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RECOVERY PLAN – DE PETRIS (LeU): “IL FATTORE TEMPO E’ FONDAMENTALE. VA TROVATA UNA SOLUZIONE-PONTE PER FRONTEGGIARE L’EMERGENZA SOCIALE SUBITO”

 

Per fronteggiare la crisi innescata dal Coronavirus e per trasformarla, come è possibile fare, in una occasione storica per l’Italia e per l’Europa tutta, il fattore tempo è fondamentale. L’Italia ha fatto molto per spingere la Ue ad adottare politiche ben diverse da quelle del passato. Bisogna evitare a tutti i costi che la proposta della Commissione europea venga depotenziata ma il compito del governo è anche quello, altrettanto centrale, di adoperarsi, di qui alla prossima riunione del Consiglio europeo, per accorciare i tempi e far sì che il New Generation Eu venga definito prima dell’estate. Uno slittamento dei tempi acuirebbe la crisi e renderebbe più difficile mettere mano a quel Piano innovativo di investimenti, in particolare sulla Green Economy, e di riforme dal quale dipende il futuro del Paese nei prossimi decenni”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

Ci troviamo di fronte a una doppia emergenza. Una, quella del Recovery Plan, è strategica e si dispiegherà su tempi medio-lunghi. Ma l’altra, la necessità di mettere al riparo milioni di persone dagli effetti devastanti della crisi, deve scattare subito. Se in autunno ci saranno in Italia milioni di persone impoverite anche il miglior Recovery Plan servirà a poco. Per questo è fondamentale che venga trovata una soluzione-ponte per mettere l’Italia in grado di rispondere alle urgenze sociali dei prossimi mesi, senza dover attendere l’entrata in vigore del Piano New Generation Eu nel 2021”, conclude la presidente De Petris.

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REGENI – DE PETRIS (LeU): “SENZA VERITA’ E RISPETTO DEI DIRITTI UMANI LA VENDITA DELLE ARMI VA BLOCCATA”

“Siamo certi che l’Italia continui a chiedere con massima insistenza la verità sul caso Regeni e la punizione dei colpevoli, come ha ripetuto anche ieri di fronte alla commissione d’inchiesta il presidente Conte. Ma siccome queste richieste vengono puntualmente disattese è grave da ogni punto di vista che l’Italia continui a vendere armi a un regime come quello di al-Sisi. Non possiamo riempirci la bocca di parole altisonanti sulla difesa dei valori di civiltà e democrazia e poi dimenticarci quelle parole quando c’è di mezzo il vantaggio economico”, dichiara la senatrice di Leu Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“Non si tratta solo di una vicenda gravissima come la barbara uccisione di Giulio Regeni. In Egitto la violazione dei diritti umani è sistematica e continua. La legge 185 vieta di vendere armi ai Paesi che violano i diritti umani eppure l’Italia è oggi il primo Paese tra quelli che vendono armi al regime di al-Sisi. E’ ora di dire chiaramente a quel regime che la verità sull’uccisione di Giulio, la punizione dei colpevoli e il rispetto dei diritti umani non sono solo sommesse e inutili richieste ma condizioni per la prosecuzione degli accordi commerciali. A partire dalla vendita delle armi che deve essere bloccata subito”, conclude la presidente De Petris.

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DL ELEZIONI – DE PETRIS (LEU): “SI DEVE EVITARE CHE IL REFERENDUM PASSI IN SECONDO PIANO CON UNO SFORZO INFORMATIVO ECCEZIONALE”

“Votare a luglio, come avrebbero voluto alcuni presidenti di Regione di entrambi gli schieramenti, non era possibile per motivi precauzionali. L’epidemia non è finita, i rischi non sono scomparsi: aprire le urne in luglio sarebbe stata una enorme imprudenza”, sostiene la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“Per gli stessi motivi di precauzione è stato deciso di accorpare in un solo election day anche la data del referendum costituzionale. Ciò crea innegabilmente un problema: il rischio cioè che la prova referendaria sia messa in secondo piano dalle altre scadenze elettorali. Dobbiamo impedirlo e c’è un solo modo per farlo: fornire sul referendum un’informazione precisa e puntuale, molto più forte e più pervasiva del solito. Proprio in questa direzione, come maggioranza, ci stiamo già impegnando”, conclude la presidente De Petris.

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PONTE SULLO STRETTO – DE PETRIS (LeU): “OPERA INUTILE, COSTOSISSIMA, DEVASTANTE PER L’AMBIENTE, PREZIOSA SOLO PER LA MAFIA. ITALIA VIVA SI RASSEGNI: E’ UN CAPITOLO CHIUSO”

“Il senatore Faraone e Italia viva hanno il diritto di proporre quello che vogliono, anche un’opera folle, inutile, già rivelatasi costosissima anche solo in fase ipotetica, disastrosa per l’ambiente, preziosa solo per mafia e ‘ndrangheta, come il Ponte sullo Stretto.  Ma il senatore Faraone e Italia viva devono aver confuso questo governo con uno di quelli guidati da Silvio Berlusconi, il cui sogno era non a caso proprio il Ponte sullo Stretto”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto, dopo le dichiarazioni in aula del capogruppo di Iv Faraone a favore del Ponte.

“Conviene essere assolutamente chiari. Il Ponte sullo Stretto non è un’opzione rimasta aperta in attesa di decisione. Tutte le analisi europee e tutte le valutazioni di impatto ambientale lo hanno bocciato senza appello. Stiamo ancora pagando costi esorbitanti anche solo per averne parlato. Il tentativo di usare la crisi innescata dalla pandemia per riaprire un capitolo già chiuso non ha alcuna possibilità di successo e sarà bene che Italia viva se ne faccia rapidamente una ragione”, conclude la presidente De Petris.

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MIGRANTI – DE PETRIS (LEU): “I DECRETI SICUREZZA DEVONO ESSERE MODIFICATI PROFONDAMENTE, NON BASTA UN PO’ DI MAQUILLAGE”

 

“Non c’è più tempo da perdere: i Decreti Sicurezza devono essere modificati profondamente. Spero sia chiaro a tutti che non può trattarsi solo di un maquillage”.

Lo ha dichiarato la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto, che ha aggiunto:

“Le modifiche devono essere radicali, come radicali sono i danni che i decreti imposti da Salvini hanno prodotto e continuano a produrre. In particolare, è determinante che venga ripristinata la protezione umanitaria. Senza un intervento deciso centinaia di migliaia di persone resteranno in balia del lavoro nero e del caporalato e ad avvalersi della loro disperazione sarà solo la criminalità organizzata”.

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MERCATO ORTOFRUTTICOLO DI FONDI – RUOTOLO (GRUPPO MISTO): “ABBIAMO CHIESTO AL MINISTRO LAMORGESE DI ASSICURARE LA BONIFICA RADICALE DELLA FILIERA AGROALIMENTARE DA OGNI CONDIZIONAMENTO MAFIOSO E VALORIZZARE IL LAVORO DEGLI INQUIRENTI E DELLE FORZE DELL’ORDINE”

“Quali iniziative il ministro dell’Interno intende adottare per valorizzare il prezioso lavoro degli inquirenti e delle forze dell’ordine nel territorio di Fondi e assicurare la bonifica radicale della filiera agroalimentare da ogni condizionamento mafioso, affinché si assicuri legalità e trasparenza?” Lo chiede il senatore Sandro Ruotolo (Gruppo Misto) in una dettagliata interrogazione rivolta al Ministro dell’Interno Lamorgese e sottoscritta dalle senatrici Loredana De Petris e Paola Nugnes.  “Le infiltrazioni criminali nel territorio di Fondi (Latina) sono state oggetto negli anni di molteplici attenzioni da parte degli investigatori e delle forze dell’ordine a causa del radicamento che varie organizzazioni mafiose esercitano sul settore agroalimentare, uno dei comparti produttivi più importanti del Paese, al fine di monopolizzare i trasporti da e per il mercato ortofrutticolo (MOF) del comune dell’agro pontino. Il mercato ortofrutticolo di Fondi, tra i più importanti in Europa, movimenta oltre 1,1 miliardi di chili di ortaggi e frutta provenienti da oltre 4.000 imprese agricole, soddisfacendo il fabbisogno annuale negli approvvigionamenti alimentari di oltre 4 milioni di italiani. Già a partire dall’inchiesta condotta dalla DIA di Roma e dal Comando provinciale dei Carabinieri di Latina nel 2009 risulta l’influenza pervasiva nella gestione del mercato ortofrutticolo di Fondi esercitata dagli uomini della ‘ndrangheta calabrese appartenenti alla nota cosca Tripodo di Reggio Calabria, la cui mediazione per l’accesso al MOF era stata svelata dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria nel 2007. Altre operazioni dell’antimafia, ‘Sud pontino’, ‘Store’, ‘Gea’ e ‘La Paganese’ hanno evidenziato successivamente il controllo del trasporto ortofrutticolo attuato da un cartello di clan della camorra, della mafia e della ‘ndrangheta che imponevano, di fatto, regole e tariffe a vettori e produttori nel mercato di Fondi”. “Le indagini, in particolare, hanno fatto emergere un ruolo chiave nel condizionamento criminale da parte di Giuseppe D’Alterio per i suoi rapporti con la mafia calabrese e con i clan camorristici, in particolare quello dei Casalesi, utili per garantire che i mezzi di trasporto, oltre ai prodotti ortofrutticoli, potessero essere utilizzati anche per trasportare sostanze stupefacenti. Le ultime indagini hanno fatto emergere l’isolamento in cui ha lavorato l’amministratore giudiziario de ‘La Suprema Srl’, ex società di trasporto di D’Alterio, per mandare avanti l’azienda posta sotto sequestro, allo scopo di dare continuità al lavoro e alle commesse, prima di essere obbligato a metterla in liquidazione, mentre sarebbe stata agevolata la neonata società intestata alla moglie di D’Alterio. La criminalità riesce ad insinuarsi perfettamente nella filiera del cibo, dalla produzione al trasporto, dalla distribuzione alla vendita, assicurando il riciclaggio di patrimoni illeciti che provengono dal traffico di stupefacenti, assumendo il controllo del mercato attraverso intimidazioni, estorsione, impiego di denaro illecito, concorrenza con minaccia o violenza e reati commessi con l’aggravante del metodo mafioso, come risulta emblematicamente dalle vicende giudiziarie attorno al mercato ortofrutticolo di Fondi. Secondo il dossier sulle Agromafie di Eurispes il volume d’affari annuale delle mafie nel settore agroalimentare arriva a 24,5 miliardi di euro. Un quadro allarmante che ci ha spinti a chiedere al ministro Lamorgese un intervento affinché si assicuri una bonifica radicale della filiera agroalimentare da ogni condizionamento mafioso e si valorizzi il prezioso lavoro degli inquirenti e delle forze dell’ordine nel territorio di Fondi, garanzia di legalità e trasparenza”.

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UE – DE PETRIS (LEU): “E’ UN GRAVE ERRORE PENSARE DI TORNARE AL PRIMA, SI DEVE ACCELERARE LA RICONVERSIONE ECOLOGICA”

“Dalla Ue, anche grazie all’iniziativa italiana, stanno arrivando segnali forti e positivi sulla possibilità di dar vita a una vera Europa della solidarietà capace di superare gli errori del passato. Ma l’occasione enorme che la crisi rappresenta per l’Europa va molto oltre. Possiamo oggi accelerare drasticamente la riconversione ecologica e far sì che l’Europa sia la prima area del mondo a raggiungere la neutralità climatica, conquistando così una leadership che sarebbe anche economica e politica”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto ai margini del dibattito a palazzo Madama sull’informativa del presidente del Consiglio.

“La stessa cosa è vera anche per l’Italia. Chi pensa che si possa uscire dalla crisi semplicemente tornando al prima, senza modificare profondamente questo modello di sviluppo, commette un errore enorme ed è incredibile che alcuni esponenti dell’impresa mirino a questo. Magari con un sostegno economico pubblico ma per il resto senza cambiare niente. E’ di questo, di cosa debba essere il Recovery Plan in Italia e in Europa, che bisogna discutere ed è di questo che si discute in tutta Europa. Da noi invece si parla solo di Mes, cioè di uno strumento che già c’è, invece che di quelli che bisogna mettere in campo e di come usarli. E’ un dibattito sterile e inutile. Il Mes c’è. Se sarà necessario adoperarlo lo decideremo quando il quadro complessivo sarà stato definito”, conclude la senatrice di LeU.

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FASE 3 – DE PETRIS (LeU): “BENE IL PROLUNGAMENTO DELLA CASSA INTEGRAZIONE, MA ORA SI DEVE PROLUNGARE ANCHE IL BLOCCO LICENZIAMENTI”

Il prolungamento delle casse integrazione è un passo giusto e necessario che dimostra la volontà del governo e della maggioranza di non lasciare nessuno solo in balìa della crisi. Ora bisogna anche prolungare il blocco dei licenziamenti e stanziare i fondi per gli ammortizzatori sociali. Solo così potremo evitare in autunno una crisi sociale che altrimenti coinvolgerà buona parte della popolazione e inciderà negativamente su consumi e domanda, impedendo oltre tutto la ripresa”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

Non dobbiamo mai dimenticare però che queste misure, pur necessarie e urgentissime, sono una risposta immediata all’emergenza ma non una strategia di ripresa che deve invece essere messa in campo il prima possibile. La strada è segnata. E’ già chiaramente indicata nel programma sul quale si fondano questa maggioranza e questo governo: bisogna imboccare con determinazione, convinzione e rapidità la strada di una profonda riconversione ecologica e di un diverso modello di sviluppo. Green Economy e Green New Deal non sono slogan ma le chiavi per affrontare la crisi e superare i limiti che pesavano sull’Italia da ben prima che arrivasse la crisi innescata dalla pandemia”, conclude la presidente De Petris.

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CRISI – DE PETRIS (LeU): “TROPPE PERSONE SONO ANCORA SENZA CASSA INTEGRAZIONE, TROPPI OSTACOLI PER LE REGOLARIZZAZIONI E IL REDDITO DI EMERGENZA. BISOGNA INTERVENIRE SUBITO”

Centinaia di migliaia di persone sono ancora in attesa, da mesi, che arrivi la Cassa integrazione. Il numero di immigrati che hanno chiesto la regolarizzazione è minimo, a tutto vantaggio del lavoro nero, del caporalato e delle organizzazioni criminali. L’accesso al reddito di emergenza è reso difficilissimo anche per chi ne ha urgentissimo bisogno da una quantità di regole burocratiche inutilmente rigide. Tutto ciò vanifica in buona parte le misure che abbiamo deciso per non lasciare davvero nessuno solo e per dare sollievo alla parte di popolazione che più sta soffrendo gli effetti della crisi”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

E’ evidente che la prima urgenza è fare in modo che i sussidi stanziati dal governo arrivino a destinazione in tempi ragionevoli. Per questo è necessario modificare in sede di conversione alcune norme del dl Rilancio ma anche impegnarsi in uno sforzo strenuo per accelerare le pratiche subito. In caso contrario, nonostante lo sforzo immenso fatto dal governo con dl che valgono quanto tre manovre finanziarie, la sofferenza della popolazione non sarà alleviata e la sensazione che sia stato fatto troppo poco dilagherà”, conclude la presidente De Petris.

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GOVERNO – DE PETRIS (LeU): “IL GOVERNO RIPRENDA SUBITO IN MANO I DOSSIER URGENTI A PARTIRE DAGLI ORMAI INTOLLERABILI DL SICUREZZA”

La pandemia ha bloccato per mesi alcuni dossier in sé molto urgenti che il governo avrebbe altrimenti dovuto affrontare. La realtà però non si è fermata e i problemi di cui quei dossier trattano sono al contrario diventati sempre più gravi. Non passa giorno senza che dal Mediterraneo arrivino notizie di nuove tragedie e nuovi morti in mare. E’ ora che il governo riprenda in mano quei dossier e risolva quei problemi, a partire proprio dai dl Sicurezza di Salvini che non possono più essere tollerati e che devono essere profondamente cambiati, o meglio ancora abrogati, già nelle prossime settimane”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del Gruppo Misto.

Altra cosa è il Recovery Plan che il governo ha iniziato a preparare con gli Stati generali dell’Economia in corso a Roma. Si tratta naturalmente di un primo passo e nessuno pretende che dagli Stati generali si esca già con un progetto dettagliato. Ma alcune indicazioni concrete di fondo devono già emergere. Deve essere già chiaro che l’orizzonte verso il quale il governo si muove prevede il sostegno e l’innovazione dei settori la cui crisi è più profonda a partire dal turismo, un drastico cambio di indirizzo nel modello di sviluppo, senza il quale parlare di green new deal non avrebbe alcun significato reale, un contrasto serrato alle disuguaglianze sociali, perché altrimenti non ci sarà alcuna inclusione. Il presidente Conte ha promesso che non un euro dei fondi europei verrà sprecato. E’ fondamentale che sia così ma lo altrettanto che quei fondi vengono adoperati nella maniera giusta”.

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