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LIBIA – LA MURA (GRUPPO MISTO): “L’ITALIA INTERROMPA LA COOPERAZIONE CON LA GUARDIA COSTIERA LIBICA”

“Non vedo come l’Italia possa concretamente affrontare le violazioni dei diritti umani in Libia, così come ha assicurato il Ministro Di Maio, se continua a sostenere la guardia costiera libica, le cui azioni sul fronte della gestione dei flussi sono un rischio per la tutela dei diritti delle persone migranti”. Così scrive in nota la senatrice del gruppo Misto, Virginia La Mura, che sull’argomento ha sottoscritto una mozione depositata a Palazzo Madama dalla collega Elena Fattori. “Da quando l’Italia ha firmato l’accordo di collaborazione con la Libia, il quadro che ci è stato restituito dai numerosi reportage giornalistici e soprattutto dai rapporti delle organizzazioni e agenzie internazionali per i diritti umani è sempre stato caratterizzato da un crescente allarme. È fondamentale che si interrompa qualsiasi tipo di assistenza e finanziamento verso la guardia costiera del Paese nordafricano”, aggiunge la senatrice. “Con l’atto che ho firmato e che rilancio dopo aver ascoltato le dure ma vere parole di Papa Francesco, chiediamo inoltre che il Governo appoggi l’eventuale istituzione di una Commissione d’inchiesta parlamentare per indagare sulle conseguenze della cooperazione con la Libia in materia di controllo delle migrazioni. Invece di aumentare i fondi per la guardia libica, perché l’esecutivo non riflette sulla possibilità di adottare un piano per l’evacuazione dei rifugiati attraverso i canali umanitari? Del resto le evidenze su suo operato sono tante e tali, che ormai è diventata pura retorica l’affermare – senza far seguire alcuna iniziativa – che la lotta alla non osservanza dei diritti umani in Libia rimane al centro dell’azione italiana”, conclude La Mura.

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MISSIONI – DIECI SENATORI VOTANO CONTRO IL RIFINANZIAMENTO ALLA GUARDIA COSTIERA LIBICA

“Abbiamo votato, con altri colleghi senatori, contro il rifinanziamento della missione bilaterale di assistenza alla Guardia costiera libica. Sono infatti provate al di là di ogni possibile dubbio le sistematiche violazioni dei diritti umani a cui sono sottoposti migranti e rifugiati in Libia.

Nei centri di detenzione gestiti dalle autorità libiche le persone subiscono violenze inaudite: vengono torturate, violentate, uccise o vendute come schiave.

Le collusioni, e spesso la sovrapposizione, tra la Guardia Costiera libica e le organizzazioni criminali che gestiscono il traffico di esseri umani sono state oggetto di diverse indagini anche della magistratura italiana.

Le operazioni della Guardia costiera libica, finanziata dal robusto e crescente contributo economico dell’Italia, non possono essere considerate salvataggi. Si tratta invece azioni di intercettazione spesso violenta che si svolgono senza che vengano rispettati i requisiti fondamentali previsti dalle condizioni internazionali.

Continuare a sostenere direttamente e indirettamente la deportazione di uomini donne e bambini nei centri di detenzione in Libia facendo finta che questa realtà non esista configura nei fatti una violazione delle Convenzioni internazionali a tutela dei diritti umani.

Non è sufficiente spostare la catena di comando: che sia l’Europa o l’Italia a mantenere in vita questo sistema di respingimento resta una drammatica violazione del diritto internazionale che mina alle fondamenta la nostra civiltà giuridica.

Aiuti e supporti devono quindi essere sospesi sino a che non verranno ripristinate condizioni minime di sicurezza per i rifugiati e non saranno date garanzie credibili sul rispetto dei diritti umani”.

Loredana De Petris, Francesco Verducci, Emma Bonino, Piero Grasso, Vasco Errani, Francesco Laforgia, Vincenzo D’Arienzo, Maurizio Buccarella, Tommaso Nannicini, Sandro Ruotolo.

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LIBIA – DE PETRIS (LeU): “BASTA FINANZIAMENTI A CHI VIOLA CONTINUAMENTE I DIRITTI UMANI. NON È COSì CHE SI AIUTA LA STABILIZZAZIONE DEMOCRATICA”

“Non è possibile continuare a finanziare dei veri e propri delinquenti, perché di questo si tratta. Non possiamo continuare a dare soldi e mezzi alla Guardia costiera libica chiudendo gli occhi su quello che succede nei lager della Libia e sugli intrecci strettissimi tra Guardia costiera e trafficanti di vite umane”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris nel corso della presentazione della lettera inviata dal Tavolo Asilo e Immigrazione al presidente del consiglio Draghi per chiedere di cancellare gli accordi con la Libia e fermare la strage nel Mediterraneo.

“Se vogliamo davvero aiutare l’affermazione della democrazia e della stabilità in Libia dobbiamo invertire la rotta: non sarà certo aiutando e finanziando chi viola continuamente i diritti umani che daremo un aiuto alla democrazia in quel Paese. Per questo mi auguro che siano moltissimi i parlamentari che firmeranno la Risoluzione che stiamo preparando in vista del dibattito sul rifinanziamento delle missioni italiane all’estero”.

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MIGRANTI – RUOTOLO (GRUPPO MISTO): “PRESIDENTE DRAGHI, EVITIAMO UN’ALTRA STRAGE”

“Al Presidente del Consiglio Mario Draghi – La prego evitiamo un’altra strage. Bisogna soccorrere i 100 naufraghi in balia delle onde e con il terrore di essere deportati di nuovo in Libia da dove scappano. Non c’è tempo da perdere. I migranti rischiano la vita -”. È l’appello del senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto al Presidente del Consiglio in relazione al barcone in legno partito ieri da Zuara con 95 persone a bordo tra cui numerosi bambini e da molte ore in balia delle onde e
il serio rischio di affondare.

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DRAGHI – DE PETRIS (LeU): “È GIUSTO E IMPORTANTE GARANTIRE LA VACCINAZIONE PRIORITARIA AGLI ANZIANI E ALLE PERSONE FRAGILI. RIBADITA DAL PREMIER LA PIENA FIDUCIA NEL MINISTRO SPERANZA”

“È giusto e importante che il presidente del consiglio abbia non solo ribadito la necessità imprescindibile di vaccinare prima di tutto le fasce di età più a rischio e le persone più fragili ma anche annunciato un provvedimento in questo senso del commissario Figliuolo nei prossimi giorni. Solo con una vaccinazione celere e mirata potremo iniziare a riaprire il prima possibile, come ci auguriamo tutti. È la linea seguita sempre dal ministro della Salute Speranza. Draghi ha ribadito la sua piena fiducia in quella linea e nel ministro. Speriamo che con ciò si metta fine alla vergognosa e strumentale campagna messa in atto contro Speranza in questi giorni soprattutto dalla Lega”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Il presidente Draghi ha fatto capire che il prossimo scostamento di bilancio sarà di notevole portata e anche questa è una scelta necessaria. La sofferenza di molte categorie e molti cittadini è reale e giustificata. Il governo deve intervenire con ogni mezzo per sostenere chi ne ha oggi più che mai bisogno. Noi, comunque, ci impegneremo già con gli emendamenti al dl Sostegni per prolungare sino a ottobre il blocco dei licenziamenti per tutti. È infine positivo che il presidente Draghi abbia chiarito la nostra posizione nei confronti dei centri di detenzione in Libia, specificando che l’impegno del governo italiano mira alla loro chiusura”, conclude la presidente De Petris.

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MIGRANTI – DE PETRIS (LEU): “GRAVE E SBAGLIATO RINGRAZIARE LA LIBIA CHE VIOLA I DIRITTI UMANI”

“Dalla prima visita di Draghi in Libia, come premier italiano e europeo, sarebbero dovute arrivare parole chiare sulla sistematica violazione dei diritti umani nei campi di detenzione degli immigrati regolarmente violati in Libia, come regolarmente denunciate dall’Onu e invece sono arrivate le parole di ringraziamento per i cosiddetti salvataggi in mare della guardia costiera per riportarli nei campi delle violenze e torture e rivenderli ai trafficati. Tutto questo è grave e sbagliato”.

Lo ha dichiarato la capogruppo di Leu al Senato Loredana De Petris.

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LIBIA – DE PETRIS (LEU): “LA LIBERAZIONE DEI PESCATORI E’ UNA BELLISSIMA NOTIZIA”

“La liberazione dei 18 pescatori, che da oltre 100 giorni erano detenuti in Libia, è una bellissima notizia. Questo risultato è frutto dell’iniziativa del presidente del consiglio e del ministro degli Esteri, che si sono mossi con accortezza e discrezione, evitando di alzare i toni a uso propagandistico e preoccupandosi solo della liberazione dei pescatori. Questo è un momento di gioia per tutto il Paese, in un momento difficile, per il quale bisogna ringraziare il governo e i servizi di Intelligence che hanno reso possibile questo risultato”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

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LIBIA – RUOTOLO (GRUPPO MISTO): “IL GOVERNO CONTE CAMBI POLITICA”

“in Libia sono tre i migranti uccisi e quattro i feriti dalla Guardia Costiera libica che l’Italia ha, di recente, rifinanziato. La Libia non è un porto sicuro. In Libia c’è la tortura. Sull’immigrazione il governo Conte deve assolutamente cambiare politica. Restiamo umani.”. Lo scrive il senatore Sandro Ruotolo (Gruppo Misto) che votò ‘no’ al rifinanziamento della missione in Libia.

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LIBIA – DE PETRIS (LeU): “COSA CI VUOLE ANCORA PERCHE’ L’ITALIA SMETTA DI FINANZIARE I LAGER E LA GUARDIA COSTIERA LIBICA?”

“Cosa ci vuole ancora perché si capisca che la Libia tutto è tranne che un porto sicuro e che l’Italia non può continuare a finanziare una guardia costiera che uccide e tortura invece di salvare e proteggere?”, chiede la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“Oggi, dopo l’assassinio di altri due migranti, è evidente a tutti che abbiamo fatto bene a votare contro la conferma e l’aumento dei fondi italiani alla Libia e alla sua Guardia costiera. E’ il momento che tutti nella maggioranza e nel governo si decidano a guardare in faccia la realtà e a smettere di erogare fondi che servono a finanziare lager, omicidi e torture”, conclude la presidente De Petris.

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MISSIONI – DE PETRIS (LeU): “NON VOTEREMO IL SOSTEGNO ALLA GUARDIA COSTIERA LIBICA CHE VIOLA SISTEMATICAMENTE I DIRITTI UMANI”

“Molte delle missioni che saranno rifinanziate oggi sono giuste e del tutto condivisibili. In alcuni casi però è vero il contrario, e in particolare per quanto riguarda il sostegno e l’appoggio alla Guardia costiera libica. Quella è invece una macchia inaccettabile sul prestigio del nostro Paese”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“In Libia le violazioni dei diritti umani, le torture, gli stupri, le detenzioni illegali sono usate sistematicamente. Le condizioni di vita nei centri di detenzione sono tali da rendere del tutto adeguata la definizione di lager. La Guardia costiera libica, che l’Italia sosterrà non più con 6 ma con 10 milioni di euro, è spesso composta da trafficanti di esseri umani che fanno parte di organizzazioni tra le più feroci. La Libia è stata indicata da tutti, a partire dall’Onu e dalla Commissione europea, come Paese non sicuro: riportare in quel Paese migranti e rifugiati è una aperta violazione dei Trattati e delle Convenzioni internazionali. Per queste ragioni noi non possiamo votare questa missione e dunque abbiamo chiesto il voto per parti separate. In nessun caso potremmo infatti accettare di sostenere il sostegno italiano alle torture, agli stupri  e alle violazioni dei diritti umani in Libia. Dobbiamo dire forte e chiaro: Non in nostro nome!”

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