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REFERENDUM – GIARRUSSO (ITALEXIT): “I NOSTRI DIRITTI UCCISI A PALERMO”

“Il Ministero degli Interni e la Prefettura non sono riusciti a garantire i diritti sanciti dalla Repubblica Italiana. Oggi abbiamo superato ogni limite. Il ministro degli Interni Lamorgese, non sapeva forse che oggi domenica 12 giugno si sarebbero svolte le elezioni del sindaco di Palermo e le votazioni dei Referendum? Forse la Prefettura di Palermo non avrebbe potuto immaginare che proprio questa domenica si sarebbe svolta la partita di calcio Palermo – Padova?
Tutto questo spinge noi siciliani nell’ennesimo baratro istituzionale. Ci motiva a dire che non è possibile chiudere occhi ed orecchie di nuovo, perpetrando quelle ingiustizie e quei fuochi alle spalle dei cittadini. Abbiamo combattuto troppo, abbiamo lottato sul campo qua in Sicilia per vederci portare via, scippare, in modo così vergognoso i nostri diritti.
Ci vorrebbero zittire come fecero a Portella della Ginestra? A cosa sono serviti questi anni passati a spiegare ai cittadini che il diritto al voto è la nostra unica arma potente per riuscire a cambiare le cose?
Qui la responsabilità è cristallina: Il ministero degli Interni, la Prefettura di Palermo e l’amministrazione comunale di Palermo non stanno garantendo il diritto insito nello Stato Repubblicano. Siamo in una Repubblica a Palermo o siamo in territorio oscuro dove Lamorgese e i suoi collaboratori non mettono piede? Siamo in Italia a Palermo o siamo in un luogo dove neanche i giornalisti possono dar voce a quella disperazione calpestata?
Ministro, Prefetto, dove si trova Palermo esattamente? Perché noi vogliamo esserci, noi vogliamo lottare ancora con le armi del diritto! Noi siamo quelli che hanno visto troppi morti per rinunciare al nostro voto!
Tutto ciò va rifatto, tutto questo ignobile schifo va riscritto e rifatto.

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SCUOLA – SEN. A VITA SEGRE: “DOMANI INCONTRERO’ AL SENATO LA PROFESSORESSA DI PALERMO, COLPITA DA INACCETTABILI SANZIONI, E SUOI STUDENTI”

 

“Domani pomeriggio, 31 maggio, incontrerò alle 15.30, nella Sala Zuccari di palazzo Giustiniani, la professoressa Rosa Maria Dell’Aria con gli alunni della classe II E e con il preside dell’Istituto Vittorio Emanuele III di Palermo”, annuncia la senatrice a vita Liliana Segre.

“Abbiamo deciso di invitare e incontrare la docente, oggetto di una incredibile e inaccettabile sanzione per non aver censurato una ricerca dei suoi studenti, non solo in segno di solidarietà e a sostegno della libertà d’insegnamento ma anche per riflettere insieme ai ragazzi di Palermo sul valore e sull’importanza della Memoria, se vogliamo evitare che quello che è successo non molti decenni fa possa ripetersi”, conclude la senatrice a vita Segre, sopravvissuta al campo di sterminio di Auschwitz.

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SCUOLA- DE PETRIS (LA SINISTRA): “SUL GRAVISSIMO EPISODIO DI CENSURA A PALERMO IL GOVERNO HA L’OBBLIGO DI PRENDERE POSIZIONE”

“E’ inconcepibile che il governo si trinceri dietro alibi ridicoli di fronte a una violazione dei diritti sancìti dalla Costituzione degna di uno Stato di polizia, come quella che si è verificata a Palermo con la assurda sanzione comminata a una professoressa colpevole di aver fatto il proprio lavoro. Il ministro Bussetti, invece, ricorre al più classico esercizio di scarica barile come se fosse solo un piccolo e pavido burocrate, parlando di ‘scelta dell’Ufficio scolastico’.  Ricordo al ministro che quanto i diritti e le libertà vengono concretamente minacciate il governo non si può nascondere in questo modo”, afferma la senatrice di La Sinistra Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“Con la senatrice del M5S Paola Nugnes abbiamo presentato un’interrogazione urgente in merito, rivolta ai ministri dell’Istruzione e degli Interni. In un caso che chiama in causa i diritti democratici essenziali il governo ha il dovere di prendere una posizione chiara”, conclude la presidente De Petris.

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SCUOLA- DE PETRIS (LA SINISTRA) E NUGNES (M5S): “SANZIONI CONTRO DOCENTE DI PALERMO GRAVE VIOLAZIONE DIRITTI COSTITUZIONALI. VANNO SOSPESE SUBITO”

 

“Le sanzioni disciplinari comminate a una docente di Palermo, rea di non aver controllato un video prodotto dagli allievi  nel quale, in occasione della Giornata della memoria, ‘si accostava’ il decreto sicurezza varato dal governo alle leggi razziali del 1938 è del tutto ingiustificata. Si tratta di un episodio molto grave e inaccettabile. La sanzione comminata viola infatti apertamente i prìncipi della libertà d’insegnamento e del diritto all’apprendimento previsti dall’ordinamento scolastico e sanciti dalla Costituzione”, dichiarano le senatrici Loredana De Petris, di La Sinistra, presidente del gruppo Misto, e Paola Nugnes, del M5S.

“Abbiamo già presentato un’interrogazione rivolta ai ministri dell’Istruzione e degli Interni per sapere se intendano adoperarsi, come sarebbe doveroso, per sospendere una sanzione ingiusta, irragionevole e che lede gravemente i princìpi della nostra Costituzione”, concludono le senatrici De Petris e Nugnes.

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