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CONFERENZA STAMPA

“RISTORAZIONE ITALIANA ALL’ESTERO E
TUTELA DEL MADE IN ITALY AGROALIMENTARE”

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MARTEDÌ 29 DICEMBRE 2020, ORE 11
PALAZZO MADAMA, SALA NASSIRYA

RAFFAELE FANTETTI E MARIO BORGHESE

Apertura:
Senatore Raffaele Fantetti (Commissione Bilancio e Programmazione Economica)
Onorevole Mario Borghese (Commissione Affari Esteri e Comunitari)
Interventi:
Roberto Calugi (Direttore Generale FIPE)
Giovanni Cocco (Ospitalità Italiana)
Massimo Valoriani (Forni Valoriani)
Agostino Pesce (Segretario Camera Italiana Nizza)
Fabrizio Osti (Comprital)
Francesca Romana Barberini (Conduttrice Tv e Food Ambassador)
Alessandro Borghese (Chef – Il Lusso della Semplicità – Milano)
Giorgio Locatelli (Chef – Locanda Locatelli – Londra)
Riccardo Felicetti (Pastificio Felicetti)
Francesco Panella (Conduttore programma Tv Little Big Italy)
Cristina Brizzolari (Imprenditrice – Riso Buono)
Patrizia Pasqualetti (Gelati Gio’- San Francisco)
Gennaro Nasti (Pizzeria Bijou – Parigi)
Roberto Costa (Ristoratore – Londra)
Chiusura:
Senatore Raffaele Fantetti

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PANE – DE BONIS (GRUPPO MISTO): “BELLANOVA SPIEGHI LE RAGIONI DELL’INCREMENTO DEL PREZZO E TUTELI LA FILIERA CEREALICOLA E DEI CONSUMATORI”

“In un momento di crisi economica così difficile per tutti non si capisce per quale motivo il prezzo del pane continui ad aumentare in modo sistematico, mentre l’andamento dei prezzi del grano duro si mantiene quasi sempre basso, addirittura inferiore a quello dello scorso anno. Mi auguro che la Ministra Bellanova riesca a spiegare le ragioni di questo incremento e intervenga al fine di tutelare non solo l’intera filiera cerealicola ma anche i consumatori di un prodotto di consumo primario”.

Lo ha dichiarato il senatore del gruppo Misto Saverio De Bonis, segretario della IX Commissione Agricoltura del Senato, in un’interrogazione al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali in cui denuncia il recente aumento del prezzo del pane, anche a Matera,  di 50 centesimi al chilo.

“Dal grano al pane il prezzo aumenta di quasi 15 volte soprattutto per effetto delle speculazioni e delle importazioni selvagge di prodotto dall’estero. Secondo i dati dell’osservatorio prezzi c’è anche una forte variabilità di prezzi da una città all’altra, un’evidente dimostrazione che l’andamento del prezzo del pane dipende sempre più dai movimenti finanziari e dalle strategie speculative, favorite dalla mancanza di trasparenza. Ormai la situazione del grano italiano, stretto tra speculazioni di filiera ed importazioni fuori controllo e non più tollerabili, è “la punta dell’iceberg” delle difficoltà che deve affrontare l’agricoltura italiana. Il risultato è che gli agricoltori devono vendere ben 4 chili di grano per potersi pagare un caffè! E’ necessario e urgente garantire un giusto compenso agli agricoltori, senza pesare sui cittadini, realizzando al più presto la commissione unica nazionale per la trasparenza dei prezzi del grano duro e la valorizzazione dei primati del made in Italy, distinguendo il grano italiano da quello estero attraverso l’indicazione obbligatoria in etichetta. Solo così sarà assicurata la  sostenibilità della produzione in Italia e il riconoscimento di un prezzo di acquisto “equo”, basato sugli effettivi costi sostenuti”.

 

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FANGHI TOSSICI – DE BONIS (GRUPPO MISTO): “COSTA RIPRISTINI I LIMITI PRECAUZIONALI PER IL CONCENTRAMENTO NEI TERRENI”

 

“No alla legittimazione a sversare sostanze nocive nei terreni: il Ministro Costa ripristini  i limiti precauzionali di concentrazione dei fanghi di depurazione usati come concimi, così come previsto già dal DL 152/2006, che fissa una soglia di 50 mg/kg di sostanza secca”.

Lo chiede il senatore del gruppo Misto Saverio De Bonis, in un’interrogazione al Ministro dell’Ambiente, ricordando che “la legge 130/2018 ha alzato i limiti degli inquinanti dannosi per la salute tra cui PCB, Toluene, Selenio, Berillio, Arsenico e Cromo, in contrasto con il principio di precauzione di derivazione comunitaria; mentre la Regione Lombardia ha emanato un decreto che pone il divieto di spandimento dei fanghi provenienti da depurazione in agricoltura in numerosi comuni”.

Nell’interrogazione il senatore De Bonis chiede anche di  sapere “a che punto è la normativa di settore in materia di fanghi di depurazione, visto che il testo definitivo dell’art. 41 del Decreto Genova enuncia espressamente che i nuovi parametri si sarebbero applicati ‘nelle more di una revisione organica della normativa di settore’. Occorre cambiare subito rotta se si vuole difendere la salute dei consumatori e il made in Italy”.

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ANIMALI – DE PETRIS (LEU): “L’ALLEVAMENTO IN GABBIA E’ UNA PRATICA CRUDELE, PORVI FINE E’ DOVEROSO”

 

“L’allevamento in gabbia è una pratica crudele e anacronistica. E’ la dimostrazione di quanta strada dobbiamo ancora fare per migliorare da un lato il benessere degli animali, dall’altro la sostenibilità alimentare e ambientale. L’incontro di oggi dimostra inequivocabilmente che i cittadini sono molto attenti alle modalità con cui vengono allevati gli animali e al loro benessere. Noi abbiamo il dovere di ascoltare questa voce e di garantire pratiche all’insegna della qualità, della sostenibilità, e di una sensibilità etica sempre crescente. Lavoreremo insieme affinché l’Italia e il Made in Italy non rimangano indietro su questi temi”. Così la senatrice di LeU Loredana De Petris, vicepresidente dell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali, intervenuta alla conferenza stampa presso la Sala Nassirya per promuovere l’iniziativa europea “End the Cage Age”, che chiede la fine dell’uso delle gabbie negli allevamenti nell’Unione europea.

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LATTE – DE BONIS (GRUPPO MISTO): “NON BASTA DICHIARARE LO STATO DI CRISI, SERVONO RISPOSTE POLITICHE”

 

“Per difendere i sacrosanti diritti dei pastori sardi, le cui proteste sono solo la punta di un iceberg della crisi che investe l’intero mondo agricolo, chiedo al Ministro Centinaio di verificare subito il rispetto del divieto di vendita sottocosto, così come sancito nell’art. 62 del decreto – legge n. 1 del 2012, rubricato – Disciplina delle relazioni commerciali in materia di cessione di prodotti agricoli e agroalimentari -“.

Così il senatore del gruppo Misto Saverio De Bonis, membro della commissione agricoltura, in un’interrogazione rivolta al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo.

“La vendita sottocosto delle materie prime agricole è da ricercare non attraverso una maggiore tracciabilità o attraverso accordi di filiera capestro o attraverso aiuti di Stato, bensì attraverso una maggiore trasparenza che solo le commissioni uniche nazionali (CUN) possono garantire. E, al fine di evitare speculazioni, frodi che si nascondono dietro il finto made in Italy e volatilità dei prezzi, è necessario che sia messa subito in atto una “indagine antitrust” per verificare il rispetto delle regole europee sulla concorrenza nel mercato del latte, così come è stato fatto da altri Paesi europei, quali la Francia e la Spagna, che hanno comminato sanzioni ai responsabili dei cartelli. Le aziende zootecniche sono al collasso e dichiarare il semplice stato di crisi significa rimuovere gli effetti del problema ma non le cause. Per difendere gli agricoltori e i consumatori è tempo, piuttosto, di efficaci strategie antifrode e, soprattutto – conclude De Bonis di norme penali stringenti per contrapporre alla scorciatoia della filiera corta una filiera ‘certa’”.

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XYLELLA – DE BONIS, CUNIAL: “BENE IL RICORSO DEL CODACONS CONTRO LA REGIONE PUGLIA, IN GIOCO CI SONO I VALORI DEMOCRATICI”

 

“Il ricorso presentato dal Codacons al Tar Lazio per chiedere l’annullamento previa sospensiva della Delibera della regione Puglia n. 1890 ‘Azioni di contrasto alla diffusione della Xylella Fastidiosa’ è atto di fondamentale importanza a tutela della democrazia e dei cittadini. Quello che la Regione Puglia sta mettendo in atto contro la sua terra e contro i diritti dei suoi abitanti a tutela di pochi interessi privati è inammissibile. Sotto il cappello dell’emergenza si è messo in atto un preciso piano di spartizione di fondi pubblici” affermano i parlamentari Sara Cunial (M5S) e Saverio De Bonis (Gruppo Misto) durante la conferenza stampa “Xylella: un’emergenza democratica”, che si è svolta oggi, giovedì 31 gennaio, presso la Sala stampa della Camera dei Deputati.

“Da tempo ho depositato una proposta di legge per aprire una commissione parlamentare sul tema – afferma De Bonis – una commissione che permetta di vederci chiaro non solo sulle responsabilità ma anche sul metodo utilizzato per drenare ingenti quantità di finanziamenti pubblici. Soldi della collettività che meriterebbero destinazione migliore. Invece queste somme a detta della Regione e di alcune associazioni di categoria, dovrebbero essere utilizzati per incentivare la riconversione di un’olivicoltura fiore all’occhiello del nostro Made in Italy verso una produzione intensiva e super intensiva di scarsa qualità, tesa esclusivamente a competere in quantità con olio extra Ue. Questo significa buttare milioni di euro in un progetto fallimentare e dannoso per il territorio. Un progetto che arricchirà pochi soggetti che nulla hanno a che fare con il bene della nostra agricoltura”.

“Dobbiamo ripartire dagli agricoltori – prosegue Cunial – da chi davvero si prenda cura della terra, del paesaggio, del nostro cibo. E’ irreale pensare che in tutta questa faccenda proprio chi fa questo di mestiere sia rimasto inascoltato e ai margini. Quello che sta accadendo in Puglia è emblematico di un progetto replicato e replicabile ovunque. Si chiama land lagrabbing, quella contro l’accaparramento delle terre, ed è una delle battaglie più impegnative che ci aspetta, perché riguarda l’autodeterminazione dei popoli, la sovranità alimentare, i diritti fondamentali dell’uomo e delle prossime generazioni, come qui oggi ci ha ricordato il prof. Lucarelli”.

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DL SEMPLIFICAZIONI – DE BONIS (GRUPPO MISTO) “ETICHETTATURA DEGLI ALIMENTI PASSO IN AVANTI, MA INSUFFICIENTE PER I CONSUMATORI”

 

“Quello sull’etichettatura degli alimenti è sicuramente un passo in avanti per tutelare le nostre produzioni, ma non è sufficiente a garantire una corretta informazione a consumatori sempre più consapevoli dell’importanza della qualità anche in relazione ai residui tossicologici.
Finché l’agricoltura sarà la cenerentola della nostra economia e non si comprenderà il valore del primario anche ai fini del risparmio sulla spesa sanitaria sarà difficile riprendere un percorso di sviluppo nel Paese e, soprattutto, nel mezzogiorno agricolo.
Purtroppo il settore è completamente trascurato, non vengono assegnate risorse (la legge di bilancio ne ha stanziate solo lo 0,2%), non c’è volontà politica di una moratoria che consenta di rilanciare il comparto aiutando tutte quelle imprese che sono rimaste indietro. Quello che manca è una strategia complessiva e a lungo termine. Continuare a relegare uno dei comparti d’eccellenza del Made in Italy, quello alimentare, a fanalino di coda delle politiche nazionali non è solo miope ma anche molto preoccupante”. Lo dichiara il senatore del gruppo misto Saverio De Bonis.

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ALIMENTI. DE PETRIS (LEU): BOCCIATURA ONU DEL BOLLINO ROSSO E’ GIUSTO RICONOSCIMENTO AD AGRICOLTURA ITALIANA DI QUALITA’

 

 

“La bocciatura da parte dell’Onu del bollino rosso è il giusto riconoscimento all’agricoltura italiana di qualità: una vittoria dei prodotti fiori all’occhiello del made in Italy, come il Parmigiano Reggiano, il prosciutto e l’olio d’oliva, su quelli artificiosi, di sintesi e laboratorio”.

Così la senatrice di Liberi e Uguali Loredana De Petris, presidente del gruppo misto e membro della commissione agricoltura, commenta la risoluzione votata ieri dall’Onu su salute globale e nutrizione che non menziona la necessità di adottare etichette dissuasive.

“Ci auguriamo che non si diffonda il cosiddetto sistema a semaforo invece, ché evidenzia solo la generica presenza nei prodotti di calorie, grassi, zuccheri e sale, senza informare correttamente sul reale valore nutrizionale dell’alimento. Tale etichettatura dissuasiva infatti è un inganno ai consumatori, perché favorisce i prodotti artificiosi che, a fronte di un basso contenuto calorico di grassi, sali e zuccheri, contengono invece sostanze davvero poco salutari come edulcoranti, coloranti e additivi chimici”.

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AGROALIMENTARE. DE PETRIS (LEU): NO A ETICHETTATURA ‘A SEMAFORO’, E’ CONTRO CONSUMATORI E PRODOTTI ITALIANI

 

 

“Un sistema di etichettatura chiaro è una nostra battaglia storica: solo un’informazione trasparente e seria garantisce infatti all’agricoltura italiana e ai nostri agricoltori il giusto riconoscimento. Con la cosiddetta etichettatura ‘a semaforo’, però, si fa un’operazione esattamente opposta, che danneggia i consumatori e il sistema agroalimentare italiano.
Il sistema ‘a semaforo’ evidenzia infatti solo la generica presenza nei prodotti di calorie, grassi, zuccheri e sale, senza informare correttamente sul reale valore nutrizionale dell’alimento. Inoltre, favorisce i prodotti artificiosi, che, a fronte di bassi contenuti calorici, di grassi, di sali e di zuccheri, contengono invece altre sostanze poco salutari come edulcoranti, coloranti e additivi chimici.
Per questi motivi chiediamo al Governo di rispettare con coerenza gli impegni assunti e di attivarsi in sede ONU per contrastare l’ulteriore diffusione dell’etichettatura a semaforo sui prodotti alimentari e per promuovere invece l’utilizzo di sistemi di etichettatura che diano corrette informazioni nutrizionali e indichino l’origine dei principali ingredienti utilizzati. E’ inoltre necessario rafforzare le iniziative rivolte all’educazione alimentare nelle scuole”.

Lo afferma in Aula la senatrice di LeU, Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto, che ha presentato un odg, firmato anche dai senatori Errani, Grasso e Laforgia e confluito in un odg unitario sulla tutela del settore agroalimentare italiano.

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