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ISTITUZIONE GIORNATA NAZIONALE IN MEMORIA DELLE VITTIME DELL’ODIO RAZZIALE E DELLO SFRUTTAMENTO SUL LAVORO – RUOTOLO: “ABBIAMO SCELTO IL 18 SETTEMBRE PERCHÈ NEL 2008 AVVENNE LA STRAGE DI CASTEL VOLTURNO, DOVE FURONO UCCISI SEI IMMIGRATI AFRICANI, TUTTE VITTIME INNOCENTI”

Istituzione di una Giornata nazionale “in memoria degli immigrati vittime dell’odio razziale e dello sfruttamento sul lavoro”, che cade il 18 settembre di ciascun anno. La propone il senatore Sandro Ruotolo, Gruppo Misto, con un disegno di legge depositato oggi a Palazzo Madama. Sono 48 i firmatari, tra cui la senatrice a vita Liliana Segre ed Emma Bonino, appartenenti a tutti i gruppi politici. È stato scelto il 18 settembre perché proprio in questa data avvenne nel 2008 la strage di Castel Volturno, conosciuta anche come la strage di San Gennaro, “che ha portato alla morte di sette persone, sei dei quali immigrati africani, vittime innocenti della strage, in due blitz distinti da parte dello stesso gruppo di fuoco camorristico guidato da Giuseppe Setola, avvenuti a mezz’ora di distanza l’uno dall’altro”, si legge nelle prime righe del disegno di legge. Il senatore Ruotolo ne ricorda i nomi: “si chiamavano Kwame Antwi Julius Francis, Affun Yeboa Eric, Christopher Adams del Ghana, El Hadji Ababa e Samuel Kwako del Togo e Jeemes Alex della Liberia e si trovavano presso la sartoria Ob Ob Exotic Fashion a Ischitella, altra frazione di Castel Volturno, comune della provincia di Caserta”. Ricorda Ruotolo: “L’accertamento giudiziale sulla strage di Castel Volturno portò la magistratura a individuare, oltre all’aggravante di avere agito con metodo mafioso e della finalità di agevolare l’associazione mafiosa denominata clan dei casalesi, anche l’aggravante di avere agito con finalità di discriminazione e odio razziale, poiché diversi elementi indicavano un odio indiscriminato del gruppo di Setola fondato su un pregiudizio di razza, in base al quale si voleva assoggettare l’intera comunità nera alla volontà del clan”. Nel ricostruire le vicende della comunità di Castel Volturno, nel ddl il senatore Ruotolo sostiene che “c’è un filo rosso che lega la strage di Castel Volturno ai tanti, troppi episodi di violenza accaduti in Italia le cui vittime sono immigrati, spesso in fuga da paesi in guerra o nei quali avrebbero subito persecuzioni, colpevoli solo di cercare nel nostro Paese la serenità di un lavoro sicuro” e che passa “dall’assassinio di Jerry Masslo, avvenuto a Villa Literno nel lontano 24 agosto 1989, e racconta delle durissime condizioni di vita cui ancora oggi sono sottoposti le migliaia di immigrati che lavorano nelle campagne”. Comincia oggi l’iter del disegno di legge che istituisce la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’odio razziale, che è anche un duro atto d’accusa e di denuncia contro “la sistematica presenza di abusi nelle filiere nazionali” nel settore agroalimentare. “I dati sono impietosi. L’Agro Pontino nel Lazio, il Tavoliere nel foggiano in Puglia, la zona di Saluzzo in Piemonte e la piana di Metaponto in Basilicata, sono solo alcune delle aree rurali in cui si sono sviluppate e radicate forme di agricoltura intensive alimentate dallo sfruttamento della manodopera migrante e precaria, tanto che sarebbero almeno 180mila i lavoratori vulnerabili allo sfruttamento. Uomini e donne sottoposti a regimi di semi schiavitù: costretti a sopportare vessazioni di ogni genere da parte dei datori di lavoro, guadagnano dai 25 ai 30 euro al giorno, per giornate che possono arrivare anche a 12 ore di lavoro consecutive, se si considera il trasporto. Il che significa, per alcuni, appena due euro all’ora”, si legge nel testo del ddl a firma del Senatore Sandro Ruotolo, che consta di 5 articoli, di cui il primo istituisce la giornata della memoria, il secondo le modalità della celebrazione (“Stato, le regioni, le province e i comuni possono promuovere, nell’ambito della loro autonomia e delle rispettive competenze, anche in coordinamento con le associazioni interessate, iniziative specifiche, manifestazioni pubbliche, cerimonie, incontri e momenti comuni di ricordo”) e il terzo fissa il coinvolgimento degli istituti scolastici per “promuovere iniziative didattiche, percorsi di studio ed eventi dedicati alla comprensione e all’apprendimento dei temi riguardanti la tutela dei diritti umani, il contrasto dell’odio razziale e lo sfruttamento del lavoro degli immigrati”. Tra i firmatari, oltre la senatrice a vita Liliana Segre ed Emma Bonino, ci sono i senatori Alberto Airola, Alessandro Alfieri, Gianclaudio Bressa, Maurizio Buccarella, Gianluca Castaldi, Domenica Castellone, Tommaso Cerno, Vasco Errani, Valeria Fedeli, Gianluca Ferrara, Alan Ferrari, Vincenzo Garruti, Piero Grasso, Leonardo Grimani, Francesco Laforgia, Barbara Lezzi, Ettore Antonio Licheri, Arnaldo Lomuti, Simona Flavia Malpezzi, Daniele Manca, Mario Mantovani, Gianni Marilotti, Susy Matrisciano, Franco Mirabelli, Michela Montevecchi, Nicola Morra, Tommaso Nannicini, Gisella Naturale, Dario Parrini, Emma Pavanelli, Gianluca Perilli, Roberta Pinotti, Gianni Pittella, Vincenzo Presutto, Roberto Rampi, Iunio Valerio Romano, Anna Rossomando, Vincenzo Santangelo, Valeria Valente, Francesco Verducci e Luigi Zanda.

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LAVORO – DE PETRIS e RUOTOLO (LeU-ECOSOLIDALI): “INTERROGAZIONE PER CHIARIRE LE GRAVISSIME AGGRESSIONI CONTRO I LAVORATORI A PRATO”

“Con tutti i senatori di LeU-Ecosolidali abbiamo presentato un’interrogazione rivolta ai ministri del Lavoro, delle Politiche sociali e degli Interni in merito ai gravissimi fatti dell’11 ottobre a Prato. In quella data 10 lavoratori pakistani, nel corso di una manifestazione sostenuta dal Si-Cobas, sono stati aggrediti da uomini cinesi armati di mazze e bastoni. Sono stati feriti cinque lavoratori, uno dei quali gravemente”, dichiarano la capogruppo di LeU-Ecosolidali Loredana De Petris e il senatore di LeU-Ecosolidali Sandro Ruotolo.

“Non è la prima volta che si verificano episodi simili a Prato, dove da mesi sono in corso manifestazioni e proteste contro situazioni di grave irregolarità sul lavoro. È urgente che il governo chiarisca e punisca gli episodi dell’11 ottobre e intervenga per riparare le situazioni di irregolarità e insicurezza sul lavoro e garantire il pieno rispetto dei diritti costituzionali di tutti i lavoratori”.

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ASSALTO CGIL – SANDRO RUOTOLO: “BISOGNA MOBILITARSI CONTRO I FASCISTI. IL MINISTRO VENGA AL PIU’ PRESTO IN AULA A RIFERIRE”

“Nelle foto e nei filmati c’è Roberto Fiore, leader di Forza Nuova, durante l’assalto alla sede nazionale della Cgil delle squadracce fasciste. Gli scontri di Roma sono durati ore. Con novax e nogreenpass c’erano i neofascisti. Non possiamo accettarlo. Bisogna mobilitarsi contro i fascisti. Solidarietà alla Cgil, a Maurizio Landini e alle lavoratrici e ai lavoratori del sindacato. Quello contro la Cgil è stato un attacco alla nostra democrazia. Che venga al più presto in aula il ministro a riferire sui drammatici incidenti di Roma. Forza Nuova, Casa Pound, Libertà e Azione, vanno messi fuori legge. I fascisti #nopasaran”. Lo afferma in una nota il senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto.

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CORI RAZZISTI – RUOTOLO E DE GIOVANNI: “SENZA ASPETTARE LE MULTE, IL PRESIDENTE DELLA FIORENTINA E IL SINDACO DELLA CITTA’ PRENDANO LE DISTANZE DAL RAZZISMO”

Dopo i cori razzisti ‘Vesuvio lavali col fuoco’, ‘Odio Napoli’, ‘il sapone’, ‘il colera’ e, rivolto ai calciatori della squadra del Napoli koulibaly, Anguissa e Osimhen, ‘scimmia’ ‘scimmia’, il senatore Sandro Ruotolo e lo scrittore Maurizio De Giovanni si appellano ai vertici della Fiorentina e al sindaco della città: “Senza aspettare la miserevole multa per discriminazione territoriale, presidente Commisso chiuda la curva oscena per tre giornate. Sindaco Nardella, la sua Firenze è una città democratica, antifascista, culla della cultura italiana, prenda le distanze dalle urla razziste dei suoi concittadini”.

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RIACE – SENATORI LEU-ECOSOLIDALI: “SENTENZA INGIUSTA, MIMMO HA PORTATO UMANITA'”

“Mimmo non ha rubato un centesimo, non si è arricchito sulle spalle dei migranti. Mimmo Lucano è stato condannato a 13 anni e due mesi, quasi il doppio della richiesta dell’accusa. È una sentenza ingiusta. Siamo convinti della sua innocenza. Ci sarà l’appello e sarà assolto perché Mimmo Lucano ha portato umanità a Riace e nel mondo”.
Lo dichiarano Loredana De Petris, Vasco Errani e Sandro Ruotolo, senatori di Leu-Ecosolidali.

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SOLIDARIETA’ A FANPAGE – RUOTOLO E DE GIOVANNI: “INTOLLERABILE VIOLAZIONE DEL DIRITTO DI CRONACA

“Solidarietà a Fanpage.it per la decisione del Giudice delle indagini preliminari del tribunale di Roma che vuole oscurare i contenuti dell’inchiesta giornalistica Follow The Money sui fondi della Lega e su Claudio Durigon, l’ex sottosegretario leghista costretto a dimettersi dopo le dichiarazioni rilasciate a Latina sul parco da intitolare al fratello di Benito Mussolini. Quanto sta accadendo a Fanpage.it altro non è se non una intollerabile violazione del diritto di cronaca”. A dichiararlo sono il senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto e lo scrittore Maurizio de Giovanni. “La cancellazione preventiva di un’inchiesta giornalistica, è un pericolosissimo precedente. Limita la libertà di stampa e quindi riguarda tutti noi. Chiunque si sente diffamato ha il diritto a rivolgersi a un magistrato ma, come dice l’articolo 21 della Costituzione, ‘la stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi’. Non si può procedere al sequestro preventivo per il reato di diffamazione. Stiamo perciò dalla parte dei giornalisti di Fanpage.it. Con il giornalismo d’inchiesta, con il diritto di cronaca” concludono Ruotolo e De Giovanni. Il senatore Sandro Ruotolo presenterà un’interrogazione parlamentare per chiedere alla Ministra della giustizia di verificare se non vi siano irregolarità.

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ANNIVERSARIO STRAGE CASTELVOLTURNO – RUOTOLO: “ISTITUIRE IL 18 SETTEMBRE IL GIORNO DELLA MEMORIA, PER RICORDARE TUTTE LE VITTIME DELL’ODIO RAZZIALE E DELLO SFRUTTAMENTO SUL LAVORO”

“Il 18 settembre è una data che non possiamo dimenticare. Il 18 settembre 2008, a Castelvolturno, nel casertano, alle 7 di sera entra in azione un gruppo di fuoco del clan della camorra di Casal di Principe: sei ragazzi ghanesi colpevoli di essere africani vengono uccisi a colpi di mitra. Quella camorra stragista è stata neutralizzata dagli arresti ma la camorra oggi è viva più che mai. Questa data dovrebbe essere patrimonio di memoria collettiva, diventare la giornata nazionale per ricordare tutte le vittime dell’odio razziale e dello sfruttamento sul lavoro, uccise in Italia solo per il colore della pelle, cadute per l’inumano sfruttamento della loro condizione di invisibili determinata anche da leggi discriminatorie come lo furono i decreti Salvini. Ricordare gli ultimi tra gli ultimi è un dovere civile ma soprattutto un monito affinché l’Italia diventi nella pratica un Paese in cui tutti abbiano diritti garantiti”. Lo afferma in una nota il senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto.

 

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OMICIDIO TORRE ANNUNZIATA – RUOTOLO: “EMERGENZA NAZIONALE, LO STATO REAGISCA”

“A Torre Annunziata c’è una guerra di camorra. Un nuovo raid armato ad ora di pranzo, davanti a una chiesa. La vittima dell’agguato, un pregiudicato, è morta in ospedale. Torre Annunziata è ostaggio dei clan in guerra tra loro per il predominio degli affari illeciti. È una città morente. In pieno giorno si spara per strada e tutti sono in pericolo di vita. Non c’è più tempo da perdere. Si è fin troppo sottovalutata la situazione. Dobbiamo disarmare Torre Annunziata. Lo Stato deve fare lo Stato. La società civile deve far sentire la propria voce. Chi resta indifferente è complice dei clan. Fortapàsc non l’abbiamo ancora sconfitto. Domani mattina alle ore 10 a Villa Parnaso con Paolo Siani e i familiari delle vittime innocenti della camorra saremo insieme al comitato di liberazione dalla camorra per ricordare, davanti alla panchina della libertà di stampa, Giancarlo Siani. Siamo stanchi di una città dove i diritti sono negati. Poi una delegazione incontrerà il prefetto di Napoli. Insieme per battere camorra e malaffare”. Lo afferma il senatore Sandro Ruotolo del gruppo Misto.

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INCIDENTI SUL LAVORO – RUOTOLO: “NON ESISTE LA FATALITA’, INVESTIRE NELLA PREVENZIONE”

“Continua la strage di morti sul lavoro. Nelle ultime ore dobbiamo registrare altre tre vittime. A Carrara nel distretto del marmo, ad Arezzo e infine a Napoli dove ha perso la vita un operaio, impiegato nel cantiere della Metropolitana di Napoli. Bisogna investire in sicurezza, in prevenzione che vuol dire assunzione del personale necessario per i controlli sui luoghi di lavoro. Oggi più che mai, bisogna dar vita all’istituzione della Procura Nazionale del Lavoro e valutare d’inserire nella legislazione sul lavoro il reato di omicidio colposo e pensare a una regia unica d’intervento: un coordinamento nazionale degli enti per tutelare la salute e la sicurezza sul lavoro. Non chiamateli incidenti sul lavoro. Nessuna fatalità”. Lo afferma in una nota il senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto e componente della Commissione d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in italia, sullo sfruttamento e sicurezza sui luoghi di lavoro.

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