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DL SICUREZZA – DE PETRIS (LeU): “VITTORIA DELLA DEMOCRAZIA. ORA BASTA LA GUERRA ALLE ONG E AVANTI SULLA STRADA DELLA DISCONTINUITA’ CON IL PASSATO”

 

Finalmente i dl Salvini, una vergogna che contrastava con i princìpi di umanità sui quali si basa la nostra democrazia, sono stati cancellati. E’ una vittoria etica e politica di questa maggioranza e di chi al suo interno si è battuto perché si desse seguito concreto agli impegni di discontinuità assunti al momento di dar vita al governo. Ma è soprattutto una vittoria della democrazia italiana e della sua civiltà. Speriamo che cali ora per sempre il sipario sull’assurda guerra contro le Ong, colpevoli di salvare troppe vite umane”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris.

La cancellazione dei dl Salvini è un atto concreto sulla strada di quella discontinuità, non solo con il governo gialloverde ma con molte politiche dei precedenti governi, che è la vera ragion d’essere di questa maggioranza. Ora bisogna procedere molto più velocemente su quella strada, prima di tutto mettendo in moto le politiche di riconversione energetica e di Green Economy che devono essere il fulcro e l’asse portante del Recovery Plan italiano”, conclude la presidente De Petris.

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TAV – DE PETRIS (LeU): “NON C’ERA BISOGNO DI COMMISSIONI PER SAPERE CHE E’ UN’OPERA INUTILE E DANNOSA”

“Non c’era bisogno delle consulenze e delle analisi commissionate dal governo per sapere che la Tav è un’opera poco utile e molto dannosa, sulla quale molti si impuntano non per razionalità ma per difendere una bandiera. Del resto non è mica un caso se in decenni la Tav ha fatto così pochi passi avanti”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“Di opere questo Paese ha bisogno, ma di opere utili per i cittadini. Per esempio Salvini, dopo aver vinto le elezioni, potrebbe preoccuparsi dei pendolari dell’Abruzzo e investire i miliardi che dovrebbero essere sprecati per la tratta Torino-Lione in linee ferroviarie in grado di rendere i loro spostamenti meno drammatici, lunghi e difficoltosi. Non capisco poi il discorso sui posti di lavoro che senza la Tav andrebbero persi, ripetuto ogni giorno dal presidente di Confindustria Boccia. Investire in opere infrastrutturali utili non significherebbe anche posti di lavoro? Insistono solo sulla Tav perché hanno una passione per i tunnel o per calcoli meno infantili e innocenti?”.

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