data prevista”.

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ISTITUZIONE GIORNATA NAZIONALE IN MEMORIA DELLE VITTIME DELL’ODIO RAZZIALE E DELLO SFRUTTAMENTO SUL LAVORO – RUOTOLO: “ABBIAMO SCELTO IL 18 SETTEMBRE PERCHÈ NEL 2008 AVVENNE LA STRAGE DI CASTEL VOLTURNO, DOVE FURONO UCCISI SEI IMMIGRATI AFRICANI, TUTTE VITTIME INNOCENTI”

Istituzione di una Giornata nazionale “in memoria degli immigrati vittime dell’odio razziale e dello sfruttamento sul lavoro”, che cade il 18 settembre di ciascun anno. La propone il senatore Sandro Ruotolo, Gruppo Misto, con un disegno di legge depositato oggi a Palazzo Madama. Sono 48 i firmatari, tra cui la senatrice a vita Liliana Segre ed Emma Bonino, appartenenti a tutti i gruppi politici. È stato scelto il 18 settembre perché proprio in questa data avvenne nel 2008 la strage di Castel Volturno, conosciuta anche come la strage di San Gennaro, “che ha portato alla morte di sette persone, sei dei quali immigrati africani, vittime innocenti della strage, in due blitz distinti da parte dello stesso gruppo di fuoco camorristico guidato da Giuseppe Setola, avvenuti a mezz’ora di distanza l’uno dall’altro”, si legge nelle prime righe del disegno di legge. Il senatore Ruotolo ne ricorda i nomi: “si chiamavano Kwame Antwi Julius Francis, Affun Yeboa Eric, Christopher Adams del Ghana, El Hadji Ababa e Samuel Kwako del Togo e Jeemes Alex della Liberia e si trovavano presso la sartoria Ob Ob Exotic Fashion a Ischitella, altra frazione di Castel Volturno, comune della provincia di Caserta”. Ricorda Ruotolo: “L’accertamento giudiziale sulla strage di Castel Volturno portò la magistratura a individuare, oltre all’aggravante di avere agito con metodo mafioso e della finalità di agevolare l’associazione mafiosa denominata clan dei casalesi, anche l’aggravante di avere agito con finalità di discriminazione e odio razziale, poiché diversi elementi indicavano un odio indiscriminato del gruppo di Setola fondato su un pregiudizio di razza, in base al quale si voleva assoggettare l’intera comunità nera alla volontà del clan”. Nel ricostruire le vicende della comunità di Castel Volturno, nel ddl il senatore Ruotolo sostiene che “c’è un filo rosso che lega la strage di Castel Volturno ai tanti, troppi episodi di violenza accaduti in Italia le cui vittime sono immigrati, spesso in fuga da paesi in guerra o nei quali avrebbero subito persecuzioni, colpevoli solo di cercare nel nostro Paese la serenità di un lavoro sicuro” e che passa “dall’assassinio di Jerry Masslo, avvenuto a Villa Literno nel lontano 24 agosto 1989, e racconta delle durissime condizioni di vita cui ancora oggi sono sottoposti le migliaia di immigrati che lavorano nelle campagne”. Comincia oggi l’iter del disegno di legge che istituisce la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’odio razziale, che è anche un duro atto d’accusa e di denuncia contro “la sistematica presenza di abusi nelle filiere nazionali” nel settore agroalimentare. “I dati sono impietosi. L’Agro Pontino nel Lazio, il Tavoliere nel foggiano in Puglia, la zona di Saluzzo in Piemonte e la piana di Metaponto in Basilicata, sono solo alcune delle aree rurali in cui si sono sviluppate e radicate forme di agricoltura intensive alimentate dallo sfruttamento della manodopera migrante e precaria, tanto che sarebbero almeno 180mila i lavoratori vulnerabili allo sfruttamento. Uomini e donne sottoposti a regimi di semi schiavitù: costretti a sopportare vessazioni di ogni genere da parte dei datori di lavoro, guadagnano dai 25 ai 30 euro al giorno, per giornate che possono arrivare anche a 12 ore di lavoro consecutive, se si considera il trasporto. Il che significa, per alcuni, appena due euro all’ora”, si legge nel testo del ddl a firma del Senatore Sandro Ruotolo, che consta di 5 articoli, di cui il primo istituisce la giornata della memoria, il secondo le modalità della celebrazione (“Stato, le regioni, le province e i comuni possono promuovere, nell’ambito della loro autonomia e delle rispettive competenze, anche in coordinamento con le associazioni interessate, iniziative specifiche, manifestazioni pubbliche, cerimonie, incontri e momenti comuni di ricordo”) e il terzo fissa il coinvolgimento degli istituti scolastici per “promuovere iniziative didattiche, percorsi di studio ed eventi dedicati alla comprensione e all’apprendimento dei temi riguardanti la tutela dei diritti umani, il contrasto dell’odio razziale e lo sfruttamento del lavoro degli immigrati”. Tra i firmatari, oltre la senatrice a vita Liliana Segre ed Emma Bonino, ci sono i senatori Alberto Airola, Alessandro Alfieri, Gianclaudio Bressa, Maurizio Buccarella, Gianluca Castaldi, Domenica Castellone, Tommaso Cerno, Vasco Errani, Valeria Fedeli, Gianluca Ferrara, Alan Ferrari, Vincenzo Garruti, Piero Grasso, Leonardo Grimani, Francesco Laforgia, Barbara Lezzi, Ettore Antonio Licheri, Arnaldo Lomuti, Simona Flavia Malpezzi, Daniele Manca, Mario Mantovani, Gianni Marilotti, Susy Matrisciano, Franco Mirabelli, Michela Montevecchi, Nicola Morra, Tommaso Nannicini, Gisella Naturale, Dario Parrini, Emma Pavanelli, Gianluca Perilli, Roberta Pinotti, Gianni Pittella, Vincenzo Presutto, Roberto Rampi, Iunio Valerio Romano, Anna Rossomando, Vincenzo Santangelo, Valeria Valente, Francesco Verducci e Luigi Zanda.

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ENERGIA – DE PETRIS (LeU): “L’UNICA STRADA PER EVITARE L’AUMENTO DEI COSTI È ACCELERARE IL PASSAGGIO ALLE RINNOVABILI”

“Lo stoccaggio delle scorte strategiche annunciato dal presidente Draghi, come tutte le misure volte a contenere l’aumento del costo dell’energia, è certamente giusto. Bisogna però evitare di cullarsi nell’illusione di continuare col il gas prevedendo una transizione verso la rinnovabili più lunga. Questa sarebbe una scelta disastrosa e opposta a quanto è invece necessario”, dichiara la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“L’aumento del costo dell’energia non è una conseguenza del passaggio alle rinnovabili ma, al contrario, della lentezza con la quale la transizione si sta compiendo. La strada per evitare ulteriori aumenti del costo dell’energia non è rallentare ma accelerare al massimo sia il passaggio alle rinnovabili che lo stoccaggio dell’energia prodotta dalle rinnovabili. Il presidente Draghi ha completamente ragione quando afferma che il punto di arrivo non possono che essere le rinnovabili. Ma è un punto di arrivo che deve essere raggiunto presto, altrimenti sarà inutile, e per accelerare la transizione è necessario un forte investimento pubblico, tale da trainare poi gli investimenti privati”, conclude la capogruppo di LeU.

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FORZA NUOVA – DE PETRIS (LeU): “CIRCOLANO FAKE NEWS. IL SENATO HA CHIESTO CON MASSIMA CHIAREZZA LO SCIOGLIMENTO DI FORZA NUOVA”

“Le versioni che circolano sulla richiesta di scioglimento di Forza nuova votata ieri dall’aula del Senato sono false e fuorvianti, vere e proprie fake news. Non c’è stato nessun passo indietro. Non ci siamo piegati a nessun compromesso. Volevamo chiedere che Forza Nuova, organizzazione fascista la cui stessa esistenza rappresenta una violazione della legge e della Costituzione, venisse sciolta. Esattamente questo abbiamo messo ai voti e chiede ora ufficialmente l’aula del Senato”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“È altrettanto falso sostenere che l’ordine del giorno votato sia meno impegnativo di una mozione. I due strumenti hanno esattamente lo stesso peso ed è stato adoperato l’ordine del giorno solo perché così si deve fare quando vengono unificate diverse mozioni, come è successo ieri. Queste false informazioni messe in circolazione hanno un obiettivo preciso: fingere che la posizione del Senato sia ambigua o debole. Non è così. La richiesta dell’aula è chiarissima e netta: Forza Nuova deve essere sciolta perché viola la legge Scelba e la XII disposizione della Costituzione”, conclude la presidente De Petris.

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FORZA NUOVA – ERRANI (LEU-ECOSOLIDALI): “SUI PARTITI FASCISTI SI APPLICHI LA COSTITUZIONE”

“Con la richiesta di scioglimento di Forza Nuova e dei partiti, movimenti e organizzazioni di matrice fascista o di chiara ispirazione neofascista non stiamo proponendo niente di ideologico, stiamo proponendo di applicare la costituzione. La resistenza, la repubblica, la costituzione non sono una proprietà della sinistra, sono del popolo italiano a cui hanno contribuito tantissime componenti. Questo è stato il capolavoro dei padri della costituzione che ideologicamente erano su posizioni opposte ma in nome dell’esperienza della resistenza hanno costruito la casa di tutti gli italiani.” Così il senatore Vasco Errani in Senato. “Che l’attacco alla CGIL abbia la matrice fascista è indiscutibile: i capi di Forza Nuova ne capeggiavano l’assalto. Ciò che è successo è un fatto gravissimo che nessuno si può permettere di sottovalutare. La frantumazione sociale, i problemi, i conflitti e i rancori mettono a dura prova la comunità e la stessa efficacia della democrazia. Lo dimostrano l’attacco alla scienza, la contrapposizione tra individuo e comunità, le istituzioni percepite come nemiche in via di principio. Le persone in piazza non erano certo tutte di forza nuova ma occorre essere netti, senza ambiguità. Non possiamo sottovalutare il fatto che una forza dichiaratamente fascista, carica di procedimenti penali in relazione ai suoi atti di violenza, cerchi di strumentalizzare queste piazze. Questo è un problema di tutti e tutti insieme dovremmo chiedere, senza incomprensibili reticenze, come dice la XII disposizione transitoria e finale della costituzione lo scioglimento di Forza Nuova e dei partiti, movimenti e organizzazioni di matrice fascista o di chiara ispirazione neofascista.” Conclude Errani.

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CONSIGLIO EUROPEO – DE PETRIS (LeU): “PRENDERE DI PETTO IL PRONUNCIAMENTO DELLA POLONIA, IL GAP VACCINALE E L’AFFRANCAMENTO DAI FOSSILI”

“Ci sono alcune questioni prioritarie che il Consiglio deve affrontare drasticamente, prendendole di petto. Devono esserci parole chiare sui pronunciamenti di Polonia e Ungheria. Con l’allargamento a est abbiamo fatto un investimento, con l’obiettivo di creare una forza europea basata su valori condivisi, e quei Paesi ne hanno tratto grandi benefici. Quella condivisione dei valori di libertà, solidarietà e democrazia è però stata messa continuamente in discussione. Così si mette in discussione l’Europa stessa e questo non è più accettabile”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris nel corso del dibattito alla vigilia della riunione del Consiglio europeo.

“Dobbiamo poi affermare che non riusciremo mai a superare il gap con i paesi più poveri sulla percentuale di vaccinazione senza la sospensione delle regole TRIPs sui brevetti. Ma senza recuperare quel gap la pandemia non sarà mai davvero sconfitta: dunque è anche questo un problema che va affrontato subito e di petto. Infine credo che sia necessario e urgente respingere qualsiasi ricostruzione che attribuisca alla transizione energetica l’aumento del costo dell’energia. La realtà è opposta: paghiamo proprio il ritardo sulla riconversione. La sola strada per affrancarci dalla dipendenza dai fossili passa proprio per un investimento massiccio sulle rinnovabili e sulla transizione ecologica. Dobbiamo quindi agire nel contrasto al riscaldamento globale come abbiamo fatto nell’affrontare la pandemia e la crisi Covid. Per questo servono prima di tutto grandi investimenti pubblici che possano trainare anche quelli privati”, conclude la presidente De Petris.

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