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IDROGENO VERDE. È IL NUOVO ORO DEL XXI SECOLO, SE NON ORA QUANDO?

“L’idrogeno è l’elemento più leggero dell’universo, il nuovo vettore energetico basato su un modello alternativo, diffuso, decarbonizzato e totalmente pulito. Avremo bisogno di un nuovo vettore, che sia una molecola priva di carbonio. L’idrogeno fa al caso nostro: potrà assolvere a vari compiti nel nuovo sistema energetico, è completamente pulito e si ossida producendo solo acqua”. Così il prof. Nicola Conenna, l’autore del libro “Idrogeno Il Nuovo Oro”, presentato oggi in Senato nel corso della conferenza stampa organizzata dal Senatore Maurizio Buccarella, membro del Gruppo Misto LeU-Ecosolidali e presidente dell’interguppo parlamentare per la transizione energetica e l’idrogeno verde, il quale ha anche curato la prefazione del libro.

“In questo momento di attualità molto delicato sui temi dell’energia – ha proseguito Conenna – questo libro punta ad introdurre immediatamente il modello energetico delle rinnovabili e dell’idrogeno verde”.

“L’Italia è nel pieno di un caos climatico che riguarda anzitutto l’area del Mediterraneo – ha detto la senatrice Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto – ci dicono i dati IPCC. L’emergenza energetica dovrebbe far scaturire un’opportunità di accelerare verso la transizione. L’idrogeno può essere il volano di questo percorso. Servono investimenti: pensiamo al campo dei trasporti. Noi come paese abbiamo lo strumento del Pnrr, bisogna sfruttare i 3,2 miliardi messi a disposizione e non piovuti dal cielo. L’Italia ha un’unica risorsa per l’autosufficienza energetica e non è la diversificazione. È la strada delle rinnovabili, piuttosto. Giustamente, nel libro del Prof. Conenna viene descritto uno scenario di società diverso tramite le rinnovabili. Non dobbiamo perdere la sfida tecnologica, vanno valorizzate le capacità perché la transizione è un qualcosa di irrinunciabile. È la sfida del secolo”. Ha concluso De Petris.

“Nascerà una nuova economia decentrata, basata sull’autoproduzione, gli scambi fra vicini e sulle Comunità dell’energia” puntualizza il sen. Buccarella. “L’idrogeno darà vita ad una vera e propria ‘economia dell’idrogeno’, che se abbinata ad energia primaria rinnovabile di origine solare, si caratterizzerà come una economia completamente a zero emissioni climalteranti”.

“La battaglia per l’idrogeno nasce dal libro di Rifkin del 2003, all’epoca dominavano molte lobby. Oggi la transizione va fatta con rinnovabili e idrogeno verde. Chi produce oggi idrogeno sono aziende americane o tedesche, stanno arrivando quelle cinesi. L’Italia deve liberarsi dallo stantio, da ciò che è vecchio e quindi dalle fonti fossili”. Così, Angelo Consoli, Direttore dell’ufficio Europeo di Jeremy Rifkin.

“È più facile approvare una norma in Parlamento europeo piuttosto che procedere con le comunità energetiche in Italia – ha proseguito Dario Tamburrano, già promotore della Direttiva Red II al Parlamento Europeo – Il nostro paese deve essere indipendente dai ricatti geopolitici di qualunque paese. Il nuovo paradigma energetico, dell’economia circolare, è un qualcosa da perseguire per la nostra società e la nostra economia. Ma va intrapreso per la nostra autonomia”.

“Insomma – ha concluso Conenna – le tecnologie esistono già tutte e i costi cominceranno ad essere competitivi fra quattro o cinque anni. Bisognerà fare presto, il riscaldamento globale incalza: l’idrogeno sarà il nuovo oro del XXI secolo”.

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Conferenza stampa

                                                                        Conferenza stampa

Roma, martedì 7 Giugno ore 10.00
Sala Caduti di Nassirya, Palazzo Madama – SENATO

 

Basta con il gas,
basta con il petrolio e il carbone.
Il nucleare non è la soluzione.
IDROGENO VERDE ORA!

Durante la conferenza stampa sarà presentato il libro: “IDROGENO IL NUOVO ORO” di Nicola Conenna
Interverranno:

Senatore Maurizio Buccarella – LeU Ecosolidali

Senatrice Loredana De Petris – Presidente gruppo Misto

Senatore Gianni Pietro Girotto – Presidente X Commissione Industria del Senato della Repubblica

Professor Nicola Conenna – autore del libro

Dario Tamburrano – già promotore della Direttiva Red II al Parlamento Europeo

Angelo Consoli -Direttore dell’ufficio Europeo di Jeremy Rifkin

 

Sarà presente anche l’ex sindaca di Roma Virginia Raggi

 

L’evento sarà trasmesso in diretta sul sito del Senato da Senato Tv.

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UCRAINA – SENATORI LEU-ECOSOLIDALI: “SIAMO DIVERSI DALLA RUSSIA DI PUTIN E SIAMO DIVERSI DAGLI STATI UNITI D’AMERICA, OCCORRE LAVORARE PER LA PACE”

“Cinquanta giorni da quel 24 febbraio. Cinquanta giorni di guerra ai confini dell’Europa e parlano solo le armi. Nessuno più pronuncia la parola pace. Solo sanzioni e armi. Siamo diversi dalla Russia di Putin, ma siamo diversi anche dagli Stati Uniti d’America. Dobbiamo sostenere l’Ucraina ma questo non vuol dire essere d’accordo con chi propugna la resa di Putin. Ben altro ruolo avrebbe dovuto avere e dovrebbe avere l’Europa: serve una svolta per costruire finalmente una politica estera e di sicurezza comune. Occorre lavorare per la pace. Ora e non quando l’aggressore si sentirà vincitore”. Così in una nota congiunta la senatrice Loredana De Petris e i senatori Sandro Ruotolo, Vasco Errani, Piero Grasso, Maurizio Buccarella, Francesco Laforgia di Leu-Ecosolidali.

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MANOVRA – DE PETRIS E RUOTOLO (LeU-ECOSOLIDALI): “PASSO AVANTI IMPORTANTE L’APPROVAZIONE DELL’EMENDAMENTO SU L’IMPEGNO DEGLI ATENEI CONTRO LE MAFIE”

“L’impegno della lotta contro le mafie entra nelle Università statali. È un passo in avanti importante sul terreno della lotta alle mafie. Gli Atenei vedranno studentesse e studenti coinvolti nell’elaborare progetti e iniziative. Come dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, o si è contro le mafie o si è complici delle mafie”, così la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris e il senatore di LeU-Ecosolidali Sandro Ruotolo commentano l’approvazione dell’emendamento alla legge di bilancio presentato dal senatore Ruotolo, sottoscritto dai senatori del gruppo LeU-Ecosolidali Loredana De Petris, Maurizio Buccarella, Francesco Laforgia, Pietro Grasso e dal senatore del PD Gianni Marilotti che prevede l’istituzione di un fondo di un milione di euro per il 2022 per favorire attività seminariali, di studio e iniziative studentesche, per promuovere la cultura della legalità, per la condivisione dei principi costituzionali, e per l’impegno contro le mafie e la violenza.

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DDL ZAN – SENATORI LEU-ECOSOLIDALI: “NON SI SCAPPA DALLE PROPRIE RESPONSABILITA’ GETTANDO FANGO SUGLI ALTRI GRUPPI”

“Alcune dichiarazioni su quanto è successo oggi in Aula hanno dell’incredibile. Che nessuno si azzardi a gettare un’ombra o un dubbio sul comportamento dei senatori di LeU-Ecosolidali, che oggi in aula hanno votato compattamente e convintamente contro la tagliola proposta dalle destre, comportandosi coerentemente rispetto a quanto fatto durante tutto l’iter parlamentare della legge. Non è gettando fango su altri gruppi che si può scappare dalle proprie responsabilità”.

Lo hanno dichiarato la capogruppo di LeU-Ecosolidali, Loredana De Petris e i senatori Maurizio Buccarella, Vasco Errani, Pietro Grasso, Francesco Laforgia e Sandro Ruotolo.

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CACCIA – DE PETRIS (LEU): “BOCCIATO L’EMENDAMENTO A TUTELA DEGLI ANIMALI CHE FUGGONO DAGLI INCENDI. I SOLITI DIFENDONO GLI INTERESSI DI POCHI”

“È vergognoso che oggi, in commissione Ambiente, durante l’esame del decreto Incendi, sia stato bocciato l’emendamento volto a sospendere la caccia in caso di incendi come quelli che hanno flagellato il nostro Paese durante l’ultima estate. Emendamento che peraltro si limitava a intervenire solo nei Comuni interessati dagli eventi e in quelli limitrofi”.
Lo dichiara la capogruppo di Leu-Ecosolidali, Loredana De Petris, prima firmataria dell’emendamento, insieme al Senatore Maurizio Buccarella (Leu Ecosolidali), le senatrici Paola Nugnes e Virginia La Mura del Gruppo Misto e i senatori dei 5S che hanno votato a favore, mentre hanno espresso voto contrario tutto il Centrodestra, le Autonomie e Italia Viva. Astenuti i senatori del Pd.
“È grave che sia stato respinto, dopo quello che è accaduto questa estate, con più di 140 mila ettari andati a fuoco e 15 milioni di animali periti tra le fiamme. Come al solito, il Centrodestra con le Autonomie e Italia Viva si sono ricompattati contro gli animali, bocciando l’emendamento e addirittura anche l’ordine del giorno dimostrando così, ancora una volta, tutta la loro inaffidabilità. La sospensione è indispensabile per consentire agli animali, costretti a fuggire dalle fiamme di trovare protezione ed evitare che siano di nuovo sottoposti alla pressione dei cacciatori e poter quindi permettere la ricostituzione della fauna. Ancora una volta anche di fronte a tragedie gravi come quella degli incendi di questa estate, la lobby dei cacciatori ha avuto la meglio sugli interessi dell’ambiente, della biodiversità e degli animali”.

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ISTITUZIONE GIORNATA NAZIONALE IN MEMORIA DELLE VITTIME DELL’ODIO RAZZIALE E DELLO SFRUTTAMENTO SUL LAVORO – RUOTOLO: “ABBIAMO SCELTO IL 18 SETTEMBRE PERCHÈ NEL 2008 AVVENNE LA STRAGE DI CASTEL VOLTURNO, DOVE FURONO UCCISI SEI IMMIGRATI AFRICANI, TUTTE VITTIME INNOCENTI”

Istituzione di una Giornata nazionale “in memoria degli immigrati vittime dell’odio razziale e dello sfruttamento sul lavoro”, che cade il 18 settembre di ciascun anno. La propone il senatore Sandro Ruotolo, Gruppo Misto, con un disegno di legge depositato oggi a Palazzo Madama. Sono 48 i firmatari, tra cui la senatrice a vita Liliana Segre ed Emma Bonino, appartenenti a tutti i gruppi politici. È stato scelto il 18 settembre perché proprio in questa data avvenne nel 2008 la strage di Castel Volturno, conosciuta anche come la strage di San Gennaro, “che ha portato alla morte di sette persone, sei dei quali immigrati africani, vittime innocenti della strage, in due blitz distinti da parte dello stesso gruppo di fuoco camorristico guidato da Giuseppe Setola, avvenuti a mezz’ora di distanza l’uno dall’altro”, si legge nelle prime righe del disegno di legge. Il senatore Ruotolo ne ricorda i nomi: “si chiamavano Kwame Antwi Julius Francis, Affun Yeboa Eric, Christopher Adams del Ghana, El Hadji Ababa e Samuel Kwako del Togo e Jeemes Alex della Liberia e si trovavano presso la sartoria Ob Ob Exotic Fashion a Ischitella, altra frazione di Castel Volturno, comune della provincia di Caserta”. Ricorda Ruotolo: “L’accertamento giudiziale sulla strage di Castel Volturno portò la magistratura a individuare, oltre all’aggravante di avere agito con metodo mafioso e della finalità di agevolare l’associazione mafiosa denominata clan dei casalesi, anche l’aggravante di avere agito con finalità di discriminazione e odio razziale, poiché diversi elementi indicavano un odio indiscriminato del gruppo di Setola fondato su un pregiudizio di razza, in base al quale si voleva assoggettare l’intera comunità nera alla volontà del clan”. Nel ricostruire le vicende della comunità di Castel Volturno, nel ddl il senatore Ruotolo sostiene che “c’è un filo rosso che lega la strage di Castel Volturno ai tanti, troppi episodi di violenza accaduti in Italia le cui vittime sono immigrati, spesso in fuga da paesi in guerra o nei quali avrebbero subito persecuzioni, colpevoli solo di cercare nel nostro Paese la serenità di un lavoro sicuro” e che passa “dall’assassinio di Jerry Masslo, avvenuto a Villa Literno nel lontano 24 agosto 1989, e racconta delle durissime condizioni di vita cui ancora oggi sono sottoposti le migliaia di immigrati che lavorano nelle campagne”. Comincia oggi l’iter del disegno di legge che istituisce la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’odio razziale, che è anche un duro atto d’accusa e di denuncia contro “la sistematica presenza di abusi nelle filiere nazionali” nel settore agroalimentare. “I dati sono impietosi. L’Agro Pontino nel Lazio, il Tavoliere nel foggiano in Puglia, la zona di Saluzzo in Piemonte e la piana di Metaponto in Basilicata, sono solo alcune delle aree rurali in cui si sono sviluppate e radicate forme di agricoltura intensive alimentate dallo sfruttamento della manodopera migrante e precaria, tanto che sarebbero almeno 180mila i lavoratori vulnerabili allo sfruttamento. Uomini e donne sottoposti a regimi di semi schiavitù: costretti a sopportare vessazioni di ogni genere da parte dei datori di lavoro, guadagnano dai 25 ai 30 euro al giorno, per giornate che possono arrivare anche a 12 ore di lavoro consecutive, se si considera il trasporto. Il che significa, per alcuni, appena due euro all’ora”, si legge nel testo del ddl a firma del Senatore Sandro Ruotolo, che consta di 5 articoli, di cui il primo istituisce la giornata della memoria, il secondo le modalità della celebrazione (“Stato, le regioni, le province e i comuni possono promuovere, nell’ambito della loro autonomia e delle rispettive competenze, anche in coordinamento con le associazioni interessate, iniziative specifiche, manifestazioni pubbliche, cerimonie, incontri e momenti comuni di ricordo”) e il terzo fissa il coinvolgimento degli istituti scolastici per “promuovere iniziative didattiche, percorsi di studio ed eventi dedicati alla comprensione e all’apprendimento dei temi riguardanti la tutela dei diritti umani, il contrasto dell’odio razziale e lo sfruttamento del lavoro degli immigrati”. Tra i firmatari, oltre la senatrice a vita Liliana Segre ed Emma Bonino, ci sono i senatori Alberto Airola, Alessandro Alfieri, Gianclaudio Bressa, Maurizio Buccarella, Gianluca Castaldi, Domenica Castellone, Tommaso Cerno, Vasco Errani, Valeria Fedeli, Gianluca Ferrara, Alan Ferrari, Vincenzo Garruti, Piero Grasso, Leonardo Grimani, Francesco Laforgia, Barbara Lezzi, Ettore Antonio Licheri, Arnaldo Lomuti, Simona Flavia Malpezzi, Daniele Manca, Mario Mantovani, Gianni Marilotti, Susy Matrisciano, Franco Mirabelli, Michela Montevecchi, Nicola Morra, Tommaso Nannicini, Gisella Naturale, Dario Parrini, Emma Pavanelli, Gianluca Perilli, Roberta Pinotti, Gianni Pittella, Vincenzo Presutto, Roberto Rampi, Iunio Valerio Romano, Anna Rossomando, Vincenzo Santangelo, Valeria Valente, Francesco Verducci e Luigi Zanda.

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MONTANARI – INTERROGAZIONE DI DODICI PARLAMENTARI ALLA MINISTRA DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA SCIENTIFICA – “ADOTTARE INIZIATIVE PER TUTELARE LA LIBERA DOCENZA E L’AUTONOMIA DELL’UNIVERSITA'”

“Adottare iniziative a tutela della libera docenza del professore Tomaso Montanari, minacciato di sospensione o addirittura di licenziamento dall’insegnamento”. Lo chiede il senatore Sandro Ruotolo, che insieme ai senatori Loredana De Petris, Vasco Errani, Piero Grasso, Maurizio Buccarella, Francesco Laforgia, Monica Cirinnà, Barbara Lezzi, Alberto Airola, Gianluca Castaldi, Vincenzo Garruti, Nicola Morra ha rivolto una interrogazione al ministro dell’Università e della Ricerca scientifica. La vicenda riguarda la polemica sulle Foibe che ha investito il professore Montanari, storico dell’arte, a breve rettore dell’Università degli stranieri di Siena. “Attacchi strumentali da parte dei principali esponenti della destra italiana e di numerose testate giornalistiche d’area che sono intervenuti pesantemente sulle opinioni personali di un docente universitario e rischia di ledere il principio non negoziabile dell’autonomia dell’Università”. “La polemica nasce in seguito ad un articolo pubblicato dal professore Montanari, il 23 agosto 2021, su ‘Il Fatto Quotidiano’ in cui si sottolinea come ‘la legge del 2004 che istituisce la Giornata del Ricordo (delle Foibe) è in evidente opposizione a quella della Memoria (della Shoah) e rappresenta il più clamoroso successo di questa falsificazione storica’. Dalla pubblicazione dell’articolo è cominciato un tiro al bersaglio contro il professore Montanari: l’accusa pretestuosa è di aver usato la sua posizione di docente universitario per ‘negare’ l’esistenza delle foibe e minimizzare il significato della legge che è stata introdotta nel 2004 sulla Giornata del ricordo delle foibe. Un dibattito legittimo tra storici in cui non vi è alcuna accusa di negazionismo, si è trasformato in un attacco nei confronti del professor Montanari e coincide con alcune questioni come quella del sottosegretario Durigon, o alla nomina alla guida dell’Archivio Centrale dello Stato di Andrea De Pasquale. Il ‘caso Montanari’ interviene su una materia delicatissima sancita dalla nostra Costituzione con parole inequivocabili agli articoli 21 ( libertà di espressione) e 33 ( libertà di insegnamento)” . Nell’interrogazione, i senatori e le senatrici, chiedono l’intervento del ministro “a tutela delle opinioni personali di un docente universitario, a breve rettore di un ateneo pubblico, e la difesa del principio non negoziabile dell’autonomia dell’università”.

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MISSIONI – DIECI SENATORI VOTANO CONTRO IL RIFINANZIAMENTO ALLA GUARDIA COSTIERA LIBICA

“Abbiamo votato, con altri colleghi senatori, contro il rifinanziamento della missione bilaterale di assistenza alla Guardia costiera libica. Sono infatti provate al di là di ogni possibile dubbio le sistematiche violazioni dei diritti umani a cui sono sottoposti migranti e rifugiati in Libia.

Nei centri di detenzione gestiti dalle autorità libiche le persone subiscono violenze inaudite: vengono torturate, violentate, uccise o vendute come schiave.

Le collusioni, e spesso la sovrapposizione, tra la Guardia Costiera libica e le organizzazioni criminali che gestiscono il traffico di esseri umani sono state oggetto di diverse indagini anche della magistratura italiana.

Le operazioni della Guardia costiera libica, finanziata dal robusto e crescente contributo economico dell’Italia, non possono essere considerate salvataggi. Si tratta invece azioni di intercettazione spesso violenta che si svolgono senza che vengano rispettati i requisiti fondamentali previsti dalle condizioni internazionali.

Continuare a sostenere direttamente e indirettamente la deportazione di uomini donne e bambini nei centri di detenzione in Libia facendo finta che questa realtà non esista configura nei fatti una violazione delle Convenzioni internazionali a tutela dei diritti umani.

Non è sufficiente spostare la catena di comando: che sia l’Europa o l’Italia a mantenere in vita questo sistema di respingimento resta una drammatica violazione del diritto internazionale che mina alle fondamenta la nostra civiltà giuridica.

Aiuti e supporti devono quindi essere sospesi sino a che non verranno ripristinate condizioni minime di sicurezza per i rifugiati e non saranno date garanzie credibili sul rispetto dei diritti umani”.

Loredana De Petris, Francesco Verducci, Emma Bonino, Piero Grasso, Vasco Errani, Francesco Laforgia, Vincenzo D’Arienzo, Maurizio Buccarella, Tommaso Nannicini, Sandro Ruotolo.

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