“È incredibile e gravissimo che il leader della Lega non senta lui per primo la necessità politica e morale di prendere le distanze e mettere alla porta quegli esponenti del suo partito che sono collegati alle peggiori aree neofasciste, razziste, antisemite. Tanto più che, come l’inchiesta di Fanpage dimostra, non stiamo parlando di anonimi militanti di base ma di dirigenti di notevole spessore, tra cui parlamentari o ex parlamentari ed europarlamentari. È evidente che Salvini non ha alcuna intenzione di rompere con quelle aree, che con la nostra democrazia non hanno nulla a che spartire, e ne è dunque di fatto complice”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.
“Già le grottesche acrobazie di Giorgia Meloni per non prendere posizione sugli intrecci tra esponenti molto importanti del suo partito e le peggiori aree del neofascismo erano desolanti e molto inquietanti. Salvini però non fa nemmeno quello sforzo di equilibrismo. Si limita a tacere facendo finta di niente e, se possibile, è anche peggio”, conclude la presidente De Petris.