“La chiusura del traforo del Gran Sasso creerebbe problemi enormi ai cittadini e deve essere assolutamente evitata. Non bisogna permettere alla concessionaria di fare i propri giochi sulla pelle dei cittadini. L’emergenza del bacino idrico del Gran Sasso è competenza assoluta dello Stato, che deve reperire immediatamente i 172 mln di euro necessari per mettere le acque del bacino idrico in sicurezza e individuare un commissario che dovrà lavorare in stretto e continuo contatto con l’Osservatorio Indipendente dell’Acqua del Gran Sasso”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto, nel corso della conferenza stampa convocata al Senato dell’Osservatorio, al quale aderiscono tutte le principali organizzazioni e associazioni ambientaliste.
“La nomina del commissari è stata annunciata dal governo. Nel decreto Sblocca Cantieri però l’emendamento annunciato non c’è, come non c’è nulla in merito all’emergenza Gran Sasso. In compenso l’art. 4 del decreto prevede commissari con facoltà di derogare da tutte le leggi. Sarebbe un drammatico paradosso se un commissario potesse affrontare la situazione del bacino del Gran Sasso in deroga alle leggi che tutelano l’ambiente e la salute dei cittadini. Sarebbe l’opposto esatto di quel che è necessario fare. E’ bene ricordare che un commissario c’è già stato, senza che si ottenesse alcun risultato. E’ infatti necessario che il commissario non solo sia una figura di altissima competenza e privo di poteri di deroga ma anche che si muova sulla base di un rapporto stretto con l’Osservatorio, che da anni si occupa dell’emergenza del bacino del Gran Sasso”.