“Con le risorse messe in campo con il Pnrr siamo di fronte ad una sfida enorme, alla possibilità di un grande salto non solo rispetto alle conseguenze della crisi economica attuale perché anche prima della pandemia l’Italia non era davvero uscita dalla crisi del 2008. Dobbiamo affrontare problemi strutturali di base produttiva, di produttività, di qualità ed efficienza dei servizi. Dunque serve un cambio di paradigma e bisogna mettere nel conto anche rotture e cambi radicali di direzione. O si cambia il modello di sviluppo, e conseguentemente il modello sociale, o è impensabile poter recuperare le grandi disuguaglianze che stanno attraversando la nostra società: territoriali, di genere e sociali”, afferma il senatore di Articolo Uno Vasco Errani nel corso del dibattito al Senato sul Pnrr.
“E’ indispensabile pensare ad una nuova politica industriale che promuova processi di sostegno e accumulazione e la costruzione di nuove filiere produttive. Transizione ecologica significa impostare una nuova politica industriale e decidere di investire le risorse su nuove filiere senza finanziamenti a pioggia. Saranno scelte difficili e dolorose: bisognerà stabilire i tempi per la riconversione di un intero sistema industriale e affrontare il tema centrale del lavoro nelle nuove filiere industriali. Torna inoltre centrale il tema dello Stato nelle sue diverse articolazioni. La sburocratizzazione è importante, ma è fondamentale anche garantire celerità, trasparenza e lotta alla criminalità. Il Paese e la Pa devono dotarsi delle competenze in grado di portare avanti questo grande progetto ma per vincere questa sfida non bastano i migliori: occorrono sia una classe dirigente consapevole che una politica capace di misurarsi a questo livello. Questo è un compito che spetta a tutti noi”, conclude il senatore di Articolo Uno.