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ENERGIA – DE PETRIS (LeU): “È SBAGLIATO E PERICOLOSO TORNARE AL CARBONE PER IL TAGLIO DEL GAS RUSSO”

“L’idea di tornare al carbone in seguito al taglio delle forniture di gas russo è sbagliata e pericolosissima. Contraddice la strategia che ci siamo dati come Unione europea, con l’obiettivo di accelerare la riconversione ecologica. Non possiamo continuare a procedere come il gambero: un passo avanti e subito dopo due indietro”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De petris.

“La crisi energetica, iniziata prima dell’invasione russa dell’Ucraina e peggiorata ora con guerra e sanzioni, ci dà una lezione chiara: bisogna smettere di puntare sui fossili e sul gas e correre molto più di quanto non abbiamo fatto sinora sulla strada del passaggio alle rinnovabili. Se lo avessimo fatto per tempo, ora non ci troveremmo in questa situazione. Bisogna solo vedere se la lezione verrà ascoltata o se ancora una volta si farà finta di non sentire”, conclude la presidente De Petris.

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ENERGIA – DE PETRIS (LeU): “CONSIDERARE GAS E NUCLEARE FONTI VERDI, SAREBBE UNA SCELTA SUICIDA”

“Considerare gas e nucleare fonti verdi, come propone la Commissione europea, sarebbe una scelta assolutamente sbagliata e suicida. Tutto quel che sta succedendo oggi, dalle conseguenze già devastanti del riscaldamento globale agli enormi problemi creati dalla dipendenza dal gas russo, dice chiaramente che la strada giusta è opposta”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Bisogna accelerare al massimo il passaggio alle rinnovabili, non fare passi indietro tornando ai fossili e al nucleare. È  evidente infatti che un simile arretramento spingerebbe a rallentare ulteriormente la riconversione energetica. Una scelta del genere sarebbe ancora più assurda oggi, con la guerra in Ucraina. Daremmo a Putin un’arma in più per tenere sotto scacco i Paesi della Ue e finanzieremmo ulteriormente proprio la sua guerra contro l’Ucraina”, conclude la presidente De Petris.

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SALARIO MINIMO – DE PETRIS (LeU): “L’ITALIA È IL SOLO PAESE IN CUI I SALARI SONO DIMINUITI DAL 1990. DOPO LA DIRETTIVA EUROPEA SUBITO UNA LEGGE”

“La direttiva europea sul salario minimo è un sacrosanto e giusto incentivo che ci dice di fare presto. In Italia c’è un problema salariale enorme che va affrontato ora. Siamo il solo Paese dell’Ocse in cui i salari siano diminuiti anziché aumentare dal 1990. In Italia un terzo dei lavoratori viene pagata meno di 9 euro l’ora. In Italia l’inflazione sta già erodendo il potere d’acquisto in dimensioni molto sensibili. Cosa ci vuole di più per capire che il salario minimo va introdotto subito, senza perdere un solo giorno?”, dichiara la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Il salario minimo aiuta e non ostacola la contrattazione nazionale. Gli ostacoli che la destra e Confindustria creano per impedire che sia varata la legge sul salario minimo sono assurdi, speciosi e anche miopi: senza un intervento salariale sarà impossibile sostenere la ripresa dei consumi”.

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ENERGIA – DE PETRIS (LeU): “PASSO AVANTI VERSO UN TETTO AL PREZZO DEL GAS. MA SE LA UE NON LO INTRODUCE AL PIU’ PRESTO DOVRA’ FARLO L’ITALIA DA SOLA”

“Il Consiglio europeo ha fatto un passo avanti sulla strada del tetto al prezzo del gas giustamente chiesto dall’Italia ed è un fatto certamente positivo. Non possiamo però aspettare mesi per prendere una decisione che è invece urgente”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“L’introduzione del Price Cap deve essere decisa dal Consiglio europeo in tempi brevi, possibilmente già nel prossimo vertice del 23 giugno. In caso contrario e in presenza di ostacoli che mirano a rinviare la decisione all’infinito, l’Italia deve fare da sola e, come già fatto dalla Spagna, decidere autonomamente di introdurre il tetto al prezzo del gas”, conclude la presidente De Petris.

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SALARI – DE PETRIS (LeU): “AUMENTI UNA TANTUM NON BASTANO”

“La formula proposta oggi dal governatore di Bankitalia Visco sui salari, quella cioè degli aumenti una tantum, è inadeguata per fronteggiare un problema che era già enorme prima di inflazione e guerra ma che rischia ora di assumere connotati drammatici. Bisogna invece innalzare strutturalmente e stabilmente il potere d’acquisto e dunque aumentare i salari”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“L’Italia è l’unico Paese della Ue nel quale i salari sono diminuiti negli ultimi decenni. L’inflazione e l’aumento dei prezzi dell’energia investono così una situazione già fragilissima e la rendono intollerabile. Senza l’aumento dei salari per moltissime famiglie sarà impossibile far fronte ai rincari: dovranno scegliere, come già capita a molti, tra le bollette e la spesa. Questa è oggi l’emergenza in Italia e non è con qualche aumento una tantum che si può pensare di affrontarla”.

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UCRAINA – DE PETRIS (LeU): “PUTIN HA FALLITO LA CONQUISTA E L’ANNESSIONE. ORA È IL MOMENTO DELLA TRATTATIVA. I PAESI GUIDA DELL’UE ASSUMANO L’INIZIATIVA”

“Il presidente del Consiglio ha giustamente segnalato che la situazione della guerra in Ucraina è molto cambiata rispetto a due mesi fa. Putin ha fallito la sua criminale guerra di conquista. L’Ucraina non rischia oggi di essere annessa, Putin è isolato, la situazione militare è di stallo. Questo è dunque il momento di assumere con coraggio e determinazione un’iniziativa diplomatica che sin qui non c’è stata. Sta ai Paesi guida della Ue, a Italia, Francia, Germania e Spagna, assumerla”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris, nel dibattitto seguito all’informativa del presidente del Consiglio.

“Oggi la Russia è in condizione di estrema debolezza e questo è un pericolo, perché la debolezza di una grande potenza nucleare presenta grandi rischi. Decine di milioni di persone rischiano di morire di fame e questo noi non possiamo e non dobbiamo permetterlo. Per questo è indispensabile agire subito per una trattativa, sapendo che una soluzione negoziale non può completamente essere quella che, comprensibilmente, vorrebbe l’Ucraina. È infine necessario ribadire che la crisi energetica che stiamo affrontando e che non è contingente, non deriva solo dalla guerra, ci impone di accelerare la marcia della transizione ecologica e del passaggio alle rinnovabili. È la direzione indicata anche ieri dalla Ue con il RePowerEu che rappresenta un passo nella giusta direzione”, conclude la capogruppo di LeU.

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UCRAINA – DE PETRIS (LeU): “IL GOVERNO DEVE INFORMARE IL PARLAMENTO SULL’INVIO DI ARMI E SULLE INIZIATIVE DIPLOMATICHE PER LA TRATTATIVA”

“È necessario e urgente che il Parlamento sia messo al corrente di quali armi l’Italia sta fornendo all’Ucraina e che il governo riferisca su quali iniziative diplomatiche il nostro Paese intende sostenere o sta sostenendo  per cercare una soluzione negoziale del conflitto in Ucraina”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Le Camere non ricevono informazioni sul ruolo che l’Italia sta svolgendo in questa guerra e sulle armi che spedisce o si prepara a spedire in Ucraina dai primi giorni dell’invasione. Ciò è tanto più grave in quanto la situazione si è da allora sensibilmente modificata e non sono più altrettanto chiari gli obiettivi reali degli aiuti militari. Abbiamo tutti sempre detto che gli aiuti militari e le sanzioni devono avere per unico scopo il costringere la Russia ad accettare la trattativa. Ma di trattativa oggi non si parla più. È invece evidente che sta proprio all’Europa adoperarsi non solo per un negoziato che porti il prima possibile al cessate il fuoco ma anche per l’organizzazione di una conferenza internazionale sul modello di quella di Helsinki, con l’obiettivo di disegnare equilibri e assetti stabili nel Continente. Il ruolo dell’Italia e dell’Europa non può limitarsi a fornire armi sempre più potenti all’Ucraina senza costruire contestualmente un percorso che possa portare alla pace”.

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SALVAMARE – LA MURA (GRUPPO MISTO): “LE MODIFICHE RIVELANO LE CONTRADDIZIONI DEL GOVERNO”

“Alcune modifiche al ddl Salvamare rivelano tutte le contraddizioni del governo, sempre pronto solo a parole a difendere il mare ma nei fatti deciso sulla cancellazione di norme di buon senso, come ad esempio l’articolo 12 relativo alle diciture per l’etichettatura dei prodotti tessili o di abbigliamento che rilasciano microfibre in plastica”. Lo fa sapere in nota la senatrice del gruppo Misto, Virginia La Mura, che al Senato è relatrice del ddl Salvamare. “La cancellazione in un’altra Camera di un articolo introdotto dal relatore del testo è una circostanza contestabile sia nel merito che nel metodo, anche io a questo punto avrei potuto proporre a Palazzo Madama la cancellazione dell’articolo 5 promosso dal relatore alla Camera, vista la norma assolutamente devastante per la posidonia. La cancellazione dell’articolo 12 è inoltre non condivisibile a fronte della ‘Strategia dell’UE per prodotti tessili sostenibili e circolari’, adottata dalla Commissione a fine marzo, che tra le misure da attuare prevede proprio l’introduzione di un’etichetta digitale per i prodotti tessili che possa descrivere chiaramente la composizione fibrosa e indicare eventuali parti non tessili di origine animale. Il Governo ha rinunciato a centrare l’obiettivo originario del Salvamare, che era anche quello di poter contribuire a diffondere una maggiore sensibilità sul mare; l’emendamento infatti, specificando in etichetta il lavaggio da osservare per determinati tessuti, avrebbe influito nel breve periodo sulle nostre pratiche quotidiane, prevenendo il problema del mare sporco e delle plastiche”.

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DEF – DE PETRIS (LeU): “FONDI INSUFFICIENTI PER SOSTENERE LE FAMIGLIE E LE IMPRESE. SERVIRA’ UNO SCOSTAMENTO DI BILANCIO E LA TASSA SUGLI EXTRAPROFITTI AL 25%”

“La decisione di destinare nel Def i fondi a disposizione per il sostegno a famiglie e aziende colpite dalla crisi è certamente un passo nella giusta direzione, però tutt’altro che sufficiente. È evidente che in questa drammatica situazione, 5 mld non possono bastare a sostenere le famiglie colpite dai rincari delle bollette e dall’inflazione, né a permettere alle aziende di non chiudere. È necessario che l’intervento della Ue sia massiccio ma anche tempestivo. In caso contrario bisognerà decidere presto uno scostamento di bilancio che appare oggi difficilmente evitabile”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“In ogni caso per reperire le risorse necessarie ad affrontare questa emergenza la tassazione del 10% sugli extraprofitti indica la strada giusta ma non basta. Bisogna portare la tassa al 25% e presenteremo un emendamento per aumentare quella percentuale”.

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UCRAINA – DE PETRIS (LeU): “SU NUOVE SANZIONI DECIDERA’ LA UE. MA DEVONO SERVIRE SOLO PER ARRIVARE ALLA TRATTATIVA”

 

“L’orrore straziante delle immagini che arrivano da Bucha deve spingerci a moltiplicare gli sforzi per arrivare il prima possibile alla sospensione delle ostilità. Bisogna fare quanto in nostro potere per costringere Putin a ritirare le truppe e sedersi sul serio al tavolo delle trattative”, dichiara la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Sarà la Ue nella sua totalità a decidere quali nuovi sanzioni adottare come strumento di pressione sulla Russia perché accetti la trattativa. Ma deve restare sempre ben chiaro che qualunque strumento si decida di usare, qualsiasi sanzione si decida di comminare, vanno usate solo a spingere verso la trattativa. Le sanzioni servono per arrivare prima alla pace, non per prolungare e rendere più feroce la guerra”, conclude la presidente De Petris.

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