All Posts Tagged: Egitto

ZAKI – DE PETRIS (LeU): “LA SCARCERAZIONE È UNA NOTIZIA BELLISSIMA. ORA L’ITALIA SI IMPEGNI PER L’ASSOLUZIONE E CONCEDA LA CITTADINANZA SUBITO”

 

“La scarcerazione di Patrick Zaki dopo 22 mesi di detenzione in Egitto è una notizia bellissima che ci riempie di gioia. Ma l’incubo non è ancora finito. L’Italia tutta, a partire dalle istituzioni, deve impegnarsi in ogni modo per arrivare all’assoluzione, in modo che Patrick possa tornare a essere davvero pienamente libero e senza la minaccia di dover tornare ingiustamente in prigione”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Credo che sarebbe una decisione giusta, civile e utile tradurre concretamente questo impegno e concedere subito a Patrick Zaki la cittadinanza italiana”, conclude la presidente De Petris.

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ZAKI – RUOTOLO (GRUPPO MISTO): “QUAL È L’EQUILIBRIO GIUSTO CON L’EGITTO? CHE TIENE IN CARCERE ILLEGALMENTE PATRICK ZAKI E CHE È RESPONSABILE DELL’OMICIDIO DI GIULIO REGENI?

“Come possiamo coniugare i nostri interessi strategici, i rapporti diplomatici e di cooperazione con l’Egitto di Al Sisi responsabile dell’omicidio di Giulio Regeni e della detenzione illegale di Patrick Zaki? Il presidente del Consiglio, Mario Draghi ci dà una risposta quando definisce il presidente turco Erdogan un dittatore. ‘Uno deve essere franco, ha detto il presidente Draghi, nell’esprimere le proprie diversità di vedute, di opinioni, di visioni della società e deve essere anche pronto a cooperare per assicurare gli interessi del proprio Paese. Bisogna trovare l’equilibrio giusto’. Mi chiedo, vi chiedo: qual è l’equilibrio giusto con l’Egitto che tiene in carcere illegalmente Patrick Zaki e che è responsabile dell’omicidio di Giulio Regeni? Sappiamo che sta facendo rotta verso l’Egitto la seconda fregata Fremm, destinata alla marina egiziana e stiamo sostenendo nei fatti il regime egiziano con forniture militari. Non si possono vendere armi a un paese dove si violano i diritti umani e civili”. Lo ha dichiarato Sandro Ruotolo, senatore del gruppo misto, durante la discussione al Senato sulla mozione per l’attribuzione della cittadinanza italiana a Patrick Zaki.

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COMUNICATO DELLA SENATRICE A VITA SEGRE – MOZIONE PER LA CITTADINANZA A PATRICK ZAKI

“Ho firmato con profonda convinzione la mozione che chiede al governo italiano di concedere subito la cittadinanza italiana a Patrick Zaki, il ricercatore dell’Università di Bologna detenuto senza alcuna motivazione e senza processo sin dal 7 febbraio 2020 nelle carceri egiziane. Domani sarò presente in aula per appoggiare la mozione e la liberazione di Zaki”, comunica la senatrice a vita Liliana Segre.

“La detenzione di Zaki senza processo è una violazione clamorosa dei diritti umani e civili che lo Stato democratico italiano non può accettare senza fare il possibile per ottenere la liberazione del prigioniero, a partire dalla concessione immediata della cittadinanza”, conclude a senatrice a vita Segre.

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REGENI – DE PETRIS (LEU): “NON DIMENTICHIAMO, CONTINUEREMO A CHIEDERE GIUSTIZIA E LO STOP ALLA VENDITA DELLE ARMI ALL’EGITTO”

“Sono passati cinque anni dall’assassinio di Giulio Regeni. Cinque anni di menzogne e provocazioni da parte dell’Egitto per coprire mandanti e assassini. Ma noi non dimentichiamo e continueremo a batterci perché giustizia sia fatta. Basta alla vendita delle armi all’Egitto”. Così la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

 

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REGENI – RUOTOLO: “VERITA’ E GIUSTIZIA PER GIULIO, RITIRARE L’AMBASCIATORE ITALIANO E STOP AGLI ACCORDI CON L’EGITTO”

Rapito, torturato e ucciso dagli apparati di sicurezza di uno Stato a cui vendiamo le armi e che si autoassolve per l’omicidio di Giulio Regeni. Sono passati 5 anni. Le indagini della magistratura italiana ci consegnano i nomi e i cognomi degli aguzzini di Giulio, l’Egitto non cede. Vogliamo verità e giustizia per Giulio, chiediamo di ritirare l’ambasciatore italiano e lo stop degli accordi con l’Egitto”. Lo scrive sui social il senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto a 5 anni dal rapimento e uccisione a Il Cairo del giovane ricercatore italiano.

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EGITTO – DE PETRIS (LeU): “LA VENDITA DELLE ARMI A UN PAESE CHE VIOLA I DIRITTI UMANI E’ UNA MACCHIA PER L’ITALIA. VA ASSOLUTAMENTE SOSPESA”

“La vendita di armi a un Paese che si rende colpevole di continue e gravissime violazioni dei diritti umani come l’Egitto costituisce una violazione della legge italiana oltre che dell’etica e del più elementare senso di giustizia. Per quanto riguarda l’Italia la vendita di armi al regime che impedisce in tutti modi che emerga la verità e si faccia giustizia per l’assassinio di Giulio Regeni e che persevera nei suoi crimini, come dimostra la proroga della detenzione del ricercatore Patrick Zaki, è se possibile ancora più grave”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“Rispondendo oggi alla mia interrogazione in merito il governo non ha preso quegli impegni a sospendere la fornitura di armi che sono invece necessari. Continueremo questa battaglia di civiltà fino a che la vendita di armi non sarà sospesa e questa vera e propria macchia sul nostro Paese non sarà cancellata”.

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REGENI – DE PETRIS (LeU): “SENZA VERITA’ E RISPETTO DEI DIRITTI UMANI LA VENDITA DELLE ARMI VA BLOCCATA”

“Siamo certi che l’Italia continui a chiedere con massima insistenza la verità sul caso Regeni e la punizione dei colpevoli, come ha ripetuto anche ieri di fronte alla commissione d’inchiesta il presidente Conte. Ma siccome queste richieste vengono puntualmente disattese è grave da ogni punto di vista che l’Italia continui a vendere armi a un regime come quello di al-Sisi. Non possiamo riempirci la bocca di parole altisonanti sulla difesa dei valori di civiltà e democrazia e poi dimenticarci quelle parole quando c’è di mezzo il vantaggio economico”, dichiara la senatrice di Leu Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“Non si tratta solo di una vicenda gravissima come la barbara uccisione di Giulio Regeni. In Egitto la violazione dei diritti umani è sistematica e continua. La legge 185 vieta di vendere armi ai Paesi che violano i diritti umani eppure l’Italia è oggi il primo Paese tra quelli che vendono armi al regime di al-Sisi. E’ ora di dire chiaramente a quel regime che la verità sull’uccisione di Giulio, la punizione dei colpevoli e il rispetto dei diritti umani non sono solo sommesse e inutili richieste ma condizioni per la prosecuzione degli accordi commerciali. A partire dalla vendita delle armi che deve essere bloccata subito”, conclude la presidente De Petris.

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