“Il presidente del consiglio ha sì mostrato rispetto per il Parlamento accettando di riferire sul caso dei rapporti della Lega con la Russia, ma si è presentato nell’aula del Senato per offrire una totale copertura al ministro degli Interni, al ‘capitano fuggitivo’ che fugge dai processi e anche oggi non ha avuto il coraggio di presentarsi in aula. Al suo posto, a controllare una per una le parole del premier, c’era la ministra e avvocatessa Bongiorno”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.
“Conte non ha detto una parola sulla raffica di bugie raccontate da Salvini, quando fingeva di non conoscere Savoini. E soprattutto non ha dissipato le ombre pesanti che si sono addensate sul governo, il sospetto sempre più forte che questo governo sia fortemente condizionato da interessi internazionali e nazionali a dir poco torbidi e che minacciano l’autonomia e la credibilità internazionale del nostro Paese”, conclude la presidente De Petris.