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PD – DE PETRIS (LeU): “AUGURI A ZINGARETTI. DAI GAZEBO RICHIESTA DI DISCONTINUITA'”

“Faccio al nuovo segretario del Pd Nicola Zingaretti i miei migliori auguri”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“Direi che dai gazebo è emersa molto chiaramente una richiesta di profonda discontinuità. Mi auguro che Zingaretti sappia rispondere a questa richiesta, segnando una vera discontinuità rispetto alle scelte del Pd negli ultimi anni, con i fatti e non solo con le parole”, conclude la presidente De Petris.

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IMPRENDITORE ANTIRACKET SUICIDA – GRASSO: “SERVONO RISORSE”

“Andare incontro a chi subisce il racket attraverso l’assistenza è uno dei principi fondamentali che uno Stato deve avere. Ci sono tante misure, però non vorrei che il calo delle risorse abbia potuto determinare una diminuzione dell’appoggio nei confronti delle vittime di estorsione. Credo  che questo possa essere un elemento importante da rivedere, esiste un commissario antiracket che dovrebbe cercare di venire incontro a queste esigenze. Fatti come questi sono sempre una sconfitta dello Stato, però le norme ci sono: bisogna mettere a disposizione le risorse”. Così risponde Pietro Grasso, a margine di una iniziativa organizzata alla Scuola Allievi Carabinieri di Torino dall’avvocato Alessandro Parrotta, interpellato sulla vicenda dell’imprenditore antiracket Rocco Greco, che martedì scorso si è suicidato a Gela, nel cantiere della sua azienda.

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CORRUZIONE – GRASSO: “COMBATTERLA CON L’ETICA E’ L’UNICA SALVEZZA PER IL PAESE”

“La percezione c’è, ma il problema è far emergere la corruzione. Rimane il problema etico del Paese. Il mio appello all’etica negli ultimi anni è sempre rimasto inascoltato”. Lo ha affermato Pietro Grasso, oggi a Torino, intervenendo all’incontro ‘La normativa anticorruzione e il sistema penale’ organizzato dall’avvocato Alessandro Parrotta alla caserma dei Carabinieri Cernaia. “L’etica rimane l’unica possibilità di salvezza dalla corruzione per questo Paese. L’interesse a combattere la corruzione è collettivo, non del singolo cittadino, perché la parte offesa é l’intera comunità. La corruzione è spesso sistemica, è un sistema circolare che rende difficili le indagini. Il problema è farla emergere, mancano i dati. Bisogna cominciare a colpire anche i reati spia della corruzione, come i reati fiscali. Abbiamo una legislazione al massimo di quello che si può avere, ma il problema è etico” .

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TAV – DE PETRIS (LEU): “BALLETTO INDECENTE SU UN’OPERA COSTOSA E INUTILE, DA M5S ENNESIMA RESA?”

“Un indecente balletto del governo sulla Tav rivela quanto sia difficile per il M5S giustificare una resa che tradirebbe, forse ancor più del voto su Salvini, i loro principi”.

Così la senatrice di Liberi e Uguali Loredana De Petris. Presidente del gruppo Misto, che aggiunge:

“Parlare di mini Tav è solo una presa in giro, il punto è uno solo: proseguire nella costruzione del tunnel base o no, ed è su questo che i 5S devono smettere di giocare a rimpiattino e dire chiaramente se intendono mantenere gli impegni presi, oppure inchinarsi ancora una volta ai voleri di Salvini.  Anche a costo di andare avanti con un’opera tanto costosa quanto inutile e che loro stessi hanno sempre contrastato”, conclude De Petris.

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MATERA – DE BONIS (GRUPPO MISTO): “EX CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE AREA PAIP ABBANDONATO A SE STESSO, DI MAIO SOLLECITI ISTITUZIONI LOCALI”

“Nelle aree del P.A.I.P., ‘Piano delle Aree per Insediamenti Produttivi’, la prima zona produttiva e artigianale nel Comune di Matera, destinate a piccole e medie attività imprenditoriali, gli immobili che si affacciano sulla Via 1° Maggio sono circondati, ovunque, da erbacce, segno di degrado e di abbandono. Considerato che il complesso di Via 1° Maggio presenta una gran quantità di spazi utilizzabili per molteplici scopi, dispone anche di un’ampia palestra e, quindi, la capacità di ospitare attività dedicate all’istruzione, e che al momento però non può essere fruito da nessun tipo di utenza, chiedo al Ministro per lo Sviluppo Economico di sollecitare le istituzioni locali competenti affinché possa essere utilizzato al più presto questo edificio, che comincia a presentare segni di degrado e, soprattutto, perché non avvenga l’ennesimo spreco di spesa pubblica in una città che continua a lamentare la carenza di strutture da adibire alle molteplici attività in attesa”.

Così il senatore del gruppo Misto Saverio De Bonis, membro della commissione agricoltura, in un’interrogazione indirizzata al Ministro dello Sviluppo Economico.

INTERROGAZIONE
DE BONIS. – Al Ministro per lo sviluppo economico. – Premesso che:nelle aree del P.A.I.P., sigla che sostituisce la dizione “Piano delle Aree per Insediamenti Produttivi”, la prima zona produttiva e artigianale nel Comune di Matera, nata in un periodo di trasformazioni urbane che hanno interessato vaste aree del territorio cittadino, destinate a piccole e medie attività imprenditoriali, gli immobili che si affacciano sulla Via 1° Maggio sono circondati, ovunque, da erbacce, segno di degrado e di abbandono;

per finalità e funzioni, il P.A.I.P. si distingue dalla più vasta e periferica zona industriale sorta in contrada La Martella, in cui più forte è risultata la presenza di attività legate al mobile imbottito (ex decreto del Ministero dello sviluppo economico 4 settembre 2013 che disciplina il bando che seleziona e finanzia programmi di sviluppo sperimentale, finalizzati al consolidamento e al recupero di competitività delle imprese operanti nei Comuni del distretto-comparto del mobile imbottito), comparto in rapida ascesa quando, nel 1994, si pensò a una struttura interamente dedicata alla formazione;

l’appalto, inizialmente, venne vinto da una società di Gravina, alla quale successe una di Potenza. Ma per arrivare all’inizio dei lavori si dovette attendere la primavera del 1996. Sul piano delle risorse disponibili la Scuola di formazione disponeva di 12 miliardi e mezzo di lire e il taglio del traguardo, mai raggiunto, avrebbe dovuto coincidere con una data simbolica, il 2000;

iniziarono, purtroppo, una serie d’interruzioni condizionate dalla mai chiarita volontà d’introdurre diverse varianti alla realizzazione del progetto finale. Insomma, i lavori si fermavano e ripartivano in continuazione, non senza incursioni da parte di ignoti pronti a vandalizzare e devastare qualunque struttura pubblica inutilizzata;

come riportato dalla Gazzetta del Mezzogiorno.it del 24 febbraio, una deriva verso il degrado che sembrava superata nel 2005, quando fu avviato un primo collaudo, quanto mai azzardato visto che le opere non erano ancora giunte completamente al traguardo. Di più, anche se nella primavera del 2006 si continuava a dare per scontato l’avvio in quella sede del Centro per la formazione professionale, in realtà, non accadde e non vi fu nemmeno la certificazione dei lavori ultimati, ma solo atti di vandalismo per gli immobili;

successivamente si sperò in una possibile svolta quando, mentre tramontava l’obiettivo del Centro di formazione, prendeva quota l’opportunità di destinare questi spazi alla sede periferica della Scuola speciale dell’Istituto di restauro. Possibilità anche questa accantonata nel momento in cui la nuova opzione venne abbandonata a favore dell’avvenuto recupero funzionale dell’ex convento di Santa Lucia, ubicato in pieno centro, ad angolo tra Via Lucana e Via Lavista e affacciato su piazza Vittorio Veneto;

considerato che:

i lavori sono completati e il complesso di Via 1° Maggio presenta una gran quantità di spazi utilizzabili per molteplici scopi, dispone anche di un’ampia palestra e, quindi, la capacità di ospitare attività dedicate all’istruzione sembra raggiunta, anche se, nonostante i buoni collegamenti con questa zona, l’ubicazione viene considerata troppo periferica;

comunque, qualsiasi scelta maturi, al momento non pare sia ancora stato effettuato il collaudo, il che significa che questo immobile non può ancora essere fruito da nessun tipo di utenza,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo voglia sollecitare le istituzioni locali competenti affinché possa essere utilizzato al più presto questo edificio, che comincia a presentare segni di degrado, per le tante attese attività e, soprattutto, perché non avvenga l’ennesimo spreco di spesa pubblica in una città che continua a lamentare la carenza di strutture da adibire alle molteplici attività in attesa.

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EX IPPODROMO – DE BONIS (GRUPPO MISTO): “CENTINAIO CHIARISCA LA SITUAZIONE SUL FUTURO COMPLESSO IPPICO FOGGIANO”

 

“Sul futuro dell’ex ippodromo di Foggia occorre fare chiarezza: chiedo al Ministro Centinaio di sapere se la concessione in comodato gratuito delle scuderie, del maneggio coperto e del parco equestre e la sostanziale dismissione di detti immobili dalla propria funzione sia conforme alla destinazione d’uso e se tali atti dispositivi non pregiudichino lo svolgimento delle funzioni istituzionali dell’ente Deposito Cavalli Stalloni e relativo Parco Ippodromo e la promozione delle razze equine ed asinine allevate in Puglia, con conseguente pregiudizio della stessa finalità di salvaguardia della biodiversità animale, oltre che delle attività economiche-allevatoriali”.

Così il senatore del gruppo Misto Saverio De Bonis, membro della commissione agricoltura,  in un’interrogazione a risposta scritta indirizzata al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, in cui chiede al Ministro Gian Marco Centinaio anche “se sia a conoscenza dei lavori in corso sull’area ex ippodromo e, in caso affermativo, se abbia ottenuto garanzie circa la possibilità che sopra l’area di pertinenza dello storico “Deposito Cavalli Stalloni”(I.R.I.I.P.) permanga integra la possibilità di movimentazione dei cavalli e di svolgimento delle manifestazioni equestri, cui essa è vincolata. Infine, se, rispetto al progetto originario approvato dal comune di Foggia sopra l’area di proprietà dell’Istituto di Incremento Ippico di Foggia, siano state richieste ed ottenute modifiche di progetto atte ad assicurare che l’area in oggetto permanga utilizzabile alla sua funzione istituzionale vincolata”, conclude De Bonis.

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EDITORIA – LOREDANA DE PETRIS (LEU): “GRUPPO MISTO ADERISCE A INTERGRUPPO PER RADIO RADICALE”

“Il Gruppo Misto del Senato aderisce all’interguppo a sostegno di Radio Radicale, emittente fondamentale per avere un’informazione senza filtri, in particolare sulla politica e sulla giustizia, e  conservata oltretutto in archivi il cui valore è inestimabile. Il governo rinnovi la convenzione per garantire la prosecuzione di questo prezioso servizio”, così la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto a Palazzo Madama”.

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IMMIGRAZIONE – DE PETRIS (LeU): “INTERROGAZIONE SULLA POSSIBILE CHIUSURA DEL CENTRO GELSOMINO DI ROMA”

“Abbiamo presentato un’interrogazione per ottenere dal governo chiarimenti sui rischi di chiusura del centro di accoglienza straordinaria CAS Gelsomino di Roma”, informa la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“I motivi della possibile chiusura, che sarebbe stata chiesta dalla cooperativa Sinergy che gestisce il centro, sono confusi e poco chiari. Ma soprattutto è del tutto oscuro quale sarebbe la destinazione dei 165 migranti ospitati dal centro, attualmente integrati perfettamente nel territorio e inseriti in numerosi progetto sociali e formativi”, prosegue la senatrice di LeU. Chiediamo al governo di spiegare se realmente la chiusura è stata chiesta dalla cooperativa Sinergy e soprattutto di illustrare come intenda procedere per salvaguardare gli ottimi risultati ottenuti dal centro in termini di inserimento e integrazione dei migranti”, conclude la presidente De Petris.

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GIUSTIZIA, PIETRO GRASSO VENERDì A TORINO

Venerdì 1 marzo a Torino alle ore 10.30 presso la scuola allievi Carabinieri Cernaia in Via Cernaia 23, si terrà con Pietro Grasso, magistrato, già procuratore nazionale antimafia e presidente del Senato un incontro dal titolo “la normativa anticorruzione ed il sistema penale: le attuali scelte e le possibili strade percorribili”. La conferenza è presieduta da Alessandro Parrotta, avvocato penalista e docente.
I saluti e l’introduzione al tema saranno affidati a Francesco Laurenti, colonnello comandante della scuola allievi Carabinieri Cernaia, Michela Malerba, presidente dell’ordine degli avvocati di Torino e a Roberto Frascinelli presidente della fondazione ODCEC di Torino.

 

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RDC – DE PETRIS (LeU): “CRITICITA’ ENORMI MA CI SIAMO ASTENUTI PER INVIARE UN SEGNALE PER MODIFICHE ALLA CAMERA”

 

“Ci siamo astenuti sul decreto che introduce il reddito di cittadinanza e quota 100 perché non volevamo opporci a misure che comunque si propongono di offrire un sostegno alle fasce più povere della popolazione e di intervenire, pur senza superarla, sulla legge Fornero. Siamo sempre stati favorevoli a un reddito di base davvero universalistico e abbiamo contrastato sin dall’inizio la riforma delle pensioni. Ciò non significa affatto non vedere le immense criticità che ci sono nel decreto”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“In particolare ci sono nel RdC inaccettabili elementi di discriminazione e c’è una burocratizzazione che renderà allo stesso tempo molto meno utile e molto più confusa la riforma. E’ questa una conseguenza del tentativo di tenere insieme due esigenze diverse, che avrebbero richiesto misure distinte: il sostegno alla povertà e quello alla ricerca dei posti di lavoro. E’ inoltre necessario chiarire il ruolo e l’inquadramento dei cosiddetti ‘navigator’ e deve essere chiarito che è prima di tutto necessario stabilizzare quei lavoratori dell’Anpal che sono da troppo tempo costretti a una condizione di precariato permanente. Quanto a quota 100 è chiaro che non si tratta affatto del superamento promesso della legge Fornero ma solo dell’introduzione di una nuova finestra. Con la nostra astensione abbiamo voluto inviare un segnale, nell’auspicio che alla Camera possano essere corretti i limiti enormi che la riforma presenta al momento”.

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