“Semplificazione e sburocratizzazione non possono comportare la cancellazione del patrimonio architettonico dei centri storici che, seppur in molti casi decadente, va riqualificato e non certo abbattuto”, lo dichiara la senatrice in commissione Ambiente Virginia La Mura del Gruppo Misto. “Nel decreto Semplificazioni, ora legge 120/2020 avevamo approvato alcuni emendamenti all’articolo 10 relativo alla rigenerazione urbana. Avevamo così impedito che nelle zone omogenee A, ossia nei centri storici e nei luoghi dalle caratteristiche simili da tutelare, si potessero abbattere e ricostruire indiscriminatamente gli edifici. Ora il governo, con la scusa di facilitare gli interventi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, vuole eliminare quelle restrizioni consentendo così la cancellazione, all’interno dei centri storici, di un patrimonio architettonico identitario e culturale che va salvaguardato, non certo abbattuto! L’obiettivo per le aree urbanizzate tutelate, corrispondenti non solo ai centri storici ma anche a zone periferiche, non deve essere quello di cancellarne la memoria abbattendo edifici in rovina che al contrario, se non in casi estremi, devono essere rigenerati conformemente a quanto già esistente. Speculazioni e desertificazione culturale sono dietro l’angolo e vanno assolutamente scongiurate”.
RIGENERAZIONE URBANA – LA MURA (GRUPPO MISTO): “IL GOVERNO NON TOCCHI I CENTRI STORICI”
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