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CORONAVIRUS – DE PETRIS (LeU): “CONTE HA RAGIONE. SERVE SOLIDARIETA’ DI TUTTI I PAESI EUROPEI. CORONABOND E SUBITO REDDITO DI EMERGENZA”

Non si possono che sottoscrivere una per una le parole che il presidente del Consiglio Conte ha indirizzato oggi alla presidente della Commissione europea von der Leyen nella sua lettera aperta. Questa crisi simmetrica, che colpisce tutti, non può essere affrontata con i ‘soli manuali dell’economia’. Deve esserci invece soprattutto solidarietà. Bisogna mettere in campo quei titoli di Stato europei che il presidente Conte ha rilanciato anche oggi”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

Stiamo per fare un ulteriore sforzo immane per garantire liquidità e possibilità di sopravvivere sia alle imprese che ai cittadini in difficoltà e non sappiamo neppure se basterà. Dobbiamo garantire a tutti, in primo luogo, un Reddito di emergenza che consenta alle fasce di popolazione che si trovano in maggiori difficoltà di farcela e di fronteggiare la tempesta. Per questo è necessario che tutti, noi stessi, le istituzioni europee, ogni singolo Stato dell’Unione, facciano la propria parte con coraggio e senso di responsabilità collettiva”, conclude la presidente De Petris.

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CORONAVIRUS – DE PETRIS (LeU): “IL PRESIDENTE HA COMPLETAMENTE RAGIONE. GLI INTERESSI EGOISTICI DI ALCUNI GOVERNI METTONO A RISCHIO L’UNIONE EUROPEA”

Il presidente della Repubblica, massimo rappresentante dell’intera Italia, ha usato parole adeguate alla gravità del momento. Il messaggio che ha lanciato non alle istituzioni europee ma a quei governi che antepongono gli egoismi nazionali alla solidarietà e allo spirito comunitario è stato forte e chiaro. Questi governi devono rendersi conto dell’immensa responsabilità che si assumerebbero appigliandosi a quelli che giustamente il capo dello Stato ha definito ‘vecchi schemi ormai fuori dalla realtà’ per difendere i loro interessi particolari: la responsabilità di infliggere un colpo mortale all’Unione Europea”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

Altrettanto giustamente il presidente ha fatto appello alla massima coesione politica e sociale del Paese. Solo superando ogni interesse particolare in nome del bene comune riusciremo a vincere questa durissima sfida”, conclude la presidente De Petris.

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CORONAVIRUS – DE PETRIS (LeU): “L’IMPEGNO DEL GOVERNO E DELLA MAGGIORANZA E’ NON LASCIARE SOLO NESSUNO, COSTI QUEL CHE COSTI”

“L’impegno del presidente Conte a varare nelle prossime settimane un nuovo decreto di portata simile a quello precedente dimostra la determinazione di questo governo e di questa maggioranza a non lasciare davvero solo nessun cittadino. Moltissime persone incontrano e incontreranno grandissime difficoltà. E’ nostro dovere restare al loro fianco e impedire che la crisi li privi di lavoro e reddito, a qualsiasi costo”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto, a margine del dibattito sulle comunicazioni del premier a palazzo Madama.

“Per l’Unione europea questa è la prova d’appello e potrebbero non esserci ulteriori occasioni.  Il ricorso a strumenti di condivisione del debito non è più un’opzione possibile: è una necessità non più rinviabile. Come ha detto la stessa presidente della Commissione europea von der Leyen, l’Unione si trova di fronte a un bivio dal quale dipende tutto il suo futuro”.

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CORONAVIRUS – DE PETRIS (LeU): “LA SOSPENSIONE DEL PATTO DI STABILITA’ E’ UN PASSO POSITIVO VERSO LA TRASFORMAZIONE DELLE POLITICHE DELL’UE. ADESSO EUROBOND.”

 

La sospensione del Patto di stabilità è una decisione positiva e necessaria. Incalzate dall’emergenza virus finalmente anche le istituzioni della Ue iniziano ad aprire gli occhi. Si tratta però solo del primo passo verso quella trasformazione delle politiche economiche europee che non è più differibile. La cecità dei parametri non deve più tornare in vigore e la Bce deve proseguire sulla strada che ha imboccato stanziando 750 mld contro la crisi indotta dal Coronavirus. E’ ora che si faccia anche il passo decisivo con l’introduzione degli Eurobond”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

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CORONAVIRUS – DE PETRIS (LeU): “DAL GOVERNO UNO SFORZO SENZA PRECEDENTI MA URGE UN INTERVENTO DELL’EUROPA”

 

Con questo decreto il governo ha fatto uno sforzo senza precedenti ed è molto importante che uno stanziamento pubblico di queste dimensioni sia avvenuto con il pieno consenso dell’Europa, fatto anche questo assai poco usuale. Ora la cosa fondamentale è usare questi fondi con rapidità e massima efficienza”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

Con onestà e trasparenza il presidente Conte ha detto apertamente che anche uno sforzo così importante non basterà. E’ necessario che a muoversi, ora, siano le istituzioni europee. La Bce deve intervenire rapidamente, senza esitazioni e con tutti i mezzi necessari, per supportare i Paesi dell’Unione, minacciati oltre che dal virus da una crisi che potrebbe essere devastante”, conclude la presidente De Petris.

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CORONAVIRUS – ERRANI (ART. UNO): “IL CONTENIMENTO DEL VIRUS E’ LA PRIORITA’ ASSOLUTA”

“L’approvazione all’unanimità del decreto è un fatto molto importante per fronteggiare questa emergenza senza precedenti e per questo ringrazio l’opposizione”, afferma il senatore di LeU-Art. Uno  Vasco Errani.

 “Oggi la priorità assoluta è il contenimento del virus. Dobbiamo mettere in campo azioni che corrispondano a questo obbiettivo ma le norme non bastano: altrettanto decisivi sono i comportamenti dei cittadini. E’ fondamentale evitare il tipico pendolarismo dall’allarmismo alla minimizzazione. La situazione è sicuramente grave e ne dobbiamo avere tutti consapevolezza. La comunicazione serve nel momento in cui è autorevole ed ecco perché non è una gentilezza lavorare con unità da parte della politica ma è un dovere e non è la politica che si ritira ma è la politica che dà il meglio di sé stessa, che rinuncia alle polemiche dando un messaggio univoco e chiaro. Credo che sia anche necessario riflettere sull’esperienza di questi ultimi otto anni, segnata da una impostazione economicistica nella gestione della sanità che ci ha portato ad una situazione critica già prima del corona virus. Abbiamo tenuto bloccato il personale e definanziato la sanità. Siamo il paese col più basso numero di posti letto e ora sappiamo cosa ciò significhi. Ancora poche ore prima dell’esplosione del virus c’era chi diceva che si spende troppo in sanità. Speriamo almeno che questa drammatica esperienza serva a sgombrare il campo da queste banalità infondate. È infine evidente che occorre una strategia europea, che al momento non c’è, prima sull’emergenza sanitaria in Europa. Ma l’Europa deve anche cambiare le sue politiche. Da questa crisi sanitaria si arriverà ad una crisi economica pesantissima. Occorre dunque un grande piano di investimenti. Solo in questo modo l’Europa, oltre a fronteggiare la crisi, potrà rifondare la sua autorevolezza e la sua credibilità”, conclude il senatore di Articolo Uno

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MES – DE PETRIS (LeU): “LAVORARE PER MODIFICARE E MIGLIORARE IL TRATTATO. POI IL PARLAMENTO DECIDERA’ “

“L’Unione europea ha bisogno di cambiare. Bisogna superare la stagione del Fiscal Compact e del rigore e il pacchetto Mes-Bilancio-Unione bancaria deve andare in quella direzione.  I criteri con i quali si valuta la sostenibilità del debito, in questa riforma del Mes,  non invertono ancora quell’indirizzo. Bisogna quindi continuare a trattare per superare preoccupazioni espresse da molti e non solo da noi in quell’ottica di pacchetto di cui ha parlato il premier Conte. Siamo certi che il governo metterà in opera tutte le sue energie per modificare e migliorare il Trattato. Poi il Parlamento valuterà e deciderà”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

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UE – DE PETRIS (LeU): “CONTE RETICENTE. PER IMPEDIRE PROCEDURA SERVONO PROPOSTE CONCRETE E CREDIBILI ANTIRIGORISTE”

 

“Il presidente Conte è stato a dir poco reticente sul rischio di procedura d’infrazione che incombe sull’Italia e sul come il governo intenda evitarla. E’ evidente che bisogna impedire che si apra la strada verso il commissariamento ma è necessario anche resistere a imposizioni rigoriste che finirebbero solo per aumentare il debito pubblico e deprimere ulteriormente la situazione economica”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, commentando il discorso del presidente del consiglio Conte.

“La strada per evitare entrambe queste minacce non passa però per dichiarazioni inutilmente provocatorie o per provvedimenti che finirebbero solo per aumentare le diseguaglianze sociali come la Flat Tax. Bisogna mettere  in campo progetti seri, utili e credibili come un grande piano di investimenti pubblici per la messa in sicurezza del territorio e la ricerca su forme di energia alternativa e su questa base sfidare la Commissione. Con l’obiettivo di ottenere non qualche briciola di flessibilità per l’Italia ma una radicale modifica delle regole per tutta l’Unione europea e il superamento complessivo del rigorismo.”

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CRISI LATTE – DE BONIS (MISTO): “CENTINAIO DIFENDA ‘PECORINO ROMANO DOP’ DA PECORINO STRANIERO”

“In un momento in cui pastori e allevatori fanno i salti mortali per sopravvivere, a causa del prezzo molto basso del latte, perché c’è sovrapproduzione, questo viene addirittura importato dalla Romania e stagionato in Sardegna per diventare, secondo le norme del codice doganale, prodotto italiano. Questo modus operandi causa il deprezzamento della materia prima e danneggia uno dei nostri prodotti più famosi nel mondo: il Pecorino romano Dop”.

Così il senatore del gruppo Misto Saverio De Bonis, membro della commissione agricoltura, denuncia in un’interrogazione rivolta al Ministro delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo, nella quale chiede “di apportare modifiche al codice doganale per evitare che la fase di stagionatura di un pecorino straniero completata in Italia consenta di attribuire l’italianità al formaggio, danneggiando così un nostro prodotto e traendo in inganno i consumatori”.

“Il  Ministro Centinaio valuti anche se l’assegnazione di risorse a caseifici, che hanno provocato delle eccedenze, sia compatibile con le regole della concorrenza dell’Unione Europea e non configuri aiuti di stato; e richieda all’Autorità garante della concorrenza e del mercato di accertare se è vero che, nel periodo intercorrente tra il mese di marzo e aprile 2016, tutti i caseifici abbiano deciso un abbassamento del prezzo in maniera allineata comunicandolo agli allevatori. Infine si approvino i disciplinari sanzionatori previsti per coloro che violino le regole sulla produzione del Pecorino romano e di qualunque altro prodotto causando il deprezzamento della materia prima”.

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DL SEMPLIFICAZIONI – DE BONIS (MISTO): “BOCCIATURA NORME ANTI-XYLELLA È VITTORIA DEMOCRAZIA”

“Nel giorno in cui la Presidente del Senato salva il patrimonio della Regione Puglia, opponendosi a una serie di emendamenti tanto illegittimi quanto scriteriati, è assurdo sentire il Presidente Emiliano piangere miseria e batter cassa all’Unione Europea per racimolare qualche euro”.

Ad affermarlo è Saverio De Bonis, senatore del gruppo Misto in commissione agricoltura.

“C’è chi avrebbe voluto fare della Xylella una macchina mangia soldi, ma il piano si sta sgretolando giorno dopo giorno. Sempre più cittadini stanno alzando la testa in difesa della propria terra, autorevoli scienziati si stanno esponendo in prima persona smentendo con i fatti i cosiddetti esperti assoldati dalla Regione Puglia, e anche illustri giuristi si sono messi in gioco in difesa non solo della Puglia ma della nostra Costituzione. Quella della Xylella non è infatti solo questione agricola. Qui in gioco ci sono i nostri valori fondanti, il principio di precauzione, il diritto alla salute, la tutela del paesaggio, il diritto ambientale, il diritto alla proprietà privata e le nostre libertà personali. Di questo parleremo alla conferenza stampa che si terrà giovedì 31 gennaio alle ore 10.00 alla Camera dei Deputati. Una conferenza in cui il prof.re e costituzionalista Alberto Lucarelli presenterà uno studio per analizzare le criticità della Delibera 1890 della Regione Puglia e delle proposte emendative ai provvedimenti nazionali, dimostrandone ancora una volta l’illegittimità”.

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