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SEA WATCH – DE PETRIS (LeU): “MILIONI DI ITALIANI SOLIDALI CON LA COMANDANTE E I PROFUGHI CHE CERCA DI SALVARE”

 

“Di fronte al disgustoso comportamento dell’Italia e dell’Europa, il cui cinismo di fronte alla sorte e alle sofferenze dei profughi della Sea Watch è stato assoluto, la comandante della nave, Carola Rackete, ha fatto quel che ogni essere umano dotato di coscienza e senso di responsabilità avrebbe fatto. Ha scelto di forzare il blocco e salvare 42 vite nonostante i rischi che ciò comporta “, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris.

“L’Italia non è Salvini. Milioni di italiani sono solidali con i profughi che il governo ha lasciato per 42 giorni in mezzo al mare e con la comandante che ha deciso di disobbedire a un ordine iniquo per portarli in salvo. Ora sta a tutti noi fare sentire il peso e la forza di questa solidarietà, a fianco della comandante, dell’equipaggio della Sea Watch e dei rifugiati che hanno diritto a un riparo sicuro subito”, conclude la presidente De Petris.

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SEA WATCH – DE PETRIS (LeU): “ITALIA ED EUROPA NON POSSONO RESTARE SORDE. I PROFUGHI DEVONO SBARCARE”

 

“Il ministro Salvini è rimasto sordo anche all’ultimo disperato appello dei profughi della Sea Watch, che sono ormai allo stremo delle forze e non possono restare oltre nella terribile situazione in cui li ha costretti il nostro governo. In questa situazione drammatica, non posso non capire i sentimenti che spingono il capitano della nave a voler forzare il blocco, in nome di una legge morale universale che tutti avremmo il dovere di rispettare per prima”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“Prima che la situazione diventi ancora più grave, voglio rivolgere un estremo appello all’intero governo affinché permetta a profughi che hanno già alle spalle terribili sofferenze di sbarcare e trovare un riparo. Non è possibile che l’Italia e l’intera Europa restino impassibili di fronte a questo dramma e continuino a giocare le loro partite sulla pelle di esseri umani che non hanno altra colpa se non quella di fuggire dalla guerra, dalle distruzioni e dalla miseria”.

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ACQUA – DE BONIS (GRUPPO MISTO): “IN ATTO COLPO DI MANO PER PRIVATIZZARE. ART.24 AL DL CRESCITA NON BASTA”

“Da agricoltore so bene, anche per esperienza diretta, quanto sia fondamentale l’acqua come bene pubblico a disposizione di tutti. Siamo invece di fronte a un vero e proprio tentativo di privatizzare l’acqua, attuato nel silenzio, sperando che nessuno se ne accorga, a opera proprio di un governo e di una maggioranza che avevano promesso di difendere l’acqua pubblica. Il nostro dovere è invece informare gli italiani, metterli al corrente di questo colpo di mano. Per questo abbiamo organizzato questa conferenza stampa e allo stesso scopo ho già presentato un odg al dl Crescita e un’interrogazione”, dichiara il senatore del Gruppo Misto Saverio De Bonis al termine della conferenza stampa al Senato alla quale hanno partecipato il professor Paolo Maddalena, vicepresidente emerito della Corte costituzionale, il senatore Carlo Martelli, la deputata Sara Cunial e il giornalista Pino Aprile.

“Come ha spiegato bene in conferenza stampa un costituzionalista eminente come il professor Maddalena, l’acqua è un bene demaniale. Come l’aria, è un bene pubblico e gratuito. Se si affida la gestione a una spa, il cui scopo è invece comunque il profitto, si opera già uno stravolgimento totale. La soluzione trovata con l’art.24 del dl Crescita alla Camera non risolve affatto il problema. Sarebbe infatti sancito il divieto di ingresso nella spa per i soci privati, ma è evidente che, essendo l’obiettivo di ogni spa il profitto, quando sarà necessario sarà facilissimo rimuovere l’ostacolo con una leggina ad hoc o con un codicillo”, prosegue il senatore De Bonis.

“Prima di tutto è dunque necessario costituzionalizzare il divieto di partecipazione alla spa di aziende private, in modo da rendere almeno un po’ più difficile la scalata delle multinazionali. Ma per rispettare sia la Costituzione che la volontà popolare, espressasi nel referendum del 2011, è poi necessario tornare sulla decisione di istituire la spa, che contrasta con il principio stesso dell’acqua come bene pubblico”.

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CLIMA – DE PETRIS (LeU): “GRAVISSIMO E IRRESPONSABILE VETO VISEGRAD SU AZZERAMENTO EMISSIONI ENTRO IL 2050. BISOGNA NVECE ACCELERARE I TEMPI”

 

 

“E’ gravissimo e assolutamente irresponsabile che tre Paesi del gruppo di Visegrad, Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca, intendano bloccare con il loro veto il piano europeo che mira ad azzerare le emissioni di co2 entro il 2050”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“La situazione sul fronte dei cambiamenti climatici è gravissima e già quasi compromessa. Sarebbe necessario e anzi imprescindibile accelerare i tempi previsti dal progetto scandinavo. Il blocco imposto dai Paesi sovranisti, non a caso quelli più vicini al modello che da noi ha in mente la Lega, è un vero e proprio crimine contro il pianeta e contro le generazioni future”.

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UE – DE PETRIS (LeU): “CONTE RETICENTE. PER IMPEDIRE PROCEDURA SERVONO PROPOSTE CONCRETE E CREDIBILI ANTIRIGORISTE”

 

“Il presidente Conte è stato a dir poco reticente sul rischio di procedura d’infrazione che incombe sull’Italia e sul come il governo intenda evitarla. E’ evidente che bisogna impedire che si apra la strada verso il commissariamento ma è necessario anche resistere a imposizioni rigoriste che finirebbero solo per aumentare il debito pubblico e deprimere ulteriormente la situazione economica”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, commentando il discorso del presidente del consiglio Conte.

“La strada per evitare entrambe queste minacce non passa però per dichiarazioni inutilmente provocatorie o per provvedimenti che finirebbero solo per aumentare le diseguaglianze sociali come la Flat Tax. Bisogna mettere  in campo progetti seri, utili e credibili come un grande piano di investimenti pubblici per la messa in sicurezza del territorio e la ricerca su forme di energia alternativa e su questa base sfidare la Commissione. Con l’obiettivo di ottenere non qualche briciola di flessibilità per l’Italia ma una radicale modifica delle regole per tutta l’Unione europea e il superamento complessivo del rigorismo.”

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DL SICUREZZA – DE PETRIS (LeU): “IL DECRETO PUNISCE CHI SALVA LE VITE E LEDE IL DIRITTO DI MANIFESTARE ED ESPRIMERE DISSENSO. VA MODIFICATO”

“Il dl Sicurezza approvato ieri dal cdm rappresenta un gigantesco passo indietro quanto a libertà e diritti. Anche se l’intervento del Quirinale è riuscito a smussarne gli aspetti più clamorosamente anticostituzionali il testo lede comunque sia diritti fondamentali che elementari princìpi di civiltà e umanità”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“Nel testo restano norme incivili e inaccettabili che mirano esclusivamente a impedire di salvare vite umane. Non ci sono però solo le restrizioni sui salvataggi in mare. Le norme sulle manifestazioni pubbliche costituiscono una vera e propria minaccia al diritto di manifestare e di esprimere il dissenso. Credo che sia dovere del Parlamento intervenire per modificare quanto meno i passaggi del dl che violano o limitano le libertà fondamentali sancite dalla Costituzione”.

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CONTI PUBBLICI – ERRANI (ART.1) A TRIA: “SU DEFICIT ED EUROPA PAGHERANNO GLI ITALIANI IL CAOS DEL GOVERNO”

 

 

“Rispetto alla relazione molto tecnica e conciliante del ministro c’è una contraddizione con le dichiarazioni di queste ore dei due vicepresidenti del consiglio, una confusione che pagheranno davvero gli italiani per le fibrillazioni dello spread” così il senatore Vasco Errani (Articolo Uno) in aula sulle comunicazioni del ministro Tria.

“Come coprirete le clausole di salvaguardia? Come pensate di affrontare il tema della flat tax? Dite che non taglierete il welfare ma cosa significa ridurre le spese dello Stato? In quali settori non taglierete? È chiaro che i tagli saranno sulla pelle degli italiani: su welfare, scuola e sanità che sono già oggi in condizione di emergenza. Come intendete affrontare il confronto con l’Europa? Sia chiaro: le politiche di austerità vanno cambiate ma voi siete isolati in Europa, soprattutto nei confronti dei governi sovranisti che sono i più rigidi nei confronti degli italiani. Noi siamo con l’Italia e siamo per fare un confronto rigoroso e severo con l’Europa ma bisogna prima di tutto cambiare le nostre politiche, ad esempio le politiche fiscali. Farete una lotta vera all’evasione? Abbasserete il tetto del contante? Affronterete il tema della progressività? Altro che flat tax: c’è un otto per cento di italiani che si è enormemente arricchito: possiamo chiedere loro di dare un contributo dal loro patrimonio per affrontare i problemi del paese? Si può e si deve chiedere all’Europa che venga consentito all’Italia di affrontare i problemi infrastrutturali. Il piano verde rispetto al quale non si vede un segnale che sia uno da parte della maggioranza. Si può chiedere all’Europa di portare avanti una nuova politica industriale: siamo in grandissima difficoltà sia per le imprese in crisi ma soprattutto nei settori più innovativi. Il problema è che dovreste avere la forza e la responsabilità di uscire dal racconto e dalle promesse che non si realizzano mai e di affrontare i nodi veri del Paese. Se così fosse noi affronteremmo con voi questo passaggio disponibili a dare una mano per il Paese. Da quello che si capisce purtroppo non avrete questo coraggio e questa responsabilità. Anzi continuerete questa estenuante e infinita campagna elettorale, continuerete con un racconto irreale e a pagare sarà il Paese, gli Italiani e in primo luogo purtroppo i più deboli”.

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SBLOCCA CANTIERI – DE PETRIS (LeU): “E’ AUTOSTRADA PER LA CORRUZIONE. LA DEROGA DIVENTA REGOLA”

 

“La sceneggiata della maggioranza intorno alle modifiche al dl Sblocca cantieri si è risolta in una pura messa in scena e alla fine il testo è rimasto quasi invariato. E’ un peccato perché avrebbe dovuto invece essere radicalmente modificato, anche se in direzione opposta a quella indicata da Salvini”, dichiara la senatrice diLeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“Il dl approvato oggi al Senato produrrà infatti solo molti danni. Recupera infatti il peggio delle misure sperimentate con risultati fallimentari in un passato che speravamo superato. Con l’appalto integrato, già perla della legge Obiettivo di Lunardi, la qualità andrà a fondo e i costi lieviteranno, anche grazie all’inevitabile proliferare delle varianti. I poteri assegnati ai Commissari renderanno regola  la deroga alle leggi e alle norme in difesa dell’ambiente, del paesaggio e temo anche della sicurezza. Persino il vincolo minimale che avevamo chiesto, e cioè l’obbligo di motivare le deroghe, è stato rifiutato da governo e maggioranza. Alla fine questo dl si rivelerà un’autostrada per la corruzione e non a caso i poteri dell’Anac sono stati drasticamente diminuiti. E’ infine molto grave che non si elenchino quali grandi opere si vogliono mettere in cantiere. E’ infatti evidente che indicare come prioritarie le opere finalizzate alla riconversione energetica e alla messa in sicurezza del territorio sarebbe stato utilissimo per evitare quella procedura d’infrazione per debito che invece oggi rischiamo”, conclude la presidente De Petris.

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RADIO RADICALE – DE PETRIS (LeU): “LA MOZIONE DI MAGGIORANZA E’ AMBIGUA MA CI SIAMO ASTENUTI PERCHE’ C’E’ UN PICCOLO PASSO IN AVANTI”

 

“Ci siamo astenuti sulla mozione di maggioranza su Radio Radicale, pur considerandola molto ambigua e del tutto insufficiente, perché comunque nella sua versione finale si registra un pur modesto passo avanti per evitare la chiusura dell’emittente. In questo momento l’impegno principale deve essere puntellare e allargare quelle pur piccole aperture, tanto più che alla Camera l’emendamento al dl Crescita potrebbe segnare un ulteriore passo avanti”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“Naturalmente sarebbe stato facilissimo votare contro la mozione difendendo la purezza delle proprie posizioni. Peccato che sarebbe stato controproducente e dannoso per Radio Radicale e per chi in quella Radio vede il proprio posto di lavoro in pericolo”.

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CLIMA – DE PETRIS (LeU): “GRAVISSIMO CHE CI SIANO POSIZIONI APERTAMENTE NEGAZIONISTE. MOZIONE MAGGIORANZA DEL TUTTO INADEGUATA”

 

“E’ gravissimo che nella giornata mondiale dell’Ambiente risuonino nell’aula del Senato discorsi quasi negazionisti, che si accodano alle posizioni più antiscientifiche pur di chiudere gli occhi di fronte alla realtà. Siamo addirittura alle battute da bar, con senatori che, confondendo meteo e clima, sostengono che non c’è nessun riscaldamento globale dal momento che ‘a maggio ha fatto freddo’ “, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“La realtà, confermata praticamente dall’intera comunità scientifica, è che la principale emergenza del pianeta, la minaccia più prossima e più distruttiva, è rappresentata dai cambiamenti climatici. Per affrontare una situazione già così compromessa non si può più perdere tempo, giocare con le parole, nascondersi dietro posizioni negazioniste e antiscientifiche. Bisogna  agire, dichiarare lo stato d’emergenza, assumere decisioni conseguenti e farlo tempestivamente. La maggioranza ha invece deciso di approvare una mozione annacquata, parolaia, del tutto inadeguata, che rifiuta persino la richiesta minima di eliminare i sussidi per le energie fossili. E’ il contrario esatto di quello che sarebbe necessario e urgentissimo fare”.

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