All Posts Tagged: Taranto

ARCELORMITTAL – DE PETRIS (LEU): “IL LICENZIAMENTO DELL’OPERAIO PER IL POST SULLA FICTION CHE DENUNCIA L’INQUINAMENTO AMBIENTALE È UNA MOSTRUOSITA’ INTOLLERABILE”

 

“Il licenziamento di un operaio di Taranto da parte di ArcelorMittal per aver postato su Fb uno screenshot con l’invito a seguire una serie tv che parla anche dell’inquinamento ambientale, peraltro neppure ambientata a Taranto, è una mostruosità che non può essere tollerata. È necessario che la magistratura intervenga immediatamente per garantire il pieno reintegro dell’operaio Riccardo Cristello”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Una simile enormità deve però farci riflettere tutti. L’arroganza della multinazionale indiana che da mesi tiene sotto scacco l’Italia non nasce dal nulla ma è il frutto di una situazione nella quale alle grandi multinazionali è stato permesso di inquinare, sfruttare e vessare a piacimento. Una misura così odiosa come questo licenziamento spiega meglio di qualsiasi discorso cosa significhi per i lavoratori essere stati deprivati di ogni diritto e impone a tutti di correggere questa rotta rovinosa che rende i lavoratori molto simili a nuovi schiavi”.

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VENDOLA – DE PETRIS (LEU): “FINALMENTE È STATA FATTA GIUSTIZIA”

“Finalmente è stata fatta giustizia di tutte le menzogne diffamanti che hanno ferito una grande persona come Nichi Vendola”.

Cos la Senatrice di LeU Loredana De Petris, Presidente del gruppo Misto, commenta le sentenze di condanna per le quattro testate giornalistiche, Il Fatto Quotidiano, Il Giornale, Libero e Il Giornale d’Italia, che nell’Autunno 2013 avevano diffamato Nichi Vendola strumentalizzando il contenuto di una intercettazione telefonica con l’allora responsabile per i rapporti istituzionali dell’Ilva di Taranto Girolamo Archinà.

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PORTO DI TARANTO – DE BONIS (MISTO): “IL PORTO DI TARANTO NON SIA SVENDUTO AI CINESI. IL GOVERNO CHIARISCA SUBITO”

“Il Governo fornisca subito maggiori informazioni circa la notizia di un presunto ‘Piano Grillino’ per svendere il porto di Taranto alla Cina”.
Lo chiede  il senatore Saverio De Bonis del gruppo Misto in un’interrogazione ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti, dello sviluppo economico e degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
“Il porto di Taranto è uno degli asset più importanti e strategici per l’ingresso e l’uscita delle merci in Europa e sarebbe davvero grave se fossero, così come sembra da notizie di stampa, iniziate le grandi manovre per un investimento da parte della società cinese denominata Ferretti Group proprio nell’area “ex Belleli” dello scalo Pugliese.
Piuttosto servirebbero misure volte allo sviluppo del porto jonico attraverso l’incremento delle infrastrutture che migliorino e favoriscano la crescita del territorio. Per rilanciare la regione bisogna rilanciare l’impresa, l’agricoltura con tutti i suoi settori ed avere un sistema di infrastrutture per rendere più competitivo il territorio.
È insensato puntare su questo progetto di insediamento produttivo nell’ambito della cantieristica nautica, anche alla luce della collocazione atlantica dell’Italia sul piano internazionale e della presenza di una base NATO strategica nella città di Taranto.
Cedere le nostre ricchezze agli stranieri, soprattutto in questo particolare momento sarebbe davvero un atto gravissimo e ingiustificabile da parte del governo Conte”.

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EX ILVA – DE BONIS (GRUPPO MISTO): “SI DICA LA VERITA’: L’IMMUNITA’ PER ANCELORMITTAL RESTA. SI RICERCHINO SOLUZIONI PIU’ EFFICACI.”

“Diciamo la verità: l’immunità per ArcelorMittal, di fatto, è ancora lì. L’abolizione dell’art. 14, infatti, pur eliminando lo scudo penale sui manager e affittuari dell’ex Ilva, non sopprime l’immunità penale, dal momento che la norma che lega l’immunità al piano ambientale sino al 2023 resta misura per misura”.

Lo ha dichiarato il senatore Saverio De Bonis del gruppo Misto, commentando la soppressione dell’articolo 14 nel decreto ‘salva imprese’ su cui ieri è stata votata la fiducia al Senato. Il senatore aveva già presentato nei mesi scorsi un disegno di legge abrogativo delle immunità penali per l’impianto siderurgico tarantino.

“Essendo il firmatario di un disegno di legge per la soppressione dell’immunità su ArcelorMittal, non potevo non votare a favore di questa misura. Tuttavia, voglio essere sincero con i cittadini tarantini, come hanno già fatto altri colleghi. Resta infatti in piedi la previsione del decreto Crescita, che modifica l’articolo 2 comma 6 del decreto attuato da Renzi nel 2015 e che di fatto estende la scadenza dell’immunità a ogni tappa del cronoprogramma. Se davvero si ha a cuore la salute dei cittadini e la giustizia, sono altre e ben più incisive le strade da percorrere. Io la mia proposta legislativa l’avevo fatta, chiara e con poche norme. Si potrebbe calendarizzare quella per trovare una soluzione ancora più efficace”. Ha concluso il senatore De Bonis.

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ILVA TARANTO – DE BONIS: “RICHIESTA SOPPRESSIONE IMMUNITÀ PER ARCELORMITTAL”

 

Il senatore Saverio De Bonis (Gruppo Misto) ha presentato un disegno di legge avente ad oggetto la soppressione delle immunità per ArcelorMittal (ex ILVA).
“Tutti i cittadini sono uguali dinanzi alla legge. Tutti i bambini hanno il diritto di correre e giocare per strada.  Ma così non è per i bambini di Taranto”, afferma il senatore De Bonis sulla situazione ambientale nel capoluogo Jonico.
“L’inquinamento causato da ArcelorMittal (ex ILVA) è addirittura più grave che in  passato. Adesso, con un’ordinanza, il Sindaco di Taranto ha deciso di chiudere le scuole per 30 giorni. E’ particolarmente grave il fatto che, grazie alle immunità, non si possano perseguire penalmente i responsabili dell’inquinamento, in palese contrasto con la Carta Costituzionale. Per questo ho proposto un disegno di legge avente ad oggetto la soppressione delle immunità. Ho quindi mantenuto fede ai miei impegni. La ratio della proposta è garantire l’uguaglianza della legge e l’applicazione equa della normativa penale per tutte le imprese che operano sul territorio dello Stato e, soprattutto, la tutela della salute e dell’ambiente dei cittadini di Taranto”. Il senatore ricorda che “Recentemente, la Corte europea dei diritti dell’uomo, nella sentenza relativa al ricorso n. 54414/13, ha sancito che « Il persistente inquinamento causato dalle emissioni dell’Ilva ha messo in pericolo la salute dell’intera popolazione, che vive nell’area a rischio”.

“È quindi ora di restituire dignità alla città di Taranto. I bambini tarantini hanno il diritto di correre, giocare ed andare a scuola. Il profitto deve cedere il passo alla salute che solo un ambiente salubre può garantire”.

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