All Posts Tagged: Guerra Ucraina

ELEZIONI – DE PETRIS (LeU): “LA VERITA’ È CHE AL 5S NON SI PERDONA L’AVER EVOCATO LO STOP ALLE ARMI PER L’UCRAINA. PER QUESTO LETTA CONSEGNA IL PAESE ALLA DESTRA”

“Dopo il disastro di ieri, che rende possibile la conquista di due terzi del Parlamento da parte della destra, è ora di dirsi la verità e chiedersi perché il Pd abbia deciso di consegnare l’Italia a una destra molto pericolosa”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.
“Letta aveva solo due opzioni: quella di una coalizione di centrosinistra basata su anni di lavoro comune oppure quella di un Cln con tutti dentro per fermare la destra. Non ha scelto nessuna delle due ma un pastrocchio con dentro un po’ di entrambe, che non aveva alcuna credibilità e infatti non ha resistito neppure 24 ore. Sia per dar vita a una coalizione che per costituire un fronte repubblicano contro la destra Letta avrebbe dovuto riprendere il dialogo con i M5S. Non è credibile che in una situazione così grave non lo abbia fatto per i motivi addotti: perché mai l’essersi allontanati dall’aula nel voto su un emendamento pirata voluto dal Pd dovrebbe precludere un’alleanza elettorale come quella con SI? È dunque inevitabile il sospetto che quel che non si può perdonare a Conte, in Italia e fuori dall’Italia, sia l’aver evocato la possibilità di non inviare altre armi all’Ucraina. Se così fosse la responsabilità che Letta si sta assumendo risulterebbe ancora più pesante”, conclude la capogruppo di LeU.

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ENERGIA – DE PETRIS (LeU): “È SBAGLIATO E PERICOLOSO TORNARE AL CARBONE PER IL TAGLIO DEL GAS RUSSO”

“L’idea di tornare al carbone in seguito al taglio delle forniture di gas russo è sbagliata e pericolosissima. Contraddice la strategia che ci siamo dati come Unione europea, con l’obiettivo di accelerare la riconversione ecologica. Non possiamo continuare a procedere come il gambero: un passo avanti e subito dopo due indietro”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De petris.

“La crisi energetica, iniziata prima dell’invasione russa dell’Ucraina e peggiorata ora con guerra e sanzioni, ci dà una lezione chiara: bisogna smettere di puntare sui fossili e sul gas e correre molto più di quanto non abbiamo fatto sinora sulla strada del passaggio alle rinnovabili. Se lo avessimo fatto per tempo, ora non ci troveremmo in questa situazione. Bisogna solo vedere se la lezione verrà ascoltata o se ancora una volta si farà finta di non sentire”, conclude la presidente De Petris.

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ENERGIA – DE PETRIS (LeU): “CONSIDERARE GAS E NUCLEARE FONTI VERDI, SAREBBE UNA SCELTA SUICIDA”

“Considerare gas e nucleare fonti verdi, come propone la Commissione europea, sarebbe una scelta assolutamente sbagliata e suicida. Tutto quel che sta succedendo oggi, dalle conseguenze già devastanti del riscaldamento globale agli enormi problemi creati dalla dipendenza dal gas russo, dice chiaramente che la strada giusta è opposta”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Bisogna accelerare al massimo il passaggio alle rinnovabili, non fare passi indietro tornando ai fossili e al nucleare. È  evidente infatti che un simile arretramento spingerebbe a rallentare ulteriormente la riconversione energetica. Una scelta del genere sarebbe ancora più assurda oggi, con la guerra in Ucraina. Daremmo a Putin un’arma in più per tenere sotto scacco i Paesi della Ue e finanzieremmo ulteriormente proprio la sua guerra contro l’Ucraina”, conclude la presidente De Petris.

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UCRAINA – DE PETRIS (LeU): “IL DIBATTITO PARLAMENTARE NON È UN RITO. SERVE UN COINVOLGIMENTO MOLTO PIU’ FORTE”

“Nella situazione nella quale ci troviamo oggi, con diverse crisi concomitanti, il compito della politica e del Parlamento è dire chiaramente quali strumenti mettiamo in campo per affrontare questi problemi: guerra, crisi energetica, crisi idrica. La discussione in Parlamento non può essere solo un rito. Sono necessari un coinvolgimento e una assunzione di responsabilità del Parlamento molto più forti, che rappresentano un aiuto e un sostegno all’azione di governo”, afferma nella sua dichiarazione di voto la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Il primo punto della risoluzione di maggioranza indica una strada molto chiara: non ci possiamo rassegnare all’idea che andremo verso una sorta di guerra permanente. Dobbiamo mettere in campo tutte le iniziative negoziali e multilaterali per arrivare al cessate il fuoco. È interesse comune di tutti tornare a un percorso di dialogo. Per fronteggiare la crisi energetica il Price Cap è un obiettivo per noi cruciale. Se non riusciamo a farlo passare in Europa dobbiamo pensare a una strada in proprio, come già fanno altri Paesi europei. Ma deve essere ben chiaro che la crisi energetica non può farci rimettere in discussione obiettivi vitali come la riduzione delle emissioni e il passaggio alle rinnovabili. Questa crisi può essere invece l’opportunità per cominciare a correre”, conclude la capogruppo di LeU.

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INFLAZIONE – DE PETRIS (LeU): “TROVARE SUBITO GLI STRUMENTI PER FRONTEGGIARE UNA CRISI CHE È GIA’ GRAVE E DOPO L’ESTATE POTREBBE ESPLODERE”

“Sono sempre più numerose le categorie che versano in una situazione gravissima. Interi settori, come quello della pesca, sono già stati messi in ginocchio dal rincaro dei prezzi dell’energia e delle materie prima. Moltissime famiglie non sono in grado di sostenere l’inflazione e l’impennata delle bollette. Siamo sull’orlo di una crisi sociale che minaccia di esplodere dopo l’estate, a maggior ragione se la guerra in Ucraina proseguirà. A questa crisi annunciata, in molte aree anzi in fase già avanzata, bisogna prepararsi subito a rispondere difendendo il potere d’acquisto, mettendo al riparo le fasce più povere della popolazione, sostenendo le aziende in difficoltà e aiutandole a restare competitive”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Bisogna insistere con massima forza perché la Ue vari un piano di sostegno, sul modello del Next Generation Eu, per i Paesi più colpiti da crisi e sanzioni. Bisogna anche, allo stesso tempo, studiare strategie che permettano comunque all’Italia di reggere l’urto della crisi. La situazione non è diversa da quella della crisi Covid. Anche in questo caso la bussola del governo deve essere la stessa: nessuno deve essere lasciato solo”.

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UCRAINA – DE PETRIS (LeU): “DRAGHI DEVE RIFERIRE IN PARLAMENTO SUL RUOLO DELL’ITALIA E DELL’EUROPA NELLA CRISI E SUGLI OBIETTIVI FINALI”

“La decisione di apporre il segreto di Stato sulle armi che stiamo fornendo all’Ucraina non esime il presidente del Consiglio dal dovere di presentarsi in Parlamento e spiegare con quali finalità forniamo quelle armi. Quel che due mesi fa era chiaro non lo è più oggi, o almeno non sempre. Non si capisce se l’obiettivo di alcuni nostri alleati sia difendere l’indipendenza dell’Ucraina o proseguire la guerra fino a una schiacciante vittoria militare e politica: una strategia che renderebbe molto elevato il rischio di allargamento del conflitto”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Non è pensabile che una crisi di questa portata, che comporta rischi e prezzi alti per i cittadini, venga gestita senza tenere il Parlamento puntualmente informato e senza concordare ogni passaggio con i rappresentanti del popolo. Mi auguro pertanto che Draghi venga il prima possibile in Parlamento per riferire sullo stato delle in iniziative diplomatiche, che sembrano essere scomparse per dar voce solo alle armi, e su obiettivi e ruolo dell’Italia e dell’Europa in questa gravissima situazione”, conclude la presidente De Petris.

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UCRAINA – DE PETRIS (LeU): “IL GOVERNO DEVE INFORMARE IL PARLAMENTO SULL’INVIO DI ARMI E SULLE INIZIATIVE DIPLOMATICHE PER LA TRATTATIVA”

“È necessario e urgente che il Parlamento sia messo al corrente di quali armi l’Italia sta fornendo all’Ucraina e che il governo riferisca su quali iniziative diplomatiche il nostro Paese intende sostenere o sta sostenendo  per cercare una soluzione negoziale del conflitto in Ucraina”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Le Camere non ricevono informazioni sul ruolo che l’Italia sta svolgendo in questa guerra e sulle armi che spedisce o si prepara a spedire in Ucraina dai primi giorni dell’invasione. Ciò è tanto più grave in quanto la situazione si è da allora sensibilmente modificata e non sono più altrettanto chiari gli obiettivi reali degli aiuti militari. Abbiamo tutti sempre detto che gli aiuti militari e le sanzioni devono avere per unico scopo il costringere la Russia ad accettare la trattativa. Ma di trattativa oggi non si parla più. È invece evidente che sta proprio all’Europa adoperarsi non solo per un negoziato che porti il prima possibile al cessate il fuoco ma anche per l’organizzazione di una conferenza internazionale sul modello di quella di Helsinki, con l’obiettivo di disegnare equilibri e assetti stabili nel Continente. Il ruolo dell’Italia e dell’Europa non può limitarsi a fornire armi sempre più potenti all’Ucraina senza costruire contestualmente un percorso che possa portare alla pace”.

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GUERRA UCRAINA – RUOTOLO (GRUPPO MISTO): “LAVORARE PER UN CESSATE IL FUOCO. L’ITALIA LAVORI PER IL PROCESSO DI PACE”

“È il caso che l’Europa e l’Italia prendano le distanze dal governo britannico il cui ministro della difesa ritiene del tutto legittimo che “l’Ucraina effettui attacchi all’interno della Russia per interrompere le linee di rifornimento”. È giunto il momento della de escalation militare e di lavorare per un cessate il fuoco. L’Italia sostenga qualsiasi sforzo per avviare il processo di pace a cominciare dall’Onu”. Lo dichiara in una nota il senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto.

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25 APRILE – DE PETRIS (LeU): “LA RESISTENZA HA COMBATTUTO PER UN MONDO DI PACE. NON DOBBIAMO ARRENDERCI AL RITORNO DELLA GUERRA”

“Oggi ricordiamo e festeggiamo la riconquista della libertà e della democrazia nel nostro Paese, la Liberazione dall’invasore e dalla dittatura. Ma il significato della Resistenza va al di là di questo: il mondo per cui i partigiani hanno combattuto e spesso hanno sacrificato la vita è un mondo dove tensioni e conflitti si possano affrontare e risolvere senza ricorrere alle armi e alla guerra, un mondo di pace”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.
“Oggi questo traguardo, che nel nostro continente sembrava essere stato raggiunto, pare tornato lontanissimo dopo l’invasione dell’Ucraina a opera di Putin. Ma non dobbiamo arrenderci. Dobbiamo al contrario fare il possibile perché le ragioni della pace, della diplomazia e del dialogo tornino ad affermarsi. Non c’è altro modo per onorare davvero la Resistenza e raccoglierne l’eredità”, conclude la presidente De Petris.

 

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