XYLELLA – DE BONIS (GRUPPO MISTO): “CHI HA PAURA DELLA COMMISSIONE D’INCHIESTA?”

 

“Chi ha paura della Commissione d’inchiesta sulla Xylella fastidiosa? Da quando, dopo mesi e con enorme fatica, siamo riusciti a portare in discussione la proposta di istituire una Commissione d’inchiesta sulla Xylella fastidiosa in Puglia, non manca giorno che arrivino richieste di bocciatura della stessa. Un fatto più che mai anomalo se si considera che attorno a questa questione si sta ridisegnando il futuro agricolo, economico, sanitario e ambientale di un’intera regione e si stanno riversando montagne di soldi pubblici, che meriterebbero quantomeno una gestione oculata e trasparente”. Lo dichiara il senatore del gruppo Misto Saverio De Bonis, membro della Commissione Agricoltura.

“A quanto pare la ricerca di fare chiarezza fa paura a molti. Non ultimo Confagricoltura Puglia, che proprio oggi ha implorato noi Senatori di affossare la Commissione d’inchiesta adducendo come motivazione che l’unica soluzione è l’eradicazione di milioni di ulivi autoctoni e secolari, magari al fine di riconvertire l’intero comparto in colture intensive e superintensive. Un progetto, tanto fallimentare quanto antieconomico, al quale Confagricoltura aspira da tempo e che solo grazie alla Xylella si potrebbe concretizzare, per la gioia di alcune associazioni di categoria, ma a discapito di tantissimi agricoltori della nostra terra e dei cittadini pugliesi tutti. Se c’è una cosa a cui è servita l’Indagine conoscitiva, svoltasi alla Camera dei deputati,  è sottolineare ancora una volta gli evidenti conflitti d’interesse in essere e l’accanimento, doloso e pretestuoso, contro chi, con poche risorse ma grandi competenze, sta affrontando la questione dei disseccamenti e salvando gli ulivi salentini. Le evidenti omissioni, incongruenze e inesattezze presenti nella relazione conclusiva dell’indagine e negli atti emanati, rispetto a quello che è stato affermato da diversi esponenti della comunità scientifica e audito dalla Commissione Agricoltura alla Camera ne è l’ennesima prova: la questione Xylella è più che mai aperta e necessita di un approfondimento serio e disinteressato che io non smetterò mai di richiedere a chi, di dovere, dovrebbe tutelare i diritti dei cittadini e il bene del nostro Paese”, ha concluso De Bonis.