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INCIDENTI SUL LAVORO – RUOTOLO: “NON ESISTE LA FATALITA’, INVESTIRE NELLA PREVENZIONE”

“Continua la strage di morti sul lavoro. Nelle ultime ore dobbiamo registrare altre tre vittime. A Carrara nel distretto del marmo, ad Arezzo e infine a Napoli dove ha perso la vita un operaio, impiegato nel cantiere della Metropolitana di Napoli. Bisogna investire in sicurezza, in prevenzione che vuol dire assunzione del personale necessario per i controlli sui luoghi di lavoro. Oggi più che mai, bisogna dar vita all’istituzione della Procura Nazionale del Lavoro e valutare d’inserire nella legislazione sul lavoro il reato di omicidio colposo e pensare a una regia unica d’intervento: un coordinamento nazionale degli enti per tutelare la salute e la sicurezza sul lavoro. Non chiamateli incidenti sul lavoro. Nessuna fatalità”. Lo afferma in una nota il senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto e componente della Commissione d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in italia, sullo sfruttamento e sicurezza sui luoghi di lavoro.

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AFGHANISTAN – DE PETRIS (LeU): “L’UE DEVE MUOVERSI IN MANIERA CONDIVISA PER DIFENDERE LA POPOLAZIONE CIVILE E I DIRITTI DELLE DONNE”

“Il governo italiano ha fatto benissimo a spingere perché sia il G20 a occuparsi della situazione in Afghanistan. Non c’è altra possibilità, infatti, per affrontare un quadro che desta enormi preoccupazioni. Preoccupazioni per la popolazione civile, perché quella che si profila è una vera catastrofe umanitaria. Preoccupazione per i diritti umani, soprattutto delle donne. Dobbiamo dar seguito concreto alle parole e agli appelli pronunciati subito dopo la conquista talebana di Kabul. Dobbiamo sostenere strenuamente ed essere a fianco delle donne afghane che si battono con enorme coraggio, non abbandonarle come abbiamo fatto con le donne curde” afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris nel corso del dibattito a palazzo Madama sull’Afghanistan.

“La gestione dei rifugiati  dovrà essere affrontata con massima serietà e preparazione. Per questo dobbiamo decidere subito come muoverci e dobbiamo capire come si muoverà l’Europa. L’Unione deve affrontare il problema dei rifugiati in maniera condivisa ma da questo punto di vista i risultati delle prime riunioni dei ministri degli esteri dei vari Paesi non sono stati rassicuranti. È invece ora che la Ue si doti finalmente di una politica estera comune, non solo per quanto riguarda gli interessi economici ma anche sulla difesa dei diritti. Per questo si deve mettere in campo subito una struttura di monitoraggio fortissima in Afghanistan e, per quanto riguarda le politiche di accoglienza e di diritto di asilo dei rifugiati, credo che debbano essere immediatamente attivate tutte le nostre strutture consolari che possono oggi svolgere un ruolo davvero essenziale”.

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MONTANARI – INTERROGAZIONE DI DODICI PARLAMENTARI ALLA MINISTRA DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA SCIENTIFICA – “ADOTTARE INIZIATIVE PER TUTELARE LA LIBERA DOCENZA E L’AUTONOMIA DELL’UNIVERSITA'”

“Adottare iniziative a tutela della libera docenza del professore Tomaso Montanari, minacciato di sospensione o addirittura di licenziamento dall’insegnamento”. Lo chiede il senatore Sandro Ruotolo, che insieme ai senatori Loredana De Petris, Vasco Errani, Piero Grasso, Maurizio Buccarella, Francesco Laforgia, Monica Cirinnà, Barbara Lezzi, Alberto Airola, Gianluca Castaldi, Vincenzo Garruti, Nicola Morra ha rivolto una interrogazione al ministro dell’Università e della Ricerca scientifica. La vicenda riguarda la polemica sulle Foibe che ha investito il professore Montanari, storico dell’arte, a breve rettore dell’Università degli stranieri di Siena. “Attacchi strumentali da parte dei principali esponenti della destra italiana e di numerose testate giornalistiche d’area che sono intervenuti pesantemente sulle opinioni personali di un docente universitario e rischia di ledere il principio non negoziabile dell’autonomia dell’Università”. “La polemica nasce in seguito ad un articolo pubblicato dal professore Montanari, il 23 agosto 2021, su ‘Il Fatto Quotidiano’ in cui si sottolinea come ‘la legge del 2004 che istituisce la Giornata del Ricordo (delle Foibe) è in evidente opposizione a quella della Memoria (della Shoah) e rappresenta il più clamoroso successo di questa falsificazione storica’. Dalla pubblicazione dell’articolo è cominciato un tiro al bersaglio contro il professore Montanari: l’accusa pretestuosa è di aver usato la sua posizione di docente universitario per ‘negare’ l’esistenza delle foibe e minimizzare il significato della legge che è stata introdotta nel 2004 sulla Giornata del ricordo delle foibe. Un dibattito legittimo tra storici in cui non vi è alcuna accusa di negazionismo, si è trasformato in un attacco nei confronti del professor Montanari e coincide con alcune questioni come quella del sottosegretario Durigon, o alla nomina alla guida dell’Archivio Centrale dello Stato di Andrea De Pasquale. Il ‘caso Montanari’ interviene su una materia delicatissima sancita dalla nostra Costituzione con parole inequivocabili agli articoli 21 ( libertà di espressione) e 33 ( libertà di insegnamento)” . Nell’interrogazione, i senatori e le senatrici, chiedono l’intervento del ministro “a tutela delle opinioni personali di un docente universitario, a breve rettore di un ateneo pubblico, e la difesa del principio non negoziabile dell’autonomia dell’università”.

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MAGGIORANZA – DE PETRIS (LeU): “LAMORGESE, RDC E NUCLEARE: DA SALVINI SOLO CHIACCHIERE DA PAPEETE”

“Nel suo scomposto tentativo di riconquistare consensi Salvini continua a provocare e a creare falsi problemi con chiacchiere da Papeete. Insiste nell’alludere ad assurde dimissioni della ministra Lamorgese nonostante il premier abbia appena confermato la sua piena fiducia nella ministra. Chiede di revocare il Reddito di Cittadinanza pur sapendo che quello strumento è stato ed è ancora essenziale per evitare che alla crisi sanitaria si accompagnasse una crisi sociale incontrollabile”, afferma la capogruppo di Leu al Senato.

“Sono chiacchiere anche e soprattutto quelle sul nucleare. Due referendum popolari hanno già chiuso quella strada. L’indirizzo dell’Europa e del governo italiano è opposto: mira a potenziare al massimo le energie rinnovabili, ad accelerare la transizione ecologica, a ridurre molto più drasticamente di quanto si sia fatto sinora le emissioni. È su questa strada che si muove e si deve muovere il governo. Tutto il resto sono solo parole in libertà”, conclude la presidente De Petris.

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MATTARELLA – DE PETRIS (LeU): “MOLTO GIUSTO E OPPORTUNO L’ALTO RICHIAMO ALLA COESIONE NAZIONALE E AL SENSO DI RESPONSABILITA’ VERSO SE STESSI E GLI ALTRI”

“Molto giustamente il presidente della Repubblica, che è anche il garante della coesione nazionale, ha rivolto un appello alto e forte al senso di responsabilità di tutti gli italiani, nei confronti di se stessi e degli altri, perché si vaccinino senza cercare alibi e superando paure irrazionali. Spero che tutti ascoltino le parole del capo dello Stato e seguano le sue opportune indicazioni”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Siamo di fronte a un momento decisivo. Con la riapertura delle scuole e la ripresa delle attività lavorative il rischio di un aumento dei contagi è realistico. Dobbiamo evitare a tutti i cosi di trovarci di nuovo in una situazione di difficoltà che metterebbe a rischio la vita e la salute dei più fragili e sarebbe un colpo duro alla nostra economia, frenando la ripresa. Lo strumento di cui dispone la nostra comunità nazionale contro questo rischio sono i vaccini. È anche in nome del senso di appartenenza a questa comunità, come ci ha ricordato Sergio Mattarella, che ogni esitazione nell’uso di quello strumento deve essere superato e anche la propaganda politica strumentale deve fare un passo indietro”, conclude la presidente De Petris.

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COVID – DE PETRIS (LeU): “È NECESSARIA UNA GRANDE CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE. BISOGNA USARE OGNI MEZZO PRIMA DI DECIDERE L’OBBLIGO VACCINALE”

“Con la riapertura delle scuole e la ripresa della piena attività lavorativa il rischio di contagio è inevitabilmente destinato ad aumentare. Siamo di fronte al momento più delicato. Bisogna dunque intensificare ogni sforzo a partire dalla campagna di vaccinazione, che deve arrivare ben oltre il traguardo dell’80% che verrà raggiunto entro questo mese. Bisogna far partire ovunque una campagna di informazione, comunicazione e sensibilizzazione capillare, metodica ed efficace” afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Nelle scuole, ad esempio, l’obbligo di vaccinazione per docenti e personale ATA, pur necessario, non basta. Si devono coinvolgere i ragazzi, che non sono una massa di irresponsabili, e fargli capire la necessità di mantenere comunque un comportamento di massima prudenza soprattutto nei rapporti con le persone più a rischio per motivi di salute o d’età. Dobbiamo usare tutti i mezzi a nostra disposizione, dal Green Pass alla comunicazione, prima di dover procedere con l’obbligo di vaccinazione”, conclude la presidente. De Petris.

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AMBIENTE – DE PETRIS (LeU): “CONTE FA BENE AD INCONTRARE CINGOLANI. IL MINISTRO CHIARISCA AL PARLAMENTO”

“Le critiche di Iv per l’incontro tra Conte e il ministro Cingolani sono totalmente assurde e rivelano una sorta di fobia del partito di Renzi nei confronti dell’ex premier. In realtà Conte, come leader del M5S, fa benissimo a incontrare il ministro per capire sia il senso dei suoi continui riferimenti al nucleare sia come intenda procedere per accelerare il cammino verso la transizione ecologica, che per la Ue deve essere il primo e principale obiettivo del PNRR. Cingolani dovrebbe anzi incontrare tutte le forze parlamentari, per spiegare come intenda seguire le precise indicazioni votate dal Parlamento stesso e sin qui largamente disattese”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Ma il dialogo con le forze politiche non basta. Il ministro farebbe bene a convocare subito anche le associazioni ambientaliste. Avrebbe così modo di capire che non si tratta di fanatici integralisti, come sembra credere, e soprattutto avrebbe l’occasione di dare indicazioni puntuali sulle tappe della transizione energetica e la strategia del governo per raggiungere almeno gli obiettivi europei sulla riduzione delle emissioni. Sinora, infatti, sembra che essenzialmente si stia rimanendo fermi sull’uso dei fossili”, conclude la presidente De Petris.

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AMBIENTE – DE PETRIS (LeU): “LE CRITICHE DEL MINISTRO CINGOLANI AL MOVIMENTO AMBIENTALISTA SONO INGENEROSE E ASSURDE”

“Le critiche che il ministro Cingolani rivolge al movimento ambientalista italiano sono non solo ingiuste e ingenerose ma a dir poco assurde. Forse dovremmo tutti ricordare che grazie alle battaglie portate avanti dal movimento ambientalista il nostro Paese ha fatto alcuni passi avanti sulla strada che oggi tutti, a partire dall’Unione europea e dal governo Draghi, riconoscono essere questione di vita o di morte per il pianeta: quella di una nuova cultura basata sul rispetto dell’ambiente e della riconversione ecologica. Mi aspetto quindi che il Ministro smentisca queste sue spero mal interpretate affermazioni. Ed è ancora il movimento ambientalista a spingere perché quella strada venga imboccata con maggior determinazione e percorsa in tempi molto più rapidi, di quanto si stia facendo oggi. E anche il PNRR deve essere assolutamente rafforzato negli investimenti su energie rinnovabili, biodiversità, trasporto pubblico”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Nel merito non capisco bene che senso abbia evocare continuamente il ricorso a un nucleare pulito e sicuro che al momento semplicemente non esiste. Il compito di un ministro alla transizione ecologica non è lavorare sui desideri e sulle eventuali possibilità future ma su un vera transizione energetica basata sulle fonti rinnovabili ormai tecnologicamente sempre più avanzate. Per questo, del resto, molti Paesi si muovono in direzione opposta a quella nucleare, come in Italia è stato sancito anche dalla volontà popolare con ben due referendum”.

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GREEN PASS- DE PETRIS (LeU): “LA LEGA È AMBIGUA E IRRESPONSABILE E DANNEGGIA L’INTERO PAESE”

“Il comportamento della Lega continua a essere, come sempre dall’inizio della pandemia, ambiguo e irresponsabile. Votare a favore del Green Pass in sede di cdm e poi votare contro in Parlamento vuol dire strizzare l’occhio e di fatto sostenere quelle aree no vax da cui sulla carta Salvini finge di prendere le distanze”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Questo comportamento, che risponde solo alle esigenze della competizione tra Lega e FdI e non certo agli interessi del Paese, è particolarmente grave in un momento come questo, quando emergono tensioni e strumentalizzazioni potenzialmente molto pericolose e nel pieno di una campagna vaccinale da cui dipendono la salute dei cittadini e le condizioni economiche del Paese. È ora che la Lega decida se vuole essere una forza di maggioranza, comportandosi di conseguenza, o di opposizione. Proseguire con queste due parti in commedia è inaccettabile perché fa danno grave all’Italia tutta”, conclude la presidente De Petris.

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GREEN PASS – DE PETRIS (LeU): “LE VIOLENZE DI IERI SONO UN CAMPANELLO D’ALLARME. BISOGNA ABBASSARE I TONI E RECUPERARE LA CALMA. I MANIFESTANTI NON SI FACCIANO STRUMENTALIZZARE”

“Gli episodi degli ultimi giorni sono un campanello d’allarme che non va sottovalutato. Bisogna abbassare i toni, recuperare calma e dialogo, ricordare che abbiamo tutti un interesse comune che prescinde dagli schieramenti politici: superare completamente e il più rapidamente possibile questa pandemia, uscire definitivamente da questo difficilissimo momento”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“In un Paese democratico come il nostro tutti hanno e devono avere il diritto di manifestare liberamente, purché lo facciano senza violenze e rispettando le leggi e senza pretendere di paralizzare un Paese intero. Nell’esasperazione del clima di questi giorni giocano una parte fondamentale gruppi politici di estrema destra che strumentalizzano dubbi e paure di una parte della popolazione. Spero che siano i manifestanti stessi a isolare questi gruppi e a impedirgli di far degenerare le manifestazioni”, conclude la presidente De Petris.

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