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CAMPANIA – SENATORE RUOTOLO (GRUPPO MISTO): “STUPORE PER IL DIBATTITO POLITICO SURREALE. IL VERO AVVERSARIO E’ IL SOVRANISMO”

“Leggo con stupore le dichiarazioni che si susseguono da vari esponenti della politica napoletana circa un mio appoggio alla candidatura di Vincenzo De Luca alle prossime elezioni per il rinnovo della Regione Campania. Da qualche giorno in città si è aperto un dibattito nato da una fake news messa in rete da un sito locale. Eppure bastava leggere le mie interviste rilasciate alle pagine napoletane di due quotidiani per avere il mio punto di vista e sgombrare il campo dai veleni e dal tatticismo che stanno prendendo il sopravvento nel dibattito. Resto convinto che l’avversario da battere sia la destra sovranista, oggi in Regione e, quando sarà, al Comune di Napoli. Con modestia e umiltà mi adopererò a lavorare per un campo largo del centro sinistra che metta al centro la battaglia per ridurre le diseguaglianze, che pensi al futuro di questo pianeta, ad un rilancio dello Stato sociale in forme adeguate ai tempi, che la battaglia per l’ambiente significhi accelerazione della riconversione ecologica, e che la lotta alle mafie sia sempre più decisa e inflessibile. Mi preoccupa quella politica che, finita la fase di lockdown, pensa che l’emergenza sanitaria sia stata una parentesi. Io penso invece che la crisi economica e sociale sarà drammatica e che occorra mettere in campo e unire tutte le forze democratiche e progressiste. Il rischio sovranista è alle porte. Prima le persone.” afferma in una nota il senatore del gruppo Misto Sandro Ruotolo.

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VERTENZA WHIRLPOOL – RUOTOLO, ERRANI, DE PETRIS (GRUPPO MISTO) AL MINISTRO PATUANELLI: “RENDERE PIU’ EFFICACI LE NORME E DOTARSENE DI ALTRE CONTRO LA DELOCALIZZAZIONE PRODUTTIVA”

“Rendere più efficaci le disposizioni per contrastare il fenomeno delle delocalizzazioni delle multinazionali dal nostro Paese anche con nuove iniziative legislative per impedire vertenze come quella della Whirlpool che intende chiudere lo stabilimento di Napoli e spostare la produzione in Turchia o in Polonia”. Lo chiedono in una interrogazione urgente i senatori Sandro Ruotolo (Gruppo Misto), Vasco Errani (Articolo uno) e la presidente del Gruppo Misto Loredana De Petris al ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli.

“Ricordiamo al ministro che con la legge di stabilità 2014 esistono precise disposizioni che prevedono la decadenza dai benefìci ricevuti per le imprese che delocalizzano la propria produzione. Le imprese italiane ed estere operanti nel territorio nazionale che abbiano beneficiato di contributi pubblici in conto capitale, qualora entro tre anni dalla concessione degli stessi delocalizzino la propria produzione dal sito incentivato in un Paese non appartenente all’Unione europea con conseguente riduzione del personale di almeno il 50%, decadono dal beneficio stesso e hanno l’obbligo di restituire i contributi in conto capitale ricevuti. L’applicazione della norma appare fortemente limitata. La crisi italiana, infatti, ha rafforzato la delocalizzazione soprattutto nell’Europa orientale: l’80% delle imprese italiane che hanno intrapreso la via della delocalizzazione ha scelto Paesi come Bulgaria, Polonia, Romania e Ungheria. In più la riduzione del personale pari almeno al 50% non assicura quell’esigenza di salvaguardia e di protezione sociali dei livelli di occupazione dell’impresa che abbia avviato procedure di delocalizzazione. Ci sembra maturo il tempo che il ministro Patuanelli non solo renda più efficace l’applicazione delle norme esistenti ma dia vita a nuove iniziative legislative affinché la vicenda Whirlpool, che intende chiudere lo stabilimento di Napoli e spostare la produzione in Turchia o in Polonia, non diventi una disdicevole prassi per il nostro Paese”, concludono i senatori Ruotolo, Errani e De Petris.

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STATI GENERALI – DE PETRIS (LeU): “CONFRONTARSI CON TUTTI MA STA ALLA MAGGIORANZA AVANZARE UNA PROPOSTA COERENTE CON INDIRIZZI GIA’ ASSUNTI E SPETTA AL PARLAMENTO LA DECISIONE FINALE”

 

La rotta che governo e maggioranza devono seguire è chiara e già segnata. Si tratta di mettere in opera gli indirizzi in materia di green economy e riduzione delle diseguaglianze e di proseguire, accelerando, un lavoro già iniziato”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

Naturalmente è giusto e necessario, in una fase così delicata e difficile, ascoltare con vera attenzione tutte le parti politiche e sociali e confrontarsi con tutti. Gli Stati generali devono essere un primo passo in questo senso. Ma spetta alla maggioranza mettere in campo una proposta strategica basata sulle scelte politiche grazie alle quali la maggioranza stessa è nata, e spetta al Parlamento, la centralità deve essere ribadita con forza, assumere le decisioni finali”, conclude la presidente De Petris.

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PIANO COLAO – DE BONIS (GRUPPO MISTO): “LO SVILUPPO DELLA TECNOLOGIA 5G E’ UN ATTENTATO ALLA SALUTE E ALL’AMBIENTE, IL GOVERNO CHIARISCA IL PALESE CONFLITTO D’INTERESSE”

“Adeguare i livelli di emissione elettromagnetica in Italia ai valori europei, oggi 3 volte più alti, per accelerare lo sviluppo delle reti 5G, di comprovata pericolosità per la salute umana, è una proposta miope, da scongiurare e respingere al mittente. Con queste promesse non può esserci nessuna ripartenza post Covid-19”.

Così il senatore del gruppo Misto Saverio De Bonis, in un’interrogazione, firmata anche dal collega Carlo Martelli, e indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Ministri dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e della salute, in cui si boccia il punto 27, sviluppo reti 5G, del Piano di rilancio del dottor Colao.

“L’attuazione di questo punto è un attentato all’ambiente e rappresenta un’imposizione per azzerare i 516 Comuni d’Italia Stop 5G, irradiando chiunque fino a 61 V/m. Si tratta delle stesse richieste avanzate dalle compagnie telefoniche, recepite senza scrupolo dal Comitato di esperti in materia economica e sociale, guidato dal 10 aprile 2020 proprio dall’ex top manager di Vodafone. Verrebbe, in questo modo, disattesa qualsiasi tipo di civile opposizione e di moratoria territoriale adottata dai sindaci in difesa della salute dei loro concittadini, in attesa della riclassificazione della cancerogenesi delle radiofrequenze onde non ionizzanti annunciata con priorità entro il 2024 dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (OMS). Nel Piano viene richiesto al Governo di non considerare la legittimità costituzionale delle ordinanze urgenti e contingibili Stop 5G, di eliminare la consolidata giurisprudenza amministrativa in materia sanitaria che trova nel Sindaco la massima autorità garante della tutela della salute pubblica. Escludere opponibilità locale se i protocolli nazionali sono rispettati.”

“Nessuno si era mai spinto fin qui!”, stigmatizza il senatore De Bonis, che similmente all’interrogazione, ha presentato un ordine del giorno al “decreto crescita” (AS 1354), accolto dal Governo e in una seconda interrogazione, 4-01991, ha messo in luce la denuncia di un’ecatombe di alberi che intralciano il wireless del 5G, oltre all’atto di sindacato ispettivo 4-01344, nel quale vengono evidenziati gli studi effettuati.

“Infine, considerata la lunga carriera di manager del Dott. Vittorio Colao nella compagnia telefonica multinazionale Vodafone, si profila un palese conflitto di interessi nel dedicare un ampio capitolo allo sviluppo della tecnologia 5G, oltre che eludere le varie ordinanze urgenti e contingibili Stop 5G ed eliminare la consolidata giurisprudenza amministrativa in materia sanitaria. Aspettiamo chiarimenti dal Governo, ma per ora siamo lontani da un’Italia più forte, resiliente ed equa”.

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DL RILANCIO – DE BONIS (MISTO): “IL GOVERNO RENDA PIU’ EQUO IL COSTO DELL’ENERGIA, I CITTADINI CONTINUANO A PAGARE BOLLETTE SALATE”

 

“Con il Decreto Rilancio è stata disposta la riduzione degli oneri delle bollette elettriche, ma le riduzioni di spesa riguardano sole le utenze allacciate in Bassa Tensione diverse dagli usi domestici. I privati cittadini continuano a pagare in pieno gli oneri di rete, il prezzo di dispacciamento e altre voci strane menzionate nella fattura. Il Governo faccia chiarezza e intervenga per rendere più equo il costo dell’energia”.

Lo dichiara il senatore del Gruppo Misto, Saverio De Bonis, che in un’interrogazione ai Ministri dello sviluppo economico e dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, denuncia i motivi dell’alto costo e voci strane contenute nelle bollette degli italiani.

“Tra le voci della bolletta, ad esempio, ci sono i costi per il Capacity Market, il meccanismo che avrebbe dovuto assicurare l’approvvigionamento di energia elettrica sia agli impianti alimentati a fonti fossili, sia agli impianti a fonti rinnovabili, ma in realtà è riservato sostanzialmente alle termoelettriche del gas, che certamente non tengono conto del grave cambiamento climatico in atto, in netta contraddizione con quelle che sono le indicazioni dell’Accordo di Parigi sul Clima e i contenuti del Clean Energy Package della Commissione europea, che chiedono una riduzione delle emissioni con lo sviluppo di impianti a fonti rinnovabili. Pare che il MISE abbia voluto favorire in un certo senso le lobbies del gas, visto che ha emanato il DM del 28 giugno 2019, che prevede che al Capacity Market possano partecipare solo gli impianti termoelettrici, prima che entrasse in vigore il Regolamento europeo (che invece ha il fine di incentivare il Capacity Market a favore di imprese produttrici di energia da fonti rinnovabili). Inoltre, sembrerebbe che le aziende produttrici di energia, non comprano il gas dal giacimento, ma solo la disponibilità che gli venga fornito qualora “malauguratamente” dovesse servigli. In questo modo dalle tasche dei cittadini vengono carpiti ben 1,5 miliardi di euro all’anno dei quali, tolte la quota per la restituzione del prestito, la quota per il trasportatore e la quota per il proprietario del giacimento, il resto rimane alle aziende produttrici di energia, che tutto hanno fatto meno che produrre energia. Insomma, i cittadini italiani stanno pagando per un bene che non viene ceduto, ma viene tenuto da parte, anche se non ne hanno bisogno e anche se non lo vogliono. L’addebito di oneri così consistenti, che se eliminati alleggerirebbero moltissimo le bollette di energia e di gas, è ingiusto e gravemente lesivo per l’economia di ciascun contribuente. Questi costi devono essere al più presto posti a carico delle stesse aziende erogatrici, che possono sopravvivere tranquillamente anche se rendono più equa la bolletta agli utenti, visto che sono spesso beneficiarie di cospicui finanziamenti da parte dello Stato, anche a fondo perduto”.

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PIANO COLAO – DE PETRIS (LeU): “I CONDONI E LA SVENDITA DEL PATRIMONIO SONO PROPOSTE DA RESPINGERE”

Nel Piano Colao, accanto ad aspetti interessanti e certamente da approfondire, ce ne sono altri che vanno invece respinti e che rispondono alle solite logiche, profondamente sbagliate, adoperate da sempre. Vengono infatti ipotizzati ancora una volta condoni di ogni tipo e la svendita del patrimonio nazionale per finanziare lo sviluppo. L’unico aspetto davvero scioccante, in quello che era stato presentato come un ‘Piano Shock’, è l’incapacità di pensare e impostare politiche davvero innovative”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

E’ evidente che, per rilanciare il Paese e correggere gli indirizzi sbagliati che penalizzavano l’Italia ben prima dell’arrivo del Coronavirus, bisogna imboccare con determinazione, coraggio e tempestività una strada diversa. Il governo deve mettere in campo un vero Piano Shock basato su tre assi fondamentali: riconversione ecologica, radicale riforma della scuola e dell’istruzione, riduzione drastica delle diseguaglianze sociali”, conclude la presidente De Petris.

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AMBIENTE – DE PETRIS (LeU): “IL VERO PIANO SHOCK E’ DAR SEGUITO CONCRETO AL PROGRAMMA DI GOVERNO SUL GREEN NEW DEAL”

Il vero piano shock di cui questo Paese ha bisogno, non solo per superare la crisi innescata dal Covid-19 ma anche per imboccare la strada di un nuovo modello di sviluppo, è l’attuazione puntuale del programma di governo. In quel programma il green new deal era stato indicato come il fulcro dell’azione di governo, la sua vera ragion d’essere”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del Gruppo Misto, a margine del dibattito sui cambiamenti climatici nell’aula del Senato.

Nel programma abbiamo indicato chiaramente, come punti essenziali dell’azione di governo, la centralità della protezione dell’ambiente in tutti gli interventi pubblici, la riconversione ecologica con un progressivo ma deciso passaggio alle energie rinnovabili, la protezione delle biodiversità, la lotta ai cambiamenti climatici. Si tratta ora di dar seguito concreto a quegli impegni, con una serie di interventi precisi e ben definiti, incluso l’inserimento della difesa dell’ambiente in Costituzione. Questi interventi, a partire da una drastica accelerazione della riconversione delle fonti energetiche, sarebbero stati comunque imprescindibili e rappresentano del resto la principale linea d’intervento decisa dalla Commissione europea. La crisi seguita a una pandemia nella quale hanno sicuramente pesato anche i fattori ambientali li ha resi se possibile ancora più urgenti. E’ ora di svegliarsi di procedere davvero con un piano shock necessario per salvare sia l’Italia che il pianeta”, conclude la senatrice di LeU.

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FASE 3 – DE PETRIS (LeU): “UNA COALIZIONE CHE RESISTESSE SOLO PER MANCANZA DI ALTERNATIVE NON SAREBBE ALL’ALTEZZA DELLA SFIDA CHE CI ATTENDE”

“La maggioranza non può essere una coalizione che sta insieme  solo perché priva di alternative. Affrontare le sfide difficili dei prossimi mesi con questo spirito sarebbe l’opposto esatto di quel che serve. Lo stesso segretario del Pd, nella sua relazione di fronte alla direzione, ha indicato oggi obiettivi irraggiungibili per una coalizione cementata solo dalla mancanza di alternative “, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“Abbiamo di fronte a noi un’opportunità che è allo stesso tempo un obbligo. Dobbiamo modificare molto rapidamente gli indirizzi della politica italiana sui fronti essenziali del modello di sviluppo e della giustizia sociale. Dobbiamo e possiamo intervenire sui vizi eterni che hanno sin qui impedito al Paese di decollare. Siamo chiamati a battere le resistenze di gruppi di potere attenti solo al loro specifico interesse e le incrostazioni che immobilizzano la macchina dello Stato. Per farlo è necessaria una maggioranza che creda davvero negli obiettivi che ci eravamo dati all’inizio e una determinazione che non può appartenere a chi sta insieme solo per necessità. Bisogna stare molto attenti. Partire col piede sbagliato e con uno spirito non adeguato alle urgenze dei tempi significherebbe tornare a un passato che dobbiamo invece lasciarci alle spalle. Anche perché, nelle condizioni in cui ci troviamo, cercare di tornare a quel passato sarebbe inutile. Renderebbe solo impossibile superare la crisi”, conclude la presidente De Petris.

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FASE 3 – DE PETRIS (LeU): “VA BENE DIALOGARE CON TUTTI MA A PATTO CHE LA GREEN ECONOMY E LA LOTTA ALLE DISEGUAGLIANZE RESTINO LA BARRA DEL GOVERNO”

E’ sconcertante veder riemergere giochi politici, manovre per modificare o condizionare la maggioranza, in un momento come questo, nel quale è necessario uno spirito diametralmente opposto. Forse qualcuno non si rende conto del fatto che quel modo di intendere la politica è storia di ieri. Quella politica era già molto dannosa e anzi esiziale prima della crisi: lo è a maggior ragione oggi, che ci troviamo alle prese con una crisi economica mai vista nella storia repubblicana”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

Bisogna dire chiaramente che questa maggioranza e questo governo sono nati con due missioni fondamentali: la riconversione ecologica e una netta accelerazione della green economy da un lato, la riduzione drastica delle diseguaglianze sociali dall’altro. Dunque va benissimo dialogare con tutti, sia sul fronte sociale che su quello politico, a patto che la barra resti dritta e quelle due stelle polari, che la crisi ha reso molto più urgenti e imprescindibili di quanto già non fossero, restino l’obiettivo fondamentale, prioritario e immediato del governo e della maggioranza”, conclude la presidente De Petris.

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GIORNATA MONDIALE DELL’AMBIENTE – DE PETRIS (LEU): “OGGI PIÙ DI IERI SERVE LA RICONVERSIONE ECOLOGICA”

“Sembra che la pandemia di Covid-19 abbia fatto quasi mettere in secondo piano l’emergenza ambientale e l’urgenza di combattere i cambiamenti climatici come se non ci fosse una forte correlazione tra l’aggressione agli ecosistemi e l’epidemia. Oggi, ancora più di ieri, dobbiamo invertire la rotta  avviando in modo risoluto e definitivo quella riconversione ecologica che è l’unica che potrà salvare il nostro paese e la nostra Terra”.  Lo scrive la senatrice di LeU, Loredana De Petris, presidente del gruppo  Misto a proposito della giornata mondiale dell’ambiente.

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