“Alcune modifiche al ddl Salvamare rivelano tutte le contraddizioni del governo, sempre pronto solo a parole a difendere il mare ma nei fatti deciso sulla cancellazione di norme di buon senso, come ad esempio l’articolo 12 relativo alle diciture per l’etichettatura dei prodotti tessili o di abbigliamento che rilasciano microfibre in plastica”. Lo fa sapere in nota la senatrice del gruppo Misto, Virginia La Mura, che al Senato è relatrice del ddl Salvamare. “La cancellazione in un’altra Camera di un articolo introdotto dal relatore del testo è una circostanza contestabile sia nel merito che nel metodo, anche io a questo punto avrei potuto proporre a Palazzo Madama la cancellazione dell’articolo 5 promosso dal relatore alla Camera, vista la norma assolutamente devastante per la posidonia. La cancellazione dell’articolo 12 è inoltre non condivisibile a fronte della ‘Strategia dell’UE per prodotti tessili sostenibili e circolari’, adottata dalla Commissione a fine marzo, che tra le misure da attuare prevede proprio l’introduzione di un’etichetta digitale per i prodotti tessili che possa descrivere chiaramente la composizione fibrosa e indicare eventuali parti non tessili di origine animale. Il Governo ha rinunciato a centrare l’obiettivo originario del Salvamare, che era anche quello di poter contribuire a diffondere una maggiore sensibilità sul mare; l’emendamento infatti, specificando in etichetta il lavaggio da osservare per determinati tessuti, avrebbe influito nel breve periodo sulle nostre pratiche quotidiane, prevenendo il problema del mare sporco e delle plastiche”.
SALVAMARE – LA MURA (GRUPPO MISTO): “LE MODIFICHE RIVELANO LE CONTRADDIZIONI DEL GOVERNO”
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