All Posts Tagged: Unione Europea

VACCINI – DE PETRIS (LeU): “LA DICHIARAZIONE DI ROMA È DELUDENTE. IL GOVERNO ITALIANO DEVE SCHIERARSI PER LA SOSPENSIONE IN EUROPA E AL WTO”

“Sulla sospensione dei brevetti per i vaccini anti Covid la dichiarazione di Roma è molto deludente e arretrata rispetto alle posizioni illustrate ieri dal premier Draghi, a quelle votate dal Parlamento europeo e a quelle annunciate dal presidente degli Stati uniti. Parlare di sospensione dei brevetti ‘su base volontaria’ significa solo non volerla attuare e piegarsi alle pressioni delle grandi case farmaceutiche. Ma le ragioni del profitto di Big Pharma non possono e non devono prevalere su quella della salute pubblica di tutto il mondo”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Nella sede decisionale, che è quella del WTO, il governo italiano deve assumere la posizione indicata ieri da Draghi e sostenere con forza la richiesta di sospensione avanzata per prime da India e Sudafrica. Di qui alla riunione del WTO l’Italia deve adoperarsi per convincere la Germania a ritirare il suo veto e perché la Commissione europea si schieri per la sospensione, come votato dal Parlamento europeo. La tattica del tergiversare, posporre e rinviare serve solo a mantenere i brevetti a scapito della salute pubblica dell’intero mondo, non solo delle sue aree più povere. Non possiamo permettercelo e non dobbiamo permetterlo”, conclude la presidente De Petris.

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RECOVERY FUND – DE PETRIS (LeU): “PASSO IN AVANTI IMPORTANTE CHE METTE L’ITALIA DI FRONTE A UNA SFIDA CHE NON PUO’ PIU’ ESSERE RINVIATA”

La proposta di Recovery Fund avanzata dalla presidente Von der Leyen è un passo importante nella giusta direzione. E’ fondamentale però che non venga peggiorato nelle prossime settimane per le pressioni dei Paesi cosiddetti frugali che stanno oggi ostacolando di fatto il progetto di una vera Unione europea”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

Dobbiamo però sapere che la proposta della Commissione europea mette l’Italia di fronte a una sfida che non può più essere rinviata. Le indicazioni della Commissione sono chiare: sarà necessario e indispensabile investire nella Green Economy e nella Digitalizzazione. Per questo bisognerà fare passi drastici e muoversi con coraggio e determinazione molto superiori a quelli del passato: la transizione verde è ora questione di vita o di morte per l’economia nazionale. Bisognerà anche operare quelle riforme che hanno sin qui bloccato o rallentato tutti i passi verso la questi obiettivi. Il progetto illustrato oggi dal presidente Conte va in questa direzione ma adesso si tratta di passare dalle parole ai fatti e di farlo subito”.

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OGM – DE BONIS (GRUPPO MISTO): “GLI OGM SONO VIETATI E COSÌ DEVONO RESTARE, MINISTRA BELLANOVA INTERVENGA PER BLOCCARE I TENTATIVI DI DEREGOLAMENTAZIONE”

“In un momento storico in cui il sistema globale sta manifestando la sua estrema vulnerabilità a pandemie, zoonosi e emergenza di resistenze, ogni manipolazione del materiale genetico dovrebbe essere controllata, regolata e studiata in maniera approfondita e con lo stretto rispetto del principio di precauzione. Per questo è urgente e non più rinviabile un’azione politica ampia e decisa per bloccare la deregolamentazione degli Ogm, gli organismi geneticamente modificati, a livello nazionale ed europeo, prima che questi arrivino sulle tavole degli italiani”. 

È quanto chiede il Sen. Saverio De Bonis del Gruppo Misto, in un’interrogazione indirizzata alla Ministra delle politiche agricole alimentari e forestali, Teresa Bellanova. 

“Sembra infatti che il Parlamento europeo, così come afferma l’Associazione rurale italiana (ARI), stia valutando la possibilità per un via libera agli alimenti geneticamente manipolati e che né la maggioranza, né l’opposizione pare abbiano per niente contrastato tale decisione. Anzi, sembrerebbe addirittura che sia il Pd che la ID/Lega si siano schierati sul fronte delle biotecnologie ‘sostenibili’, sul bisogno di modificare il genoma per salvare l’agricoltura”. “Premesso che in nessun caso, le colture geneticamente modificate possono essere considerate “sostenibili”, è veramente sconcertante e dannoso che parlamentari italiani difendano apertamente la violazione sia di una decisione della Corte di giustizia dell’Unione europea, secondo cui i prodotti delle “nuove tecniche genomiche” sono “OGM” e debbono quindi sottostare alla legislazione specifica europea; sia la stessa legislazione nazionale che, grazie al Dl 212/2001, consente di identificare la produzione agricola nazionale come “OGM free“, vantaggio commerciale fondamentale per i prodotti “made in Italy“. 

De Bonis che ha già presentato atti di sindacato ispettivo sulla SIS (3-00141, pubblicato il 31 luglio 2018, e 4-02590, pubblicato il 9 dicembre 2019, riguardante l’appalto esclusivo sul seme del grano “Cappelli”) la Società italiana sementi – BF SpA è una holding di partecipazioni, quotata alla borsa di Milano e che vede tra i suoi azionisti investitori istituzionali, istituti di credito ed imprenditori privati, aggiunge che: “È probabile che questa posizione congiunta tra “forze di governo” e “opposizione” sia da attribuire, forse, al conseguente cambiamento all’interno della composizione dell’azionariato della SIS (Società italiana sementi) il cui presidente pare sia esponente di primo piano della Coldiretti. Selezionare le piante per rafforzarne la resistenza ad un certo agente patogeno, e coltivare poi in un ambiente industriale e non adattivo a tali varietà per avere una riduzione dell’uso di pesticidi, causerà rapidamente la mutazione degli agenti patogeni che si vogliono combattere, aumentandone la pericolosità e la resistenza ai pesticidi con la conseguenza che, come già è successo per le piante ottenute con i vecchi OGM, sarà necessario utilizzare pesticidi ancora più pericolosi. Considerato poi che nuovi assi di sostegno alle biotecnologie stanno erodendo spazi di autonomia contadina e sovranità alimentare in maniera del tutto opaca e senza il debito coinvolgimento di produttori, consumatori e società civile, chiedo al Ministro Bellanova di attivarsi urgentemente per scongiurare tutto questo”. 

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UE – DE PETRIS (LeU): “LA CAMPAGNA DELL’AUSTRIA SU RECOVERY FUND VA RESPINTA SENZA MEDIAZIONI”

“Come ha segnalato lo stesso Parlamento europeo la proposta franco-tedesca sul Recovery Fund è un passo importante ma un fondo di 500 mld è del tutto insufficiente. Per affrontare la crisi ci vuole molto di più”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“Spero che la Commissione dimostri forza e consapevolezza sufficienti per respingere senza mediazioni la campagna di Olanda, Austria, Danimarca e Svezia per trasformare i sussidi in prestiti. Caricare ulteriormente un debito pubblico già pesante come quello italiano sarebbe il contrario esatto di quel che è necessario per rilanciare non solo l’economia europea ma lo stesso progetto di Unione europea. Sono infine inquietanti i continui accenni del vicepresidente della Commissione Dombrovskis all’obbligo di accompagnare l’erogazione del Recovery Fund con ‘riforme di struttura’. Se Dombrovskis intende dire che gli interventi dovranno seguire gli indirizzi dell’Unione sulla green economy e sulla digitalizzazione non c’è nulla da obiettare ed è anzi giustissimo stabilirlo. Ma se invece intendesse tornare alla pratica sciagurata dei memorandum vorrebbe dire che l’Unione non ha capito la lezione impartita dagli errori del 2011 e si avvia a compierne di nuovi e più fatali”.

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SCUOLA – DE BONIS (GRUPPO MISTO): “CON LA CHIUSURA DELLE MENSE SCOLASTICHE CI SONO CONSEGUENZE ECONOMICHE E OCCUPAZIONALI PER LE IMPRESE AGRICOLE FORNITRICI E PER IL COMPARTO RISTORAZIONE”

“L’improvvisa sospensione delle attività didattiche dal 5 marzo 2020, a causa del diffondersi dell’epidemia da Coronavirus, ha avuto serie ripercussione anche sulle imprese agricole fornitrici di prodotti ortofrutticoli e su tutto il comparto della ristorazione per la mancata somministrazione dei pasti, con serie conseguenze anche in termini occupazionali”. Lo ha dichiarato il senatore Saverio De Bonis, che ha presentato in merito un’interrogazione ai Ministri delle politiche agricole alimentari e forestali e dell’istruzione. “La decretazione della chiusura delle scuole ha anche interrotto il programma “Frutta e verdura nelle scuole”, determinando l’annullamento degli ordinativi. Per questo chiedo informazioni dettagliate alle Ministre Bellanova e Azzolina circa le conseguenze di tale interruzione, specie in relazione ai fornitori, aggiudicatari del servizio. In particolare se sia stato interrotto anche il pagamento del servizio, trattandosi di fornitura di merce deperibile. Inoltre, vorrei sapere  se si sia stato almeno ipotizzato di dirottare il prodotto già commissionato, per esempio, ad organizzazioni caritatevoli, ma in questo caso con un minore aggravio sia delle spese di trasporto che delle spese legate alle misure di accompagnamento. Il programma “Frutta e verdura nelle scuole”, promosso e finanziato dall’Unione europea deve conservare il suo scopo originario, ossia l’educazione alimentare nella scuola primaria”. Ha concluso De Bonis. 

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FASE 2 – DE PETRIS (LeU): “LE DIFFICOLTA’ NELLA RIPARTENZA INDICANO LA GRAVITA’ DELLA SITUAZIONE. L’ACCORDO FRANCO-TEDESCO E’ UN PASSO AVANTI MA GLI AIUTI SERVONO IN TEMPI BREVI”

Le enormi difficoltà che incontrano commercianti, esercenti e operatori del turismo nella ripartenza sono un segnale d’allarme molto grave. Non possiamo sottovalutarlo altrimenti la ricostruzione e il rilancio diventeranno chimere. Bisogna rimettere in moto l’economia del Paese e per questo saranno obbligatori nuovi sforzi e nuovi interventi”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

Il sostegno dell’Unione europea è fondamentale. L’accordo franco-tedesco sul Recovery Fund è un segnale confortante, anche se dobbiamo sapere che i 500 mld ipotizzati non basterebbero a far ripartire l’Europa e l’Italia. Ma soprattutto è essenziale che questi fondi arrivino tempestivamente. Proprio le difficoltà che incontrano moltissimi esercizi nella ripartenza indicano che l’Italia non può aspettare i tempi abitualmente lunghi delle decisioni europee. Per essere utili gli aiuti devono arrivare subito”, conclude la presidente De Petris.

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FASE 2- DE PETRIS (LeU): “LE LINEE GUIDA SONO ADEGUATE A RIPARTIRE SENZA AZZARDI. SONO INIMMAGINABILI GLI AIUTI ITALIANI ALLE AZIENDE CON SEDE LEGALE E FISCALE IN ALTRI PAESI”

Le linee guida predisposte dal governo sono adeguate alla necessità del Paese di ripartire senza però abbassare la guardia, con prudenza e senza azzardi. Particolarmente importante è l’equilibrio positivo raggiunto nel rapporto, delicato e importantissimo, tra governo centrale e amministrazioni regionali. Solo lo sforzo comune e coordinato di tutti può dare la spinta necessaria a un Paese che è pronto a ripartire con il senso di responsabilità che ha già dimostrato di avere”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

Il presidente Conte ha anche fatto molto bene a chiarire che nell’Unione europea bisognerà risolvere il problema dei Paesi che fanno dumping fiscale. Ma proprio per questo è inimmaginabile che gli aiuti dello Stato italiano vadano a quelle aziende che si avvantaggiano di quel dumping e non hanno le sedi fiscale e legale in Italia”.

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CORONAVIRUS – DE PETRIS (LeU): “LE CHIACCHIERE SUL CAMBIO DI GOVERNO SERVONO SOLO A INDEBOLIRE L’ITALIA NELLA TRATTATIVA EUROPEA”

Il presidente del Consiglio ha fatto benissimo a ricordare agli smemorati da cosa derivino i dubbi dell’Italia sull’utilizzo del Mes e a segnalare i comportamenti scorretti dei Paesi europei che oggi si oppongono all’uso degli eurobond per fronteggiare la crisi senza ricadere negli errori gravissimi del passato”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

La riunione del Consiglio europeo del 23 è di importanza cruciale per l’Italia e per l’Europa. Tutti dovrebbero avere interesse a far sì che il capo del governo italiano possa affrontare quella difficile trattativa, sulle condizioni reali del Mes e soprattutto sull’istituzione del Recovery Found, nel modo migliore e più forte. Certo non aiutano, invece, la voci in libertà, le chiacchiere e il tramestio su un cambio di governo e di maggioranza. Quelle chiacchiere raggiungono un solo obiettivo: rendere più debole non il premier ma l’Italia nel confronto con gli altri Stati europei”, conclude la presidente De Petris.

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CORONAVIRUS – ERRANI (ARTICOLO UNO): “CI ASPETTA UNA SFIDA STORICA: DARE UNA PROSPETTIVA PER IL FUTURO AL PAESE”

“La sfida che ci aspetta va oltre l’emergenza immediata. La sfida storica  è mettere in campo una visione e una prospettiva nuova per il Paese, proprio come l’Italia riuscì a fare nel dopoguerra nonostante le divisioni politiche e ideologiche. Per questo bisogna affrontare da subito alcuni punti chiave”, dichiara il senatore di Articolo uno Vasco Errani.

“Dobbiamo mettere in campo una cabina di regia tale da riunire tutti i livelli istituzionali e tutte le menti migliori del Paese, indipendentemente dalla loro appartenenza politica con l’obiettivo di delineare un progetto per l’Italia. Bisogna definire un nuovo rapporto tra Stato e mercato, diverso da tutti i modelli del passato per rispondere alle esigenze delle persone e non solo a quelle del profitto. Questa è la lezione che ci impartiscono le difficoltà in cui si sono trovati tutti i Paesi con le mascherine. E’ ora di dire chiaramente che nella Sanità bisogna cambiare tutto tranne che il suo carattere universalistico. Questa crisi ha sepolto per sempre la visione per cui la Sanità pubblica doveva essere continuamente sottoposta a tagli. Per la ripresa, infine, è necessario un vero disegno di politica industriale, capace di puntare sui settori del futuro, come l’innovazione tecnologica e le biotecnologie, e su questa base stringere un nuovo patto sociale fra lavoro, imprese e Stato. Siamo di fronte a una svolta epocale nella storia del mondo. Deve capirlo l’Unione europea, che pure in questa occasione ha fatto molto, rendendosi conto che gli strumenti di cui dispone sono ormai del tutto inadeguati. Dobbiamo capirlo noi perché, come classe politica, saremo giudicati proprio su questo:  sulla nostra capacità di costruire una base solida per dare futuro al Paese”, conclude Errani.b

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CORONAVIRUS – DE PETRIS (LeU): “L’EUROPA DEVE MUOVERSI TEMPESTIVAMENTE E CON STRUMENTI NUOVI. QUESTA E’ L’ORA DEL CORAGGIO”

“L’Unione europea si trova di fronte alla crisi più grave della sua storia e non può affrontarla con l’abituale liturgia fatta di trattative  infinite, rinvii, prolungati bracci di ferro. Deve riuscire a muoversi tempestivamente, o qualsiasi intervento si rivelerà inutile”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“L’Eurogruppo e il Consiglio europeo devono raggiungere un accordo già nei prossimi giorni e tutti devono rendersi conto che questa situazione straordinaria non può essere affrontata e risolta adoperando strumenti ordinari e inadeguati. Questa è l’ora del coraggio, della solidarietà e della drasticità. Nessuno mira a sfruttare la situazione d’emergenza per scaricare sulle spalle di altri Paesi il debito italiano. Ma con queste garanzie è necessario e urgentissimo mettere in campo strumenti nuovi”, conclude la presidente De Petris.

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