RIFORMA CSM – DE PETRIS (LeU): “PASSI IN AVANTI MA SAREBBE STATO NECESSARIO AVERE PIU’ CORAGGIO”

“Questa riforma dell’ordinamento giudiziario è certamente un passo avanti ma non ci si può nascondere che sarebbe stato necessario varare una riforma migliore di questa. Ci sarebbe voluto più coraggio e spero che sia possibile intervenire ulteriormente nella prossima legislatura. In parte la possibilità di migliorare il testo è stata sacrificata sull’altare dell’accordo di maggioranza ma in parte la responsabilità di aver impedito al Senato di provare a rendere più efficace la riforma va attribuita alla scelta sbagliata e fallimentare di battere la via dei referendum”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Uno dei principali limiti è nel sistema elettivo del Csm, che non elimina alla radice il peso delle correnti e dunque non premia come si dovrebbe il merito invece dell’appartenenza a una corrente. Sarebbe poi stato opportuno, a nostro avviso, blindare le porte girevoli tra magistratura e politica, anche se da questo punto di vista c’è un passo avanti importante, con il collocamento fuori ruolo per un anno o il ricollocamento per i magistrati che abbiano ricoperto posizioni politiche apicali. Ci sono nella riforma molti altri aspetti positivi che spiegano il nostro sì, che resta comunque sofferto. Ad esempio la necessità di rivedere l’assetto ordinamentale della magistratura, rimodulandolo secondo principi di trasparenza e valorizzazione del merito. Per quanto riguarda la delega al governo, infine, saremo molto scrupolosi nell’assicurarci che l’Esecutivo scriva norme nel pieno rispetto dei confini che il Parlamento delibera oggi”, conclude la capogruppo di LeU.