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NUGNES – PRESENTATO AL SENATO “ALICE. LA DEMOCRAZIA È IN PERICOLO IN TUTTO IL MONDO”

Ieri, 12 settembre, la Senatrice Paola Nugnes ha presentato a Roma presso la Sala Capitolare – Chiostro del Convento Sopra Minerva del Senato, il suo romanzo politico “ALICE. La democrazia è in pericolo in tutto mondo” (Paguro edizioni).

La presentazione è stata molto partecipata, tanti gli interventi nella discussione, dopo la presentazione, a cura dei tre compagni di viaggio della senatrice Nugnes e dell’editore Michele Paguro, la senatrice Elena Fattori, il senatore Gregorio de Falco, l’avvocato Lorenzo Borrè.

Presenti la presidente Vilma Moronese, la senatrice Virginia La Mura, la senatrice Loredana De Petris, i deputati Doriana Sarli e Maurizio Cattoi.

Sono intervenuti anche i dirigenti Stefano Galieni e Giovanni Russo Spena e altre personalità della cultura, della ricerca e dell’informazione.

“ALICE. La democrazia è in pericolo in tutto mondo” è un romanzo politico, distopico che parla del disincanto di una intera generazione, probabilmente quella annientata dalla forza del potere al G8 di Genova, alcuni di loro cercheranno nuove forme di partecipazione, post ideologiche, per una rinascita dalle ceneri, come fenici, ma il sogno tornerà a infrangersi. La rete, con cui avevano creduto di realizzare la democrazia diretta, si rivelerà uno strumento di controllo e tutto collasserà.
Nel libro si parla di ideali e di speranze, raccontando gli ultimi decenni della nostra storia comune, immaginando il futuro, attraverso gli occhi e l’esperienza di una giovane donna che quegli anni cavalca tumultuosamente lasciandosi travolgere dal sogno per ritrovarsi poi in un incubo, da cui sarà difficile uscire.

“Questo libro – ha raccontato in presentazione la Senatrice Paola Nugnes – è frutto di un lavoro collettivo che ha coinvolto amici e colleghi. Riguarda il periodo più duro della parte della 18° legislatura dove ci trovammo ad attraversare il dissenso. È un libro distopico, politico, che immagina le possibili conseguenze future di questo presente. C’è una riflessione sul rischio che questa “democrazia” corre con l’imporsi sempre più massicciamente del pensiero unico”.

La senatrice ringrazia i numerosi colleghi, i diversi esponenti di enti e associazioni intervenuti, con cui in questo lungo percorso parlamentare ha condiviso tante iniziative e esperienze.

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UNA LEGGE QUADRO PER IL SUOLO ITALIANO NELL’AMBITO DELLA STRATEGIA EUROPEA PER IL SUOLO

Martedì 19 luglio 2022 ore 9.30
Sala Capitolare – Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva
Piazza della Minerva, 38 – Roma

 

Si discuterà di “Una legge quadro per il suolo italiano nell’ambito della Strategia europea per il suolo” martedi 19 luglio 2022, ore 9.30, presso la Sala Capitolare del Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva – Piazza della Minerva, 38 a Roma.
L’iniziativa, promosso dalle senatrici Paola Nugnes e Virginia La Mura vuole essere l’occasione per presentare il disegno di legge AS 2614 “Legge quadro per la protezione e la gestione sostenibile del suolo” prodotto con il contributo delle associazioni scientifiche agrarie.

“Il suolo è una fabbrica intelligente e generosa che lavora per noi, ma noi siamo ancora troppo
lontani dalla consapevolezza di quanto la nostra vita dipenda dallo strato di suolo che sta sotto i nostri piedi.
Questa proposta di legge è uno strumento di conoscenza della qualità del suolo e vuole essere un appello, trasversale a tutte le forze politiche indistintamente, perché il suolo appartiene a tutti ed è interesse di tutti tutelarlo per avere un suolo sano che ci tuteli. Perché non basta inserire la parola ‘ambiente’ in Costituzione se ogni secondo che passa in Italia vengono distrutti due metri quadrati di suolo e la politica ignora nei fatti il pensiero ecologico” – dichiara la senatrice Paola Nugnes.
“In un mondo interconnesso, dove ogni giorno gli eventi ambientali ci rivelano la gravità delle nostre azioni, ci siamo posti l’obiettivo di una legge quadro per il suolo, dove per quadro, intendiamo la creazione di un sistema di conoscenza e comunicazione a più livelli. La nostra proposta mira a offrire a tutti gli attori coinvolti gli strumenti necessari per prevenire la degradazione del suolo, per ripristinarlo dove è possibile e infine per ridurne il suo consumo” – dichiara la senatrice Virginia La Mura.
Il convegno sarà l’occasione per confrontarsi sulle gravi minacce che riguardano il suolo ma soprattutto sulle soluzioni operative per una sua gestione sostenibile, e vedrà coinvolti esponenti della politica, delle istituzioni e della ricerca, con lo scopo di avviare iniziative condivise per tutelare e ben gestire questa risorsa naturale, al contempo così preziosa e così fragile.

I lavori del convegno saranno trasmessi in diretta streaming al link

https://webtv.senato.it e sul canale YouTube del Senato Italiano

https://www.youtube.com/user/SenatoItaliano

 

L’accesso alla sala – con abbigliamento consono e, per gli uomini, obbligo di giacca e cravatta – è consentito fino al raggiungimento della capienza massima.

La stampa deve accreditarsi scrivendo a: verabenci1979@gmail.com

Le richieste di accredito devono necessariamente contenere: i dati anagrafici (nominativo, luogo e data di nascita); il recapito telefonico; gli estremi della tessera dell’Ordine dei giornalisti, ovvero gli estremi del documento di identità per gli altri operatori dell’informazione; l’indicazione della testata di riferimento.

Segreteria organizzativa: virginia.lamura@senato.it
È obbligatoria la registrazione online entro il 15 luglio ore 20 al link:
https://forms.gle/PTDTGat6jhnBypng7

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SALVAMARE – LA MURA (GRUPPO MISTO): “LE MODIFICHE RIVELANO LE CONTRADDIZIONI DEL GOVERNO”

“Alcune modifiche al ddl Salvamare rivelano tutte le contraddizioni del governo, sempre pronto solo a parole a difendere il mare ma nei fatti deciso sulla cancellazione di norme di buon senso, come ad esempio l’articolo 12 relativo alle diciture per l’etichettatura dei prodotti tessili o di abbigliamento che rilasciano microfibre in plastica”. Lo fa sapere in nota la senatrice del gruppo Misto, Virginia La Mura, che al Senato è relatrice del ddl Salvamare. “La cancellazione in un’altra Camera di un articolo introdotto dal relatore del testo è una circostanza contestabile sia nel merito che nel metodo, anche io a questo punto avrei potuto proporre a Palazzo Madama la cancellazione dell’articolo 5 promosso dal relatore alla Camera, vista la norma assolutamente devastante per la posidonia. La cancellazione dell’articolo 12 è inoltre non condivisibile a fronte della ‘Strategia dell’UE per prodotti tessili sostenibili e circolari’, adottata dalla Commissione a fine marzo, che tra le misure da attuare prevede proprio l’introduzione di un’etichetta digitale per i prodotti tessili che possa descrivere chiaramente la composizione fibrosa e indicare eventuali parti non tessili di origine animale. Il Governo ha rinunciato a centrare l’obiettivo originario del Salvamare, che era anche quello di poter contribuire a diffondere una maggiore sensibilità sul mare; l’emendamento infatti, specificando in etichetta il lavaggio da osservare per determinati tessuti, avrebbe influito nel breve periodo sulle nostre pratiche quotidiane, prevenendo il problema del mare sporco e delle plastiche”.

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MARE – LA MURA (GRUPPO MISTO): “NECESSARI AGGIORNAMENTI SUL PROGETTO PNRR PER LA TUTELA DEI FONDALI MARINI”

“Dall’entusiasmo per l’inserimento del progetto di tutela dei fondali marini nel PNRR, con lo stanziamento di 400 milioni di euro, alla sua battuta d’arresto, il passo sembrerebbe breve. Non abbiamo alcuna notizia o aggiornamento sull’investimento 3.5 del PNRR, un traguardo di cui sono particolarmente orgogliosa dato il mio personale interessamento. Ho predisposto una interrogazione parlamentare al MiTE che depositerò nelle prossime ore, il Ministero guidato da Cingolani dovrà chiarire i tempi e lo stato di avanzamento della progettualità”. Lo fa sapere la senatrice del gruppo Misto, Virginia La Mura, membro della commissione Ambiente di Palazzo Madama. “Il mare, che a causa dei cambiamenti climatici e dell’azione antropica già da tempo vive una fase di degrado, dovrà continuare a essere una priorità: solo con una conoscenza approfondita della localizzazione, dell’estensione e dello stato degli habitat costieri si può concretamente lavorare alla sua protezione e riqualificazione, nonché allo sviluppo di un’economia del mare sostenibile”.

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LAVORO – LA MURA (GRUPPO MISTO): “GLI OPERAI FORESTALI MERITANO STABILITA’ E IMPIEGO PUBBLICO”

“Torno a chiedere che il Governo prenda in seria considerazione la stabilizzazione degli operai forestali, i quali sin dall’esordio della loro assunzione, e nonostante l’assorbimento nel 2016 del Corpo forestale dello Stato nell’Arma dei Carabinieri, conservano ancora un regime privatistico d’impiego. La mia richiesta è che essi vengano inseriti in sovrannumero nei ruoli del ministero della Difesa e inquadrati nel contratto collettivo nazionale di lavoro di diritto pubblico applicato al personale ministeriale”. Così annuncia in nota la senatrice del gruppo Misto, Virginia La Mura, presentando il contenuto di una interrogazione parlamentare, atto che segue un ordine del giorno e un emendamento già presentati sul tema in sede di legge di Bilancio 2022. “Ad oggi è davvero irragionevole che gli operai forestali vengano assoggettati a un diverso regime giuridico, sebbene siano professionisti altamente qualificati che meriterebbero per competenza e professionalità di essere equiparati al trattamento riservato al personale appartenente ai ruoli, anche in vista del loro importante contributo nell’ambito della missione sulla rivoluzione verde e transizione ecologica del PNRR. Promuovere al più presto un’azione di stabilizzazione, salvaguarderebbe gli operai forestali dal pericolo di svilimento delle loro professionalità e sfruttamento da parte di enti terzi. Ad oggi, proprio a causa della qualificazione giuridica che caratterizza il loro rapporto di lavoro, basterebbe una semplice disposizione di servizio affinché il personale operaio possa essere impiegato presso soggetti terzi, sia pubblici che privati. Un esempio eclatante ci viene restituito dalla cronaca, la quale qualche settimana fa ha riportato come a Sabaudia gli operai forestali venissero utilizzati per svolgere lavori presso il Comune nell’ambito di uno scambio di favori”.

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UCRAINA – LA MURA (GRUPPO MISTO): “STIAMO DEROGANDO AI NOSTRI PRINCIPI E AI NOSTRI VALORI”

 

 

“Con il decreto Ucraina stiamo di fatto derogando ai nostri principi e ai nostri valori. Al di là del gravissimo contenuto degli articoli che danno il via libera all’invio di armi in segno di ‘pace’, e dei successivi atti che hanno promosso l’aumento della nostra spesa militare, i cittadini e il Paese tutto stanno subendo deroghe sul fronte ambientale, con la riapertura all’uso del carbone e con l’adozione di misure finalizzate all’aumento della disponibilità di gas. Senza dimenticare le deroghe, o sarebbe meglio dire i passi indietro, riguardo agli obblighi del greening e all’utilizzo di fitofarmaci nei terreni agricoli europei per aumentare la produzione di cibo. La realtà è che stiamo rinunciando alla civiltà, alla cooperazione pacifica e alla solidarietà tra gli Stati. Dopo la pandemia ci tuffiamo nell’era della guerra nucleare, della legge del più forte, dei peggiori istinti umani che in secoli di civiltà pensavamo di aver mitigato in favore del mantenimento di un patto sociale”. Così in nota la senatrice del gruppo Misto, Virginia La Mura, intervenuta in Aula sul decreto Ucraina.

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PESTE SUINA – LA MURA (GRUPPO MISTO): “IL DECRETO PER L’ERADICAZIONE DELLA PESTE SUINA È INADEGUATO”

“Leggendo questo decreto ci si chiede se si voglia effettivamente eradicare la peste suina africana oppure deregolamentare l’attività venatoria. L’eradicazione della PSA è un intervento con finalità sanitarie che non può essere messo in relazione con un’attività ludico-ricreativa come la caccia”. Così si è espressa nell’Aula del Senato, Virginia La Mura, intervenendo in discussione generale sul dl per il contrasto alla diffusione della peste suina. “Data l’evidente sproporzione tra le misure previste nel decreto, in particolare a fronte di quanto è previsto nel Regolamento (UE) 429/2016, nell’articolo 9 della Costituzione e nell’articolo 13 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea in materia di benessere animale, con alcuni colleghi abbiamo proposto emendamenti migliorativi. Innanzitutto il Piano regionale degli interventi dovrà contenere parametri tecnici di biosicurezza articolati per tipologia produttiva e modalità di allevamento e detenzione; tra i metodi ecologici dovranno essere incluse anche le restrizioni all’attività venatoria; i piani generali dovranno essere sottoposti a valutazione ambientale strategica e a valutazione di incidenza ambientale, proprio in ragione delle ampie ripercussioni sull’ambiente e sull’economia. Abbiamo poi escluso che fosse previsto esclusivamente il ricorso ai sistemi di controllo della specie cinghiale su base annuale indipendentemente dalla presenza di epidemie in corso nel territorio preso in considerazione, e che il prelievo di cinghiali sia ammissibile unicamente nei territori in cui sia stata individuata e circoscritta un’area infetta da PSA, tramite un provvedimento attuativo del Piano da parte delle Regioni, previo specifico parere vincolante dell’ISPRA che valuta anche le ricadute generali di tali provvedimenti sulla biodiversità alla luce dei tempi e modi proposti”.

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AGRICOLTURA – LA MURA (GRUPPO MISTO): “NESSUNA DEROGA SUI TERRENI AGRICOLI NELLE AREE PROTETTE”

“Le deroghe ad alcuni obblighi del greening e dell’utilizzo di fitofarmaci concesse dalla Commissione europea per incrementare la produzione agricola nel 2022 a seguito degli effetti della guerra in Ucraina, non dovranno riguardare le aree della rete Natura 2000 e le altre zone protette di interesse regionale, nazionale e internazionale. I Ministeri MIPAAF e MITE dovranno necessariamente accogliere questa richiesta a tutela delle specie e degli habitat d’interesse comunitario, aspetti da tenere in alta considerazione specialmente durante i periodi rilevanti per la fioritura e la nidificazione degli uccelli”. Lo scrive in nota la senatrice del gruppo Misto, Virginia La Mura, componente della commissione Ambiente di Palazzo Madama. “Queste deroghe, se applicate sui terreni della rete Natura 2000 e su quelli delle altre aree protette, non contribuiranno in maniera significativa all’aumento della produzione agricola italiana, ma comporteranno unicamente conseguenze disastrose per la biodiversità, in particolare l’uso dei pesticidi potrebbe compromettere le fase riproduttiva di alcune popolazioni di uccelli che già presentano un cattivo stato di conservazione. Accogliere in Italia la possibilità di derogare alle norme della politica agricola comune (PAC) significherebbe favorire gli interessi delle lobby dell’industria del settore, e non ultimo contrasterebbe con la nuova riformulazione dell’articolo 41 della nostra Costituzione, che infatti esplicitamente riporta come l’iniziativa economica non possa assolutamente entrare in contrasto con l’ambiente”.

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AUTONOMIA – LA MURA (GRUPPO MISTO): “IL REGIONALISMO DIFFERENZIATO NON È NE’ UNA SOLUZIONE NE’ UNA PRIORITA'”

“Come membro della Commissione parlamentare per le questioni regionali, anche all’esito dell’indagine conoscitiva sul regionalismo differenziato, continuo a ritenere che riconoscere ulteriori forme di autonomia alle regioni non sia una soluzione valida e neppure una priorità, perché il rischio è quello di creare ulteriori e gravi disparità tra i vari territori, e mi riferisco, in particolare, alle aree interessate da carenze infrastrutturali. Inoltre, ci sono materie, come la tutela dell’ambiente, in cui è estremamente difficile immaginare scelte delle Regioni che non hanno impatti al di fuori dei confini regionali. Ci sono situazioni che richiedono necessariamente interventi di tipo statale, penso, ad esempio, all’inquinamento o al dissesto idrogeologico. Oggi più che mai è fuori luogo parlare dell’attuazione dell’art. 116 della Costituzione. Stiamo venendo fuori da un’emergenza, la pandemia, che ha chiaramente messo in luce l’importanza di un approccio unitario, e siamo in una situazione, quella della guerra in Ucraina, che richiede ancora questo approccio: essere uniti, nel rispetto delle differenze. In quest’ottica sarebbe utile bloccare definitivamente l’iter già avviato da alcune regioni per ottenere maggiore autonomia”. Lo scrive in nota la senatrice del gruppo Misto, Virginia La Mura.


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DDL CONCORRENZA – LA MURA (GRUPPO MISTO): “CON L’ARTICOLO 6 SI SMANTELLA LA FUNZIONE PUBBLICA E SOCIALE DEI COMUNI”

 

“L’articolo 6 del ddl Concorrenza, così come è stato congegnato dal Governo, rischia di promuovere un completo smantellamento della funzione pubblica e sociale dei Comuni. Inoltre la nuova disciplina dei servizi pubblici locali è una violazione della volontà popolare che si è espressa nel referendum del 2011, in quanto produce la concreta riduzione delle ipotesi di affidamenti ‘in house’”. Queste le dichiarazioni della senatrice del gruppo Misto, Virginia La Mura, proponente di un emendamento soppressivo dell’articolo 6 del ddl Concorrenza. “Difatti l’effetto della norma è quello di relegare ai margini l’autorganizzazione del servizio, e inoltre, l’introduzione di incentivi e premialità per favorire l’aggregazione delle attività e delle gestioni dei servizi a livello locale apre al modello delle grandi società multiservizi quotate in Borsa, che diventeranno i soggetti monopolisti a tempo indeterminato. Molto grave è poi la previsione relativa alla revisione della disciplina dei regimi di proprietà e di gestione delle reti, degli impianti e delle altre dotazioni con il fine di assicurare un’adeguata valorizzazione della proprietà pubblica, in quanto pone le premesse per la svendita ai privati delle infrastrutture che costituiscono il demanio degli enti locali. Infatti anche i successivi criteri ribadiscono e ampliano l’apertura alle privatizzazioni e alla concorrenza di tutti i servizi pubblici locali, in particolare il settore del trasporto pubblico locale e quello dei rifiuti e del servizio idrico”, conclude La Mura.

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