“Spero che le notizie che circolano in rete sulla proroga di tre mesi dei permessi di soggiorno per gli immigrati siano frutto di un equivoco. La proroga è stata infatti già decisa con un emendamento di LeU al dl Cura Italia e comunque non avrebbe niente a che vedere con le regolarizzazioni”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.
“Ma anche se si trattasse, come mi pare probabile, di un permesso temporaneo di tre mesi, si tratterebbe di una soluzione al ribasso e del tutto insufficiente. L’agricoltura, settore vitale della nostra economia, e le donne, che rischiano di pagare a questa crisi un costo altissimo, hanno bisogno di una vera e stabile regolarizzazione non di mediazioni di bassa lega che, per la paura di scontentare una parte dell’elettorato, scelgono di non risolvere niente e di lasciare anzi mano libera alla criminalità che non mancherà di sfruttare quella manodopera disperata. Se poi i permessi dovessero ridursi a un mese si tratterebbe di una pura e semplice presa in giro. Una beffa particolarmente assurda in un momento drammatico che richiede prima di tutto serietà”, conclude la presidente De Petris
“La dettagliata informativa della ministra del Lavoro ha confermato che il governo ha messo in atto di fronte a questa emergenza misure straordinarie e inedite, necessarie per dare una prima risposta all’emergenza. Sappiamo tutti che non sono sufficienti, che il prossimo dl dovrà andare ben oltre i 25 mld stanziati nel dl Cura Italia e che dovranno essere messi in campo nuovi strumenti, anche sul piano della semplificazione burocratica”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, Presidente del gruppo Misto, commentando l’informativa al Senato della ministra del lavoro Catalfo.
“Oggi il nostro assillo deve essere l’intervento a sostegno di quelle fasce di popolazione che sono rimaste escluse dal dl Cura Italia: il lavoro domestico, gli irregolari, i lavoratori intermittenti. Di fronte a questa urgenza estrema non può esserci alcuno spazio per dibattiti ideologici. Bisogna concordare strumenti di intervento immediati. Io credo che debba trattarsi di un vero Reddito d’emergenza e di un sostegno ulteriore a quei milioni di persone che, rimaste senza reddito o in cassa integrazione, non sanno come pagare l’affitto. Oggi questa deve essere per tutti la priorità assoluta”.
“Il contributo di 600 euro stanziato con il dl Cura Italia sta arrivando nelle tasche degli italiani che ne hanno urgente bisogno ed è un bene. Ora stiamo lavorando per assistere anche quei milioni di persone che sono rimaste escluse dal primo decreto e che devono essere aiutate economicamente subito con il Reddito d’emergenza. Nessuno sarà lasciato solo”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.
“Gli attacchi di una parte dell’opposizione sono davvero dettati solo da esigenze propagandistiche che in un momento come questo non dovrebbero aver luogo a procedere. Credo che si debba riconoscere al governo l’aver messo in campo, con il Cura Italia, tutti gli strumenti in quel momento possibili per assicurare sostegno immediato al lavoro e all’economia”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris.
“Sappiamo da soli che, nonostante si tratti di uno sforzo senza precedenti, queste misure sono ancora insufficienti. Si è fatto subito quel che si poteva fare ma ora bisogna intervenire immediatamente a sostegno di quei milioni di persone che non hanno ancora ricevuto aiuto e lo faremo con il prossimo dl. La scelta di non lasciare solo nessuno significa questo. Ora dobbiamo iniziare subito a guardare oltre questa emergenza, con l’obiettivo di non ripetere e anzi di sanare gli errori che ci hanno messo in condizioni di estrema debolezza di fronte all’insorgere del virus. Quella debolezza è conseguenza dell’incessante attacco alla sanità pubblica, dello smantellamento del sistema territoriale e capillare della sanità, dei tagli continui al welfare. Bisogna ripartire, certo, ma su basi diverse: guardando al benessere delle persone invece che al profitto”.
“Con il lavoro in commissione abbiamo sensibilmente migliorato il dl Cura Italia, con numerosi emendamenti accolti dal governo”, dichiarano la senatrice di LeU e presidente del gruppo Misto Loredana De Petris e il senatore di LeU Vasco Errani.
“Particolarmente importante è l’istituzione del Fondo contributo straordinario per l’affitto, che allevierà le difficoltà che incontrano oggi numerose famiglie. Altrettanto fondamentale è l’istituzione di un tavolo, con la partecipazione dei rappresentanti di Regioni, Province, Enti locali e associazioni categoria, per far fronte alle gravissime difficoltà che la crisi sanitaria implica per il comparto del turismo e per assicurare una sua rapida ripresa a emergenza finita. Abbiamo ritenuto necessario intervenire anche sul fronte dell’immigrazione, sia con la proroga dei permessi di soggiorno sino al 31 dicembre sia introducendo una deroga che permette ai cittadini extracomunitari, purché in possesso di permesso di soggiorno, l’accesso alle professioni sanitarie e socio-sanitarie, in modo da prestare aiuto alle strutture sanitarie. Per quanto massiccio, lo sforzo fatto con questo decreto non è sufficiente. Bisogna ora dare subito sostegno a tutte le persone a cui il dl Cura Italia non garantisce sostegno. E’ necessario che il prossimo dl, già in fase di avanzata preparazione, garantisca anche a questi milioni di persone un aiuto concreto e immediato, varando il Reddito d’emergenza”.
“Spero che tutti si rendano conto dell’urgenza della situazione. Non si può perdere neppure un minuto. Il Reddito di emergenza deve essere varato ed erogato in tempi straordinariamente rapidi. Ci sono milioni di persone rimaste senza reddito, per le quali non varranno neppure le coperture del dl Cura Italia. Queste persone non possono aspettare settimane senza alcuna fonte di sostentamento. E’ dovere morale del governo intervenire immediatamente, considerando questa necessità prioritaria rispetto a tutte le altre. In caso contrario, alla crisi sanitaria e a quella economica si affiancherebbe una crisi sociale di uguale portata e la situazione diventerebbe molto difficilmente sostenibile”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.
“E’ positivo che la presidente von der Leyen riconosca gli errori compiuti dall’Europa e da molti Paesi dell’Unione nei confronti dell’Italia all’inizio di questa crisi e assicuri che la stessa Europa ha ora ‘cambiato passo’ e intende ‘dare una mano’. Spero che la presidente von der Leyen capisca che oggi il modo migliore per essere vicini all’Italia, ma in realtà anche per difendere l’Unione europea, è schierarsi al fianco dell’ampio fronte europeo che chiede di affrontare questa crisi terribile con strumenti nuovi e adeguati, come la condivisione del debito. Lo stesso stanziamento di 100 mld del SURE è un segnale positivo ma che non risolve certo una situazione che è già gravissima”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.
“Nelle prossime settimane e per un periodo tutt’altro che breve l’Italia dovrà fronteggiare una crisi economica molto grave. E’ indispensabile sostenere sia le imprese che i cittadini che si trovano in enormi difficoltà. Bisognerà stanziare aiuti per le fasce di popolazione rimaste escluse dal dl Cura Italia, erogare un Reddito di emergenza per tutti coloro che ne hanno bisogno senza lungaggini burocratiche, sostenere chi non è in grado di pagare affitti e mutui, assicurare alle imprese la liquidità necessaria per ripartire. Ciò richiede a noi uno sforzo immenso ma anche un intervento altrettanto poderoso dell’Unione. Un cambio di passo che deve essere drastico, complessivo e radicale”, conclude la presidente De Petris.
“Questa crisi inedita e sconosciuta che sta coinvolgendo tutto il mondo e rispetto alla quale nessuno poteva essere preparato a ciò che è accaduto, ha evidenziato difficoltà profonde e croniche che dovranno essere affrontate dopo la fine dell’emergenza con decisione. Non si dovrà più ripetere, come troppe volte è stato fatto, che il Sistema sanitario nazionale non è sostenibile. Bisognerà potenziare e non più tagliare, incentivare la ricerca, garantire le filiere protette, investire sulle nuove tecnologie, sul territorio e sull’assistenza domiciliare. C’è bisogno di una riprogettazione del SSN capace di cogliere tutte le novità che sono intercorse in questi anni e che il covid 19 ci ha rappresentato con grande gravità ma dobbiamo farlo salvaguardando i principi fondamentali e i valori che ispirarono la riforma sanitaria del 1978 che devono essere confermati e rafforzati oggi”, afferma il senatore di Articolo Uno Vasco Errani intervenendo sull’informativa del ministro della Sanità Speranza.“Il ministro ha svolto una relazione sobria e seria, per la quale va ringraziato. Ma su quella strada bisogna ora accelerare i tempi. Bisogna fornire subito di mascherine tutto il personale sanitario e andare oltre gli interventi del Cura Italia per assicurare a medici e infermieri piena tutela, così come dobbiamo attrezzarci nel minor tempo possibile per passare a un’assistenza quanto più possibile domiciliare. Credo infine che sarebbe molto pericoloso abbassare la guardia e allentare ora i vincoli del distanziamento sociale. Metteremmo così a rischio tutti i risultati raggiunti sinora. E’ necessario invece mettere a punto una strategia precisa che costruisca un ponte tra le esigenze dell’oggi e la prospettiva: dobbiamo dare una visione a questo Paese per il futuro e per far sì che le esigenze della ripartenza e quelle della lotta al virus non entrino in contrasto tra loro”, conclude il senatore Errani.
“Gli emendamenti che abbiamo presentato al dl Cura Italia sono per la maggior parte ispirati a un unico principio guida: aiutare tutti senza lasciare nessuno solo nella tempesta di questa crisi e assicurare liquidità a tutti, sia alle imprese che alle persone che si trovano oggi in gravissime difficoltà. Per questo è particolarmente centrale l’emendamento che chiede di estendere a tutti il Reddito di Cittadinanza. Oggi il varo di un vero Reddito di emergenza è fondamentale per garantire a tutti la possibilità di resistere in questa crisi. Bisogna però essere consapevoli del fatto che ci sono settori di popolazione che questo dl lascia completamente scoperti e privi di sostegno. E’ un limite a cui è indispensabile porre riparo con il prossimi decreto. Nessuno, davvero nessuno, deve essere lasciato solo, senza aiuti, senza reddito, senza liquidità”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.
“In particolare chiediamo un incremento di 800 mld per gli straordinari del personale sanitario impegnato in prima linea nel contrasto al virus. L’istituzione di un Fondo contributo straordinario affitto per l’emergenza, con erogazione diretta. Un ulteriore Fondo di sostegno al pagamento dell’affitto per le famiglie e per le attività commerciali in chiusura forzata. Lo stanziamento di 500 mln come garanzia a titolo gratuito sugli affitti dovuti da imprese e lavoratori autonomi. L’estensione anche ai professionisti di tutte le misure di sostegno previste per le imprese. La sospensione dei versamenti di ritenute, contributi previdenziale e assistenziali premi per l’assicurazione obbligatoria per le imprese. L’estensione delle integrazioni salariali e della Cig anche ai lavoratori neoassunti e un’indennità di 600 euro ai professionisti iscritti a tutte le casse, estesa anche ai percettori del Reddito di cittadinanza purché sono si superi un tetto di 1000 euro. Per i migranti, proponiamo la proroga del permesso di soggiorno, anche a prescindere dalla disponibilità di un reddito pari all’assegno sociale. Sappiamo che alcuni degli emendamenti più onerosi non possono essere inclusi in questo decreto. Stiamo però già lavorando per inserirli nel decreto di aprile, dopo l’ulteriore scostamento dalle previsioni di bilancio, con il governo, che si sta del resto già adoperando in questa direzione, come dimostra il decreto della ministra del Lavoro sui professionisti iscritti alle diverse casse”, conclude la presidente De Petris.