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DISCOTECHE – DE PETRIS (LeU): “SALVINI OSSESSIVO E IRRESPONSABILE. E’ GIUSTO CHIUDERE MA VANNO ASSICURATI SOSTEGNI SUBITO”

“Come un disco rotto o un malato di ossessione compulsiva Salvini continua ad attaccare gli immigrati, che nel contagio non hanno alcuna responsabilità, e il governo, che deve fronteggiare una situazione difficilissima e lo ha fatto sin qui con risultati molto positivi”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto. “Il leader della Lega sembra non rendersi conto di cosa sta succedendo nel mondo. La situazione in tutta Europa sta tornando a essere molto allarmante e l’Italia, che grazie alle scelte del governo e al senso di responsabilità dei cittadini, si trova ora in condizioni migliori degli altri Paesi, deve tenere la guardia alta. Chiudere le discoteche è stata una scelta dolorosa ma giusta. Le priorità assolute, ora, sono garantire la riapertura delle scuole in presenza a settembre e proteggere la salute dei nostri giovani, che sono i più colpiti dal contagio e della cui salute Salvini si disinteressa. È però fondamentale che nel dl Agosto vengano assicurati sostegni immediati e concreti al settore duramente colpito dell’intrattenimento dal vivo e delle discoteche”.

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GOVERNO – DE PETRIS (LeU): “GLI AVVISI DI GARANZIA SONO UN ATTO DOVUTO. MA EMERGE LA STRUMENTALIZZAZIONE E L’INFONDATEZZA DEGLI ATTACCHI ALL’ESECUTIVO”

Gli avvisi di garanzia a carico del presidente del consiglio e di sei ministri, sulla base di varie denunce, sono un atto dovuto. La Procura ha già chiarito che si tratta di accuse infondate e di procedimenti da archiviare. Si dimostra così nel modo più chiaro la strumentalità e l’inconsistenza degli attacchi che sono stati e continuano a essere mossi contro l’esecutivo per la gestione della gravissima emergenza Covid. Scopo di quegli attacchi è solo delegittimare il governo e la sua azione di contrasto alla pandemia, i cui risultati positivi sono invece evidenti”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

In un momento simile, con una crisi sanitaria inaspettata e gravissima che si è abbattuta sul nostro Paese prima che su tutte le altre nazioni occidentali e che non si è ancora conclusa ma resta anzi molto minacciosa, il tentativo di delegittimare il governo a puro scopo di propaganda è quanto mai cinico e irresponsabile”, conclude la presidente De Petris.

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LOCKDOWN – DE PETRIS (LeU): “GLI ATTACCHI A CONTE SONO INFONDATI E PRETESTUOSI. SENZA LA CHIUSURA GENERALE LA SITUAZIONE, ANCHE ECONOMICA, SAREBBE OGGI MOLTO PIU’ DISASTROSA”

Le critiche e gli attacchi rivolti al governo e al presidente Conte per la gestione del lockdown sono pretestuosi. Mirano solo a sostenere che la chiusura generalizzata è stata un errore e anche gli appunti per non aver dichiarato subito la val Seriana zona rossa celano questo obiettivo. Invece proprio l’esperienza di Codogno e delle prime zone rosse dimostra che, senza il lockdown in tutto il Paese, il contagio si sarebbe esteso con conseguenze ancora più tragiche sul fronte della pandemia e con esiti catastrofici sull’economia”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

Il governo ha fatto bene ad anteporre la salute pubblica e la vita delle persone a ogni altra considerazione ma se così non avesse fatto anche il quadro economico sarebbe oggi molto più disastroso”.

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UE – DE PETRIS (LeU): “OCCASIONE STORICA PER CAMBIARE L’ITALIA E L’EUROPA”

Siamo di fronte a un’occasione storica di cambiare sia l’Italia che l’Europa. A Bruxelles si è aperta quella possibilità di indirizzare l’Unione verso il modello di Europa integrata e solidale che LeU ha sempre perseguito, senza mai risparmiare critiche all’Europa del rigorismo e degli egoismi nazionali ma anche senza mai sbandare verso posizioni antieuropee”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris nel corso del dibattito al Senato sull’informativa del presidente Conte.

In Italia abbiamo ora i mezzi per fronteggiare la crisi ma non con l’obiettivo di tornare alla normalità di prima del Covid, perché quella normalità non è una soluzione ma una parte del problema. Dobbiamo invece imboccare con decisione la strada della riconversione ecologica e della trasformazione del modello di sviluppo, sapendo che è su quel fronte che si gioca oggi la sfida della modernità”, conclude la presidente De Petris.

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RECOVERY FUND – DE PETRIS (LeU): “E’ ASSURDO E INACCETTABILE CHE IL VETO DI UN SOLO PAESE PARALIZZI L’INTERA UNIONE. L’ACCORDO VA CONCLUSO CON O SENZA OLANDA”

E’ assurdo e inaccettabile che un solo Paese, che oltretutto gode di privilegi ingiustificati e inspiegabili, paralizzi l’intera Europa e metta l’Unione a rischio. Non è neppure immaginabile che un solo Paese, col suo veto, freni e impedisca la risposta dell’Europa a una crisi simmetrica, improvvisa e devastante, con conseguenze incalcolabili. L’accordo sul Recovery Fund, accettato dalla stragrande maggioranza dei Paesi dell’Unione e necessario per tutti, deve essere chiuso ora, senza rinvii, con o senza il permesso dell’Olanda”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

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RILANCIO – ERRANI (ARTICOLO UNO): “IL PROVVEDIMENTO DIMOSTRA IL GRANDE SFORZO FATTO DAL GOVERNO”

“Davvero non capisco le critiche di assistenzialismo rivolte a questo provvedimento. E’ assistenzialismo aver garantito con la cassa integrazione e il sostegno alle partite Iva una tutela di dimensioni senza precedenti in un momento di così estrema difficoltà? Pensiamo a come sarebbe oggi la situazione del Paese e quale il livello della tensione sociale senza questi interventi”, afferma il senatore di Articolo Uno Vasco Errani.
“Non voglio certo negare che ci siano state delle criticità, in particolare sui ritardi delle casse integrazioni. Ci sono molti capitoli che dovranno essere affrontati con il prossimo scostamento di bilancio. Penso prima di tutto alla situazione drammatica del turismo. Ma credo che la stessa opposizione non faccia un buon servizio a sé stessa e al Paese negando il valore dello sforzo che è stato fatto dal governo, ad esempio con la moratoria sui prestiti per un valore di 286 mld o con l’ecobonus. Negare questa realtà significa far prevalere le ragioni della propaganda. È un errore grave perché non usciremo da questa crisi senza un approccio lungimirante e strategico e per la definizione di quell’impianto strategico è necessario che, pur nella dialettica tra diverse posizioni, partecipino davvero tutte le forze politiche”, conclude l’esponente di Articolo Uno.

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AGRICOLTURA – DE BONIS (GRUPPO MISTO): “UVA SENZA SEMI, VINO SENZA UVA…SUBITO MISURE DAL GOVERNO PER SALVARE MERCATO IL MADE IN PUGLIA GIA’ IN GINOCCHIO”

“Il settore agroalimentare pugliese delle uve e dei vini, già in ginocchio per la crisi post Covid, il maltempo, il traffico di vino adulterato e la carenza di un supporto adeguato da parte dello Stato alle aziende vitivinicole, sta per subire il colpo di grazia: l’arrivo dell’uva senza semi, importata dall’Olanda, che verrà immessa sottocosto nel mercato della grande distribuzione, senza il rispetto delle regole sulla concorrenza. I Ministri Bellanova e Amendola si attivino subito con misure concrete per bloccare l’ennesimo sopruso che creerà disoccupazione e un danno enorme alla nostra economia”.

E’ quanto chiede il senatore del gruppo Misto Saverio De Bonis, in un’interrogazione ai Ministri delle politiche agricole, alimentari e forestali e per gli affari europei, in cui denuncia anche un altro aspetto inquietante appreso dalla stampa “un’ordinanza che ha chiuso le indagini partite un anno fa, che hanno portato alla luce un gigantesco traffico di vino adulterato prodotto per la maggior parte in Puglia. Infatti, dalla Megale Hellas di San Pietro Vernotico provenivano ogni anno milioni di bottiglie con etichette che ricordavano nomi famosi dell’enologia pugliese ma che, all’interno, contenevano una miscela ben congegnata di vino spagnolo scadente, contenente zucchero e additivi: un vero e proprio “liquido alcolico” indegno della definizione di “vino” “.

“Tra gli arrestati pare vi siano nomi noti, come un funzionario dell’Icqrf (Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti) Domenico Barletta, che avrebbe agevolato gli imprenditori nelle pratiche, omettendo controlli e avvisando delle ispezioni e nomi della famiglia Botter, la cui azienda per volume di affari è la quarta in Italia, con 217 milioni di euro di fatturato (dati Mediobanca 2019)”.

“Per questi motivi, chiedo al governo quali misure sanzionatorie intenda adottare e se non ritenga necessario attivarsi affinché la Commissione Ue metta immediatamente a disposizione dell’Italia e degli altri Paesi membri strumenti finanziari reali per supportare le aziende del settore vitivinicolo, in particolare, delle filiere più corte. E’ necessario mitigare subito, prima che sia troppo tardi, le ripercussioni negative sulle produzioni locali e sui vini DOP e IGP. In particolare, servono strategie di intervento a supporto della loro commercializzazione, tutela e salvaguardia da contraffazione e concorrenza sleale. Le aziende agricole e agroalimentari non possono più aspettare e certamente non possono accettare dall’Europa solo briciole”.

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UE – ERRANI (ARTICOLO UNO): “IL VERTICE DEL CONSIGLIO EUROPEO E’ UN PASSAGGIO DI STRAORDINARIA IMPORTANZA PER IL FUTURO DELL’UNIONE”

“Il vertice del Consiglio europeo dei prossimi giorni è un passaggio di straordinaria importanza per il futuro dell’Unione. L’Europa è cambiata e sta cambiando. La crisi innescata dalla pandemia ha messo in evidenza alcuni nodi che devono ora essere affrontati e risolti. Il valore della solidarietà, che non è solo un elemento importante ma è uno dei punti fondativi sui quali si basa l’Unione deve essere riconosciuto come tale, così come l’insostenibilità delle politiche di austerità, che sin troppi danni hanno fatto in passato. Credo che questa crisi abbia anche dimostrato che la linea sovranista, per nostra fortuna, semplicemente non esiste”, dichiara il senatore di Articolo Uno Vasco Errani nel corso del dibattito sulle comunicazioni del presidente del Consiglio al Senato.

“Anche prima di questa crisi il nostro Paese, così come anche l’Europa e il mondo, si trovava di fronte a tre emergenze: quella climatica, quella tecnologica e quella sociale. Ora è il momento di affrontarle, passando dagli interventi emergenziali a un vero Piano capace di rilanciare il Paese affrontando quei tre nodi, la cui risoluzione è stata resa ancora più urgente dalla crisi. Per questo è certamente necessario semplificare e sburocratizzare. Ma sapendo che se non riusciremo a restituire forza e competenza alla Pubblica amministrazione non andremo lontano: non si può certo immaginare di andare in deroga per un decennio. È inoltre fondamentale varare subito un Piano strategico per la Sanità. A questo fine dovremo verificare quali strumenti siano più vantaggiosi per l’interesse del Paese senza che nessuno ci possa dire quali debbano essere adottati ma anche senza pregiudizi di sorta”, conclude il senatore di Art. Uno.


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CRISI – DE BONIS (GRUPPO MISTO): “LE NUOVE NORME UE SUL DEFAULT SONO UNO TSUNAMI PER LE AZIENDE GIA’ CON L’ACQUA ALLA GOLA, IL SISTEMA ECONOMICO RISCHIA IL COLLASSO”

“In questa fase così difficile che ci vede ancora alle prese con l’epidemia da Coronavirus, arriva da Bruxelles un vero e proprio tsunami per il nostro sistema economico: dal 1° gennaio 2021 chi non paga entro 90 giorni un arretrato, anche se è di modesta entità, finisce segnalato alla Centrale dei rischi, con la conseguenza che i creditori saranno molto meno propensi a concedere un finanziamento. Cosa intende fare il Governo per bloccare una tale sciagura?”.
Lo dichiara il senatore del gruppo Misto, Saverio De Bonis, che ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’economia e delle Finanze, sottoscritta anche dai colleghi Sen. Lello Ciampolillo e Sen. Carlo Martelli, in merito alla notizia riportata dalla stampa online, di cui si chiede conferma.
“Le nuove regole europee di default che interessano le banche e che saranno applicate automaticamente ai cittadini privati ed alle piccole, medie e grandi imprese, porteranno rapidamente al collasso le nostre aziende, già gravemente colpite dalla crisi. Per questo, chiediamo al Ministro Gualtieri di attivarsi immediatamente affinché sia sospesa l’applicazione di tale normativa, al fine di evitare un rapido fallimento di migliaia di imprese in sofferenza, che già stentano a ricevere credito dalle banche e che, in questo modo, ne riceveranno ancora meno, con il rischio di indebitarsi presso gli usurai per il mancato pagamento di cifre irrisorie. Tra l’altro, la nozione di default, cosi come intesa dalla nuova normativa è contraria ai principi di diritto dello Stato italiano che disciplina il default come ‘incapacità di attendere a tutte le proprie obbligazioni’, in altri termini uno ‘stato prefallimentare’ e non il mancato pagamento di 100 o 500 euro, somme esigue, anzi irrilevanti. Le nuove regole europee ora quantificano il concetto di ‘rilevanza’, fissando la soglia oltre la quale l’impresa debba essere obbligatoriamente classificata in default. La banca sarà quindi tenuta a determinare l’inadempienza dell’azienda se la stessa sarà in arretrato di pagamento. In pratica si potrebbe verificare che molte aziende, semplicemente in sofferenza e non a rischio default, o saranno costrette a chiudere e a licenziare, oppure ad indebitarsi. Non si può accettare passivamente tutto questo”.
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DL LUGLIO – DE PETRIS (LEU): “SI DEVONO SUPERARE SUBITO GLI OSTACOLI ALL’EROGAZIONE DELLE CASSE INTEGRAZIONI”

“Nel Dl Luglio dovranno essere superati definitivamente gli ostacoli che hanno rallentato l’erogazione delle casse integrazioni e che ancora in parte permangono”.

Lo ha dichiarato la senatrice di LeU Loredana De Petris, Presidente del Gruppo Misto, che ha aggiunto:

“Il dl dovrà anche individuare modalità adeguate ad evitare un’ondata di licenziamenti in Settembre. Stavolta però, è necessario imboccare la strada degli investimenti per il rilancio, in particolare sulla scuola. Servono subito stanziamenti tali da garantire una ordinata ripresa delle attività didattiche in Settembre, ma il piano complessivo di rilancio dovrà poi intervenire a fondo per modernizzare il sistema dell’Istruzione renderlo più efficiente per tutti, studenti, docenti e famiglie”.

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