“Quanto sta avvenendo ai pini di Roma, che stanno morendo a causa della cocciniglia tartaruga, oltre a costituire un inestimabile danno ambientale, è un pericolo per l’incolumità dei cittadini, per l’eventuale caduta dei rami. Bisogna intervenire con urgenza, anche con opportune risorse finanziarie da investire nella lotta al parassita e nella ricerca, al fine di tutelare il patrimonio arboreo e paesaggistico del nostro intero Paese”.
Lo dichiara la capogruppo di Leu al Senato Loredana De Petris, che ha presentato un’interrogazione in merito ai Ministri delle Politiche agricole alimentari e forestali e dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, in cui denunciava la presenza del parassita “anche nei pini del litorale romano partendo da quelli lungo la via Cristoforo Colombo e zone limitrofe e nelle aree di Roma nord, intorno al parco di Veio, in particolare a Saxa Rubra, nonché a villa Borghese”.
“E’ necessario aumentare la fitosorveglianza e rendere obbligatoria la lotta alla cocciniglia, una delle tante malattie che hanno colpito le nostre piante, in tutto il Paese. Molti cittadini responsabili si sono addirittura autotassati per salvare le piante, ora però è fondamentale che intervengano le amministrazioni e lo Stato, perché non si tratta di un danno di poco conto. Per difendere il nostro patrimonio arboreo, è necessario mettere a punto un protocollo unitario per gli interventi fitoterapici a cui possano adeguarsi tutti i Comuni interessati e garantire, con le necessarie iniziative, anche economiche, uno sviluppo durevole e sostenibile delle aree verdi urbane, così come richiamato dalla Carta di Aalborg, approvata dai partecipanti alla conferenza europea sulle città sostenibili tenutasi nell’omonima città danese il 27 maggio 1994”. Ha concluso De Petris.