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TIM – DE PETRIS (LeU): “40MILA POSTI DI LAVORO A RISCHIO SE CAMBIA IL PIANO INDUSTRIALE”

“Dopo la lettera firmata da 11 componenti del cda Tim che suona come preannuncio di sfiducia nei confronti dell’ad Gubitosi e il downgrade del debito Tim da parte di Standard&Poor, si prospetta una situazione molto allarmante per quanto riguarda sia la tenuta dell’azienda, sia quella dell’occupazione. L’abbandono dell’attuale Piano industriale metterebbe infatti a rischio 40mila posti di lavoro”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Un nuovo Piano industriale che prevedesse lo spezzettamento della rete renderebbe ancora più grave e forse irreversibile il ritardo digitale della principale azienda italiana nel settore e metterebbe in pericolo decine di migliaia di posti di lavoro. Ci aspettiamo quindi che prima del prossimo cda convocato per venerdì 26 dicembre il governo si faccia sentire con una parola chiara e rassicurante per la sorte di un’azienda strategica per il Paese e per i suoi lavoratori”, conclude la presidente De Petris.

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SCUOLA – DE PETRIS (LeU): “PIU’ RISORSE ED ESAME DI MATURITA’ CON PROVE SCRITTE”

“La pandemia poteva essere per la politica l’occasione di cambiare rotta sulla scuola. Invece non si sono superate le classi pollaio e nella legge di Bilancio sono stati stanziati fondi insufficienti. In questi due anni la scuola ha funzionato grazie all’impegno e al senso di responsabilità del personale scolastico, che si è fatto carico di garantire la continuità dell’attività scolastica (in presenza come a distanza) anche in assenza dei necessari supporti e degli interventi indispensabili per garantire la sicurezza e la funzionalità del lavoro svolto”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Gli stipendi dei docenti e del personale ATA sono ancora troppo lontani da quelli dei rispettivi colleghi europei ed è necessario rafforzare gli organici al fine di ridurre il numero di alunni per classe, questo deve essere un obiettivo da perseguire presto. Oltre a maggiori risorse, alla proroga del personale COVID ATA, alla modifica di alcune norme previste come quella sull’insegnamento dell’educazione motoria nella primaria, la scuola ha bisogno di più rispetto e più ascolto. Si vocifera inoltre di un altro esame di maturità senza prove scritte, sospese negli ultimi due anni a causa della pandemia. È un’ipotesi che lascia molto perplessi, perché non si tratta soltanto di una verifica finale ma di coltivare e mantenere nei ragazzi la capacità di argomentare e di scrivere intorno a un pensiero”, conclude la presidente De Petris.

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DL CAPIENZE – DE PETRIS (LeU): “IMPOSSIBILE CONTINUARE CON SOLO UNA PARTE DELLA MAGGIORANZA RESPONSABILE. BISOGNA DECIDERE COME SI VA AVANTI”

“Non è più accettabile che una parte della maggioranza si faccia puntualmente carico del sostegno al governo per senso di responsabilità, a volte pur non condividendo una specifica norma, mentre altri votano emendamenti nonostante il parere negativo del governo, come è successo questa mattina al Senato”, dice la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris nella sua dichiarazione di voto sul dl Capienza.

“Quello che si pone è un problema politico e riguarda il come si sta in questa maggioranza. Abbiamo idee e valori diversi, lo sapevamo sin dall’inizio. Abbiamo dato vita a questa maggioranza per senso di responsabilità verso il Paese e queste erano le regole d’ingaggio. Altrimenti tanto vale dire che non c’è una maggioranza e ciascuno fa a modo proprio. Stiamo scherzando col fuoco. I contagi stanno riprendendo ma per una parte di questa maggioranza gli interessi del Paese evidentemente non contano. Non è una novità: sin dall’inizio della pandemia ci sono stati gli aperturisti a ogni costo e se oggi possiamo fare alcuni passi avanti, come avviene con questo decreto per i luoghi della cultura e dello sport, è grazie a chi ha sempre manutenuto una linea di cautela e attenzione. Ma quando si vede una parte della maggioranza festeggiare con l’opposizione perché il governo è andato sotto, diventa necessario capire qual è il principio di responsabilità nei confronti del Paese e fare il punto su come si deve stare in questa maggioranza. Noi non siamo disponibili ad andare avanti in questo modo”, conclude la presidente De Petris.

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RAI – DE PETRIS (LEU): “NOMINE DECISE ANCORA UNA VOLTA COL METODO DELLA SPARTIZIONE POLITICA”

“Le nomine in Rai, al di là delle specifiche doti professionali dei direttori indicati, sono state decise sulla base del solito metodo, quello della spartizione. Le nomine sono state oltretutto calibrate sulla base di precisi indirizzi politici”.
Dichiara la capogruppo di LeU al Senato e membro della Commissione di Vigilanza Rai, la senatrice Loredana De Petris.
“L’amministratore delegato Fuortes si era impegnato a privilegiare solo l’interesse del Servizio Pubblico, degli utenti e della modernizzazione della Rai, si è poi mosso in direzione opposta perdendo così per l’ennesima volta un’occasione preziosa per farla finita col metodo della spartizione politica a Viale Mazzini”.

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AMBIENTE – DE PETRIS (LeU): “NONOSTANTE ALCUNI RISULTATI, L’ACCORDO DELLA COP26 È UN DEBOLE E INSUFFICIENTE COMPROMESSO”

“A Glascow sono stati raggiunti un accordo deludente e un debole compromesso, ulteriormente alleggerito per quanto riguarda il carbone e il taglio dei sussidi ai fossili dall’impuntatura di India e Cina. Ancora una volta, inoltre, non c’è niente di concreto sui 100 mld all’anno per i Paesi poveri e vulnerabili promessi da ormai 12 anni”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris commentando l’accordo finale della Cop26.
“Certo non bisogna sottovalutare l’impegno a tenere il riscaldamento entro 1,5 gradi, che rappresenta indubbiamente un passo avanti rispetto al target di 2 gradi dell’accordo di Parigi . Né vanno trascurati il fatto che per la prima volta si parli di tagli dei sussidi ai fossili e l’aggiornamento nel 2022 degli impegni degli Stati sulla decarbonizzazione. Ma la riduzione delle emissioni indicata è solo del 45% entro il 2030, dunque ben al di sotto del necessario per raggiungere il Net Zero nel 2050 . Sono stati inoltre chiusi tre dossier dell’accordo di Parigi rimasti finora inattuati: quello sul mercato del carbonio, il reporting format con il quale gli Stati dovranno riferire sui loro progressi nella decarbonizzazione e le regole per attuare l’Accordo di Parigi. Nel complesso, i leader del mondo non sono stati all’altezza della grave crisi climatica e degli scenari drammatici che si prospettano . Ma da qui bisogna ora ripartire, concretizzando i vari accordi tra network di Stati che qui a Glasgow si sono realizzati e soprattutto implementando e moltiplicando gli sforzi contro il riscaldamento globale di ciascun Paese a cominciare dal nostro. Perché il tempo si sta esaurendo e il rischio è altissimo”, conclude la presidente De Petris.

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MANOVRA – DE PETRIS (LeU): “LA PRIORITA’ ASSOLUTA È TAGLIARE LE TASSE SUL LAVORO DIPENDENTE PER I REDDITI MEDIO-BASSI”

“La destinazione degli 8 mld stanziati dalla legge di bilancio per il taglio delle tasse è fondamentale non solo nell’immediato ma anche perché prefigura quale tipo di Paese si vuol costruire e quanto di concreto c’è nell’impegno a combattere le diseguaglianze sociali che a parole tutti condividono. La priorità assoluta è dunque tagliare le tasse sul lavoro dipendente per i redditi medio bassi”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Da decenni i lavoratori italiani subiscono una politica industriale miope, che ha sempre cercato di ovviare ai propri limiti risparmiando sui costi del lavoro. Abbiamo dunque salari tra i più bassi d’Europa. La crisi Covid ha impattato su una situazione che era già al limite e come se non bastasse si aggiunge ora l’inflazione, un’impennata già significativa dei prezzi dovuta sia alla crisi innescata dalla pandemia che al rialzo dei costi dell’energia. In questa situazione combattere le diseguaglianze vuol dire prima di tutto restituire potere d’acquisto ai lavoratori. A questo deve servire la riforma fiscale, se vogliamo davvero affrontare una diseguaglianza sociale che ha raggiunto livelli intollerabili”.

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AMBIENTE – DE PETRIS (LeU): “DOCUMENTO FINALE DELLA COP26 NON È QUEL CHE SERVE PER SALVARE IL PIANETA. STA ALL’EUROPA INDICARE LA STRADA, ACCELERANDO LA RICONVERSIONE”

“Il documento finale votato dalla Cop26 di Glascow non è quello di cui c’è urgente bisogno oggi per salvare il pianeta. L’assenza di impegni vincolanti su tutti i fronti riduceva già le bozze precedenti a un elenco di buone intenzioni. La modifica arrivata in extremis, imposta dall’India e dalla Cina, vanifica in buona parte persino quelle buone intenzioni, fissando l’obiettivo non più nella graduale eliminazione ma nella graduale riduzione dell’uso del carbone. Questo non può certo bastare per affrontare i cambiamenti climatici che minacciano la sopravvivenza stessa del pianeta”, dichiara la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Non dobbiamo per questo perderci d’animo. Al contrario l’Europa deve moltiplicare gli sforzi, accelerare la marcia della riconversione ecologica, puntare tutto sul passaggio rapido alle rinnovabili. I risultati deludenti della Cop26 ci assegnano una enorme responsabilità nei confronti del pianeta e della prossime generazioni. Quella di indicare la strada, con l’esempio concreto, sino a essere guida e punto di riferimento per tutti i Paesi e tutti i governi. Questa oggi è la sfida che aspetta l’Europa e l’Italia”, conclude la presidente De Petris.

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AMBIENTE – DE PETRIS (LeU): “LA NUOVA BOZZA CONCLUSIVA DELLA COP26 REGISTRA DEI PASSI INDIETRO. SENZA CORREZIONI SARA’ UN’OCCASIONE PERSA”

“La nuova bozza del documento conclusivo della Cop26 registra sensibili passi indietro rispetto alla prima bozza, che era già deludente e insufficiente per contrastare la crisi climatica. È stato cancellato il termine del 2023 per attivare i fondi di sostegno di 100 mld l’anno per i Paesi più deboli, sostituito da una blanda ‘sollecitazione’. L’eliminazione dell’energia a carbone è stata corredata con l’aggiunta di una ‘energia a carbone non abbattuta’ che depotenzia di molto l’obiettivo. La richiesta di eliminazione dei sussidi ai fossili rimane ma solo se ‘inefficienti’. Questo solo per citare le più clamorose tra le modifiche apportate alla debole prima bozza”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“È evidente che la resistenza strenua della lobby dei fossili e dei governi decisi a rallentare la riconversione ecologica sta ottenendo un notevole successo. È altrettanto evidente che in questo modo sarà impossibile contrastare davvero il cambiamento climatico e l’occasione, se le cose non cambieranno nelle prossime ore, sarà ancora una volta persa. La situazione è drammatica, non si dovrebbe perdere neppure un attimo per agire concretamente, ma sembra che, al di là delle dichiarazioni ufficiali, i governi non se ne rendano conto”, conclude la presidente De Petris.

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AMBIENTE – DE PETRIS (LeU): “I DATI ISPRA REGISTRANO UNA SITUAZIONE GRAVE. SERVE UNA SPINTA PODEROSA A PARTIRE DALLA RICONVERSIONE NELLE CITTA'”

“I dati diffusi ieri dall’ISPRA dicono chiaramente che la situazione in Italia è grave. L’aumento della temperatura di 1,54 gradi rispetto a quella registrata tra il 1961 e il 1990 ci pone già fuori dalla traiettoria delineata a Parigi. È necessaria una spinta poderosa. Sono urgenti scelte forti e radicali”, dichiara la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris nel corso dell’incontro tra cittadini, parlamentari ed esperti “Da Glascow alle città”. L’esito della Cop26 di Glascow minaccia di essere molto deludente. L’accordo annunciato da Cina e Usa è una buona notizia sul piano geopolitico ma per il resto rimane per ora una buona intenzione. Il testo dell’accordo finale sarà scritto stanotte ma la bozza che circola sembra dire che la lobby dei fossili e alcuni governi come Russia, Cina, India e Arabia saudita stanno riuscendo a impedire che dalla Cop26 esca un vero e vincolante piano di contrasto alla crisi climatica. Per ribaltare questo quadro dobbiamo partire dalle città. Nelle città vive la grande maggioranza della popolazione mondiale ed è dunque determinante la scommessa sulla loro riconversione ecologica. Si tratta anche una grande occasione per modernizzare le nostre città sul fronte delle fonti energetiche, del consumo di suolo e dei trasporti. Per questo è però necessario che ci siano dei piani precisi e vincolanti, dei quali ogni città deve farsi carico. Altrimenti non riusciremo a rispettare gli accordi di Parigi e il contenimento della temperatura a 1,5 gradi per il 2050 ma rischiamo anzi di arrivare oltre i 2 gradi”, conclude la presidente De Petris.

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AMBIENTE – DE PETRIS (LeU): “LA PROPOSTA DEL RITORNO AL NUCLEARE DI SALVINI È UNA BOUTADE DA ‘SCHERZI A PARTE’ “

“La proposta di Salvini di inserire il ritorno al nucleare nella manovra è una boutade da ‘Scherzi a parte’. Non solo c’è un referendum che lo proibisce ma si tratterebbe di un disastro su tutti i fronti fortunatamente del tutto escluso. Salvini, come sempre, fa solo propaganda. Ma quando si discute del futuro dell’economia e dell’ambiente in questo Paese bisognerebbe essere più seri”, commenta la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

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