“Quella di Taranto è una sentenza di importanza storica. Vengono infatti chiarite e sanzionate le responsabilità dei Riva e dei dirigenti dell’Ilva, cioè di chi in nome del profitto non ha esitato ad avvelenare un’intera città e a provocare un disastro ambientale che è costato la vita o la salute ai lavoratori e ai cittadini. Questo verdetto assume in tutta evidenza un valore generale: il rispetto dell’ambiente e della vita devono prevalere d’ora in poi sugli interessi privati e sulla logica del profitto. Il sequestro dell’area a caldo ordinato dalla Corte è un’indicazione precisa anche sul futuro dell’acciaieria. Non si può tollerare che l’Ilva continui ad avvelenare e uccidere. La riconversione green deve essere radicale e immediata”, dichiara la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.
“Ci dispiace molto, invece, per l’ex presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, della cui innocenza restiamo certi. Siamo convinti che l’assenza di responsabilità e la piena innocenza di Vendola verranno riconosciute nel processo d’appello”, conclude la presidente De Petris.