“Il rapporto del Comitato scientifico dell’Onu sul clima conferma quanto ripetiamo inascoltati da anni. Il fenomeno delle migrazioni di massa non è un’emergenza transitoria che si possa affrontare in termini di sicurezza e blindatura dei confini, in attesa che passi. E’ un fenomeno epocale che non si fermerà neppure quando la Libia o qualsiasi altro Paese tornerà alla stabilità”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.
“Una trasformazione di queste dimensioni deve essere affrontata dall’intero pianeta con politiche responsabili, progettuali e strategiche, all’altezza del problema che tutto il mondo deve fronteggiare. Trattarlo come una faccenda di ordine pubblico ed emergenziale può essere utile per chi cerca di fare propaganda facile, ma per tutto il resto è solo dannoso e controproducente”, conclude la presidente De Petris.
“E’ gravissimo e assolutamente irresponsabile che tre Paesi del gruppo di Visegrad, Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca, intendano bloccare con il loro veto il piano europeo che mira ad azzerare le emissioni di co2 entro il 2050”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.
“La situazione sul fronte dei cambiamenti climatici è gravissima e già quasi compromessa. Sarebbe necessario e anzi imprescindibile accelerare i tempi previsti dal progetto scandinavo. Il blocco imposto dai Paesi sovranisti, non a caso quelli più vicini al modello che da noi ha in mente la Lega, è un vero e proprio crimine contro il pianeta e contro le generazioni future”.
“E’ gravissimo che nella giornata mondiale dell’Ambiente risuonino nell’aula del Senato discorsi quasi negazionisti, che si accodano alle posizioni più antiscientifiche pur di chiudere gli occhi di fronte alla realtà. Siamo addirittura alle battute da bar, con senatori che, confondendo meteo e clima, sostengono che non c’è nessun riscaldamento globale dal momento che ‘a maggio ha fatto freddo’ “, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.
“La realtà, confermata praticamente dall’intera comunità scientifica, è che la principale emergenza del pianeta, la minaccia più prossima e più distruttiva, è rappresentata dai cambiamenti climatici. Per affrontare una situazione già così compromessa non si può più perdere tempo, giocare con le parole, nascondersi dietro posizioni negazioniste e antiscientifiche. Bisogna agire, dichiarare lo stato d’emergenza, assumere decisioni conseguenti e farlo tempestivamente. La maggioranza ha invece deciso di approvare una mozione annacquata, parolaia, del tutto inadeguata, che rifiuta persino la richiesta minima di eliminare i sussidi per le energie fossili. E’ il contrario esatto di quello che sarebbe necessario e urgentissimo fare”.
“La principale emergenza per l’Italia e per l’intero pianeta è oggi rappresentata dai cambiamenti climatici. Le parole non servono: bisogna agire immediatamente. La mozione che ho presentato per chiedere la dichiarazione dello stato d’emergenza climatico e ambientale, discussa e votata dall’aula del Senato oggi, giornata mondiale dell’Ambiente, deve orientare le scelte dell’Italia sia in materia di politiche energetiche che di accordi internazionali”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto e prima firmataria della mozione sulla proclamazione dello stato d’emergenza ambientale che l’aula di palazzo Madama discuterà oggi.
“Servono iniziative concrete per decarbonizzare l’economia, aiuti ai Paesi più poveri perché possano muoversi in questa direzione, adozione di forme di fiscalità ambientale, eliminazione degli incentivi per l’uso dei carburanti fossili, investimenti massicci sulla ricerca e lo sviluppo delle energie rinnovabili. Ma perché tutto questo si realizzi è urgentissimo un cambio di mentalità della politica: bisogna che l’emergenza ambientale sia riconosciuta e assunta come principale problema da affrontare. Tra i giovani, come hanno dimostrato le grandi manifestazioni dei mesi scorsi in tutto il mondo, questa consapevolezza e questa assunzione di responsabilità si stanno diffondendo. Molti governi, e tra questi anche quello italiano, restano invece sordi e immobili. Ma il tempo che ci rimane per invertire la marcia è pochissimo. Bisogna muoversi subito, con la drasticità imposta da un’emergenza ambientale che minaccia la sopravvivenza stessa del pianeta. La dichiarazione dello stato d’emergenza climatico e ambientale può e deve essere un passo deciso in questa direzione”, conclude la presidente De Petris.
“Lo sciopero degli studenti di oggi, dopo la grande manifestazione internazionale del 15 marzo, dimostra che i giovani capiscono quel che i politici insistono nel fingere di non vedere, e cioè che i cambiamenti climatici sono la principale emergenza non solo di questo Paese ma di tutto il pianeta”, dichiara la senatrice di “La Sinistra” Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.
“La tragica realtà è che, dietro le parole e gli applausi ipocriti riservati a Greta, il governo italiano non sta facendo niente per fronteggiare la situazione. Si muove invece in direzione diametralmente opposta. E’ ora di agire e il tempo è quasi scaduto. Abbiamo presentato una mozione per chiedere al governo di dichiarare lo stato di emergenza climatica e ambientale: deve essere questa la bussola che guida sia la politica economica che gli accordi internazionali dell’Italia. Bisogna avviare iniziative concrete per la decarbonizzazione dell’economia, anche garantendo adeguato supporto economico ai Paesi più poveri, e assicurare la partecipazione dell’Italia al ‘Fondo verde per il clima’ istituito nel 2010. Bisogna adottare e insistere a livello internazionale perché si adottino le necessarie forme di fiscalità ambientale. Bisogna rimuovere gli incentivi diretti e indiretti per l’uso dei combustibili fossili spostando gli investimenti sulla ricerca e sullo sviluppo delle energie rinnovabili. Bisogna adoperarsi per l’esclusione dal Patto di Stabilità delle spese degli enti locali rivolte alla riduzione delle emissioni che alterano il clima. Ma tutto questo deve essere fatto subito. Non è più tempo di chiacchiere”, conclude la senatrice De Petris.
“Greta oggi ha parlato, a buon diritto, a nome della sua generazione, quella che vede il proprio futuro messo a grave rischio per gli interessi di pochi. A chiedere un cambiamento radicale, un ripensamento dell’intero modello di sviluppo senza il quale non ci sarà nessun futuro, non è lei. E’ un’intera generazione a cui abbiamo il dovere di prestare ascolto”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.
“Ma prestare ascolto non significa cavarsela con qualche dichiarazione ipocrita per poi continuare come prima. Occorrono fatti concreti, scelte politiche precise e tempestive, decisioni immediate. Di tutto questo, nonostante le dichiarazioni unanimi che applaudono questa coraggiosa ragazza svedese, continua invece a non esserci traccia. Nel Def che verrà votato oggi non c’è nulla che indichi una pur minima inversione di tendenza e la politica del governo indica invece la scelta di proseguire e accelerare sulla disastrosa strada di sempre”.
“Le manifestazioni di oggi in Italia e nel mondo sono state una boccata d’ossigeno, non solo per la quantità di persone che hanno risposto all’appello di Greta manifestando contro i cambiamenti climatici, che minacciano seriamente il pianeta e la sopravvivenza della specie, ma anche per la composizione delle manifestazioni. Da decenni non vedevamo nelle strade di tutto il mondo nello stesso momento tanti giovani, così motivati, così consapevoli della situazione, così entusiasti e insieme determinati. Un’intera generazione teme a ragion veduta per il proprio futuro e chiede a chi ha la responsabilità di decidere di agire. Non in futuro e con timidi passettini ma subito e con scelte drastiche. E’ con la non-azione che si sta rubando il futuro ai giovani”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.
“Oggi tutti plaudono a queste manifestazioni ma l’esperienza purtroppo dice che domani sarà un altro giorno, gli applausi saranno dimenticati, le decisioni urgenti e necessarie non saranno prese. Ma domani non sarà affatto un altro giorno. Non può e non deve essere il solito ‘altro giorno’. Bisogna decidersi ad agire qui e ora. Il governo attuale, come quelli precedenti, non sta adottando le misure necessarie per accelerare la transizione energetica. Il passaggio dai fossili alle energie rinnovabili è fermo e non c’è vero contrasto alle emissioni clima-alteranti. Occorrono scelte precise a favore della mobilità sostenibile, leggi per arrestare il consumo del suolo, incentivi robusti per le energie alternative e disincentivi per quelle basate su fossili, tagli drastici alle emissioni clima-alteranti, l’avvio del piano di adattamento ai cambiamenti climatici, interventi sensibili in agricoltura. Si parla solo di grandi opere mentre quel che serve è un Green New Deal basato su investimenti pubblici e opere piccole e medie per il risanamento e la messa in sicurezza del territorio. Chi plaude alle manifestazioni di oggi e poi sostiene le grandi opere e lo stesso modello di sviluppo che ha creato questa situazione è semplicemente ipocrita. Quello che i giovani di tutto il mondo ci hanno detto oggi è che non si può nascondersi dietro parole vuote. Bisogna procedere con quello che può e che deve essere fatto per fermare i cambiamenti climatici”, conclude la senatrice di LeU .
“Caro Presidente, ho apprezzato sinceramente le sue parole sull’emergenza climatica. E’ un cambiamento epocale con il quale dobbiamo fare i conti. Il nostro Paese, bellissimo, deve tutelare il paesaggio ed il patrimonio, come prevede la Costituzione e come lei ha ricordato. E per questo la ringrazio, con stima”.
Questo il testo del messaggio che la senatrice a vita Liliana Segre ha inviato al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
“Dobbiamo tutti ringraziare il capo dello Stato per le sue parole di estremo allarme per i mutamenti climatici che mettono a massimo rischio anche il nostro Paese. Troppo spesso le manifestazioni inequivocabili di questi disastrosi cambiamenti vengono liquidate come eventi straordinari, contro i quali non c’è nulla da fare. Invece siamo davvero, come segnala il presidente Mattarella, sull’orlo di una crisi climatica globale che può essere contrastata solo con scelte politiche coraggiose e adeguate al livello della minaccia. Nell’agenda del governo, invece, questa urgenza non trova assolutamente posto e al contrario ci si muove spesso in direzione opposta a quella che sarebbe urgentissimo imboccare”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.
“Le giovani generazioni sono più consapevoli della gravità della situazione. Il 15 marzo parteciperò alle manifestazioni che si svolgeranno in Italia, come ovunque nel mondo, in occasione del Climate Strike, lo sciopero degli studenti di tutti i Paesi. Che i giovani siano consapevoli di quanto sia urgente passare a un diverso e più sostenibile modello di sviluppo è estremamente positivo ma il tempo, come ha giustamente ricordato il capo dello Stato, stringe e non ne è rimasto molto. Bisogna agire subito, prima che sia tardi”.