“Abbiamo di fronte a noi tre punti precisi su cui riflettere in modo costruttivo, maggioranza e opposizione insieme”, afferma il senatore di Articolo Uno Vasco Errani nel corso del dibattito sulle comunicazioni del ministro della salute Speranza.
“Il primo punto riguarda la vaccinazione, che apre una prospettiva nuova e positiva. I risultati per ora sono certamente positivi ma non bisogna fare del trionfalismo. Si tratta di un percorso difficile e molto complicato, perché una cosa è vaccinare gli operatori sanitari e delle Rsa, tutt’altra procedere con una vaccinazione di massa. Servirà una capacità organizzativa che impegnerà tutti, e servirà anche una grande capacità di convinzione a tutto campo. Il secondo punto chiave è la pandemia. I dati sono in crescita, questo è indiscutibile. Quindi è inutile continuare con uno scontro tutto ideologico tra chi vuole aprire e chi vuole chiudere. Se praticamente tutta l’Europa sta adottando norme più restrittive una ragione c’è e con questo quadro drammatico dovremo vedercela fino a che non avremo raggiunto l’immunità di gregge con la vaccinazione. Infine bisogna continuare con grande serietà a governare questo processo di gestione della pandemia e allo stesso tempo affrontare la questione dei ristori. Su questo fronte potremmo lavorare insieme su una cosa fondamentale: la costruzione di un sistema di ristori fondato sul fatturato e sul meccanismo fiscale. Il Governo si è detto disponibile a lavorare in questa direzione grazie alla quale potremmo dare alcune certezze, mentre l’elemento più critico, oggi, è proprio l’incertezza, sia dal punto di vista sanitario che economico. Proprio questo è lo sforzo che oggi ci viene richiesto: ragionare insieme per accelerare l’uscita dalla pandemia e dunque anche il rilancio economico” conclude l’esponente di Articolo Uno.
“Il primo punto riguarda la vaccinazione, che apre una prospettiva nuova e positiva. I risultati per ora sono certamente positivi ma non bisogna fare del trionfalismo. Si tratta di un percorso difficile e molto complicato, perché una cosa è vaccinare gli operatori sanitari e delle Rsa, tutt’altra procedere con una vaccinazione di massa. Servirà una capacità organizzativa che impegnerà tutti, e servirà anche una grande capacità di convinzione a tutto campo. Il secondo punto chiave è la pandemia. I dati sono in crescita, questo è indiscutibile. Quindi è inutile continuare con uno scontro tutto ideologico tra chi vuole aprire e chi vuole chiudere. Se praticamente tutta l’Europa sta adottando norme più restrittive una ragione c’è e con questo quadro drammatico dovremo vedercela fino a che non avremo raggiunto l’immunità di gregge con la vaccinazione. Infine bisogna continuare con grande serietà a governare questo processo di gestione della pandemia e allo stesso tempo affrontare la questione dei ristori. Su questo fronte potremmo lavorare insieme su una cosa fondamentale: la costruzione di un sistema di ristori fondato sul fatturato e sul meccanismo fiscale. Il Governo si è detto disponibile a lavorare in questa direzione grazie alla quale potremmo dare alcune certezze, mentre l’elemento più critico, oggi, è proprio l’incertezza, sia dal punto di vista sanitario che economico. Proprio questo è lo sforzo che oggi ci viene richiesto: ragionare insieme per accelerare l’uscita dalla pandemia e dunque anche il rilancio economico” conclude l’esponente di Articolo Uno.
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