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DEF – ERRANI (LEU-ECOSOLIDALI): “INDISPENSABILE PER EVITARE LA CRISI SOCIALE”

 

“Questo Def arriva in una situazione gravissima. Le sue previsioni presuppongono infatti una rapida conclusione del conflitto in Ucraina che ad oggi purtroppo appare ancora lontana, e in questo io avverto una debolezza dell’Europa in relazione a quella che dovrebbe essere la priorità: l’iniziativa diplomatica. L’assetto geopolitico ed economico del mondo è già cambiato, non capisco quale direzione stiamo prendendo e l’idea di ridurre il mondo ad una visione unipolare è del tutto sbagliata e anti storica. Bisogna pensare a qualcosa di nuovo rispetto alla globalizzazione che abbiamo conosciuto e dobbiamo capire quale sarà il ruolo dell’Europa e al suo interno dell’Italia”. Così il senatore Vasco Errani del gruppo Leu-Ecosolidali sul DEF. “Le previsioni sono molto critiche e dobbiamo saperlo. Il problema non è l’aria condizionata ma il fatto che molte famiglie devono scegliere tra la bolletta e la spesa e che molte imprese rischiano la chiusura. In questa situazione noi dobbiamo far sentire ai cittadini che avvertiamo la pesantezza della crisi che pesa sulle imprese e i cittadini”. Prosegue il senatore Errani. “È arrivato il momento di fare scelte precise. Dobbiamo riavviare una politica dei redditi, il che significa in primo luogo evitare di scaricare sui salari l’inflazione. Dobbiamo portare davvero avanti una politica della transizione ecologica: per esempio Confindustria ha fatto delle proposte, avviamo una politica industriale per la transizione ecologica e per le rinnovabili e insistiamo in Europa per arrivare ad un fondo sull’energia e ad un tetto del prezzo del gas. Se ciò non sarà possibile dobbiamo pensare ad un intervento del governo sui prezzi dell’energia contrastando le speculazioni sulle materie prime. Infine ” conclude Errani “dobbiamo realizzare una politica del welfare che non si basi sui bonus perché non danno una risposta strategica, ma su riforme strutturali che siano in grado di dare risposte universalistiche ed eque. È su questi punti, non sulla propaganda, che i cittadini ci giudicheranno”.

 

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DL SOSTEGNI – ERRANI (LEU-ECOSOLIDALI): “SI CONTRASTINO LE DISUGUAGLIANZE”

“Questo decreto ha elementi positivi ma nasce in una fase profondamente differente”. Così il senatore Vasco Errani in dichiarazione di voto sul decreto Sostegni Ter. “Oggi ci troviamo di fronte ad una situazione di crisi ben più grave rispetto alla crisi pandemica. Abbiamo di fronte un’insostenibile crescita della disuguaglianza che sta colpendo anche il ceto medio. Penso che tutti i nostri provvedimenti debbano indirizzarsi a processi perequativi e redistributivi. Serve un cambio di passo per l’Europa, da sola l’Italia non può affrontare le questioni che abbiamo di fronte. Dal tetto al prezzo del gas, colpendo le speculazioni, così come l’uso dell’extra gettito dell’iva o l’intervento sull’extraprofitto. Occorre un salto di qualità sull’impianto politico dell’Europa, non solo politica estera e difesa, ma una visione strategica: euro bond, euro recovery, possibilità di fare debito protetto dalla bce che consenta di sostenere la trasformazione. È ora di accelerare sulla transizione ecologica non solo per il tema dell’inquinamento ambientale ma anche in relazione alla capacità produttiva del nostro Paese. Dobbiamo investire: è ora il momento di una riforma della sanità, del welfare, del trasporto pubblico locale. La crisi si attraversa solo andando avanti e su queste tre questioni dobbiamo intervenire insieme attraverso politiche di investimento, di qualificazione e di redistribuzione delle risorse. Dobbiamo finalmente impostare una politica industriale che questo paese non ha e politica industriale significa sostegni pubblici per indirizzare gli investimenti sull’innovazione e sulla transizione ecologica come chiave del salto di qualità che è ormai necessario a tutto il mondo.” Conclude Errani.

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CORONAVIRUS – ERRANI (ARTICOLO UNO): “LA PANDEMIA CAMBIA TUTTO. ORA SI DEVE PENSARE A UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO”

“Ci vuole il coraggio di non guardare ai sondaggi ma all’interesse del Paese e questo coraggio devono averlo tutti. Quando l’opposizione, la lega, come in questi giorni si abbandona alla propaganda fa un grave errore. La propaganda è inutile e di fatto è un danno per il Paese. L’opposizione non deve abbandonarsi alla propaganda e il governo e la maggioranza devono saper ascoltare le proposte e i contributi che arrivano dall’opposizione. È evidente che su alcune emergenze, prima fra tutte l’erogazione della cassa integrazione straordinaria, bisogna riuscire a procedere insieme perché in gioco non ci sono le esigenze di una parte ma di tutto il Paese”, commenta dopo l’approvazione del Def il senatore di Articolo uno Vasco Errani.

Bisogna dire chiaramente che non si può oscillare tra la richiesta di chiudere tutto o di riaprire tutto a seconda dei dati epidemiologici quotidiani ma serve un approccio strategico. Tutto è cambiato, bisogna pensare ad un nuovo modello di sviluppo, alla questione climatica, alla questione tecnologica. Questo era già chiaro prima, diventa una scelta irrinunciabile oggi e dopo il coronavirus. Dovremmo riconoscere tutti che dopo la pandemia i problemi che l’Italia già aveva non saranno risolti ma diventeranno ancora più gravi. Bisognerà affrontarli con la capacità di mettere in campo un nuovo modello produttivo e un nuovo Welfare. Ma un insegnamento credo che questa emergenza tragica ce lo abbia già consegnato: la Sanità e il Welfare non sono un business da delegare al mercato. Curare la vita di bambini e anziani non è come vendere un prodotto industriale, le sicurezze vanno garantite e assicurate.”

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CORONAVIRUS – ERRANI (ARTICOLO UNO): “CI ASPETTA UNA SFIDA STORICA: DARE UNA PROSPETTIVA PER IL FUTURO AL PAESE”

“La sfida che ci aspetta va oltre l’emergenza immediata. La sfida storica  è mettere in campo una visione e una prospettiva nuova per il Paese, proprio come l’Italia riuscì a fare nel dopoguerra nonostante le divisioni politiche e ideologiche. Per questo bisogna affrontare da subito alcuni punti chiave”, dichiara il senatore di Articolo uno Vasco Errani.

“Dobbiamo mettere in campo una cabina di regia tale da riunire tutti i livelli istituzionali e tutte le menti migliori del Paese, indipendentemente dalla loro appartenenza politica con l’obiettivo di delineare un progetto per l’Italia. Bisogna definire un nuovo rapporto tra Stato e mercato, diverso da tutti i modelli del passato per rispondere alle esigenze delle persone e non solo a quelle del profitto. Questa è la lezione che ci impartiscono le difficoltà in cui si sono trovati tutti i Paesi con le mascherine. E’ ora di dire chiaramente che nella Sanità bisogna cambiare tutto tranne che il suo carattere universalistico. Questa crisi ha sepolto per sempre la visione per cui la Sanità pubblica doveva essere continuamente sottoposta a tagli. Per la ripresa, infine, è necessario un vero disegno di politica industriale, capace di puntare sui settori del futuro, come l’innovazione tecnologica e le biotecnologie, e su questa base stringere un nuovo patto sociale fra lavoro, imprese e Stato. Siamo di fronte a una svolta epocale nella storia del mondo. Deve capirlo l’Unione europea, che pure in questa occasione ha fatto molto, rendendosi conto che gli strumenti di cui dispone sono ormai del tutto inadeguati. Dobbiamo capirlo noi perché, come classe politica, saremo giudicati proprio su questo:  sulla nostra capacità di costruire una base solida per dare futuro al Paese”, conclude Errani.b

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CORONAVIRUS – DE PETRIS (LeU): “CON QUESTO DL E’ STATO FATTO IL POSSIBILE MA ORA SI DEVE ALLARGARE SUBITO IL SOSTEGNO A TUTTI”

 

“Gli attacchi di una parte dell’opposizione sono davvero dettati solo da esigenze propagandistiche che in un momento come questo non dovrebbero aver luogo a procedere. Credo che si debba riconoscere al governo l’aver messo in campo, con il Cura Italia, tutti gli strumenti in quel momento possibili per assicurare sostegno immediato al lavoro e all’economia”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris.

“Sappiamo da soli che,  nonostante si tratti di uno sforzo senza precedenti, queste misure sono ancora insufficienti. Si è fatto subito quel che si poteva fare ma ora bisogna intervenire immediatamente a sostegno di quei milioni di persone che non hanno ancora ricevuto aiuto e lo faremo con il prossimo dl. La scelta di non lasciare solo nessuno significa questo. Ora dobbiamo iniziare subito a guardare oltre questa emergenza, con l’obiettivo di non ripetere e anzi di sanare gli errori che ci hanno messo in condizioni di estrema debolezza di fronte all’insorgere del virus. Quella debolezza è conseguenza dell’incessante attacco alla sanità pubblica, dello smantellamento del sistema territoriale e capillare della sanità, dei tagli continui al welfare. Bisogna ripartire, certo, ma su basi diverse: guardando al benessere delle persone invece che al profitto”.

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CORONAVIRUS – DE PETRIS (LeU): “LA POVERTA’ E’ L’EMERGENZA ASSOLUTA. ALLARGARE IL REDDITO DI CITTADINANZA ED EROGARLO SUBITO”

E’ fondamentale e urgentissimo allargare subito il reddito di cittadinanza e organizzarsi per erogarlo immediatamente. C’è una parte di popolazione che non è coperta in alcun modo dal welfare e ce ne è un’altra che non può aspettare i tempi della burocrazia. La platea del reddito va dunque estesa e l’erogazione assicurata già nelle prossime settimane”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

Per moltissime persone rimaste senza reddito in seguito alle restrizioni rese necessarie dalla necessità di frenare il contagio la povertà è già un’emergenza assoluta. Intervenire con la massima celerità non è solo un dovere morale. E’ anche fondamentale per garantire quella coesione sociale senza la quale non vinceremo neppure la guerra contro il contagio. Lo ha capito e ci ha ammonito a muoverci subito, con la sua altissima autorità morale, Papa Francesco. Ora sta alla politica affrontare per tempo questa gravissima emergenza prima che la situazione degeneri, la fiducia nello Stato vacilli, la criminalità se ne avvantaggi e la stessa reazione della cittadinanza al virus diventi più debole”, conclude la presidente De Petris.

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CONTI PUBBLICI – ERRANI (ART.1) A TRIA: “SU DEFICIT ED EUROPA PAGHERANNO GLI ITALIANI IL CAOS DEL GOVERNO”

 

 

“Rispetto alla relazione molto tecnica e conciliante del ministro c’è una contraddizione con le dichiarazioni di queste ore dei due vicepresidenti del consiglio, una confusione che pagheranno davvero gli italiani per le fibrillazioni dello spread” così il senatore Vasco Errani (Articolo Uno) in aula sulle comunicazioni del ministro Tria.

“Come coprirete le clausole di salvaguardia? Come pensate di affrontare il tema della flat tax? Dite che non taglierete il welfare ma cosa significa ridurre le spese dello Stato? In quali settori non taglierete? È chiaro che i tagli saranno sulla pelle degli italiani: su welfare, scuola e sanità che sono già oggi in condizione di emergenza. Come intendete affrontare il confronto con l’Europa? Sia chiaro: le politiche di austerità vanno cambiate ma voi siete isolati in Europa, soprattutto nei confronti dei governi sovranisti che sono i più rigidi nei confronti degli italiani. Noi siamo con l’Italia e siamo per fare un confronto rigoroso e severo con l’Europa ma bisogna prima di tutto cambiare le nostre politiche, ad esempio le politiche fiscali. Farete una lotta vera all’evasione? Abbasserete il tetto del contante? Affronterete il tema della progressività? Altro che flat tax: c’è un otto per cento di italiani che si è enormemente arricchito: possiamo chiedere loro di dare un contributo dal loro patrimonio per affrontare i problemi del paese? Si può e si deve chiedere all’Europa che venga consentito all’Italia di affrontare i problemi infrastrutturali. Il piano verde rispetto al quale non si vede un segnale che sia uno da parte della maggioranza. Si può chiedere all’Europa di portare avanti una nuova politica industriale: siamo in grandissima difficoltà sia per le imprese in crisi ma soprattutto nei settori più innovativi. Il problema è che dovreste avere la forza e la responsabilità di uscire dal racconto e dalle promesse che non si realizzano mai e di affrontare i nodi veri del Paese. Se così fosse noi affronteremmo con voi questo passaggio disponibili a dare una mano per il Paese. Da quello che si capisce purtroppo non avrete questo coraggio e questa responsabilità. Anzi continuerete questa estenuante e infinita campagna elettorale, continuerete con un racconto irreale e a pagare sarà il Paese, gli Italiani e in primo luogo purtroppo i più deboli”.

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