All Posts Tagged: Roberto Cingolani

ENERGIA – DE PETRIS (PRESIDENTE GRUPPO MISTO SENATO): “IL PIANO CINGOLANI È POCO UTILE. SERVONO UN PIANO ECCEZIONALE E UN COMMISSARIO PER IL PASSAGGIO ALLE RINNOVABILI”

“Il piano del ministro Cingolani è del tutto insufficiente per fronteggiare la crisi energetica. È come pretendere di curare una malattia grave con l’aspirina, bisogna prendere decisioni ben più drastiche”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Prima di tutto bisogna intervenire decisamente sulla formazione del prezzo dell’energia e sulle dinamiche del mercato di Amsterdam, perché all’origine di questa crisi c’è la speculazione consentita proprio da quelle regole. Allo stesso tempo bisogna varare un piano urgentissimo per accelerare al massimo il passaggio alle rinnovabili. Puntare tutto sul gas liquido americano e sui rigassificatori, serve solo ad arricchire i fornitori di gas americano e a evitare ancora una volta di imboccare la sola via percorribile, quella delle fonti di energia rinnovabili. Avevamo proposto da tempo un piano eccezionale e la nomina di un commissario. Se fosse stato fatto oggi non ci troveremmo in queste condizioni, come dimostra la situazione molo migliore della nostra di Spagna e Portogallo, che si sono mosse con una rapidità e una determinazione di cui da noi ancora purtroppo non si vede traccia”.

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ECOMOSTRO TORRE DI VELIA – RUOTOLO E DE PETRIS (GRUPPO MISTO): “STOP A QUEL PROGETTO. NE CHIEDEREMO CONTO AI MINISTRI FRANCESCHINI E CINGOLANI”

“Aderiamo e condividiamo l’appello lanciato contro lo scempio che si sta consumando nel Cilento all’ombra della Torre di Velia, tra il mare cristallino di Ascea e la necropoli di Elea, per la realizzazione di un progetto di riqualificazione che prevede di trasformare un complesso religioso, già sembra stupefacente che negli anni ’60 ne sia stata autorizzata la costruzione per volontà del vescovo Biagio D’Agostino, in un enorme resort turistico con 149 camere, un parco giochi, una piscina, un campo di calcetto e un campo da paddle. La fitta schiera di pini marittimi che ‘nascondevano’ la vecchia struttura sono stati abbattuti e adesso il mostro di cemento – visto non solo dalla costa – rappresenta in modo evidente un vero oltraggio alla bellezza e all’equilibrio di quei luoghi che ricadono anche in un’area vincolata dal Parco Nazionale del Cilento, Diano e Alburni e in una zona dichiarata a rischio erosione. Ciò avviene in un fazzoletto di terra dove Parmenide e Zenone fondarono la scuola eleatica”. Lo affermano in una nota i senatori Sandro Ruotolo e Loredana De Petris che annunciano : “Ne chiederemo conto in una interrogazione urgente ai Ministri della cultura e della transizione ecologica invitandoli a verificare come è potuto accadere che il Comune di Ascea, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Salerno su richiesta della diocesi di Vallo della Lucania abbiano concesso tutte le autorizzazioni. E inoltre chiederemo ai responsabili dei dicasteri il rispetto della ‘Legge Velia’, nata nel 2005 con la quale si vieta di realizzare qualsiasi opera edilizia e apportare modifiche all’assetto del territorio, per assicurare un adeguato decoro dell’area che circonda il parco archeologico”.

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MARE – LA MURA (GRUPPO MISTO): “NECESSARI AGGIORNAMENTI SUL PROGETTO PNRR PER LA TUTELA DEI FONDALI MARINI”

“Dall’entusiasmo per l’inserimento del progetto di tutela dei fondali marini nel PNRR, con lo stanziamento di 400 milioni di euro, alla sua battuta d’arresto, il passo sembrerebbe breve. Non abbiamo alcuna notizia o aggiornamento sull’investimento 3.5 del PNRR, un traguardo di cui sono particolarmente orgogliosa dato il mio personale interessamento. Ho predisposto una interrogazione parlamentare al MiTE che depositerò nelle prossime ore, il Ministero guidato da Cingolani dovrà chiarire i tempi e lo stato di avanzamento della progettualità”. Lo fa sapere la senatrice del gruppo Misto, Virginia La Mura, membro della commissione Ambiente di Palazzo Madama. “Il mare, che a causa dei cambiamenti climatici e dell’azione antropica già da tempo vive una fase di degrado, dovrà continuare a essere una priorità: solo con una conoscenza approfondita della localizzazione, dell’estensione e dello stato degli habitat costieri si può concretamente lavorare alla sua protezione e riqualificazione, nonché allo sviluppo di un’economia del mare sostenibile”.

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ENERGIA – DE PETRIS (LEU): “L’EMERGENZA SIA L’OCCASIONE PER RECUPERARE IL TEMPO PERSO CON PIU’ TRANSIZIONE ECOLOGICA”

“Ha fatto bene il Ministro Cingolani a denunciare la speculazione sul carocarburante. Deve però esser chiaro che i problemi energetici non sono solo derivanti da questa emergenza. Sono strutturali e derivano da scelte sbagliate fatte anche nel recente passato. Dal 2014 abbiamo investito meno nella transizione e aumentata la nostra dipendenza dal gas russo”.

Lo ha detto la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris, dopo l’informativa del ministro Cingolani sul caro carburante e sulle misure del Governo per contrastarne gli effetti.

“Ora dobbiamo investire sulla mobilità sostenibile, a scapito di quella su gomma, mettere a punto un phase out del gas che ci porti in dieci anni all’indipendenza ed è fondamentale il disaccoppiamento delle rinnovabili dal gas.
Questa contingenza drammatica ci offre una possibilità di recuperare il tempo perso ma dobbiamo avere chiara visione generale e prospettiva, non meno transizione ecologica, ma più transizione ecologica”.

 

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TRIVELLE – LA MURA (GRUPPO MISTO): “CONTINUA LA FARSA DELLA TRANSIZIONE”

“Con l’ultima sortita del PiTESAI, il Governo ha dimostrato ancora una volta la sua coerenza rispetto all’involuzione sui temi ambientale e dell’energia. Con la scusa di poter calmierare gli aumenti in bolletta, ha cercato maldestramente di indorare l’azione di aver reso idoneo alle trivelle il 42,5% del territorio nazionale e l’11,5% delle aree marine italiane. In realtà però ha tappato un buchino aprendo una voragine, di cui a pagarne le conseguenze sarà l’ambiente, l’unico grande dimenticato del Governo e del MiTE di Cingolani”. Cosí si esprime in nota la senatrice del gruppo Misto, Virginia La Mura, membro della commissione Ambiente di Palazzo Madama che sul tema trivelle sta lavorando a un dossier di prossima pubblicazione. “Ha sintetizzato bene il quadro dell’attuale situazione il direttore scientifico delle campagne di Greenpeace Italia, quando ha affermato che il PiTESAI si riduce le aree dove è possibile estrarre gas, ma di fatto cancella dalla mappa solo quelle dove non ce n’è. Una ipocrisia in piena regola. Anche a fronte del via libera alla pratica dell’air gun, mi chiedo a cosa sia servito inserire nel PNRR il ripristino e la protezione dei fondali e degli habitat marini nelle acque italiane, dopo un lungo lavoro che mi ha personalmente tenuta impegnata. È evidente che questo Governo preferisce promuovere solo di facciata le politiche pro ambiente, per poi concretamente agire a beneficio delle multinazionali e del profitto”, conclude.

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NUCLEARE – DE PETRIS (LEU): “CON CINGOLANI CONTINUEREMO A DISCUTERE IN UNA CASA DI RIPOSO PER ANZIANI”

“Cingolani dice che non sarà Ministro quando sarà presa la decisione sul nucleare, ma può stare tranquillo: continueremo la discussione in una casa di riposo per anziani, sempre se i cambiamenti climatici ce ne daranno il tempo!”. Così con un tweet la capogruppo di LeU al Senato, Loredana De Petris, risponde al Ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, in audizione alle commissioni riunite Ambiente di Camera e Senato.

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REFERENDUM CACCIA – SARLI (MISTO) E LA MURA (SI): “FERMIAMO QUESTA BARBARIE”

 

Doriana Sarli (Misto) e Virginia La Mura (SI) hanno presentato un’interrogazione parlamentare, sottoscritta anche da altri deputati e senatori, indirizzata ai Ministri della Transizione Ecologica e della Giustizia. “Nell’interrogazione abbiamo riferito di un episodio recente avvenuto nelle Marche che ha visto protagonisti Birillo, un cane dei Pirenei di soli sei mesi, e Duna, un pastore dell’Asia Centrale, sparati da cacciatori entrati all’interno del terreno del proprietario dei cani che, infastiditi dal loro abbaiare che spaventava la fauna selvatica, avrebbero fatto fuoco. Inoltre, uno dei cacciatori ha ferito, fratturandogli una costola e perforandogli un timpano, il proprietario dei cani, sopraggiunto per capire cosa fosse accaduto. Ed ecco la vera faccia della caccia: violenza senza fine contro tutti. Una barbarie cui dobbiamo dire basta. Il Codice civile consente, entro certi limiti, l’accesso nei fondi per l’esercizio della caccia, seppure negli ultimi anni sono stati presentati diversi ricorsi alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo da parte di agricoltori italiani per impedire l’attività di caccia nei loro fondi. L’interrogazione è volta dunque a chiedere se i ministri intendano adottare iniziative normative per far sì che il proprietario del fondo agricolo debba esprimere il consenso per l’accesso dei cacciatori”. Sarli e La Mura hanno partecipato inoltre alla conferenza stampa indetta dal Comitato del referendum per abolire la caccia stamane all’ingresso di Palazzo Montecitorio per protestare contro alcuni Comuni che hanno consegnato i certificati elettorali dei firmatari del referendum in estremo ritardo mettendo a rischio la validità dello stesso. “Un vero e proprio boicottaggio ad opera di pochi Comuni che hanno consegnato con ritardo o ancora devono consegnare la documentazione necessaria. Un problema di pochi Comuni che però ricade su tutta la cittadinanza italiana inficiando un diritto costituzionale che deve essere garantito. Parliamo della validità di circa 20mila firme su oltre 500mila raccolte. Siamo vicine al Comitato promotore del referendum e con tutti gli altri parlamentari vicini alla causa andremo avanti affinché i diritti degli italiani siano rispettati”.

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RIGENERAZIONE URBANA – NUGNES (SI): “È IN ATTO UN’AZIONE DI SABOTAGGIO PER AGEVOLARE I PRIVATI”

“Dal cambio della maggioranza che sostiene il governo Draghi è in atto, tra le altre cose, una precisa azione di sabotaggio della legge sulla “rigenerazione urbana”, dichiara la senatrice di Sinistra Italiana Paola Nugnes.
La legge, che segue la “morte” della legge sul suolo dell’anno scorso è da mesi in discussione in commissione ambiente al senato. L’obiettivo è creare un nuovo fondo pubblico per agevolare progetti privati, sempre in nome dei soliti interessi predatori del liberismo.
“Faccio presente che stiamo parlando di un testo parlamentare, già votato all’unanimità in commissione mesi fa, che non dovrebbe essere condizionato da cambi di maggioranze governative, a mio modestissimo parere, ma che la maggioranza attuale vuole interamente sostituire con altro testo completamente diverso, sebbene la proposta elaborata da me e dall’altro relatore, il senatore Mirabelli, sia in perfetta coerenza con le parole che leggiamo in questi giorni sia nella proposta del piano per la transizione ecologica che nelle parole del ministro Cingolani in audizione sulla proposta, che anticipano al 2030 l’azzeramento del consumo di suolo netto, e non solo.
Le leggi regionali non hanno prodotto i risultati auspicati, visto che dai dati Ispra e dal piano suddetto, consumiamo in Italia ancora 2 mq di suolo al secondo; queste leggi vanno coordinate da legge nazionale cui si dovranno adeguare necessariamente. Abbiamo partecipato all’assemblea internazionale pre Cop26 alla Camera e parteciperemo a Glasgow alla Cop26, le parole spese devono trasformarsi in azioni. Non è più tempo di assecondare posizioni negazioniste.
A causa dello smog muoiono prematuramente 60mila persone ogni anno, per COVID-19 sono morte 89mila persone solo nel 2020.Attrezzare alla resilienza ai cambiamenti in atto i nostri territori è questione inderogabile e necessita di piani urbanistici pubblici rigorosi. Salvaguardare i centri storici da speculazione ulteriore che vuole solo generare nuova rendita e gentrificazione è un altro dei nostri obiettivi irrinunciabili. Ma questi obiettivi sono perseguibili solo ridando all’urbanistica la sua funzione pubblica e sociale a tutela del bene pubblico, scippatale dagli scellerati accordi di programma degli ultimi decenni.Questa deve essere una missione comune, fuori da ogni posizione di parte ed interesse particolare.”

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AMBIENTE – LA MURA: “PER IL GOVERNO SONO PIÙ IMPORTANTI LE TRIVELLE DELLA TUTELA DEL MARE”

“Il Governo, e in particolare il ministro della transizione ecologica Cingolani, nei suoi piani dà priorità alle trivelle invece di dare il giusto spazio alla tutela del mare. Non c’è alcuno schema logico nei piani che stanno seguendo, e se invece uno schema c’è, mira a distruggere gli ecosistemi marini per regalare i nostri tesori naturali ai petrolieri”, così la senatrice e oceanografa Virginia La Mura (SI).

“Sono mesi che insisto sull’urgenza di approvare i piani di gestione dello spazio marittimo (MPS), che servono in sostanza a regolare e dividere in aree a loro destinate tutte le attività al mare, quali, ad esempio, la balneazione, il turismo, i trasporti, la produzione di energia, la pesca, l’acquacoltura, promuovendone la coesistenza e la prosperità, e mantenendo un buono stato ecologico delle acque marine e dei fondali. Il MIT (attuale MIMS) avrebbe dovuto approvare tali piani entro il 31 marzo 2021, e, invece, ad oggi non risulta neppure avviato il procedimento di valutazione ambientale strategica. Il mese scorso ho depositato un’interrogazione, rivolta anche al Ministro Cingolani, per chiedere conto di questo ritardo, senza, tuttavia, avere risposta. Sembrerebbe che si voglia ritardare la pianificazione dello spazio marittimo (MPS), che individuerebbe anche gli spazi da riservare alla natura proteggendoli, a favore delle sole attività di estrazione di petrolio e gas, e del potenziamento delle rinnovabili offshore, in violazione degli obiettivi della Marine Strategy e del principio di “non arrecare danno significativo” (DNSH). Del resto, oggi abbiamo una conferma di ciò che avevo già denunciato durante la redazione del PNRR. E infatti uniche priorità del Ministero della transizione ecologica sono il Piano che definisce le aree idonee per le trivellazioni, il cui nome “Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee” (PiTESAI) confonde e nasconde la verità sulle trivelle, e l’Atto Governo 292 sulle rinnovabili (decreto FER II), che consentirà l’utilizzo delle piattaforme petrolifere in disuso e dei porti per l’installazione degli impianti offshore per la produzione di energia rinnovabile, a valle delle semplificazioni introdotte dal decreto Semplificazioni (DL 77/2021) in materia ambientale. Nel frattempo il “Governo dei migliori”, con il decreto FER II, ha spostato l’approvazione dei piani di gestione dello spazio marittimo intorno a giugno 2022, rimandando ulteriormente il rilancio dell’economia del mare e dei nostri 8500 km di costa, e, con il PiTESAI che invece sarà approvato a giorni, sta agevolando ancora una volta la lobby dei petrolieri. Infatti il PiTESAI consentirà di estrarre gas e petrolio, con nuove concessioni, anche lungo la fascia costiera e nelle aree protette e aprirà la strada anche allo stoccaggio di CO2 nei pozzi esauriti. La Strategia dell’UE per la biodiversità prevede entro il 2030 di ampliare le aree protette di almeno il 30% sia a terra che a mare. Ciò significa che bisogna considerare anche le aree che io definisco aree potenzialmente protette, ossia le aree che attualmente non sono giuridicamente protette, ma che, data la valenza ecologica, dovranno essere protette per conseguire l’obiettivo europeo del 30%. È ciò che dice anche la Commissione VIA-VAS che in tema di criteri ambientali, precisa che questi devono essere intesi come dinamici e adattivi per avere la possibilità, ogni volta che si individuano nuove aree ad elevato valore ecologico, di escluderle dallo sfruttamento economico. Il PiTESAI non ha recepito la sostanza di questa raccomandazione: di dare più spazio alla Natura! Se il Governo permette di trivellare ovunque non ci saranno più aree marine da proteggere, viceversa solo dopo aver individuato queste ultime è eventualmente possibile definire dove trivellare senza arrecare danni agli ecosistemi marini. Ma ognuno ha le sue priorità, quella del ministro Cingolani evidentemente è aiutare i petrolieri”.

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ENERGIA – DE PETRIS (LeU): “I RINCARI SONO UNA CONSEGUENZA DEI RITARDI NEL PASSAGGIO ALLE ENERGIE RINNOVABILI. È URGENTE ACCELERARE TRANSIZIONE VERDE”

“Il ministro Cingolani, nell’annuncio/spiegazione dell’aumento delle bollette di luce e gas del 40% a causa dell’aumento del gas sui mercati internazionali e dei costi della produzione di CO2 , ha perso l’occasione di far comprendere quanto sia necessario e urgente accelerare sulla transizione energetica Green”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

Il ritardo sulle rinnovabili che abbiamo accumulato rende più pesante la dipendenza dal gas, ergo bisogna correre sulle rinnovabili e smetterla di continuare a supportare in tutti modi il gas, fissando tappe precise per la riduzione del suo utilizzo. L’altra voce che pesa sull’aumento sono i costi per la CO2: i cittadini pagano perché non si riducono in modo significativo e secondo gli obiettivi sottoscritti le emissioni climalteranti. Ancor di più, quindi, è fondamentale per il nostro Paese e per l’Europa investire massicciamente senza indugio alcuno nelle fonti energetiche rinnovabili e accelerare sulla transizione verde e nella lotta ai cambiamenti climatici”, conclude la capogruppo di LeU.

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