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CLIMA – DE PETRIS (LeU): “DALLA COP26 DEVONO ARRIVARE IMPEGNI VINCOLANTI O GLI OBIETTIVI DEL G20 NON SARANNO RAGGIUNTI”

“La Cop26 dell’Onu sul clima riunita a Glascow è un’occasione di portata storica che deve essere colta a ogni costo. È possibile uscire finalmente dalla dimensione delle dichiarazioni e delle promesse per passare ai fatti concreti, gli unici che possano frenare un disastro altrimenti irreversibili. Sono presenti tutti i Paesi, la sede è la più adeguata ad assumere decisioni vincolanti e tassative senza le quali sarà impossibile fermare un disastro irreversibile”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“L’impegno del G20 ad abbassare la temperatura sino a 1,5°C entro metà secolo non potrà essere realizzato senza questi impegni precisi e vincolanti ed è su questo piano che si deve muovere risolutamente la Cop26. È ora di dar seguito all’allarme che tutti lanciano senza poi muoversi di conseguenza. Ma non c’è più tempo ed è il momento di agire”, conclude la presidente De Petris.

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G20 – DE PETRIS (LeU): “SUL CLIMA RISULTATI DELUDENTI. SERVONO IMPEGNI VINCOLANTI SULLA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI”

 

“Per fermare i cambiamenti climatici non c’è più tempo. Non è più il momento degli impegni solenni ma non vincolanti e disattesi. Per questo l’esito del G20, condizionato dai veti di Cina, Russia, India, Indonesia, Australia e Arabia Saudita, è insufficiente e deludente. Dobbiamo sperare che sia la COP26 dell’Onu a muoversi invece con la necessaria drasticità”, dichiara la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Sulla carta l’impegno sul contenimento della temperatura a 1,5°C è positivo ma senza un impegno preciso sulla riduzione delle emissioni è anche irraggiungibile, salvo miracoli ultraterreni. Ed è significativo che sia sparita ogni allusione al 2050 come data entro la quale raggiungere questo traguardo. Anche la promessa di indirizzare 100 mld ogni anno ai Paesi più deboli, come sostegno perché riducano le emissioni, è giustissimo. Ma è lo stesso impegno già assunto e mai realizzato. La stessa logica, del resto, è applicata alla vaccinazione dei Paesi poveri. Parole che senza la sospensione dei brevetti sono rimaste e temo che rimarranno tali. Hanno ragione i giovani che manifestano a Roma e Glascow. È ora di passare ai fatti senza più perdere quel poco di tempo che ancora abbiamo per evitare esiti catastrofici”, conclude la presidente De Petris.

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AMBIENTE – DE PETRIS (LeU): “IL SINDACO SALA HA RAGIONE. SI DEVE METTERE FINE ALLA DIASPORA DEGLI ECOLOGISTI”

“Ha ragione il sindaco Sala: la sfida della transizione ecologica delle città dove vive la stragrande maggioranza delle persone in Italia e nel mondo è cruciale nella lotta ai cambiamenti climatici. Per questo motivo il PNRR doveva contenere più risorse per i progetti Green delle città”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.
“È altrettanto condivisibile il suo ragionamento sulla necessità di porre fine alla diaspora degli ecologisti e di dar vita tutti insieme a un soggetto politico forte che persegua caparbiamente , con passione e determinazione, una transizione verde e giusta. Sarebbe un contributo determinante a quella riorganizzazione di un campo largo del centrosinistra che deve fondarsi sui diritti, sull’innovazione, sulla transizione ecologica e sulla lotta a tutte le disuguaglianze. Certamente anche una legge elettorale proporzionale potrebbe indubbiamente essere molto utile a questo processo”, conclude la presidente De Petris.

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G20 – DE PETRIS (LeU): “PER IL CONTRASTO AI CAMBIAMENTI CLIMATICI NON C’È PIU’ TEMPO. A ROMA E ALLA COP26 DI GLASCOW VANNO ASSUNTE SCELTE DRASTICHE”

“La posizione dei Paesi del G20 oggi a Roma sarà determinante per le decisioni che assumerà domani a Glascow la COP26 dell’Onu sul clima. I Paesi del G20 sono responsabili, collettivamente, dell’emissione del 78% dei Gas Serra. È dunque loro la responsabilità di invertire la marcia e sta a loro guidare una transizione ecologica che deve essere accelerata. Non c’è più tempo. Le conseguenze devastanti dei cambiamenti climatici si fanno già pesantemente sentire, come dimostra quel che sta succedendo in questi giorni in Sicilia. Siamo di fronte a un’emergenza di massima gravità che coinvolge l’intero pianeta e deve essere affrontata con la stessa drasticità con la quale si è affrontata la pandemia”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Bisogna prima di tutto essere molto più drastici e tempestivi nella riconversione energetica, puntare tutto sulle rinnovabili e non solo a parole. È molto preoccupante che, nonostante le dichiarazioni ufficiali, moltissimi Paesi del G20 stiano scegliendo di usare i fondi contro la pandemia senza investire sulla riconversione energetica e anzi rallentando la transizione. Senza una svolta immediata sarà impossibile raggiungere l’obiettivo di 1,5°C fissato a Parigi mentre bisognerebbe al contrario porsi traguardi più celeri. È inoltre fondamentale che sia mantenuto subito l’impegno, sinora disatteso, di supportare con uno stanziamento di 100 mld di dollari l’anno, fino al 2025, i Paesi più deboli per sostenerli nel passaggio dai fossili alle altre fonti energetiche. La sfida dei cambiamenti climatici o la si vince in tutto il pianeta o la perderemo tutti”, conclude la presidente De Petris.

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MANOVRA – DE PETRIS (LeU): “LA TRANSIZIONE ECOLOGICA E L’EQUITA’ SOCIALE DEVONO ESSERE LA BUSSOLA DELLA CRESCITA”

“La legge di bilancio ha come stella polare la crescita, ma è fondamentale che i due aggettivi adoperati dal presidente del consiglio, “equa e sostenibile”, non siano solo orpelli. La transizione ecologica e la lotta contro le diseguaglianze sociali devono essere la bussola che guida ogni scelta, indirizza la crescita e orienta l’intera politica economica del governo”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“È positivo che il presidente del consiglio non abbia chiuso le porte a una riforma delle pensioni, lasciando intendere che la riforma Fornero del 2011 non è il compimento definitivo del sistema contributivo. Ora la cosa più importante è riaprire il dialogo con le parti sociali perché nessun intervento sul sistema pensionistico può essere scelto senza un confronto aperto e positivo con le forze sociali. Resta in sospeso la destinazione del fondo destinato agli interventi sul fisco. A nostro parere non ci possono essere dubbi sulla necessità di una misura che vada prima di tutto a vantaggio dei lavoratori. Nessuna crescita può basarsi sul tentativo di procedere sempre e solo a spese di chi lavora. In ogni caso molti dei capitoli della legge di bilancio sono ancora indefiniti. Starà dunque al Parlamento recuperare il suo ruolo centrale nella definizione concreta di quelle misure”.

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DDL ZAN – DE PETRIS (LeU): “LA DESTRA HA RAGGIUNTO IL RISULTATO A CUI MIRAVA SIN DALL’INIZIO: NON DIALOGARE MA ABBATTERE LA LEGGE”

“Il voto di oggi affossa una legge che mirava ad ampliare i diritti senza toglierne a nessuno. Una legge contro la discriminazione, l’intolleranza e l’odio che sin dall’inizio la destra ha voluto solo abbattere nascondendosi dietro una bugiarda disponibilità al dialogo che si è dimostrata oggi inesistente. Ma i numeri dicono chiaramente che questo risultato negativo è stato reso possibile solo dalle defezioni di alcuni che a parole hanno detto di voler discutere la legge in aula, come sarebbe stato non solo giusto ma anche doveroso fare, e nel voto hanno invece fatto la scelta opposta”, dichiara la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

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DDL ZAN – DE PETRIS (LeU): “SIN DALL’INIZIO IL VERO OBIETTIVO DELLA DESTRA È STATO SOLO IMPEDIRE CHE CI SIA UNA LEGGE DI CIVILTA’”

“La richiesta di non passaggio al voto degli articoli del ddl Zan, che in concreto significa affossare la legge, è la prova provata dell’assenza di qualsiasi vera volontà di dialogo da parte della destra. Tanto più che per molti articoli ci sarebbe comunque il voto segreto”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris spiegando il voto contrario alla richiesta di non passaggio al voto degli articoli.

“Del resto basta ricordare qual è stato realmente il cammino di questa legge al Senato. Arrivata due anni fa, nel novembre 2019, in commissione giustizia è stata bloccata da ogni sorta di pratiche ostruzionistiche, costringendoci a usare l’unico strumento a disposizione per trarre la legge fuori dal vicolo cieco: la richiesta, approvata, di portarla subito in aula. Tutto ciò dimostra chiaramente che sin dall’inizio l’obiettivo preciso è stato impedire che questo Paese abbia una legge di civiltà, che contrasti la la discriminazione e i crimini d’odio”, conclude la presidente De Petris.

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CLIMA – DE PETRIS (LeU): “L’ALLARME ONU DICE CHE NON C’È PIù UN MINUTO DA PERDERE. COP26 ASSUMA DECISIONI DRASTICHE E VINCOLANTI”

“L’allarme lanciato dall’Omm, Organizzazione metereologica mondiale, organo dell’Onu, conferma quello che ripetiamo inascoltati da anni. Le concentrazioni di gas che determinano l’effetto serra non solo non diminuiscono ma continuano ad aumentare. In queste condizioni non sarà possibile neppure raggiungere gli obiettivi definiti a Parigi sul contrasto ai mutamenti climatici. Quella che si profila è una tragedia i cui effetti devastanti saranno molto più gravi di quelli della pandemia e siamo ormai vicinissimi al punto di non ritorno, oltre il quale sarà impossibile fermare il cambiamento climatico”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Non possiamo perdere più neppure un minuto. La Cop26 che si riunirà a Glascow tra pochi giorni deve assumere decisioni drastiche e vincolanti. Non è più tempo di parole e promesse. Gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici sono già all’opera e lo vediamo ogni giorno anche in Italia. Questo è il tempo dell’azione: o il mondo si muove subito e con determinazione oppure la stessa sorte della vita sul pianeta sarà a rischio”, conclude la presidente De Petris.

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