All Posts Tagged: Sandro Ruotolo

LAVORO – DE PETRIS E RUOTOLO (LeU-ECOSOLIDALI): “SOLIDARIETA’ CON GLI OPERAI LICENZIATI E AGGREDITI”

“Esprimiamo piena solidarietà con il gruppo di lavoratori licenziati dall’hub della Fedex-Tnt di Piacenza, aggrediti e picchiati mentre si trovavano la scorsa notte in presidio fuori una ditta di logistica nel Lodigiano. Nel corso degli scontri dieci lavoratori sono rimasti feriti, uno dei quali si trova ora in codice rosso. Condanniamo le violenze e annunciamo la presentazione di una interrogazione urgente al ministro dell’interno per conoscere la dinamica dei fatti e le eventuali responsabilità. Non è accettabile che un presidio di lavoratori in lotta contro i licenziamenti si concluda con scontri e feriti. Siamo al fianco di chi lotta per i diritti”, affermano i senatori di LeU-Ecosolidali Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto, e Sandro Ruotolo.

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CICONTE – RUOTOLO (GRUPPO MISTO): “L’UOMO GIUSTO PER RICOSTRUIRE. SE VIVESSI Lì NON AVREI DUBBI”

“Se io vivessi in Calabria non avrei dubbi: conosco Enzo Ciconte da una vita. Enzo Ciconte saprebbe governare questa fase così delicata per la sua terra e aggregare intorno al suo nome le forze del campo democratico e della società civile. Enzo Ciconte è un punto di riferimento per tutti. Studioso di criminalità organizzata, conoscitore dei problemi che affliggono il Mezzogiorno d’Italia. Non è il momento di difendere fortini ma di ricostruire insieme. C’è una destra sovranista aggressiva, a trazione leghista e c’è chi pensa di dividere la società civile dalla buona politica. È il momento invece che forze politiche e società civile si mettano insieme per la Calabria”. Lo afferma in una nota il senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto.

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MURALES MARCELLO TORRE – RUOTOLO: “OGGI È STATO IL 25 APRILE DI PAGANI”

“È il murales di Jorit, ritrae il volto di Marcello Torre, il sindaco gentile di Pagani, ucciso 41 anni fa su ordine del boss della nuova camorra organizzata Raffaele Cutolo. Un omicidio eccellente, spartiacque perché segna il passaggio tra la vecchia e la nuova camorra: quella imprenditrice, quella che si relaziona con la politica, quella dell’infiltrazione negli appalti pubblici, quella dei nostri giorni. Marcello Torre si oppose a questo intreccio. La piazza piena di giovani e di chi ha vissuto quegli anni terribili di dittatura della camorra. Marcello è Pagani. Ero commosso ed emozionato perché ho conosciuto in vita Marcello Torre e seguito, umanamente e professionalmente, la battaglia della vedova e della famiglia Torre per avere verità e giustizia, in solitudine. Oggi è stato il 25 aprile di Pagani”. Lo afferma in una nota il senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto.

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CASTELLAMMARE DI STABIA – RUOTOLO (GRUPPO MISTO): “IL NEO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE TRA GLI APPLAUSI DEI CONSIGLIERI, RINGRAZIA IL PAPA’ CAMORRISTA. SUBITO UNA COMMISSIONE D’ACCESSO”

“È inaccettabile quello che è accaduto ieri pomeriggio nell’aula del Consiglio comunale di Castellammare di Stabia, la maggioranza guidata dal sindaco Gaetano Cimmino elegge presidente del consiglio Emanuele D’Apice, figlio del pregiudicato di camorra deceduto Luigi D’Apice, conosciuto con il soprannome di ‘O ministro. Il neo presidente prende la parola e tra gli applausi e la commozione dice ‘…infine permettetemi di ringraziare la mia famiglia in particolar modo mio padre, il mio faro che mi ha insegnato tutto: i valori, l’educazione, il rispetto. Oggi devo a lui l’uomo che sono’, concetto ribadito anche
sui social”. Lo denuncia in una nota il senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto. “Ciò che è accaduto rappresenta un vero insulto alle istituzioni, alle persone perbene. Il ministro dell’Interno, il Prefetto di Napoli non devono attendere un minuto in più per la nomina della commissione d’accesso al comune di Castellammare di Stabia come più volte abbiamo richiesto in interrogazioni e question time. Già a fine marzo c’è stata un’ordinanza di 16 arresti perché emerse in alcune intercettazioni che il clan D’Alessadro avrebbe sostenuto Forza Italia alle ultime amministrative. Occorre fare chiarezza e indagare, attraverso la Commissione d’accesso, se la camorra condiziona e orienta le scelte politiche dell’amministrazione” – conclude il senatore Ruotolo.

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ISRAELE-GAZA – APPELLO DEI SENATORI E DELLE SENATRICI PER IL CESSATE IL FUOCO

Sappiamo tutti come andrà a finire. Hamas continuerà a lanciare razzi verso Israele fin quando potrà e gli israeliani bombarderanno Gaza e se sarà necessario invieranno le truppe di terra.

A pagarne le conseguenze saranno come sempre i civili. Non esiste la guerra intelligente. Gli effetti collaterali dei bombardamenti sono bambini, donne, uomini, anziani che muoiono. Non è il momento di schierarsi con una delle parti in causa.

È il momento di chiedere alla comunità internazionale, all’Onu, all’Europa, ai singoli Paesi, di imporre una tregua immediata e una iniziativa diplomatica più forte.

Ci sono le risoluzioni dell’Onu, gli accordi pace di Oslo, che sono stati disattesi. Da tutti. Ma è l’unica strada percorribile. “Due popoli e due Stati” che ha i suoi nemici nella destra radicale israeliana e nell’estremismo di Hamas.

Chiediamo al governo italiano di riferire in Parlamento sulla escalation militare in Israele e Palestina. Vanno riconosciuti pari dignità e sicurezza alle popolazioni israeliana e palestinese. Non ci sono alternative ai negoziati di pace. Deponete le armi, tutti

Maurizio Buccarella, Tommaso Cerno, Monica Cirinnà, Loredana De Petris, Vasco Errani, Piero Grasso, Francesco Laforgia, Franco Mirabelli, Gianni Pittella, Roberto Rampi, Sandro Ruotolo.

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MIGRANTI – RUOTOLO (GRUPPO MISTO): “PRESIDENTE DRAGHI, EVITIAMO UN’ALTRA STRAGE”

“Al Presidente del Consiglio Mario Draghi – La prego evitiamo un’altra strage. Bisogna soccorrere i 100 naufraghi in balia delle onde e con il terrore di essere deportati di nuovo in Libia da dove scappano. Non c’è tempo da perdere. I migranti rischiano la vita -”. È l’appello del senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto al Presidente del Consiglio in relazione al barcone in legno partito ieri da Zuara con 95 persone a bordo tra cui numerosi bambini e da molte ore in balia delle onde e
il serio rischio di affondare.

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MIGRANTI – INTERROGAZIONE COMUNE SENATO/CAMERA SULLA STRAGE DEL 21 APRILE E PER IL RIPRISTINO DELLE MISSIONI EUROPEE DI SOCCORSO

“Bisogna fermare una volta per tutte le stragi nel Mediterraneo che macchiano la coscienza di tutti noi e dell’intera Europa. Visto che oltretutto si impedisce alle Ong di salvare la vita di chi fugge dalla guerra e dalla miseria spetta agli Stati europei garantire i soccorsi in mare, ripristinando le missioni che tante vite avevano salvato, e istituendo corridoi umanitari dai Paesi che non hanno firmato la convenzione di Ginevra e sottopongono i migranti a torture e privazioni. Ma non possiamo neppure permettere che cali il silenzio su una strage orrenda come quella del 21 aprile, che si sarebbe potuta evitare se qualcuno avesse risposto alle richieste d’aiuto dei naufraghi. Deve essere fatta piena chiarezza su cosa è successo nelle 24 ore precedenti la tragedia, su chi ha rifiutato il soccorso, sulle eventuali responsabilità della guardia costiera libica, alla quale corrispondiamo copiosi finanziamenti”, dichiarano il senatore Sandro Ruotolo e il deputato Erasmo Palazzotto, primi firmatari di un’interrogazione presentata in entrambi i rami del Parlamento e sottoscritta da numerosi deputati e senatori del M5S, del Pd, di LeU, delle Autonomie e del gruppo Misto.

Nell’interrogazione si chiede di “fare assoluta chiarezza” sulla dinamica che ha portato alla tragedia del 21 aprile, ella quale hanno perso la vita almeno 130 migranti, di individuare le responsabilità del mancato soccorso e di “ripristinare, con l’Europa, un dispositivo navale di ricerca e soccorso nel Mediterraneo centrale sul modello della missione Mare Nostrum”.

L’interrogazione è firmata da 20 senatori e 18 deputati

SENATORI:

RUOTOLO, MIRABELLI, DE PETRIS, ZANDA, GRASSO, BRESSA, ERRANI, DI NICOLA, VERDUCCI, LAFORGIA, BUCCARELLA, CIRINNA’, NOCERINO, CERNO, AIROLA, AUDDINO, DESSI’, RAMPI, MARILOTTI, DE FALCO

DEPUTATI:

PALAZZOTTO, BOLDRINI, BRUNO BOSSIO, FASSINA, FIORAMONTI, FORNARO, FRATOIANNI, FUSACCHIA, LATTANZIO, MURONI, ORFINI, PASTORINO, PINI, RACITI, RIZZO NERVO, SARLI, TRIZZINO, TERMINI.

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MIGRANTI – RUOTOLO, DON FAVARIN, DE GIOVANNI, PALAZZOTTO: “BASTA CON LE STRAGI IN MARE. INTERVENGANO L’ITALIA E L’EUROPA A SOCCORRERE I NAUFRAGHI”

“Siamo stanchi. Stanchi di veder morire donne e uomini, bambini e anziani nel Mare nostrum. Stanchi della disumanità. Stanchi delle vite che si spengono tra i flutti del Mediterraneo diventato il più grande cimitero a cielo aperto. Tremendamente stanchi che ciò avvenga quasi ogni giorno. Sono anni che gli Stati si sono ritirati dal soccorso in
mare e sono anni che si criminalizzano le associazioni umanitarie che si ostinano a operare in nome dell’umanità. Siamo tutti colpevoli. Anche di queste ultime vite spezzate nel tentativo di salvarsi da guerre e miseria. Ci siamo trovati letteralmente a navigare in mezzo ai cadaveri. E purtroppo siamo arrivati troppo tardi. Ma questa gente, 100, 120, 130 non lo sapremo mai, si poteva salvare se qualcuno fosse andato in loro soccorso quando hanno chiesto aiuto. Basta con le stragi in mare che quasi quotidianamente avvengono sotto i nostri occhi, davanti alle nostre coscienze. Chiediamo al nostro governo e all’Europa intera di ripristinare i soccorsi in mare, di prevedere l’istituzione di corridoi umanitari dai paesi che non hanno firmato
la convenzione di Ginevra e che sottopongono i migranti a torture e privazioni”. Lo scrivono in una nota congiunta Sandro Ruotolo, senatore, don Luca Favarin, presidente della onlus Percorso Vita-Padova, Maurizio De Giovanni, scrittore, Erasmo Palazzotto, deputato.

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ZAKI – RUOTOLO (GRUPPO MISTO): “QUAL È L’EQUILIBRIO GIUSTO CON L’EGITTO? CHE TIENE IN CARCERE ILLEGALMENTE PATRICK ZAKI E CHE È RESPONSABILE DELL’OMICIDIO DI GIULIO REGENI?

“Come possiamo coniugare i nostri interessi strategici, i rapporti diplomatici e di cooperazione con l’Egitto di Al Sisi responsabile dell’omicidio di Giulio Regeni e della detenzione illegale di Patrick Zaki? Il presidente del Consiglio, Mario Draghi ci dà una risposta quando definisce il presidente turco Erdogan un dittatore. ‘Uno deve essere franco, ha detto il presidente Draghi, nell’esprimere le proprie diversità di vedute, di opinioni, di visioni della società e deve essere anche pronto a cooperare per assicurare gli interessi del proprio Paese. Bisogna trovare l’equilibrio giusto’. Mi chiedo, vi chiedo: qual è l’equilibrio giusto con l’Egitto che tiene in carcere illegalmente Patrick Zaki e che è responsabile dell’omicidio di Giulio Regeni? Sappiamo che sta facendo rotta verso l’Egitto la seconda fregata Fremm, destinata alla marina egiziana e stiamo sostenendo nei fatti il regime egiziano con forniture militari. Non si possono vendere armi a un paese dove si violano i diritti umani e civili”. Lo ha dichiarato Sandro Ruotolo, senatore del gruppo misto, durante la discussione al Senato sulla mozione per l’attribuzione della cittadinanza italiana a Patrick Zaki.

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CRONISTI INTERCETTATI – RUOTOLO, CERNO, DI NICOLA: “CARTABIA NE RISPONDA”

“È una vicenda grave raccogliamo l’allarme lanciato dalla Federazione nazionale della stampa e dall’Ordine nazionale dei giornalisti affinché si faccia chiarezza. Siamo di fronte allo sfregio del segreto professionale, della violazione della libertà di stampa garantita costituzionalmente. Chiediamo al Ministro di sapere quali iniziative intenda assumere al fine di acquisire ulteriori elementi su quanto accaduto; se intenda adottare iniziative per tutelare adeguatamente il lavoro dei giornalisti, la loro libertà inviolabile nell’esercizio della professione e alla luce degli elementi evidenziati come pensa di agire per impedire la compromissione delle fonti giornalistiche tutelate dal segreto professionale, qualora possano essere divulgate compromettendo il rapporto fiduciario alla base dell’attività giornalistica, supremo diritto costituzionale da tutelare nell’interesse dei cittadini”, affermano in una nota Sandro Ruotolo (Gruppo Misto), Tommaso Cerno (Pd), Primo Di Nicola (Movimento 5 Stelle).

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